lunedì 15 marzo 2021

Firenze: il Campanile di Giotto

La torre campanaria della Cattedrale di S.Maria del Fiore è meglio nota come Campanile di Giotto.  

Il Campanile si erge in una posizione inusuale, al fianco della facciata della Cattedrale

facciata della Cattedrale di S.Maria del Fiore e Campanile di Giotto

Le sue fondamenta furono gettate nel 1298 quando era capomastro della costruzione della nuova cattedrale di Firenze Arnolfo di Cambio.

Nel 1334 subentrò nell'incarico  Giotto di Bondone, conosciuto fin a quel momento per le sue opere pittoriche. Egli avrebbe dovuto interessarsi anche della costruzione della cattedrale, ma sembra che tutte le sue energie le dedicasse alla costruzione del campanile.

Campanile di Giotto

Anche se i lavori di costruzione iniziarono immediatamente (18 luglio 1334), il sessantasettenne Giotto non vide il suo campanile terminato, perché morì solo tre anni più tardi (8 gennaio 1337), quando era terminata la costruzione del primo dado. 

Giotto aveva progettato un campanile terminante con una cuspide piramidale (alta circa 30m), che avrebbe portato l'altezza totale del campanile a 110/115m., ma coloro che gli subentrarono coronarono la costruzione diversamente portando la torre a 84,7m.

Il campanile ha una base quadrata con lato di 15m.

prospetti e piante del Campanile

Il suo rivestimento marmoreo esterno segue quello della Cattedrale: marmi bianchi (da Campiglia Marittima e Pietrasanta), rossi (da Monsummano Terme, Siena e Stazzema), verdi (Serpentino di Prato). Sono i colori della Parte Guelfa e gli stessi che ricorrono all'interno del Pantheon di Roma. 

rivestimento marmoreo del Campanile di Giotto

Il basamento del campanile presenta una decorazione con molte raffigurazioni realizzate a partire dal 1334 da Andrea Pisano e aiuti (tra i quali il figlio Nino, Gino Micheli da Castello, Alberto Arnoldi, Maso di Banco, il cosiddetto Maestro dell'Armatura e il cosiddetto Maestro di Saturno). In un secondo tempo (1437/1439) Luca della Robbia realizzò altre 5 formelle.

basamento del Campanile

Oggi le formelle originali che decoravano il basamento si conservano nella cosiddetta Galleria del Campanile nel Museo dell'Opera del Duomo, sostituite in sito da copie.

L'esposizione sul lato sinistro della galleria di questi 54 rilievi su due registri riporta la posizione che originariamente avevano sul monumento: in alto le formelle a losanga e in basso le formelle esagonali.

Galleria del Campanile del Museo dell'Opera del Duomo: formelle a losanga e formelle esagonali del basamento del Campanile (Andrea Pisani e aiuti - 1334/1343)

Nelle formelle a losanga sono illustrati i "sistemi" fondanti dell'umana esistenza e sono state raffigurate le Personificazioni dei pianeti, le Virtù Teologali, le Virtù Cardinali e i Sette Sacramenti della Chiesa.

formelle a losanga del Campanile

Nella formelle esagonali invece il tema illustrato è la creatività umana e sono raffigurati gli inventori biblici dell'Agricoltura, della Pastorizia e delle Arti e delle Professioni.

formelle esagonali del Campanile

formelle esagonali del Campanile

Il ciclo inizia sul lato Ovest del basamento per continuare sui lati Sud, Est e Nord. Seguendo questo andamento sono state esposte le formelle nel museo.

