sabato 7 settembre 2019

La Basilica Palladiana di Vicenza

L'edificio simbolo di Vicenza è sicuramente la Basilica Palladiana.

facciata della Basilica Palladiana su Piazza dei Signori
facciata della Basilica Palladiana su Piazza delle Erbe
Il nome ci riporta subito al grande architetto del Cinquecento Andrea Palladio, che in questa città si è affermato proprio grazie a questa costruzione da lui progettata.

Perché ha preso il nome di "Basilica" se non è un edificio di culto?
E' lo stesso Andrea Palladio a fornirci la spiegazione:
"Basilica significa casa regale: e anco perché vi stanno i giudici a rendere ragione al popolo. Queste basiliche de' nostri tempi sono sopra i volti; né quali poi si ordinano le botteghe per diverse arti, e mercantie della città; e vi si fanno anco le prigioni."
                                                                                   (III Libro dell’Architettura - A. Palladio)

Viene quindi così definito in ricordo delle strutture dell'antica Roma chiamate "Basiliche," dove si discuteva di politica e di affari (come la Basilica Julia e la Basilica Emilia nel Foro Romano).

La Basilica Palladiana sorge sul lato meridionale della Piazza dei Signori, ed è l'unico edificio pubblico della piazza principale della città.
In questa piazza si trovava nell'antichità il Foro della Vicentia romana, che poi divenne il luogo in cui si svolgeva il mercato medievale (ancor oggi nella piazza si tiene il mercato il martedì e il giovedì mattina).
Intorno alla piazza sorsero nel XIII secolo il Palazzo del Podestà (odierno Palazzo Comunale), affiancato dalla Torre Bissara, il Palatium Vetus (prima sede del Comune e delle Magistrature, posto tra l'attuale Piazzetta Palladio e l'archivolto che conduce a Piazza delle Erbe), e il Palatium Communis con il Salone dei Quattrocento (dove avveniva l'amministrazione della città).
Questi palazzi duecenteschi furono danneggiati a causa di alcuni incendi (uno di questi fu fatto appiccare dall'imperatore Federico II), e per questo si pensò di unificarli e di sfruttarli come fondamenta per un nuovo edificio che verrà chiamato Palazzo della Ragione, perché vi si insediarono le Magistrature. 
L'opera di ristrutturazione, ispirata al Palazzo della Ragione di Padova, fu affidata a Domenico da Venezia.
La facciata gotica del palazzo era rivestita da losanghe di marmo rosso e gialletto di Verona (come il Palazzo Ducale di Venezia).

decorazione in gialletto e rosso di Verona della costruzione gotica del palazzo
Al piano inferiore vennero lasciati aperti due archivolti.
Per coprire il piano superiore dell'edificio fu realizzato, ad opera del carpentiere Francesco da Breganze, un soffitto con travi in legno a forma di carena di nave rovesciata, ricoperte esternamente da lastre di piombo.

Tra il 1481 e il 1494 fu affidata a Tommaso Formenton la realizzazione di un doppio ordine di logge sovrapposte a circondare su tre lati il palazzo.
Al piano terra le logge presentavano grandi arcate, mentre al piano superiore erano formate da archi a tutto sesto di metà ampiezza.
Al pian terreno vennero aperte delle botteghe artigianali.

botteghe sotto i portici della Basilica Palladiana
negozi moderni hanno preso il posto delle antiche botteghe sotto i portici della Basilica Palladiana
botteghe sotto i portici della Basilica Palladiana
negozio di orologeria con antica iscrizione di oreficeria
Solo due anni dopo il termine dei lavori, crollò l'angolo Sud-Ovest della struttura, e così rimase per circa cinquant'anni non sapendo come risolvere il problema.
Furono interpellati per un progetto i più famosi architetti dell'epoca: Giulio Romano, Sebastiano Serlio, Jacopo Sansovino, Michele Sanmicheli.
Nel 1548 fu approvato, anche grazie al sostegno di Gian Giorgio Trissino, Girolamo Chiericati e Alvise Valmarana, il progetto di Andrea Palladio.

statua di Andrea Palladio nella omonima piazzetta a lui dedicata limitrofa alla Basilica Palladiana

