mercoledì 20 novembre 2024

Rabat: il Musée de l'Histoire et des Civilisations

Uno dei più interessanti musei della capitale marocchina è il Musée de l'Histoire et des Civilisations.

Scavi archeologici furono iniziati in Marocco durante il periodo del Protettorato francese (1915) per volere del generale francese Lyautey. I reperti trovati necessitavano dell'istituzione di un dipartimento per le antichità, creato nel 1918. Nel 1930 si decise di creare un museo archeologico che potesse contenere i reperti trovati soprattutto a Volubilis (Museo Archeologico di Rabat). L'odierno Museo di Storia e Civiltà è stato aperto al pubblico nel 2017.

Questo importante anche se piccolo museo offre l'opportunità, attraverso la sua collezione permanente, di ripercorrere le diverse civiltà che si sono istallate in Marocco, dalla Preistoria all'Epoca islamica.

L'esposizione museale è composta da tre sale, un patio e un giardino.

Scendendo una scala si accede ad un grande ambiente dove sono conservati ed esposti reperti preistorici e delle civiltà antiche.

Sala della Preistoria e delle Civiltà Antiche

Nelle tre vetrine dedicate alla Preistoria sono presenti artefatti riguardanti il periodo paleolitico, neolitico e dell'epoca dei metalli.

Le prime tracce di insediamenti umani in Marocco risalgono circa a 1.000.000 anni fa.

teca "I primi uomini"

I più antichi resti umani di Homo erectus  sono stati trovati in una grotta vicino a Casablanca (Carrière Thomas).

La civiltà acheuleana è rappresentata da manufatti litici a forma di mandorla (amigdale) e lavorati in maniera simmetrica su due lati (bifacciali) e da strumenti a rullo scoperti a Casablanca e vicino a Tifelt.

I resti di Homo sapiens arcaico (Jebel Ighoud) risalgono a 315.000 anni fa. 

stampo in resina del cranio dell'Homo sapiens arcaico (Jebel Ighoud - 315.000 anni fa)

stampo in resina del cranio dell'Homo sapiens arcaico (Jebel Ighoud - 315.000 anni fa)

All'epoca musteriana del Paleolitico medio risalgono alcuni attrezzi in selce (punte e raschietti). Presente nell'area del Sud Atlante del Marocco (Safi) e dell'area Orientale è la successiva civilizzazione ateriana. 

Nel Paleolitico superiore gli strumenti sono in osso (Homo sapiens sapiens). Nel Neolitico (circa 7000 anni fa) l'uomo diviene sedentario, allevatore e nasce l'agricoltura. Appaiono i primi manufatti in ceramica. 

teca "Agricoltura e sedentarizzazione"

Durante la Protostoria l'uomo costruì poi utensili in metallo. In Marocco questo periodo è testimoniato anche dalle pitture rupestri scoperte nelle grotte dell'Alto Atlante centrale e nelle regioni del Sud. 

Un rituale praticato dall'Homo sapiens era la pratica dell'evulsione degli incisivi superiori all'età di 14/16 anni. Anche praticati erano i rituali d'inumazione: i corpi senza carne e colorati di rosso ocra venivano posti in posizione fetale e accompagnati da urne, legni e gioielli.

teca "Riti e credenze"

calco di una doppia sepoltura: un uomo e una donna (El Harhoura II - 5900 a.C.)

Dall'altra parte della sala sono esposti reperti delle Civiltà Antiche: fenicia (dall'VIII sec. a.C.), cartaginese (dall'VI/V sec .a.C.), mauretana (III/I sec .a.C.) e romana.

I reperti provengono dagli scavi di Mogador, Volubilis, Banasa, Thamusida, Lixus, Tingis e Sala.

La presenza fenicia in Marocco è attestata da materiale archeologico che comprende vasi in ceramica a engobbio rosso, piatti a tre piedi e vasi di altre provenienze.

teca "Presenza fenicia"

mestolo cipriota per attingere il vino (Lixus - VII sec. a.C.)

Nella vetrina dedicata alla civiltà mauretana sono esposti vasi in ceramica decorati a fasce o a rete (fabbricate soprattutto a Benasa), e oggetti di arredamento funerario.

teca "Civiltà Mauretana"

Il regno di Juba II e di Tolomeo, ultimo re della Mauretania, è in relazione con il bacino del Mediterraneo e si trova sotto l'influenza romana. I centri urbani di quest'epoca sono Sala, Volubilis, Lixus, Tingis e Tamuda.

statua in rilievo di Sfinge (Lixus - IV/III sec. a.C.)

moneta di Cleopatra Selene (25 a.C./ 5 d.C.)

Troneggia nella sala la statua in marmo di Tolomeo

Tolomeo (Sala - I sec.d.C.)

Tolomeo (Sala - I sec.d.C.)

