giovedì 24 marzo 2022

Marrakech: il Jardin Majorelle

 

Una delle attrazioni di Marrakech più visitate dai turisti e più fotografata è certamente il Jardin Majorelle.

Jardin Majorelle

Il giardino si trova fuori dalle mura della Medina della città, nel quartiere Guéliz.

Il giardino prende il nome dal suo creatore, il pittore orientalista Jacques Majorelle, figlio del famoso ebanista di Art Nouveau Louis Majorelle.

Il pittore francese, nato a Nancy, venne invitato in Marocco nel 1917 dal generale francese Lyautey. L'artista s'innamorò del Paese e soprattutto di Marrakech. Per questo si trasferì in questa magica città nel 1923 e nel 1931 chiese all'architetto Paul Sinoir di costruirgli una casa/atelier su un terreno da lui acquistato. L'architetto realizzò un edificio in stile Art Déco ispirandosi alle opere di Le Corbusier: al piano terreno realizzò l'atelier, mentre al primo piano l'abitazione del pittore. 
Villa Oasis

Il pittore poi dipinse la sua villa in un colore che è divenuto la caratteristica di questo luogo: scelse una particolare tonalità di blu che gli ricordava il colore delle acque della catena montuosa marocchina dell'Atlante. 

Da lui questo colore prese il nome di "blu Majorelle".

...il "Blu Majorelle" della villa

...il "Blu Majorelle"

Jacques Majorelle era anche un esperto di botanica, e per questo volle realizzare in quarant'anni un giardino piantumato con specie vegetali esotiche e rare provenienti dai cinque Continenti.

Per poter far fronte alle spese di mantenimento del giardino, Jacques Majorelle aprì il suo giardino al pubblico nel 1947. Nel 1962 il pittore morì in Francia per le conseguenze di un incidente automobilistico, e il giardino cadde in uno stato d'abbandono.

Quando poi nel 1980 si stava valutando di distruggere il giardino per realizzare il progetto di un complesso alberghiero, lo stilista francese Yves Saint Laurent acquistò quest'opera d'arte vivente e con il suo compagno Pierre Bergé la fece restaurare dal paesaggista Madison Cox, che divenne poi responsabile del giardino stesso, dei musei Yves Saint Laurent di Marrakech e di Parigi e della Fondazione Pierre-Bergé-Yves-Saint-Laurent.

pianta del giardino (Attenzione: accanto al punto (3) -bacino delle carpe - si trova l'accesso ad una zona del giardino con aiuole di agrumi, non segnalata nella pianta)

Il Jardin Majorelle ha un'estensione di 9000 mq. ed è circondato da un muro rosso tabelakt.

muro che circonda il Jardin Majorelle

muro che circonda il Jardin Majorelle

muro che circonda il Jardin Majorelle

muro che circonda il Jardin Majorelle 

Appena si varca l'ingresso di quest'oasi di pace il rumore dell'acqua dei ruscelli e delle fontane, insieme all'ombra regalata dalla vegetazione, infondono tranquillità e benessere.

fontana all'ingresso del giardino

La vista è coinvolta dai colori delle fontane, dei padiglioni, delle costruzioni, dei pergolati, delle panchine, dei vasi in terracotta decorati in ceramica, dei fiori e delle piante che si esaltano con il rossiccio della sabbia che sostituisce il verde del prato. 

padiglione 


vasca che attraversa il giardino

viale

passaggio da una zona all'altra del giardino

vasi in terracotta decorati in ceramica

padiglione sull'acqua

padiglione sull'acqua 

pergolato

decorazione sul muro

l'interno di un padiglione

un pergolato

un pergolato

vasi lungo un viottolo

L'udito è risvegliato dallo scorrere e dal gorgoglio dell'acqua, dal canto delle numerose specie di uccelli che si posano sulle piante.

una vasca del giardino

una fontana

una fontana con uccello

Tra le 300 specie di piante qui raccolte troviamo alte palme, cactus e piante grasse dalle forme più strane, yucche, gelsomini, bougauvillee e plumbachi arrampicanti su pergolati e muri, noci di cocco, banani, boschetti di bambù, aiuole con agrumi, uno stagno con ninfee e papiri...