Era il primo lavoro pubblico commissionato al grande architetto che divenne l'architetto di Vicenza.
Fu ricompensato con 5 ducati al mese per tutta la vita, ma la sua vita non fu abbastanza lunga per vedere interamente realizzato il suo progetto della Basilica: egli morì infatti 17 anni prima.
L'intera costruzione costò 60.000 ducati.
Il cantiere iniziò il 1 maggio 1549.
Nel 1561 si terminò il primo livello di logge.
I lavori di costruzione vennero poi interrotti per la guerra contro i Turchi.
Il secondo livello venne ultimato nel 1597.
Il prospetto su Piazza delle Erbe venne portato a termine nel 1614.
pianta del piano terra della Basilica Palladiana (Palladio Museum)
a sinistra: sezione della Basilica Palladiana / a destra: pianta del piano superiore della Basilica Palladiana
 La costruzione gotica del medievale Palazzo della Ragione, di tre secoli più antica, fu circondata, seguendo il progetto di Palladio, da un loggiato a serliane, in pietra di Piovene di Rocchetta (la cui cava dell'Altopiano di Asiago venne esaurita).

modellino della Basilica Palladiana (Palladio Museum)
La "serliana" è una struttura composta da un arco a tutto sesto affiancato da due aperture laterali rettangolari architravate, delimitate da colonne.

serliana vista dalla loggia superiore
aperture laterali rettangolari con trabeazione e colonne di due serliane affiancate
A parte il fatto che la "serliana" ricorda un arco trionfale, venne scelta da Palladio in quanto sostegno efficace per il peso della copertura, e perché le aperture laterali si potevano modificare in ampiezza e adattarsi all'edificio sottostante.

Lo stesso modulo architettonico corre lungo tre lati dell'edificio.
Le logge del piano inferiore sono di ordine tuscanico con una trabeazione che presenta una decorazione in cui si alternano metope con dischi e bucrani a triglifi (formelle con tre scanalature verticali).

serliana del piano inferiore con trabeazione con fregio a metope e triglifi
loggia di ordine tuscanico del livello inferiore
loggia di ordine tuscanico del livello inferiore
loggia di ordine tuscanico del livello inferiore
Le logge del piano superiore sono di ordine ionico con trabeazione a fregio continuo.

loggia livello superiore di ordine ionico con trabeazione con fregio continuo
loggia superiore di ordine ionico
serliane di ordine ionico della loggia superiore
Vista dall'interno, la loggia del piano superiore presenta volte a crociera e lo stile gotico dell'inquadramento di finestre e porte del Salone del Consiglio dei Quattrocento del Palazzo della Ragione.

loggia superiore della Basilica Palladiana: a sinistra il Palazzo della Ragione, a destra serliane
volte a crociera della loggia superiore
accesso alla loggia superiore della Basilica Palladiana
Al secondo piano dell'edificio si può accedere alla terrazza.

terrazza dell Basilica Palladiana lato Piazza delle Erbe
angolo della terrazza della Basilica Palladiana (Piazza delle Erbe/Piazzetta Palladio)
particolare del tetto e della decorazione del rivestimento della Basilica Palladiana
terrazza della Basilica Palladiana verso Piazza dei Signori
Coronano le facciate della Basilica Palladiana le statue poste sulla balaustra della terrazza, realizzate agli inizi del '600 da Giovanni Battista Albanese (statue poste sul lato verso Piazza dei Signori), Grazioli e Lorenzo Rubini, su disegni del Palladio.

coronamento con statue della Basilica Palladiana
coronamento con statue della Basilica Palladiana
balaustra con statue della terrazza della Basilica Palladiana
statua della balaustra della terrazza verso Piazza delle Erbe
statue della balaustra della terrazza verso il Duomo
tre statue sull'angolo della balaustra della terrazza verso la Torre Bissara
statue delle balaustra della terrazza verso Piazzetta Palladio
statue delle balaustra dell'angolo della terrazza verso Piazza dei Signori
statue di coronamento della Basilica Palladiana (viste da Piazza dei Signori)
Qui la vista sui tetti della città e sui monumenti della piazza sottostante è spettacolare.

