sabato 11 ottobre 2025

Pisa: il Camposanto Monumentale (monumenti funerari e cenotafi)

Il Camposanto Monumentale di Pisa, oltre a racchiudere cicli di affreschi pregevoli, sarcofaghi antichi e tombe terragne (ai quali ho dedicato dei post a parte), può essere considerato un Pantheon per i suoi numerosi monumenti funerari e cenotafi di personaggi famosi legati alla città che si trovano allineati lungo le pareti delle sue gallerie.

E' dal XVI secolo che s'iniziò la collocazione nel Camposanto di monumenti sepolcrali: il primo fu il Monumento a Filippo Decio (giurista e professore di Diritto che ebbe come alunno Cesare Borgia), realizzato da Stagio Stagi (1527) quando l'uomo era ancora in vita. 

Monumento a Filippo Decio (Stagio Stagi - 1527)

L'unica eccezione era stato nel Trecento il Monumento a Ligio Ammannati (medico e docente), ma posto sulla parete della cappella della famiglia.

Monumento a Ligio Ammannati (Francesco di Lippo, Colo Mucido, Puccio di Landuccio, Matteo di Tone - 1359/1360)

Il primo cenotafio, il Monumento a Giuliano Viviani risale al 1697. Fu realizzato forse da Giuseppe Nelli per ricordare il prelato (docente di Diritto Canonico, giurista e Arcivescovo di Cosenza) dopo una cinquantina d'anni dalla morte.

Monumento a Giuliano Viviani (attr. Giuseppe Nelli e Giovanni Battista Foggini)

In seguito i monumenti funerari e i cenotafi vennero spostati dal cortile interno nelle gallerie, soprattutto addossati alle pareti dei bracci più corti del Camposanto (Galleria Est e Galleria Ovest), non risparmiando a volte gli affreschi. 

Nel Settecento si voleva trasformare il Camposanto in un museo e l'intenzione si concretizzò con Carlo Lisinio, Conservatore del Camposanto (1807). Confluirono qui opere d'arte scultoree provenienti da tutto il territorio pisano. Non furono solo personaggi legati allo Studio di Pisa, ma anche glorie pisane del passato (tra questi Nicola e Giovanni Pisano e Leonardo Fibonacci). Non mancarono monumenti di nobili ricchi (non necessariamente pisani). Quando nel Novecento il numero di monumenti divenne troppo alto, si spostarono alcuni di essi in altri luoghi della città, per poi fare qui ritorno in epoca più recente.

In questo post farò una carrellata dei monumenti che si incontrano facendo una passeggiata in senso orario (andando a sinistra dopo aver varcato l'ingresso), incominciando quindi dalla Galleria Sud, sulla quale si apre l'ingresso del Camposanto.

GALLERIA SUD

- Monumento ad Andrea Vaccà Berlinghieri (chirurgo celebre medico di Elisa Bonaparte) raffigurante Tobia che restituisce la vista al padre cieco. Il defunto è ritratto in un medaglione. Opera di Bartel Thorvaldsen - inaugurato nel 1830.

Monumento ad Andrea Vaccà Berlinghieri (Bartel Thorvaldsen - inaugurato nel 1830)

- Monumento a Vincenzo Marulli dei Duchi d'Ascoli, trattatista d'Architettura, realizzato da Michele Van Lint e posto in Camposanto nel 1810. Sul monumento è raffigurato il Genio delle Lettere che incorona tre volumi scritti dal defunto.

Monumento a Vincenzo Marulli dei Duchi d'Ascoli (Michele Van Lint - 1809)

- Monumento a Francesco Algarotti, commissionato dal Re di Prussia Federico II, progettato da Mauro Tesi e Carlo Bianconi, e realizzato da Giovanni Antonio Cybei nel 1768. Oltre al medaglione con il ritratto del defunto affiancato da Amore e Psiche, è raffigurata l'Eloquenza.

Monumento a Francesco Algarotti (prog. Mauro Tesi e Carlo Bianconi - realizzato da Giovanni Antonio Cybei - 1768)

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GALLERIA EST

- Busto di Bartolomeo Chesi (professore di Diritto allo Studio di Pisa), realizzato da Giovanni Battista Foggini.

Busto di Bartolomeo Chesi (Giovanni Battista Foggini - fine XVII sec.)

- Monumento di Matteo Corte (filosofo e medico), realizzato da Antonio di Gino Lorenzi e Pierino da Vinci su disegno del Tribolo.

Monumento di Matteo Corte (Antonio di Gino Lorenzi e Pierino da Vinci su disegno del Tribolo - XVI sec.) 

- Busto di Antonio Felice Mattei (frate minore conventuale di S.Francesco a Pistoia e rettore della cattedra di Teologia scolastica a Pisa).

Busto di Antonio Felice Mattei (XVIII sec.)

