venerdì 5 ottobre 2012

Blu, viola, rosa: i colori di Toulouse




SITO TURISTICO                         www.toulouse-tourisme.com
UFFICIO TURISTICO                   avenue Charles de Gaulle

Toulouse, la quarta città francese per importanza, è il capoluogo della regione Midi-Pirenei, ed è stata l'antica capitale culturale della Linguadoca.
E' attraversata dal fiume Garonna e dal Canal du Midi.
Le sue origini sono celtiche e divenne un centro importante della provincia narbonese durante il periodo di dominazione romana.
Il martire San Saturnino del III secolo la cristianizzò.
Durante il V/VI secolo fu la capitale del regno dei Visigoti, mentre nel IX/XIII divenne il centro della cultura occitana, costruendo nel 1233 l'Università, che ancora oggi annovera numerosi studenti.
Per le sue idee subì un assedio nel 1218 durante la Crociata degli Albigesi contro l'eresia catara.
Il catarismo era un movimento religioso di fede cristiana di origine orientale, che condannava il clero cattolico, rifiutava i riti della chiesa cattolica e l'Antico Testamento.
Il Papa accusò l'ordine di eresia lanciando una crociata contro i catari.
Sulle cime delle Corbières furono allora costruite fortezze per contrastare questa crociata, che divenne una guerra d'indipendenza del Sud contro il Regno di Francia.
Numerosi furono gli assedi alle città e i massacri delle popolazioni che si opponevano alla crociata: Carcassone, Beziers, Albi (dal la quale la crociata prese il nome) e la stessa Toulouse ne furono il teatro.
Infine Toulouse fu annessa alla corona di Francia.

Nel XVI Toulouse prosperò per la produzione e il commercio del pastel, colorante blu per la tintura dei tessuti, ma dopo la sostituzione di questo con il meno costoso indaco proveniente dall'India, la sua prosperità ebbe un declino.
Questo è il primo colore che caratterizza Toulouse.


L'"oro blu", come veniva chiamato un tempo il pastel, è ancora oggi uno dei prodotti locali più conosciuti, e numerosi negozi vendono i suoi derivati riempiendo le vetrine di oggetti blu.
Il pastel oltre a colorare i tessuti ed essere un prodotto per le belle arti, viene impiegato nella fabbricazione di oli, estratti dalla stessa pianta, che entrano nella formulazione di saponi e creme cosmetiche emollienti e contenenti principi attivi anti-age.
(altre notizie riguardanti il pastel sul post "Albi: la rossa")



Il secondo colore di Toulouse è il viola delle sue violette.
L'introduzione della coltivazione di questo fiore in Francia si ebbe durante il regno di Napoleone III con la varietà chiamata "la Parme".


Il marchio depositato di "Violette de Toulouse" le venne dato nel 1985.
La coltivazione e l'esportazione di violette ebbe il suo apice negli anni '30 del secolo scorso, quando veniva anche esportata in Inghilterra, Germania e Russia, mediante servizio aeropostale.






In quel periodo Toulouse era specializzata nell'industria aeronautica, come ora lo è di in quella aerospaziale, e a tal proposito viene ricordato che numerosi piloti di aereo sostavano in città, e tra questi Antoine de Saint-Exupéry, l'autore del famoso libro "Il Piccolo Principe".

Antoine de Saint-Exupéry


















La violetta poi subì un declino dovuto alla degenerazione delle piante, al gelo dell'inverno del 1956 e alla concorrenza.
Dopo essere quasi sparita una campagna scientifica nel 1984 ne rilanciò la coltivazione in vasi sotto serre.
I fiori di violetta, oltre essere la base di profumi, essenze e saponi, vengono usati anche nel confezionamento di confetture, liquori, dolciumi e pasticceria.
www.lamaisondelaviolette.fr
www.violettesetpastels.fr

Il terzo colore di Toulouse è il rosa, il colore che caratterizza i suoi edifici costruiti in mattoncini rosa rossastri.



Un tempo la città aveva un aspetto e un colore diverso: volendo sembrare più simile alle ricche città che usavano come materiale da costruzione la pietra, i mattoni venivano ricoperti d'intonaco bianco.
Nel medioevo però la riscossa della cultura occitana e il suo orgoglio, la portarono a non voler assomigliare più alle città del nord e ad adottare modelli architettonici dai colori più caldi, più vicini alla cultura del sud.