Lato Ovest del basamento: l'uomo è dominato dalla natura e viene influenzato dai pianeti. (Andrea Pisano e aiuti - 1334/1343).

formelle a losanga (in alto - da sinistra a destra): Personificazione del pianeta Saturno (con ruota e idolo di Crono = scorrere ciclico del Tempo) / Personificazione del pianeta Giove (con calice e croce = sapienza divina) / Personificazione del pianeta Marte (cavaliere armato = guerra) // formelle esagonali (in basso - da sinistra a destra): La creazione di Adamo / La creazione di Eva / Lavoro di Adamo ed Eva

formelle a losanga (in alto - da sinistra a destra): Personificazione del pianeta Apollo (con scettro e disco solare = Sole) / Personificazione del pianeta Venere (con due figure di amanti) / Personificazione del pianeta Mercurio (incompleto) // formelle esagonali (in basso - da sinistra a destra): Jobal (inventore della Pastorizia) / Jobal (inventore della Musica) / Tubalcain (inventore della Metallurgia)

formella a losanga (in alto): Personificazione del pianeta Luna (con un modello di fontana = influenza il flusso delle acque e delle maree) // formella esagonale: Ubriachezza di Noè (inventore della Viticoltura)

Lato Sud del basamento (lato rivolto verso il centro civico della città: Piazza della Signoria): Arti dominate dalle Virtù Teologali e dalle Virtù Cardinali (losanghe) e nascita dei mestieri regolati dalla morale (esagoni).                                                                                      (Andrea Pisano e aiuti - 1343/1360).                                                                       

formelle a losanga (in alto - da sinistra a destra): Fede / Carità / Speranza //  formelle esagonali (in basso - da sinistra a destra): Gionitus (inventore dell'Astronomia) / L'Edilizia / La Medicina

formelle a losanga (in alto - da sinistra a destra): Prudenza / Giustizia / Temperanza // formelle esagonali (in basso - da sinistra a destra): L'Equitazione / La Tessitura / Phoroneus (re di Argo inventore della Legislazione)

formella a losanga (in alto): Fortezza // formella esagonale (in basso): Dedalo (= Meccanica)

Lato Est del basamento (lato rivolto verso lo Studio Fiorentino): nelle formelle esagonali (solo 5 su questo lato perché la Scultura e la Pittura furono spostate sul lato Nord nel 1431 per l'apertura di una porta) sono raffigurate le Arti umane e nelle formelle a losanga le Personificazioni del Trivio e del Quadrivio (le Arti Liberali propedeutiche alla Teologia e alla Filosofia che venivano insegnate alle università medievali).                                               (Andrea Pisano e aiuti - 1343/1460)

formelle a losanga (in alto - da sinistra a destra): Astronomia / Musica / Geometria // formelle esagonali (in basso - da sinistra a destra): La Navigazione / La Giustizia (Ercole e Caco) / L'Agricoltura

formelle a losanga (in alto - da sinistra a destra): Grammatica (con il frustino) / Retorica (con scudo e spada = la forza di colui che si esprime chiaramente) / Logica (con forbici = metodo rigoroso) // formella esagonale: La Theatrica (carro trainato da due cavalli e guidato da un auriga = come facevano le compagnie teatrali nel XIV secolo)

formella a losanga (in alto): Aritmetica (alza le dita per contare)// formella esagonale (in basso): L'Architettura

Lato Nord del basamento (lato rivolto verso la Cattedrale): nelle formelle a losanghe sono raffigurati i Sette Sacramenti della Chiesa (Andrea Pisano e aiuti - 1334/1360), mentre nelle formelle esagonali sono raffigurate le attività intellettuali per mezzo di figure esemplari dell'antica Roma (le quattro formelle di Donato o Prisciano, Platone e Aristotele, Euclide e Pitagora, e Pitagora sono opera di Luca della Robbia - 1437/1439).

formelle a losanga (in alto - da sinistra a destra): Battesimo / Riconciliazione / Matrimonio // formelle esagonali (in basso - da sinistra a destra): Fidia (la Scultura) / Apelle (la Pittura) / Donato o Prisciano (Grammatica)
formella a losanga (tagliata, era posta sopra una porta): Ordine Sacro

formella esagonale: Platone e Aristotele (Dialettica)

formelle a losanga (in alto - da sinistra a destra): Cresima / Eucarestia // formelle esagonali (da sinistra a destra):  // Orfeo (Musica) / Euclide e Pitagora (Geometria e Aritmetica)

 

formella a losanga (in alto): Estrema unzione // formella esagonale: Pitagora (Astrologia o Armonia)

Sopra la Porta Nord del Campanile era posta la Madonna del solletico, un rilievo marmoreo su fondo in ceramica blu scolpito da Andrea Pisano tra il 1342 e il 1343. Varcata questa porta, attraverso un cavalcavia, si poteva accedere alla Cattedrale.