- Monumento a Giuliano Viviani (già citato ad inizio post).

- Busto e lapide di Angelo Fabroni (sacerdote e storico, Provveditore dello Studio di Pisa), realizzato da Gioacchino Belli.

Busto e lapide di Angelo Fabroni (Gioacchino Belli - inizio XIX sec.)

- Monumento a Giovanni Battista Onesti (docente presso lo Studio pisano), realizzato da Scipione Malaspina.

particolare del Monumento di Giovanni Battista Onesti (Scipione Malaspina - 1592)

- Busto di Giovanni Antonio Corazza (medico e filosofo), realizzato da Francesco Franchi.

Busto di Giovanni Antonio Corazza (Francesco Franchi - inizi XVIII sec.)

- Busto di Francesco Albizi (professore di Diritto canonico), di autore anonimo.

Busto di Francesco Albizi (autore anonimo - fine XVIII sec.)

- Monumento a Vincenzo Salvagnoli (avvocato e politico), realizzato da Odoardo Fantacchiotti. La figura femminile scolpita posta sopra il ritratto del defunto rappresenta la Legge

Monumento a Vincenzo Salvagnoli (Odoardo Fantacchiotti - 1878)

- Monumento ad Angelica Catalani (soprano), voluto dai figli e realizzato da Aristodemo Costoli. Sono scolpite le statue di S.Cecilia, della Fama e della Fiducia in Dio.

Monumento ad Angelica Catalani (Aristodemo Costoli - inaugurato nel 1867)

- Monumento a Giovanni Carmignani (giurista e docente di Diritto allo Studio di Pisa), realizzato da Giovanni Duprè.

Monumento a Giovanni Carmignani (Giovanni Duprè - 1881)

- Monumento a Francesco Carrara (senatore del Regno e docente di Diritto criminale all'Università di Pisa), realizzato da Ettore Ferrari e inaugurato nel 1890.

Monumento a Francesco Carrara (Ettore Ferrari - 1890)

- Monumento di Giovanni Boncompagni (giurista e commissario di suo zio Papa Gregorio XIII che commissionò il monumento), realizzato da Bartolomeo Ammannati. Sono raffigurati Cristo Risorto e le Allegorie della Giustizia e della Pace.

sulla parete: Monumento di Giovanni Boncompagni (Bartolomeo Ammannati - 1574)

particolare (Allegoria della Pace) del Monumento di Giovanni Boncompagni (Bartolomeo Ammannati - 1574)

particolare (Cristo Risorto) del Monumento di Giovanni Boncompagni (Bartolomeo Ammannati - 1574)

particolare (Allegoria della Giustizia) del Monumento di Giovanni Boncompagni (Bartolomeo Ammannati - 1574)

- Monumento Mastiani realizzato da Lorenzo Bartolini. La statua dell'Inconsolata rappresenta Elena Amati, la moglie del defunto Giovanni Francesco Mastiani Brunacci (Conte dell'Impero napoleonico). 

Monumento Mastiani (Lorenzo Bartolini - 1843)

- Monumento ad Alessandro Gherardesca (architetto pisano), realizzato da Emilio Santarelli. Sono raffigurati nel monumento l'Architettura rende omaggio al busto del defunto e una gru con sasso in bocca, rappresentazione della Vigilanza.

Monumento ad Alessandro della Gherardesca (Emilio Santarelli - 1854)

- Monumento a Leonardo Fibonacci (matematico), realizzato da Giovanni Paganucci.

Monumento a Leonardo Fibonacci (Giovanni Paganucci - 1863)

- Monumento a Filippo Decio (già citato ad inizio post).

- Lapide funeraria di Panfilo Colombini (professore di Diritto).

lapide funeraria di Panfilo Colombini (1632)


GALLERIA NORD

- Monumento a Ligio Ammannati nella Cappella Ammannati (già citato a inizio post).

GALLERIA OVEST

- Stele funeraria attica in marmo pentelico (330 a.C.). E' raffigurata la defunta affiancata da un'ancella con bambino in fasce. E' stata portata dalla Grecia a Pisa nel 1826.

Stele funeraria attica (330 a.C.)

- Monumento a Lorenzo Pignotti (favolista), realizzato da Stefano Ricci. Sul monumento è raffigurato un Genio alato che depone una corona d'alloro sul medaglione dove è raffigurato il defunto.

Monumento a Lorenzo Pignotti (Stefano Ricci - 1814)

- Monumento a Francesco Sanseverino Murci (canonico del Duomo e docente allo Studio), realizzato da Francesco Mosca.

Monumento a Francesco Sanseverino Murci (Francesco Mosca - XVI sec.)

- Monumento a Giovanni Battista Tempesti (il più importante pittore pisano della seconda metà del Settecento), realizzato da Tommaso Masi. Il monumento (in parte coperto durante la nostra visita) rappresenta l'Amicizia piangente.