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Place du Capitole

Cuore vivente della città è Place du Capitole, una piazza di due ettari, con al suo centro una croce occitana, attorniata da caffè e ristoranti.


Place du Capitole

E' impreziosita dalla presenza del Capitole, analogo del nostro Campidoglio, sin dal XII secolo sede del potere municipale.
L'edificio neoclassico che ospita l'Hotel de Ville come oggi si presenta è però del XVIII secolo, con facciata in mattoni e pietra del 1750/1760 con alte colonne in marmo e statue.

le Capitole

Varcato l'ingresso ci si trova in una corte dove un portale del 1546 ha due colonne ioniche sormontate da una statua di Enrico IV in marmo verde, nero e bianco, del 1607.

corte interna del Capitole


All'interno, dopo aver salito la scala d'onore, si accede a più sale aperte al pubblico: 

la Sala degli Illustri, adibita nel XIX secolo a sala dei matrimoni, dove tra i tanti dipinti che narrano i momenti più importanti della città, spiccano "L'entrata di Papa Urbano II a Toulouse" (B.Constant) e "La bella Paola al Balcone" (H.Rachou); 


Sala degli Illustri


Sala degli Illustri



"Entrata di Papa Urbano II a Toulouse"


"La Bella Paola al Balcone"
Sala Gervais








la Sala Gervais, con allegorie sul tema dell'amore dipinte da Paul Gervais;  

la Sala Henri Martin, con tele in stile puntinista dell'autore da cui la sala prende il nome.

"Les Reveurs" Henri Martin
dongione

 



Orari: lunedì/sabato          8.30/19.00
           domenica e festivi   9.00/19.00  
L'ala destra è occupata dal Teatro.
Alle spalle del Capitole si trova un dongione costruito nel 1525 per contenere gli archivi della città, e ristrutturato da Viollet-le-Duc, occupato ora dall'ufficio del turismo.







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Basilica di Saint-Sernin

La basilica di Saint-Sernin è la più grande chiesa romanica d'Occidente.
Importante centro di pellegrinaggio durante il medioevo, posta sul cammino per Compostela, è elencata nella lista del Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco.
Fu costruita tra XI e XIII secolo e ristrutturata da Viollet-le-Duc nel XIX secolo.
E' dedicata a Saint-Sernin o Saturnin, primo vescovo di Toulouse, martire nel III secolo, sotto il regno di Decio.


 

I pagani sostenevano che ogni volta che Sernin passava davanti al tempio di Giove Capitolino, dove si sacrificavano i tori, non si potevano decifrare gli aruspici .
Non volendo fare sacrifici a Giove, fu condannato al martirio e fatto trascinare da un toro inferocito per le vie della città, legato per i piedi.





Le sue reliquie, un tempo nella chiesa di Notre-Dame du Taur, furono traslate nel V secolo nella cappella che era stata costruita dove ora sorge la basilica. 
La facciata della chiesa ha un portale romanico e gallerie a cinque monofore. 

entrata laterale
avanti-porta



La porta laterale destra della chiesa chiamata Porta Miégeville (perché messa sull'asse stradale che attraversa nel mezzo la città), ha decori del 1110/1120.
Davanti ad essa si trova un avanti-porta, un arco in stile rinascimentale, ispirato alle chiese del Midi e della Spagna, unica vestigia della cerchia che circondava l'abazia.


Porta Miégeville








particolare della Porta Miégeville
 



Inizialmente la costruzione della basilica fu realizzata in pietra, ma per il costo elevato di questo materiale, si continuò a costruirla in mattoni.
L'abazia e il chiostro furono rasi al suolo nel XIX secolo.
Molto bella ed elegante è la sua abside con cappelle semicircolari e monofore.
Il suo campanile ottagonale, come altri che caratterizzano Toulouse, è del XII secolo.
E' a 5 piani rastremati, con bifore e doppie bifore. La sua guglia è alta 65m.






