Il Camposanto Monumentale di Pisa è una delle più antiche architetture medievali cristiane destinate al culto dei morti.
Sorge, insieme al Duomo, al Battistero e al Campanile o Torre, nella famosa Piazza del Duomo, anche conosciuta dal dopoguerra come Piazza dei Miracoli.
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E' stato l'ultimo monumento a sorgere sulla piazza.
Il Camposanto fu costruito (come riporta un'iscrizione) nel 1277, probabilmente da Giovanni di Simone (capomastro dell'Opera), nell'intento di creare con la sua parete marmorea una quinta scenica nel Nord della piazza e raccogliere i numerosi e antichi sarcofaghi romani (reimpiegati come sepolture dai pisani illustri) e altre sepolture che circondavano il Duomo. Venne terminato solo nel 1464.
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| Camposanto visto dalle mura |
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| facciata Ovest del Camposanto |
Il nome "Campo Santo" gli fu dato perché, come da tradizione, al terreno su cui sorse era stato mischiato del terreno della Terrasanta giunto per nave con l'arcivescovo Ubaldo Lanfranchi dopo la Terza Crociata nel XII secolo. La leggenda diceva che questa terra aveva il potere di consumare un corpo in soli tre giorni.
Il muro esterno della facciata principale del Camposanto è formato da 43 archi ciechi coperti da marmo bianco, ed è aperto da due porte.
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| facciata principale del Camposanto |
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| ingresso principale con tabernacolo |
Sopra il portale dell'ingresso principale (portale Est) si trova un tabernacolo gotico del 1320 ca., attribuito a Lupo di Francesco. In esso sono raffigurati la Madonna col Bambino, quattro Angeli, il committente inginocchiato e sette figure maschili e femminili. Le statue originali sono conservate nel Museo dell'Opera.
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| tabernacolo sopra la porta del Camposanto (attr. Lupo di Francesco - 1320 ca.) |
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| statue originali del tabernacolo (Lupo di Francesco - 1320 ca. - Museo dell'Opera) |
L'edificio del Camposanto ha pianta rettangolare e l'interno è simile ad un chiostro allungato di stile gotico fiorito.
Le quattro gallerie perimetrali sono coperte da capriate.
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| Galleria Sud: tetto a capriate, pavimento con tombe terragne, affreschi e sarcofaghi lungo la parete, arcate con quadrifore verso lo spazio aperto del Camposanto |
Sul pavimento si allineano numerosissime sepolture terragne..jpg) |
| pavimento con sepolture terragne |
Le pareti che circondano lo spazio aperto centrale sono costituite da grandi quadrifore, con esili colonnine e decorate con trafori plurilobati. Gli archi originali furono trasformati in quadrifore alla metà del Quattrocento, e schermate con vetrate istoriate. Ma il progetto di chiusura con vetrate non venne portato a termine: se fecero solo 16, che vennero rimosse nel 1490.
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| quadrifore del Camposanto |
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| quadrifore del Camposanto |
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| quadrifore del Camposanto |
Le basi degli archi sono decorate con testine scolpite, forse raffigurazioni di personaggi esistiti. Alcune sono trecentesche, altre quattrocentesche, ma di autori non identificati.
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| testine che decorano le basi degli archi |
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| testine che decorano le basi degli archi |
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| testine che decorano le basi degli archi |
Le pareti interne perimetrali del Camposanto furono affrescate a partire dal Trecento con cicli che vertevano sul Tema della Vita e della Morte. I primi artisti che iniziarono ad occuparsene furono Francesco Traini e Bonamico Buffalmacco. Poi, sempre nel Trecento, furono Andrea Bonaiuti, Antonio Veneziano e Spinello Aretino a realizzare affreschi sulle Storie di Santi Pisani. In seguito Taddeo Gaddi e Piero di Puccio realizzarono i primi affreschi sull'Antico Testamento. Il ciclo fu concluso nel Quattrocento da Benozzo Gozzoli. Negli affreschi biblici realizzati nel Cinquecento sulle pareti dei lati corti sono raffigurati i membri della famiglia Medici che in quell'epoca dominava la città.
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| affreschi alle pareti |
A partire dal Cinquecento si iniziò a raccogliere nel Camposanto i sepolcri degli illustri docenti dello Studio (l'Ateneo pisano), e della famiglia Medici. Il Camposanto divenne così il Pantheon dei personaggi più influenti e conosciuti di Pisa.
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| monumenti funerari lungo la Galleria Ovest |
Quando i sarcofaghi che erano stati posti al centro dell'edificio furono spostati lungo le gallerie, il Camposanto iniziò ad assumere una valenza museale.
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| sarcofaghi allineati lungo la parete |
Nell'Ottocento il Camposanto diviene uno dei primi musei pubblici in Europa, grazie a Carlo Lisinio che, nominato conservatore del museo dalla Regina d'Etruria Maria Luigia, raccoglie nelle gallerie del Camposanto anche le opere d'arte provenienti da chiese e monasteri del territorio soppressi per decreto napoleonico. A queste opere si aggiunsero altre provenienti dalla Cattedrale, dal Battistero, dai siti archeologici e dal mercato antiquario.