palme

palme

yucche

cactus, palme e agavi

aloe e agavi

cactus

cactus

cactus e palme

agavi 

agavi, cactus e piante grasse

yucca, piante grasse e cactus

yucche e cactus

cactus e aloe

bouganville

bouganville

plumbachi

bambù

agrumi

agrumi

vasi di piante grasse

bacino con ninfee e papiri

Una vasca blu ospita alcune tartarughe, mentre un bacino alcune carpe asiatiche.

bacino con le carpe

carpe

Lungo il muro di recinzione si trova un tronco di colonna grigia romana accompagnata da una lapide commemorativa dello stilista che morì a Parigi nel 2008; le sue ceneri furono sparse nel roseto della sua casa privata di Marrakech. Quando nel 2018 anche Pierre Bergé morì, per sua volontà venne aggiunto il suo nome accanto a quello del compagno couturier.

colonna commemorativa dei restauratori del giardino

lapide commemorativa di Yves Saint Laurent e Pierre Bergé

Nella villa fatta costruire da Jacques Majorelle, ribattezzata da Yves Saint Laurent e Pierre Bergé Villa Oasis, è stato inaugurato nel 2011 il Museo Pierre Bergé delle Arti Berbere, che ha sostituito il precedente Museo dell'Arte Islamica.

Musée Pierre Bergé des Arts Berberes

ingresso al Musée Pierre Bergé des Arts Berberes

Questo un piccolo museo etnografico, composto da quattro sale, è dedicato al popolo più antico dell'Africa settentrionale: il popolo Berbero.

Qui sono raccolti più di 600 oggetti provenienti da tutto il Marocco (dal XVIII al 1960), appartenuti a Yves Saint Laurent: gioielli, armi, tessuti, tappeti, abiti, vimini, pellame.

La visita inizia con suoni, filmati, fotografie e musica che fanno riferimento alla cultura berbera, poi continua nell'esposizione di manufatti d'uso quotidiano o delle feste, realizzati in legno, cuoio, vimini e in terracotta.

Nella terza scenografica sala, circolare e rivestita da specchi, riluccicano parures di gioielli femminili realizzati in argento, ambra, corallo, amazzonite. 

Nella quarta sala sono esposti gli abiti berberi: ognuno con i suoi tessuti, colori, accessori, e motivi, rappresenta l'identità tribale e lo status sociale della donna o dell'uomo che li indossa. Non mancano i famosi tappeti e una piccola collezione di strumenti musicali.

ATTENZIONE: nel museo non è permesso scattare foto e per accedervi bisogna pagare un biglietto aggiuntivo.

Usciti dal museo si può accedere alla libreria specializzata e alla galleria con l'esposizione dei manifesti che riproducono i biglietti di auguri che Yves Saint Laurent inviava a fine d'anno ai suoi parenti, agli amici e ai clienti del suo atelier. Sono collages realizzati dallo stilista intorno alla parola LOVE e riportano l'anno della loro realizzazione.

manifesti LOVE di Yves Saint Laurent

manifesti LOVE di Yves Saint Laurent

manifesti LOVE di Yves Saint Laurent

manifesti LOVE di Yves Saint Laurent

Accanto alla galleria si trova una Boutique per acquistare alcuni prodotti artigianali: thè, articoli di vestiario e in pelle, gioielli e libri.

fontana all'interno della boutique

E per finire ci si può fermare al Caffè interno al giardino dove magari sorseggiare una tazza di thè prima di dirigersi verso un'altra tappa della vostra visita della città.

thè alla menta nel Caffè del Jardin Majorelle

https://www.jardinmajorelle.com/

Orari: lunedì/domenica 9.00/18.00

Costo: 120 MAD giardino

            30 MAD museo


CONCLUSIONI                                                                                                                            Abbiamo visitato il Jardin Majorelle al nostro arrivo a Marrakech, in una soleggiata mattina di Novembre, quando ancora non erano giunti i tanti turisti che abbiamo poi visto in fila alla biglietteria. La nostra visita si è quindi rivelata una bella e rilassante esperienza. Per garantire la conservazione di questo bellissimo e singolare giardino nel 1997 è stata creata la Fondazione Jardin Majorelle. A pochi passi dal giardino si trova anche il Musée Yves Saint Laurent Marrakech, dedicato alla creazione d'alta moda del grande couturier.

Musée Yves Saint Laurent Marrakech

Musée Yves Saint Laurent Marrakech

Musée Yves Saint Laurent Marrakech