Monumento a Giovanni Battista Tempesti (Tommaso Masi - 1813)

- Busto di Camillo Benso di Cavour realizzato da Vincenzo Vela, presente nel Camposanto dal 1861.

Busto di Camillo Benso di Cavour (Vincenzo Vela - qui dal 1861)

- Busto di Amedeo di Savoia realizzato da Cesare Zocchi. Collocato nel Camposanto dal 1897.

Busto di Amedeo di Savoia (Cesare Zocchi - qui dal 1897)

- Monumento a Carlo Matteucci (docente di Fisica e Ministro della Pubblica Istruzione), realizzato da Giovanni Duprè.

Monumento a Carlo Matteucci (Giovanni Duprè - 1869)

- Monumento a Giorgio Regnoli (medico chirurgo), realizzato da Reginaldo Bilancini e posto qui nel 1869.

Monumento a Giorgio Regnoli (Reginaldo Bilancini - qui dal 1869)

- Monumento a Bartolomeo Medici (condottiero di Cosimo I, prefetto di Arezzo e Pisa), realizzato da Giovanni Bandini e Valerio Cioli.

Monumento a Bartolomeo Medici (Giovanni Bandini e Valerio Cioli - 1573)

- Monumento a Maria Selvaggia Borghini (poetessa), realizzato da Enrico Van Lint.

Monumento a Maria Selvaggia Borghini (Enrico Van Lint - 1829)

- Lapide commemorativa del Generale Onorato Rey di Villarey (medaglia a valor militare).

lapide commemorativa del Generale Onorato Rey di Villarey (1868)

- Catene dell'antico porto pisano poste sulla parete. Non sono un monumento ma costituiscono una memoria storica. I due gruppi di catene erano state rubate dai Genovesi nel 1362 e donate in parte ai Fiorentini che le restituirono a Pisa nel 1848. Vennero poi restituite dai Genovesi nel 1860.

catene dell'antico porto pisano

- Monumento a Ottaviano Fabrizio Mossotti (astronomo e docente di Matematica, comandante del battaglione universitario pisano a Curtatone e Montanara), realizzata da Giovanni Duprè. E' certamente il monumento più famoso del Camposanto Monumentale. La statua di donna sdraiata rappresenta l'Astronomia.

Monumento a Ottaviano Fabrizio Mossotti (Giovanni Duprè - 1873)

Monumento a Ottaviano Fabrizio Mossotti (Giovanni Duprè - 1873)

Monumento a Ottaviano Fabrizio Mossotti (Giovanni Duprè - 1873)

- Monumento della famiglia della Gherardesca (Conti di Donoratico), realizzato da Lupo di Francesco. In origine era posto nella Chiesa di S.Francesco a Pisa, ma venne smembrato: una parte si trova qui nel Camposanto, e una parte al Museo Nazionale di San Matteo. Al momento della nostra visita il monumento era in parte coperto per i restauri.

Monumento della famiglia della Gherardesca (Lupo di Francesco - 1320 ca.)

- Monumento a Francesco Giuseppe del Testa del Tignoso (operaio del Duomo e amministratore di patrimoni).

Monumento a Francesco Giuseppe del Testa del Tignoso (attr. Tommaso Masi - XIX sec.)

- Monumento a Francesco Vegio (giurista e docente allo Studio), realizzato da Francesco di Giovanni Ferrucci da Fiesole detto il Tadda. Sul sarcofago è distesa la statua del defunto.

Monumento a Francesco Vegio (Francesco Giovanni Ferrucci da Fiesole detto il Tadda - XVI sec.)

Nell'angolo verso il cortile tra la Galleria Ovest e la Galleria Sud si trovano:

- Monumento ai caduti in Africa dal 1885 al 1896 realizzato da Gaetano Castrucci.

Monumento ai caduti in Africa (Gaetano Castrucci - 1898)

- Cippo a bulbo poggiato sopra un tronco di colonna scanalata, riutilizzato come urna cineraria da Buonaguida (console dell'Arte del Vino).

cippo a bulbo su colonna (XII/XIII sec.)



Orari:   lunedì/domenica    9.00/20.00
             controllare sempre il sito ufficiale per possibili variazioni
Costo:  Camposanto + Cattedrale                                                                                         8 €
            Camposanto +Cattedrale + Battistero + Museo Opera + Museo Sinopie               11 €
            Camposanto +Cattedrale + Battistero + Museo Opera + Museo Sinopie + Torre  27 € 
            ingresso GRATIS l'1 e il 2 novembre
            i biglietti sono validi per 1 anno dalla data scelta

CONCLUSIONI                                                                                                                       Se siete interessati a conoscere i nomi di personaggi illustri del passato di Pisa, il Camposanto Monumentale è certamente il luogo che vi può condurre lungo questo sentiero. E' uno degli aspetti museali di questo affascinante sito.


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