particolare dell'abside

navata centrale della basilica



L'interno della basilica è a 5 navate, e il transetto a 3  navate. 
Il coro con baldacchino barocco in legno dorato e marmo ha un deambulatorio con reliquiari di Santi.
Vi sono alcuni affreschi nel transetto, romanici e gotici.
Dietro l'altare si trova la tomba di Saint-Sernin. 
Anche nelle cripte sono custoditi preziosi reliquiari.



navata della basilica di St-Sernin
accesso all'altare



reliquiario di Sant'Agata

cappella con reliquiario




cripta della basilica di St-Sernin

capitelli del transetto
Orari: ottobre/maggio     lunedì/sabato  8.30/18.00  domenica sino alle 19.30
           giugno/settembre  lunedì/sabato  8.30/19.00  domenica sino alle 19.30
Cripta: ottobre/maggio    lunedì/sabato  10.00/12.00  14.00/17.30
                                         domenica        14.00/17.30  
           giugno/settembre  lunedì/sabato  10.00/18.00
                                         domenica        11.30/18.00
Costo:2€

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rue de la Taur
facciata di Notre-Dame du Taur


Lungo la rue de Taur, la via d'accesso alla basilica di St-Sernin, chiamata così perché come dice la tradizione St-Sernin fu trascinato dal toro fin qui, si trovano edifici medievali e la la chiesa Notre-Dame du Taur, dove inizialmente il martire fu sepolto.
L'attuale chiesa del XIV/XV secolo è in stile gotico meridionale.
La sua facciata è simile ad una fortezza e il suo campanile presenta merlature.
L'interno presenta un'unica navata con vasto transetto.
La cappella centrale dell'abside conserva la statua di Notre-Dame du Rampart.
al di sopra dell'altare si trova il dipinto che raffigura il martirio di St-Sernin.

navata della chiesa di Notre-Dame du Taur

abside con il martirio di St-Sernin
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Cappella dei Carmelitani


In una traversa di rue du Taur si trova la Cappella dei Carmelitani, chiesa in stile gotico meridionale ad una navata del convento costruito nel XVII secolo e distrutto durante la Rivoluzione.

Molto belli i suoi decori: pitture murali di Jean-Pierre Rivals e tavole di Jean-Baptiste Despax, che creano un trompes-l'oeil barocco ispirato dalla Cappella Sistina in Vaticano.
Pregevole anche la boiserie.

 Orari: maggio/settembre 9.30/13.00  14.00/18.00   
           lunedì chiuso
          ottobre/aprile       10.00/13.00  14.00/17.00   
          lunedì chiuso




navata della Cappella dei Carmelitani
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abside della chiesa dei Jacobins



Il Complesso conventuale dei Jacobins edificato per contrare l'eresia catara,  ha come punto focale la chiesa dei domenicani (Jacobins in francese), molto ben restaurata.
Il convento fu la prima sede dell'Università di Toulouse.

facciata della chiesa dei Jacobins
muro laterale della chiesa


navata della chiesa

La chiesa in stile gotico meridionale, fu costruita tra il XIII e XIV secolo in mattoni rossi.
La facciata presenta una galleria di archetti e tre piccole torri.
A sinistra di questa si trova una torre ottagonale a 4 piani rastremati con bifore.


"palmier" della chiesa

volte della chiesa

volta dell'abside
navata della chiesa



L'interno è costituito da due navate divise da 7 colonne alte 28m da cui partono nervature policrome: l'effetto è quello di vedere delle palme ("palmier des Jacobins") e il tutto sembra sfidare la gravità.
Sotto un moderno altare posto al centro della navata, sono conservati i resti di S.Tommaso d'Aquino, poste in una cassa del XIX secolo.
Le vetrate sono del XIX secolo. 


altare della chiesa

reliquario di S.Tommaso d'Aquino


chiostro della chiesa dei Jacobins


Dalla chiesa si accede al chiostro del XIV secolo, circondato da colonne binate con capitelli in marmo grigio. Sul chiostro s'affacciano la sala capitolare con volte poggianti su due colonnette in marmo, il refettorio, uno dei più vasti di epoca medievale (in fase di restauro), e la cappella funeraria di St-Antonin con affreschi del XIV secolo.
Orari: 10.00/18.00


chiostro della chiesa

gallerie del chiostro


















sala capitolare

cappella di St-Antonin

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Cattedrale di St-Etienne

 