Madonna del solletico (Andrea Pisano - 1342/1343)

passaggio tra Cattedrale e Campanile dove un tempo esisteva un cavalcavia per mettere in comunicazione i due edifici

Nella Galleria del Campanile del Museo dell'Opera del Duomo sono esposti anche un gruppo raffigurante Cristo in gloria (Francesco Talenti) con due Profeti (forse di Nanni di Batolo), che decoravano il timpano della porta d'ingresso al Campanile e un Cristo benedicente (Andrea Pisano), proveniente da un luogo imprecisato. 

in alto: Cristo in gloria (Francesco Talenti - III quarto del XIV sec.) con due Profeti (Nanni di Bartolo(?) - inizio XV sec.)/ in basso a sinistra: Cristo benedicente (Andrea Pisano - II quarto del XIV sec.)

ingresso del Campanile con Cristo in gloria e Profetini

Alla morte di Giotto (1337) i lavori di costruzioni passarono sembra per un breve periodo a Taddeo Gaddi che si occupò probabilmente di tentare di porre rimedio ai problemi di statica, già evidenti nel progetto di Giotto, inspessendo le mura.

Quasi subito il cantiere fu poi affidato ad Andrea Pisano (1337/1348) che, modificando il disegno di Giotto, aggiunse su ogni faccia del Campanile due lesene (per rinforzare la struttura).

Oltre alle lesene Andrea Pisano fece realizzare delle nicchie per accogliere 16 statue a tutto tondo, sormontate da altrettante nicchie cieche.

nicchie con statue del Campanile

Le statue, a grandezza maggiore del naturale, furono realizzate da Andrea Pisano, Donatello e Nanni di Bartolo. Alcune statue sono state realizzate nel Quattrocento, in epoca rinascimentale, quando il campanile era già terminato. Sono raffigurati i Vati d'Israele e Sibille pagane, che rappresentano la Profezia divinamente ispirata.

statue del Campanile nel Museo dell'Opera del Duomo

statue del Campanile nel Museo dell'Opera del Duomo

Le statue originali sono anch'esse esposte nella Galleria del Campanile del Museo dell'Opera del Duomo e sostituite in loco da copie.

Sul lato Sud del Campanile erano poste le statue di Mosè e di tre Profeti.                                 (Andrea Pisano e Nino Pisano - 1337/1341)

Profeti (Andrea Pisano e Nino Pisano - 1337/1341)

Sul lato Est erano poste le statue del Profeta "pensieroso" (Donatello), del Profeta "imberbe" (Donatello), il Sacrificio d'Isacco (Donatello e Nanni di Bartolo) e un altro Profeta (Nanni di Bartolo).

Profeta "imberbe" (Donatello - 1416/1418)

Profeta (Nanni di Bartolo)

Sacrificio d'Isacco (Donatello e Nanni di Bartolo - 1421)

Profeta "pensieroso" (Donatello - 1418/1420)

Sul lato Ovest erano poste le statue che originariamente dovevano essere collocate sul lato Nord: un Profeta o forse S.Giovanni Battista (Nanni di Bartolo), Abacuc noto come "Zuccone"(Donatello), Geremia (Donatello) e Abdia (Nanni di Bartolo).

Profeta o S.Giovanni Battista (Nanni di Bartolo - 1425)

Abacuc o Eliseo - noto come "Zuccone" (Donatello - 1434/1436)

Geremia (Donatello - 1432/1436)

Abdia (Nanni di Bartolo - 1422 ca.)