Tolomeo era l'unico figlio di re Juba II e di Cleopatra Selene, e anche l'ultimo rappresentante della dinastia numide (da parte di padre) e della dinastia tolemaica (da parte di madre). Era anche il nipote del generale romano Marco Antonio. Regnò dal 23 al 40 d.C. e fu fatto assassinare da suo cugino l'imperatore romano Caligola nell'anfiteatro di Lugdunum (l'odierna Lione). 

L'assassinio fu scatenato dalla gelosia dell'imperatore romano davanti all'ostentazione di Tolomeo di portare un mantello rosso porpora, colore imperiale e segno di ricchezza. Sembra da studi recenti che Caligola era venuto a sapere che Tolomeo si fosse associato alla congiura contro di lui del generale romano Gaetulicus. 

Dopo l'assassinio di Tolomeo (40 d.C.) il Regno di Mauretania fu annesso all'Impero romano, e venne chiamato "Provincia della Mauretania Tingitana". La Mauretania divenne un importante scalo commerciale di esportazione di cereali e garum, e d'importazione di ceramiche e anfore per il trasporto di olio e vino. Volubilis divenne la più grande città romana in Marocco.

teca "Romanizzazione"

Venere che si toglie il sandalo (Volubilis - III sec. d.C.)

Gladiatore Sannita (Volubilis - epoca romana)

statua di protome di mulo (applique di mobile - Volubilis - epoca romana)

scultura in rilievo (Sala - epoca romana)

Risalendo la scala che ci ha condotto nella parte bassa della sala, si percorre il ballatoio dello stesso ambiente dove sono esposti nelle teche i manufatti della Civiltà Islamica

I primi contatti del Marocco con la civiltà Islamica datano VII secolo d.C. Con Idriss I nel 788 s'istaura la prima dinastia islamica. Suo figlio Idriss II fonda la città di Fes che diviene la prima capitale del regno.

Gli Almoravidi nell'XI secolo creano un vasto impero con capitale Marrakech. Nel 1147 la dinastia Almohade si impossessa di Marrakech e fonda un grande stato che comprende tutto il Maghreb e la Spagna. Fondano Ribat Al Fath (Rabat) e qui costruiscono grandi monumenti. Nel 1269 Marrakech è presa dai Merinidi che costruiscono numerose mederse (scuole coraniche) in diverse città. Alla dinastia Merinide succede la dinastia Saadiana che s'impegnò dalla metà del XV secolo a combattere l'occupazione dei Portoghesi. Alla morte di Ahmed Al Mansour il paese si frammenta. Nel 1664 il principe Moulay Rachid, discendente del Profeta, unificherà il paese e fonderà la dinastia Alawide. Con il suo successore Meknes diverrà capitale e il paese sarà impegnato a liberare i porti occupati.

Il museo espone diversi manufatti che testimoniano la ricchezza artistica e architetturale delle diverse dinastie e lo sviluppo scientifico e tecnico del Marocco.

I reperti del periodo di transizione tra l'epoca antica e l'avvento dell'Islam testimoniano i rituali religiosi ebrei e cristiani che erano praticati in Marocco in questo periodo.

periodo di transizione tra epoca antica e avvento dell'Islam: lampada cristiana, exagium (peso monetario bizantino), incensiere bizantino, lampade, figurina del Buon Pastore  

figurina della testa di San Giovanni Battista (Tamusida - V sec.)

placchetta con versetto del Corano (Volubilis - X sec.)

lampada con candeliere a sette braccia (Volubilis - IV/V sec.) / stele ebraica (Volubilis - V sec.)

lampada a forma di pavone (Volubilis - V/VI sec.)

Gli artefatti medievali esposti comprendono monete d'oro, ceramiche provenienti dagli scavi di Fes, Marrakech, Chellah, strumenti scientifici ed elementi architettonici.

monete almohadi

monete merinidi

conio per monete

astrolabio planisferico (ispano-magrebino - epoca merinide - XV sec.)

grande piatto (Belyounech - XIV sec.)

teca "Arte del vivere"

teca "Arte del vivere"

teca "Scienza e Sapere"

pezzi di astrolabio (ispano -magrebino - 1374/1375)

quadrante solare (Sijllmassa - XIV sec.)

Mudd (elemosinieri - Fes - periodo alawida e saadiano)

figura di gazzella (Chellah - XIV sec.)

teca "Elementi decorativi"

elementi architettonici



teca "Sistemi idraulici"

La coltura della canna da zucchero in Marocco è assai antica. Scavi archeologici nella regione di Chichaoua lo testimoniano. Sotto la dinastia Saadiana (XVI secolo) assume una grande importanza, e il Marocco divenne uno dei più importanti produttori ed esportatori di zucchero, che scambiava con armi e munizioni. 

copia di rivestimento murale (Chichaoua - epoca almoravide - X/XII sec.)