L'edificio romanico-gotico della Cattedrale di St-Etienne è l'ampliamento di un luogo di culto paleocristiano.
Internamente ed esternamente è il risultato di edifici amputati o incompiuti, dal XI al XVII secolo. 






campanile della cattedrale

portale gotico della Cattedrale

La facciata appare asimmetrica, con un torrione rettangolare in mattoni sul lato sinistro, e con un arcone gotico in pietra con grande rosone e portale gotico fiammeggiante del XV secolo sulla destra. 


organo nel falso transetto

coro della cattedrale
vista del coro dalla navata

altare maggiore



L'interno è costituito da due parti ben distinte: un'unica navata romanica e un coro gotico che doveva essere più grande, ma fu terminato in più piccole dimensioni per mancanza di fondi, anche se risulta due volte più largo della navata.
Nella navata riposano i resti dell'ideatore del Canal du Midi, Paul Riquet.
Nell'abside vi sono vetrate del XVI secolo.
Orari: lunedì/venerdì      8.00/19.00
           sabato/domenica 9.00/19.00





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chiesa di Notre-Dame de la Daurade

 



Un'altra chiesa interessante di Toulouse è la basilica Notre-Dame de la Daurade, antico luogo di culto paleocristiano del IV/V secolo, rimaneggiato nel XVII/XVIII secolo.
Il nome "daurade" deriva dai mosaici a fondo d'oro che coprivano le pareti dell'abside della chiesa originale, simili alle chiese di Ravenna della stessa epoca.
E' stato uno dei più ricchi monasteri della città. 
Esternamente si erge un colonnato del 1884 che si affaccia sulla Garonna.




Vergine nera


Nella chiesa, nel transetto destro, viene custodita una Vergine nera, in sostituzione di una precedente statua in legno annerito, distrutta durante la Rivoluzione. Questa statua indossa i vestiti che le vengono regalati, dai giovani allievi della scuola di moda.

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La chiesa gotica di Notre-Dame de la Dalbade terminata nel XVI secolo, deriva il suo appellativo dalla parola latina "dealbata" che significa bianca, per il colore che avevano un tempo i suoi muri esterni.
Ha un bel portale rinascimentale con timpano in ceramica del 1874 che s'ispira alla "Coronazione della Vergine" di Fra Beato Angelico.
Nel suo interno vi è un Ecce Homo del XV secolo.
Orari: 8.30/19.00 lunedì/sabato estate
           8.30/18.00 inverno
           8.30/12.30 domenica

particolare del portale
Ecce Homo
chiesa di Notre-Dame de la Dalbade




















 

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St-Pierre de Cuisines
Un'antica chiesa è stata restaurata e trasformata in sala da concerto del Conservatorio e sala di esposizioni.
Si tratta di St-Pierre des Cuisines, edificio del XVII secolo appartenuto ad una certosa, posto al bordo della Garonna. Nella chiesa sono esposte le testimonianze del restauro dell'edificio e nella cripta vi sono i resti di una basilica funeraria paleocristiana del IV secolo. Degne di nota sono la sua volta e le pitture murarie.



cripta paleocristiana
auditorium di St-Pierre de Cuisines
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Alcuni palazzi rinascimentali di Toulouse vale la pena di visitarli esternamente o nelle loro corti.
Uno dei più belli di Francia è il l'Hotel d'Assézat, del 1555/1557, costruito per il ricco mercante di pastel Pierre d'Assézat da cui il palazzo prende il nome.
Entrati attraverso un importante portone, ci si trova in un cortile con due ali dalle facciate con grandi finestre tra colonne binate e con un loggiato e una balconata.
Tre ordini stilistici si sovrappongono: dorico, ionico e corinzio.
I materiali usati sono i mattoni, il marmo e la pietra.
Una torre del XVII secolo si trova nel cortile d'onore costruita in segno di prestigio.
Ospita la fondazione Bernberg che espone le sue preziose collezioni d'arte .


portale d'entrata all'Hotel d'Assézat
decorazioni dell'Hotel d'Assézat


torre dell'Hotel d'Assézat


loggiato della corte d'onore
corte d'onore dell'Hotel d'Assézat

Hotel de Bernuy



Un altro bel palazzo del XVI secolo è l'Hotel de Bernuy, che dopo essere appartenuto ad un mercante di pastel, divenne un collegio dei Gesuiti, poi un Collegio reale e infine un Liceo nazionale. Molto ricco di decorazioni è il portale.
Una torre esagonale, una delle più alte della città, si trova in uno dei due cortili ed ha finestre in stile gotico.