vista sulla città dalla terrazza della Basilica Palladiana
Basilica del Monte Berico visto dalla terrazza della Basilica Palladiana
Piazza dei Signori vista dalla terrazza della Basilica Palladiana
campanili e cupole visti dalla terrazza della Basilica Palladiana
Loggia del Capitaniato vista dalla terrazza della Basilica Palladiana
panorama sulla cupola del Duomo
La Basilica Palladiana fu danneggiata più volte: nel 1695 da un terremoto, e poi dalle devastazioni operate dalle truppe francesi e austriache.
In tempi più recenti, fu anche danneggiata durante il secondo conflitto mondiale dal bombardamento del 18 marzo 1945: la copertura originale fu distrutta, e venne ricostruita in cemento armato da Ferdinando Forlati.
Recentemente questa pesante copertura è stata rimossa e sostituita con una in legno.

copertura in legno a carena di nave rovesciata del Salone del Consiglio dei Quattrocento
particolare della copertura in legno del Salone del Consiglio dei Quattrocento
epigrafe che ricorda la distruzione del tetto durante la seconda guerra mondiale
 Il Salone del Consiglio dei Quattrocento è un vasto ambiente (1144mq - 52 X 22m) alto 24m.

Salone del Consiglio dei Quattrocento
Salone del Consiglio dei Quattrocento
Salone del Consiglio dei Quattrocento
Il Salone è illuminato da 24 finestroni ogivali esternamente rivestiti in pietra, e da oculi.

finestre ogivali e oculi del Salone del Consiglio dei Quattrocento
finestre ogivali del Salone del Consiglio dei Quattrocento
decorazione esterna in marmo delle finestre
Nel 1291 il Salone era stato affrescato con scene che ricordavano la storia del palazzo, ma che andarono perdute.

Nel 1581 era stato posto nel Salone un altare per celebrare le le liturgie in onore di S.Vincenzo, patrono della città.
Questo altare decorato con un dipinto raffigurante S.Vincenzo e S.Marco che offrono la città di Vicenza alla Madonna col Bambino, opera di Alessandro Maganza, era collocato lungo la parete corta rivolta verso l'attuale Piazzetta del Palladio, ed oggi posto nella quarta cappella destra della Cattedrale.

parete sulla quale era appoggiato l'altare di S.Vincenzo
S.Vincenzo e S.Marco che offrono la città di Vicenza alla Madonna col Bambino (Alessandro Maganza - 1581 - Cattedrale)
Del suo antico passato dominato da Venezia rimangono invece murati nelle pareti il Leone di S.Marco ed alcuni stemmi.

Leone di S.Marco
stemmi in terracotta murati nel Salone del Consiglio dei Quattrocento
In Piazza delle Erbe, adiacente alla Basilica Palladiana, si trova la Torre del Girone, così chiamata perché l'antica casa-torre costruita dalla famiglia Canaroli nel XII secolo era circondata da un fossato, o Torre del Tormento, in quanto da metà Seicento alla fine dell'Ottocento fu adibita a prigione.

Torre del Girone vista da una serliana della loggia superiore della Basilica Palladiana
Torre del Girone vista dalla terrazza della Basilica Palladiana
In queste mura furono rinchiusi Federico Confalonieri e Silvio Pellico, durante il trasferimento dai Piombi di Venezia alla Fortezza dello Spielberg a Brno.
La torre, prima di divenire carcere, è stata anche la sede dell'archivio notarile.

Torre del Girone
Torre del Girone
La torre è collegata al Palazzo della Ragione dall'Arco del Registro, meglio conosciuto come Arco degli Zavatteri così chiamato perché sotto si teneva il mercato delle "çavate", ovvero in dialetto le "ciabatte".
L'arco fu costruito quando la Torre del Girone passò al Comune (1236), ma l'attuale fu ricostruito nel 1494 da Zanon Marchesini.

Arco degli Zavatteri visto dalla loggia superiore della Basilica Palladiana
Arco degli Zavatteri visto dalla loggia superiore della Basilica Palladiana
Arco dei Zavatteri
Sull'angolo settentrionale della Basilica Palladiana, affacciata su Piazza dei Signori, c'è la Torre Bissara detta anche Torre di Piazza, l'antica torre civica appartenuta originariamente alla famiglia Bissari che la costruì nel XII secolo.

Basilica Palladiana e Torre Bissara
Basilica Palladiana e Torre Bissara
Basilica Palladiana e Torre Bissara
La torre acquistata dal Comune nel 1226 è alta 83m.
La cella campanaria con bifore in stile gotico fiorito fu aperta nel 1311.
Nel XIV secolo fu apposto da Jacopo Dondi il primo orologio meccanico pubblico, opera di Pucci Pisano.
Nel 1444 fu innalzata la torricella poligonale.