Dopo essere stato raffinato lo zucchero veniva messo in stampi conici e cristallizzato (pan di zucchero).

stampi per zucchero (Chichaoua - epoca saadiana)

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Uno spazio del museo è dedicato ai capolavori in marmo bianco e in bronzo dell'arte scultorea romana provenienti dalle antiche colonie romane come Volubilis, Sala e Banassa.

Nella prima sala sono esposti reperti scultorei in marmo.

Sala marmi romani

Sala marmi romani

tronco di statua (Sala - epoca romana)

Testa di Giunone (Banasa - epoca romana)

piccole sculture in marmo di epoca romana

La successiva sala di forma ovale raccoglie reperti scultorei in bronzo trovati soprattutto a Volubilis.

Sala bronzi 

Sala bronzi 

Nelle teche centrali presenti in questa sala vi sono esposti veri capolavori, tra i quali la Testa di Juba II, la Testa di Catone, l'Efebo coronato d'alloro, il Cane che attacca,... 

Testa di Juba II (Volubilis - 25 d.C.)

Testa di Juba II (Volubilis - 25 d.C.)

Efebo coronato d'alloro (Volubilis - inizio epoca imperiale)

Efebo coronato d'alloro (Volubilis - inizio epoca imperiale)

Cane che attacca (Volubilis - I/II sec. d,C.)

Testa di Catone (Volubilis - 60 d.C.)

Vecchio pescatore (Volubilis - I sec. d.C.)

cavallo

in alto: Testa di bambino (Volubilis - I sec. a.C. / in basso: Testa di Eros addormentato (Volubilis - I sec. a.C.)

Efebo versatore (Volubilis - I/II sec. d.C.)

Lungo il perimetro della sala troviamo teche in cui sono esposte altre opere in bronzo, tra le quali parti di mobili lussuosi, candelabri e lampade, spille e anelli, crateri e oinochoé, armi e protezioni militari, altari e figurine religiose.

teca "Vita religiosa"

statuette di di divinità (epoca romana)

teca "Armi romane"

paludamento damascato (Volubilis - inizio III d.C.)

teca "Le istituzioni" : Tavola del Patronato (Banasa - 75 d.C.) /Editto di Caracalla (Banasa - 215/216 d.C.) /Tavola del Patronato (Banasa - 162 d.C.) / Tavola del Patronato (Banasa - 177 d.C.)

gioielli

gioielli

teca "Mobili d'interno"

braccio di statua (Banasa - epoca romana)

maschera dl dio Oceano (Lixus - I sec. a.C.)

Teseo atterra il Minotauro (Lixus - I sec .a.C.)

lampada su treppiede

Altri reperti sono esposti all'aperto in un patio.

patio

Nel patio vi sono esposte incisioni rupestri trovate nelle caverne dell'Alto Atlante (Oukaimeden) e nella regione presahariana (Valle dell'Oude Draa). Per più di 8000 anni l'uomo preistorico si è espresso incidendo sulla pietra i propri pensieri prima dell'invenzione della scrittura.

incisioni rupestri

incisioni rupestri

stele a figurazione umana (Nkhila - regione di Rabat - età del bronzo)

Lungo il perimetro del patio sono anche esposte iscrizioni libiche e latine, antiche stele votive e stele prismatiche islamiche.

iscrizione libica

iscrizione libica

iscrizioni latine (Banasa - II/III sec. d.C.)

iscrizione latina

placche con iscrizione latina (Thamusida - III sec. d.C.)

stele votive (Volubilis - I sec. d.C.)

stele funerarie prismatiche (La Koutoubia - Marrakech - epoca saadiana)

La stele funeraria in marmo scolpito in rilievo dedicata al sultano merinide Abu Ya'qub Yusuf, proveniente dal sito archeologico di Chellah (Rabat), mostra da un lato un'iscrizione del versetto 33 della Sura Luqman. E' questa una lastra di riutilizzo in quanto sull'altro suo lato vi è un'iscrizione in latino dedicata ad A.Caecina Tacitus, un governatore di un'antica provincia romana della Spagna meridionale.

stele funeraria del sultano Abu Ya'qub Yusuf: lato con versetto 33 della Sura Luqman (Chellah - 1307)

stele funeraria del sultano Abu Ya'qub Yusuf: lato con iscrizione latina

Uscendo nel giardino del museo si possono vedere alcune colonne e capitelli antichi.

colonne e capitelli antichi

https://fnm.ma/musees-ouverts/musee-de-lhistoire-et-des-civilisations/

Orari:    mercoledì/lunedì  10.00/18.00

             martedì CHIUSO

Costo:   20 MAD


CONCLUSIONI                                                                                                                             Il Musée de l'Histoire et des Civilisation di Rabat è un piccolo gioiello da visitare. Pur essendo un piccolo museo, mette in mostra molti interessanti reperti e fa ripercorrere in senso cronologico la storia antica del Marocco e delle civiltà che si sono susseguite. Interessanti sono anche i pannelli che descrivono i pezzi esposti.