 
Hotel de Pierre









Di epoca barocca è invece l'Hotel de Pierre ricco di decorazioni scultoree.



Uno dei primi palazzi rinascimentali fu l'Hotel du Vieux-Raisin del 1517.
Le sue finestre e il suo cortile furono riccamente scolpite per ospitare il sindaco della città.






Hotel du Vieux-Raisin

decorazioni dell'Hotel du Vieux-Raisin

Hotel du Vieux-Raisin

Hotel du Vieux-Raisin

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complesso del convento degli Agostiniani




Tra i musei di Toulouse il più importante è il Musée des Augustins, ubicato nell'antico convento degli Agostiniani dal 1793.
Il complesso monastico risale al XIV secolo mentre l'annesso edificio del XIX secolo, ampliamento del refettorio, fu opera di Viollet-le-Duc.



Al suo interno sono custodite ed esposte opere di pittura e scultura davvero importanti, che spaziano su varie epoche ed autori molti prestigiosi.
Una volta entrati si accede al chiostro gotico con colonnine binate ed archi trilobati.


chiostro
chiostro con gargouilles

sala capitolare



Nella sala capitolare, nella sacrestia, nella cappella di Notre-Dame de Pité sono esposte opere di scultura gotica del XIV/XV secolo.
Tra i capolavori esposti vi è la statua di "Notre-Dame de Grasse" un tempo nel convento dei Cordilieri, di una grazia e delicatezza unica.



Notre-Dame de Grasse
chiesa conventuale









Nella chiesa del convento ad unica navata si trovano capolavori della pittura della scuola francese e straniera dal XV al XVII secolo. Tra le opere più importanti "Cristo tra i due ladroni" di Rubens e "San Giovanni evangelista e Sant'Agostino" del Perugino.

"Cristo tra i due ladroni" Rubens
"San Giovanni evangelista e Sant'Agostino" Perugino














 



sala d'arte romanica





Sempre a livello del chiostro si trova l'ala del museo che racchiude le sale di scultura romanica del XII secolo, con capitelli e sculture provenienti dai tre edifici religiosi più importanti di Toulouse: Notre-Dame de la Daurade, la basilica di St-Sernin e la cattedrale di St-Etienne.
Molto coreografica è questa esposizione, una delle più ricche al mondo di arte romanica.


capitello romanico

Nel vestibolo delle scale vi sono alcune statue importanti quali "Incubo"di Eugène Thivier.

scalone

"Incubo" E.Thivier

















Infine al primo piano si trovano i saloni delle pitture dal XVII al XX secolo, con le tele di F.Guardi "Ponte di Rialto a Venezia", E.Debat-Ponsan "Il massaggio", H.de Toulouse-Lautrec "Conquista di Passaggio" e E.L.Vigée-Le Brun "Ritratto della Baronessa de Crussol".

un salone espositivo

"Ritratto della Baronessa de Crussol" Vigée-Le Brun

"Il Massaggio" Debat-Ponsan

"Conquista passeggera" Toulouse-Lautrec
Orari: 10.00/18.00  il mercoledì sino alle 21.00
Costo 4€
www.augustins.org
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CONCLUSIONI
Essendomi dilungata molto nel raccontare gli aspetti artistici di questa città molto vivace e ricca di siti imperdibili, voglio trasferire su un altro post ("Toulouse: alloggi di charme, indirizzi gastronomici e buoni ristoranti") le notizie riguardanti il nostro soggiorno e i ristoranti da noi visitati durante i tre giorni da noi trascorsi a Toulouse.
Toulouse è una città che offre tanti spunti per una visita e che certamente merita di più di un veloce passaggio.




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