domenica 30 giugno 2019

Il Duomo di Ravenna


L'attuale Duomo di Ravenna venne costruito tra il 1734 e il 1745 per volere dell'arcivescovo Niccolò Maffeo Farsetti, su disegno di Giovanni Francesco Buonamici, sul sito dell'antica cattedrale della città.

Il Duomo ha preso infatti il posto della cattedrale costruita nel IV/V secolo dal vescovo Orso o Ursus, e per questo chiamata Basilica Ursiana, dedicata all'Hagia Anastasis (che in greco significa "Santa Resurrezione di Cristo"), il cui pavimento originale si trova a 3m sotto l'attuale livello stradale.
All'epoca dell'antico luogo di culto, questa zona a Sud-Est di Ravenna si trovava a ridosso delle mura cittadine, in un'area chiamata Regio Hercolana.
L'antica cattedrale era imponente: era divisa in 5 navate da 56 colonne ed era rivestita di marmi, mosaici e stucchi.
Nel X/XI secolo erano stati costruiti la cripta e il campanile.
La sua abside, semicircolare internamente e poligonale esternamente, era stata dotata di mosaici dal vescovo Geremia nel 1112.
Quando nel XVIII secolo la cattedrale venne ricostruita,vennero mantenute le due cappelle costruite nel Seicento: la Cappella del Santissimo Sacramento e la Cappella della Madonna del Sudore.
Si sarebbe dovuta mantenere anche l'antica abside con i suoi mosaici, ma questa crollò durante i lavori.
Del mosaico absidale si sono conservati alcuni frammenti, tra i quali quello della Vergine orante, conservati nel vicino Museo Arcivescovile.
Rimase anche la cripta (oggi inagibile perché inondata d'acqua) e il campanile.

campanile del Duomo
Il campanile, posizionato sul lato destro del Duomo, è alto 35,17m.
E' di forma cilindrica e aperto da monofore, bifore e trifore.
La cella campanaria fu ricostruita dopo l'incendio scoppiato nel 1658.

campanile del Duomo e Battistero Neoniano
La facciata del Duomo è nascosta da un portico di ordine dorico a tre arcate sul fronte e due laterali (una per ogni fianco).
L'arco centrale poggia su due colonne tuscaniche di granito rosa appartenute alla Basilica Ursiana.
Il portico, come scritto sullo stesso, fu fatto costruire dall'arcivescovo Guiccioli nel 1745.
Al di sopra del portico la facciata presenta un finestrone rettangolare e un timpano semicircolare.

facciata del Duomo
Di fronte alla facciata del Duomo si trova una colonna in granito grigio di epoca romana, eretta nel 1659 in occasione della fine della peste, sulla cui sommità si trova la statua della Madonna.

Piazza Duomo: colonna con la statua della Madonna
colonna con statua della Madonna
Il Duomo, a croce latina, è diviso internamente in tre navate e in tre campate da pilastri scanalati di ordine corinzio e da colonne che appartenevano alla Basilica Ursiana.
La navata centrale è coperta da una volta a botte lunettata.

navata centrale e cupola del Duomo
Il pavimento è in opus sectile.

pavimentazione in opus sectile del Duomo
pavimentazione in opus sectile del Duomo

La prima cappella della navata destra è la Cappella di S.Cristoforo.

Cappella di S.Cristoforo
La pala d'altare raffigurante S.Cristoforo è opera di Antonio Rossi.

S.Cristoforo (Antonio Rossi)
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La seconda cappella è la Cappella del Crocifisso.

Cappella del Crocifisso
In questa cappella funge da mensa un sarcofago di V secolo (proveniente dalla Chiesa di Sant'Agnese), sul fronte del quale è scolpito Cristo che consegna il rotolo della Legge a S.Pietro e a S.Paolo.
Questo sarcofago conserva le spoglie del vescovo Esuperanzio e dell'arcivescovo Massimiano.

Sopra l'altare si trova un Crocifisso ligneo policromo.
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Sull'altare della terza cappella si trova una pala di Giuseppe Milani nella quale sono raffigurati i Santi Pier Crisologo, Romualdo e Pier Damiani.

terza cappella navata destra
Santi Pier Crisologo, Romualdo e Pier Damiani (Giuseppe Milani)
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Sotto il terzo arco della navata destra è posto un ambone marmoreo che risale al periodo del vescovo Agnello (VI secolo).
L'ambone a pyrgos (a forma di torre), è suddiviso in 36 riquadri decorati con figure di animali.
Le scale originali sono mancanti.

ambone (VI sec.)
ambone (VI sec.)
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L'incrocio tra il transetto e la navata centrale è sormontato da una cupola.
La cupola ottagonale progettata dal Buonamici è stata sostituita nel 1781 da una cupola ellittica (alta 47,40m), opera di Giuseppe Pistocchi.
Un alto tamburo è sormontato da una lanterna ed è scandito da 8 finestroni.

transetto e cupola del Duomo
 Nel braccio destro del transetto si trova la Cappella della Madonna del Sudore.