Il Camposanto era stato concepito come una chiesa a tre navate affiancate da cappelle (le cui arcate d'ingresso furono tamponate per lasciare posto agli affreschi).
Il presbiterio doveva trovarsi nel braccio orientale dell'edificio, elevato da alcuni scalini rispetto gli altri.
Lungo la Galleria Nord vi sono due cappelle.
La Cappella Aulla si trova in posizione opposta all'ingresso principale.
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| ingresso della Cappella Aulla |
E' qui conservata, appesa all'interno dell'ingresso della cappella, la lampada in ottone sbalzato (XVI secolo) che Galileo Galilei vide oscillare nella Cattedrale e che lo portò alle osservazioni sull'isocronismo del pendolo (un primo passo verso le teorie newtoniana della gravità).
Sull'altare della cappella si trova una pala in terracotta policroma che raffigura l'Assunta tra Santi e Profeti, realizzata da Giovanni della Robbia. Nella predella sono rappresentate Storie di Santi.
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| Assunta tra Santi e Profeti (Giovanni Della Robbia - 1518) |
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Sempre lungo la Galleria Nord, sotto l'affresco dell'Adorazione dei Magi di Benozzo Gozzoli, si apre la Cappella Ammannati.
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| ingresso della Cappella Ammannati |
La cappella prende il nome dal Monumento di Ligio Ammannati, medico e docente di Medicina all'Ateneo di Pisa. Il monumento fu realizzato tra il 1359 e il 1360 da Francesco di Lippo, Colo Mucido, Puccio di Landuccio, Matteo di Tone. E' raffigurato entro un arcosolio il defunto giacente, in alto si trova la rappresentazione del Medico che impartisce una lezione ai suoi alunni, mentre in basso è effigiato un Cristo in Pietà.
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Monumento a Ligio Ammannati (Francesco di Lippo, Colo Mucido, Puccio di Landuccio, Matteo di Tone - 1359/1360)
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Lungo la Galleria Est si apre la Cappella Dal Pozzo (ex Chiesa di Santa Trinità) fatta erigere nel 1594 dall'arcivescovo Carlo Antonio Dal Pozzo. La data di fondazione è riportata sull'architrave del suo ingresso insieme allo stemma gentilizio della famiglia Dal Pozzo.
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| ingresso della Cappella Dal Pozzo |
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| stemma gentilizio della famiglia Dal Pozzo |
La cappella di forma quadrangolare è sormontata da una cupola. Parteciparono alla sua realizzazione Scipione Malaspina e Cosimo Cioli.
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| cupola della Cappella Dal Pozzo |
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| cupola della Cappella Dal Pozzo (a sinistra) |
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| Cappella Dal Pozzo (a destra) |
Nei pennacchi della volta sono raffigurati i Quattro Dottori della Chiesa, opera di Aurelio Lomi, così come il dipinto di San Girolamo (Santo al quale è dedicata la cappella) posto sull'altare in finta scagliola.
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| volta: nei pennacchi i Quattro Dottori della Chiesa (Aurelio Lomi - ridipinti da Antonio Marini nel 1832) |
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| San Girolamo (Aurelio Lomi - 1595) |
All'interno della cappella troviamo anche due armadi reliquari contenenti reliquie di Santi e Beati del Duomo di Pisa.
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| armadio reliquiario |
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| armadio reliquario |
Lo spazio erboso centrale, dove vi era stata collocata la terra di Gerusalemme, è attraversato da un sentiero che collega le Gallerie Nord e Sud.
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spazio aperto interno del Camposanto
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| passaggio tra Galleria Nord e Sud |
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| una delle arcate aperte sullo spazio centrale |
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| giardino dello spazio aperto centrale |
Oggi è libero dalle sepolture in sarcofaghi che inizialmente lo occupavano (perché come si è già detto le sepolture furono spostate nelle gallerie), e sono rimaste solo due vere da pozzo duecentesche e capitelli scolpiti medievali..jpg) |
| colonna e capitello medievali |
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| vera da pozzo (XIII sec.) |
Orari: lunedì/domenica 9.00/20.00
controllare sempre il sito ufficiale per possibili variazioni
Costo: Camposanto + Cattedrale 8 €
Camposanto +Cattedrale + Battistero + Museo Opera + Museo Sinopie 11 €
Camposanto +Cattedrale + Battistero + Museo Opera + Museo Sinopie + Torre 27 €
ingresso GRATIS l'1 e il 2 novembre
i biglietti sono validi per 1 anno dalla data scelta
CONCLUSIONI Risultava difficile poter parlare del Camposanto Monumentale di Pisa in un solo post. E' infatti un sito che può interessare per tanti aspetti (storici, culturali e artistici). Gli affreschi sono davvero numerosi, così come le tombe terragne e gli antichi sarcofaghi romani...per non parlare della memoria storica dei suoi monumenti funerari. Magari per molti questi sono post un po' troppo lunghi da potere passare del tempo a leggerli, ma forse potranno soddisfare la curiosità di altri che amano approfondire, prima di una visita o magari anche a posteriori, ciò che hanno voluto conoscere recandosi sul sito.
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