Torre Bissara con orologio meccanico e bifore
Sopra ad un finto portale che commemora i Caduti di guerra nel 1596 il podestà Stefano Trevisan vi collocò l'Edicola della Madonna col Bambino e i Santi Vincenzo e Stefano.
L'edicola è attribuita a Francesco Cavaion o a Giovanni da Pademuro.
Le statue che la compongono sono state attribuite a Giovanni Battista Albanese.
Al di sopra dell'edicola è posto il Leone di S.Marco.

Edicola con Madonna col Bambino e i Santi Vincenzo e Stefano (statue attr.Giovanni Battista Albanese)
CURIOSITÀ: sette minuti prima di mezzogiorno e sette minuti prima delle 18.00 (un tempo suonava alle 24.00), si può ascoltare una melodia composta dal Maestro Pierangelo Valtinoni per segnalare l'ora nona.

Per accedere dalla loggia inferiore della Basilica Palladiana nel Palazzo della Ragione vi sono due scale: una scala è posta sotto la loggia verso la Piazza dei Signori, ed è stata costruita nel 1496.

scala sotto la loggia prospiciente Piazza dei Signori
arrivo della scala alla loggia superiore
cancello che separa la parte esterna della scala da quella interna al palazzo
particolare della decorazione con marmo gialletto e rosso di Verona della scala
balaustra della scala
Poi nel 1610 venne realizzata da Angelo Benatello una seconda scala posta a Sud-Est.

scala angolo Sud-Est della Basilica Palladiana
scala angolo Sud-Est della Basilica Palladiana
In quest'angolo della Basilica Palladiana è posta anche una scalinata che congiunge Piazza delle Erbe con la Piazzetta Palladio: la basilica e il vicino palazzo sembrano toccarsi.

scalinata che congiunge Piazza delle Erbe con la Piazzetta Palladio
il poco spazio tra la Basilica Palladiana e il vicino palazzo
Una breve scala e un arco conducono dal piano del Salone al Palazzo del Podestà, ricostruito nel 1622.

scala e arco che conducevano al Palazzo del Podestà
particolare con stemmi della scala
particolare dell'arco con stemma
La scala poligonale che invece a pian terreno collega la Basilica Palladiana con Piazza delle Erbe, superando il dislivello tra Piazza dei Signori e Piazza delle Erbe, è stata disegnata da Andrea Palladio.

scala poligonale verso Piazza delle Erbe
Per un certo periodo all'interno del Salone dei Quattrocento fu ospitato il "Teatro all'antica" in legno ad uso temporaneo progettato dal Palladio prima del suo ultimo capolavoro, il Teatro Olimpico, la cui inaugurazione (1585) venne festeggiata in questo stesso salone con una memorabile festa da ballo data dal Capitanio Alvise Mocenigo, alla quale furono presenti 500 dame.
Negli anni '60 dello scorso secolo venivano nello stesso salone disputate le partite casalinghe della squadra vicentina di pallacanestro.

Oggi la Basilica Palladiana ospita mostre di architettura e arte, e al suo interno è anche allestito il Museo del Gioiello, il primo del genere in Italia e uno dei pochi nel mondo.
una sala del Museo del Gioiello
La visita all'interno della Basilica Palladiana include invece il Salone del Consiglio dei Quattrocento e la terrazza.

www.museicivicivicenza.it/it/tbc/basilica_palladiana
Orari (2019/2020): martedì/domenica                  aprile/settembre         10.00/16.00
                               venerdì,sabato,domenica       maggio/25 agosto       10.00/16.00    18.00/22.00
                                                                              ottobre/6 gennaio       10.00/15.00
Costo:         4€


CONCLUSIONI
La Basilica Palladiana è entrata con altri monumenti di Vicenza nella lista dei Patrimoni dell'Umanità dell'Unesco nel 1994 e dal 2014 è Monumento Nazionale.
Johann Wolfang von Goethe scrisse nel suo "Viaggio in Italia":
"Non si può descrivere l'impressione che fa la Basilica del Palladio..."
mentre l'architetto Renzo Piano la definì "un'astronave" atterrata sulla città nel Cinquecento.
Sicuramente la Basilica Palladiana non può che suscitare sorpresa e ammirazione in tutti coloro che arrivano a Piazza dei Signori.


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