Cappella della Madonna del Sudore
La cappella è così chiamata per la tavola trecentesca detta Madonna del Sudore in essa custodita.
Questa immagine sacra è ritenuta miracolosa: sudò sangue quando un soldato la colpì con un coltello (all'epoca l'icona era posta per strada), e poi di nuovo nel 1512 durante la Battaglia di Ravenna.

Madonna del Sudore (scuola giottesca - XIV sec.)
La cappella venne costruita nel 1630 a spese della cittadinanza per ringraziare la Vergine per aver risparmiato la città dalla peste.

Cappella della Madonna del Sudore
L'altare e il tabernacolo furono disegnati da Domenico Barbiani (1759).

altare e tabernacolo della Cappella della Madonna del Sudore (Domenico Barbiani - 1759)
La Gloria di Angeli in marmo di Carrara sopra l'altare e tabernacolo furono scolpiti da Pietro Bracci (1752).

Gloria di Angeli (Pietro Bracci - 1752)
Nella cupola della cappella Giovanni Battista Barbiani ha dipinto nel 1656 l'affresco della Vergine in Gloria, mentre Andrea Barbiani ha dipinto nei pennacchi i Quattro Evangelisti.

cupola: Vergine in Gloria (Giovanni Battista Barbiani - 1656) / pennacchi: Evangelisti (Andrea Barbiani)
 Di Pietro Martinetti sono gli stucchi della cappella.

stucchi (Pietro Martinetti)
Nelle nicchie laterali della cappella si trovano due sarcofagi poggianti su zampe di leone.
Il sarcofago di V secolo posto nella nicchia a sinistra, conserva le spoglie dell'arcivescovo Rinaldo da Concorezzo (morto nel 1321 venticinque giorni prima di Dante).

sarcofago dell'arcivescovo Rinaldo da Cocorezzo (V sec.d.C.)
Nella nicchia a destra è invece posizionato il sarcofago detto di S.Barbaziano perché dal 1638 conserva le spoglie del confessore di Galla Placidia.

sarcofago di S.Barbaziano (V sec.d.C.)
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Superato il transetto si accede all'ambulacro destro che corre dietro all'abside.

ambulacro destro
Su questo ambulacro si trova la Cappella di Sant'Ursicino, dedicata al medico martire morto nel III secolo a Ravenna, le cui spoglie sono conservate nell'altare maggiore del Duomo.

Cappella di Sant'Ursicino
Sull'altare del 1821, incorniciata da due colonne di marmo africano, è posta la pala il Martirio di Sant'Ursicino di Cesare Pronti.

Martirio di Sant'Ursicino (Cesare Pronti)
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La navata centrale del Duomo termina oltre il transetto con una profonda abside semicircolare con catino a cassettoni in stucco.

abside del Duomo
Nell'abside, intervallati da lesene, trovano posto quattro pale d'altare: Sant'Orso consacra la basilica da lui costruita (Vincenzo Camuccini), S.Pier Crisologo moribondo presso l'altare di S.Cassiano a Imola (Pietro Benvenuti), Sant'Apollinare fa precipitare il Tempio di Apollo (Giuseppe Calignon) e S.Severo scende al sepolcro della moglie (Giuseppe Gioacchino Serangeli).

Sant'Orso consacra la basilica da lui costruita (Vincenzo Camuccini)
S.Pier Crisologo moribondo presso l'altare di S.Cassiano a Imola (Pietro Benvenuti)
Sant'Apollinare fa precipitare il Tempio di Apollo (Giuseppe Calignon)
S.Severo scende al sepolcro della moglie (Giuseppe Gioacchino Serangeli)
Posta al centro di questi dipinti è la tela della Resurrezione di Cristo di un artista romano ignoto del XVIII secolo.

Resurrezione di Cristo (artista romano ignoto del XVIII sec.) e (sotto) cattedra episcopale (Ilario Fioravanti)
Sotto questi dipinti si trovano gli stalli lignei con cattedra episcopale realizzata da Ilario Fioravanti (1997).

L'altare maggiore in marmi policromi e bronzi dorati (questi realizzati da Bartolomeo Borroni) è stato voluto dall'arcivescovo Guiccioli nel 1760.
Nell'interno dell'altare hanno trovato posto le reliquie dei primi nove vescovi di Ravenna.

altare maggiore, tribune d'organo e stalli lignei
Nella parte destra del presbiterio si trova l'ambone disegnato da Diego Rinaldini e realizzato utilizzando un frammento di mosaico pavimentale di III secolo d.C. raffigurante un Nodo di Salomone.

ambone (dis, Diego Rinaldini)
Sull'altro lato del presbiterio hanno trovato posto la cattedra in finto marmo e un Crocifisso ligneo del XIII secolo, a forma di Y.
Nel 1512 il Crocifisso avrebbe grondato sangue (come la Madonna del Sudore) e avrebbe ritratto i piedi per non farli bruciare dal fuoco appiccato dai Francesi e dai Ferraresi.

Crocifisso (XIII sec.)
cattedra in finti marmi
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La visita continua nell'ambulacro sinistro, chiamato anche Coretto d'Inverno perché qui si celebrano le funzioni nei giorni feriali.
Sull'altare è posto il dipinto attribuito a Giovanni Barbiani raffigurante la Madonna col Bambino e i Santi Orso e Rinaldo.