Sul lato Nord furono collocate nel 1454 le statue che originariamente si trovavano sul lato Ovest: la Sibilla Tiburtina (Nino Pisano), Re Davide (Andrea Pisano), Re Salomone (Andrea Pisano), la Sibilla Eritrea (Nino Pisano).

Sibilla Tiburtina (Nino Pisano - 1337/1341)

Re Davide (Andrea Pisano - 1337/1341)

Re Salomone (Andrea Pisano - 1337/1341)

Sibilla Eritrea (Nino Pisano - 1337/1341)
 

Tra il 1348 e il 1350 i lavori di costruzione del Campanile furono interrotti a causa dell'epidemia d peste nera. Vennero poi ripresi da Francesco Talenti che realizzò gli ultimi tre piani portando a termine la torre campanaria nel 1359.

Furono realizzati pilastri angolari in cui si aprono grandi finestre e la cella campanaria con grandi trifore con timpano.

dal basso: coppia di bifore, trifora timpanata della cella campanaria e coronamento aggettante

Al posto della cuspide progettata da Giotto fu realizzato un coronamento con piattaforma aggettante con balaustra.

Se avrete l'occasione di salire i 398 scalini che conducono alla cima del Campanile, potrete vedere che la sala del pian terreno e quella del primo hanno volte a costolone, colonnine angolari e chiavi di volta decorate con il giglio araldico di Firenze, l'Agnus Dei e lo stemma dell'Opera del Duomo: queste due sale infatti dovevano essere usate come sale di rappresentanza.

Le sale sovrapposte a quella del primo piano poggiavano sulle volte della sala sottostante.

dando uno sguardo all'ingiù dall'interno del campanile

La sala del primo piano era illuminata da due prese di luce schermate da una grata in marmo traforata.

finestre con grate in marmo della sala del primo piano

Nella cella campanaria, appoggiata sul pavimento, si trova la campana chiamata l' "Apostolica", realizzata nel 1405 da un fonditore di Cortona. E' decorata con le figure a rilievo della Beatissima Vergine Assunta, di S.Reparata e di Sant'Antonino vescovo.

la campana "Apostolica" (1405)

Questa campana, insieme alle quattro che sono appese nei finestroni, faceva parte dell'antico concerto composto da sette campane. A due di queste antiche se ne aggiunsero altre cinque per comporre il nuovo concerto di sette campane usato per il servizio liturgico.

Dall'alto del campanile si può ammirare il panorama sulla Cattedrale, sulla cupola del Brunelleschi, sul Battistero e sui più importanti monumenti di Firenze.

parapetto delle terrazze della Cattedrale, tetto del Battistero e cupola delle Tombe Medicee

decorazione marmorea della Cattedrale

abside della Cattedrale

navate e terrazze della Cattedrale viste dall'alto

cupola del Brunelleschi
 

Battistero di S.Giovanni

Basilica di S.Croce e Bargello

Piazza della Signoria, Palazzo Vecchio, la Loggia dei Lanzi e l'Orsanmichele

Piazza della Repubblica

Basilica di S.Maria Novella

Basilica di S.Lorenzo e Mercato

Via Cavour e la Basilica di S.Marco

sguardo dal Campanile di Giotto...per chi non soffre di vertigini

...e sentirci piccoli piccoli

 Costo: 15 €

ATTENZIONE: a causa dell'emergenza COVID-19 orari e modalità di visita potrebbe subire variazioni. Vi consiglio di consultare il sito:

https://duomo.firenze.it/it/home#times 

 

CONCLUSIONI                                                                                                                             Come nel caso del Battistero di S.Giovanni, anche per conoscere il Campanile di Giotto bisogna non solo stare con lo sguardo rivolto verso l'alto e ammirare uno dei più bei campanili d'Italia, ma andare a visitare il Museo dell'Opera del Duomo, dove ritrovare le decorazioni originali che lo rendono così importante e bello.