Coretto d'Inverno: Madonna col Bambino e i Santi Orso e Rinaldo (attr.Giovanni Barbiani)
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Nel braccio sinistro del transetto si trova la Cappella del Santissimo Sacramento.
La cappella a croce greca fu fatta realizzare nel 1612 dall'arcivescovo Pietro Aldobrandini, nipote di papa Clemente VIII, su disegno di Carlo Maderno.

Cappella del Santissimo Sacramento
La decorazione pittorica fu affidata a Guido Reni e ai suoi collaboratori Francesco Gessi, Giovanni Gioacchino Sementi e Bartolomeo Marescotti.

Nella cupola è raffigurato il Redentore e gli Arcangeli in Gloria.
Nei pennacchi sono stati dipinti i Profeti.

cupola della Cappella del Santissimo Sacramento: Redentore e gli Arcangeli in Gloria (Guido Reni e Francesco Gessi) / pennacchi: i Profeti Salomone, Zaccaria, Isaia e Davide (Giovanni Giacomo Sementi)
Nelle lunette furono rappresentati Elia cui l'Angelo porta nel deserto pane e vino (oggi posto sopra l'arco della navata sinistra che conduce in Sacrestia) e Melchisedec che benedice Abramo e le sue genti vittoriose.

Melchisedec che benedice Abramo e le sue genti vittoriose (Guido Reni e Francesco Gessi)
Nei 12 scomparti dei sottarchi sono state raffigurate le Virtù e coppie di angioletti con i simboli eucaristici.

Virtù e coppia di angioletti con simbolo eucaristico (Giacomo Sementi)
Virtù e coppia di angioletti con simbolo eucaristico (Giacomo Sementi)
Virtù e coppia di angioletti con simbolo eucaristico (Giacomo Sementi)
Sui pilastri sono raffigurati otto Santi.

S.Pietro (Giacomo Sementi)
S.Paolo (Giacomo Sementi)
Sull'altare in marmi policromi è posta l'ancona, con colonne in pavonazzetto e timpano spezzato, che racchiude la pala che raffigura Mosè e la raccolta della Manna.

altare e ancona d'altare della Cappella del Santissimo Sacramento

Mosè e la raccolta della Manna (Guido Reni)
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La prima cappella dall'abside (o terza partendo dall'ingresso principale del Duomo) della navata laterale sinistra ha un'ancona con colonne in occhio di pavone.

terza Cappella della navata sinistra
Questa cappella conserva sull'altare il dipinto di Filippo Pasquali raffigurante S.Pietro che manda Sant'Apollinare a Ravenna affinché la converta al Cristianesimo.

S.Pietro che manda Sant'Apollinare a Ravenna affinché la converta al Cristianesimo (Filippo Pasquali)
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La seconda cappella custodisce la pala con S.Francesco Saverio opera di Guido Cagnacci.

S.Francesco Saverio (Guido Cagnacci)
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Nella terza cappella (o la prima cappella dall'ingresso) è posto il dipinto Cristo in Gloria tra i Santi Antonio da Padova e Giacomo Maggiore di Jean-Baptiste Wicar.

Cristo in Gloria tra i Santi Antonio da Padova e Giacomo Maggiore (Jean-Baptiste Wicar)

Addossati ai primi due pilastri della navata sinistra si trovano due monumenti funebri.

Uno è il cenotafio dell'arcivescovo Ferdinando Romualdo Guiccioli, disegnato da Ignazio Sarti e portato a compimento dal figlio Ferdinando Martelli Sarti.

Cenotafio dell'arcivescovo Ferdinando Romualdo Guiccioli (dis.Ignazio Sarti /Ferdinando Martelli Sarti)
Il bassorilievo illustra l'architetto Buonamici che presenta il modellino del portico della cattedrale all'arcivescovo Guiccioli.
La scultura dell'Angelo simboleggia la Virtù cristiana.

L'altro monumento funerario è il monumento funebre dell'arcivescovo Antonio Codronchi.
La struttura architettonica è stata realizzata da Cristoforo Michelini, mentre Gaetano Monti ha scolpito le due statue e Cincinnato Baruzzi il medaglione.

Monumento funebre dell'arcivescovo Antonio Codronchi (Cristoforo Michelini / Cincinnato Baruzzi / Gaetano Monti - XIX sec.)
particolare del Monumento funebre dell'arcivescovo Antonio Codronchi (Gaetano Monti - XIX sec.): la Carità
particolare del Monumento funebre dell'arcivescovo Antonio Codronchi (Gaetano Monti - XIX sec.): la Fede

Orari: lunedì/venerdì           7.00/12.00  14.30/17.00
           prefestivi e festivi     7.00/12.00  14.30/18.30


CONCLUSIONI
Il Duomo è il principale luogo di culto di Ravenna.
A confronto di altri siti della città risulta sicuramente non tra le mete preferite dai turisti, ma dovendo visitare gli adiacente Museo Arcivescovile e il Battistero Neoniano, penso che il Duomo meriti una visita.