sabato 12 gennaio 2013

Ungheria: Szentendre, città d'arte


SITO TURISTICO                          www.szentendre.net
UFFICIO TURISTICO                    Dumtsa Jeno utca 22

Sulla riva destra del Danubio, a una ventina di chilometri a nord della capitale ungherese si trova questa cittadina divenuta una meta turistica molto gettonata per i suoi numerosi musei, le sue gallerie d'arte e le sue strade costellate di negozietti di artigianato locale.




I primi abitanti della zona furono gli Illiri, e poi i Celti.
Alla fine del I secolo d.C. sotto l'imperatore Traiano arrivarono i Romani che stanziarono i loro legionari a presidiare il confine dell'Impero Romano.
Gli imperatori Settimio Severo, Caracalla e Valentiniano visitarono la fortezza romana.
Fu chiamata dai romani Ulcisia Castra, forte del lupo.

I Romani abbandonarono la zona nel V secolo, quando cadde l'Impero, lasciando il posto agli Unni, alle tribù germaniche, ai Longobardi e agli Avari, della cui presenza rimangono i tesori d'oro e d'argento ritrovati nelle loro tombe.

Nel IX secolo arrivarono anche i Magiari.
Il nome della città cambiò quando si formò l'insediamento medievale intorno alla chiesa di S.Andrea: Ulcisia Castra divenne allora Sanctus  Andreas dal nome della chiesa appunto.

Tra il XIV e il XVII secolo Szentendre divenne il rifugio per 6000 emigranti croati, slovacchi, greci e soprattutto serbi, in fuga dalle loro terre per sfuggire all'invasione turca.
I Serbi costruirono le loro chiese, prima in legno e poi in pietra, dando loro il nome dei luoghi di provenienza, e s'insediarono intorno ad esse.
Delle otto chiese che costruirono, sette esistono ancora e caratterizzano la città con i loro campanili.
I Serbi diedero un aspetto mediterraneo alla città con lo stile delle loro case.
Essi ottennero dei privilegi dalla corte imperiale, che permise loro di professare la propria religione, parlare la propria lingua e aprire le proprie scuole.




I Turchi invece occuparono la città nel 1541 e vi rimasero per 150 anni, sino al 1684 quando Szentendre fu liberata da Carlo di Lorena.

Una nuova onda migratoria di emigranti serbi si ebbe dopo la battaglia di Belgrado del 1690.



Dopo un periodo di sviluppo grazie all'ottimo vino prodotto nella zona, Szentendre andò incontro a disastri naturali, come le inondazioni eccezionali del Danubio e la propagazione della filossera, parassita delle viti che segnò la scomparsa delle piante.


Negli anni '20 dello scorso secolo, pittori e scultori, affascinati dall'atmosfera mediterranea di Szentendre si trasferirono in città e vi formarono una colonia di artisti, dandole nuova vitalità.


E' così che Szentendre viene chiamata "la città dei pittori", e che si trovano numerose gallerie d'arte, atelier e musei dedicati ad artisti a noi non troppo noti, ma che nella nazione ungherese sono molto apprezzati.
Avendo avuto più tempo sarebbe stato per noi interessante conoscere un po' meglio le loro opere.


Fo Ter

Il centro storico di Szentendre è costituito dalla sua piazza centrale, Fo Ter, dalla quale si dipartono alcune vie principali.
La piazza è attorniata da case barocche e rococò dove alcuni musei (Museo Memoriale Kmetty, Galleria Szentendre, e Museo Ferency) e gallerie d'arte trovano spazio insieme a caffè e localini caratteristici.


Fo Ter

Nel centro della piazza vi si trova una una colonna della peste del 1763, con una croce in ferro battuto.


colonna della peste
Blagovestenska










Sulla piazza si erge anche la chiesa tardo-barocca serbo-ortodossa Blagovestenska, con un alto campanile e una balconata curva nella facciata.

Bogdanyi utca


Le strade che dalla piazza si dirigono verso i poli opposti del centro storico sono un'apoteosi di negozi che vendono souvenir e prodotti tipici, catturando l'attenzione dei turisti in cerca di qualcosa di particolare da riportare a casa.
In questo periodo dell'anno alcuni negozi vendono anche decorazioni natalizie che s'ispirano alla tradizione ungherese.






Lungo la Bogdanyi ucta, parallela alla riva del Danubio, si trova anche il Museo Imre Amos/Magit Anna dedicato ad una coppia di artisti che vissero in città prima della II guerre mondiale.
Un altro museo su questa strada è il Museo del Cioccolato, un omaggio al pasticcere Dobos inventore della famosa torta ungherese che prende il suo nome.

Bogdanyi utca

In direzione opposta si snoda la Dumtsa Jeno utca.
lungo questa strada si trova la Collezione Barcsay dedicata all'artista del costruttivismo ungherese che porta il suo nome.

Dumtsa Jeno utca

Un altro museo, unico al mondo, si trova in questa via: il Szamos Marcipan Muzeum Cukraszda, il Museo del Marzapane.
Con questo ingrediente di pasticceria sono stati realizzati delle vere opere d'arte.


Museo del Marzapane e pasticceria
pasticceria




Qui si trova una pasticceria dove vale la pena fermarsi, soprattutto per assaporare una squisita cioccolata calda, accompagnata da una fetta di una delle torte tradizionali ungheresi.
www.szamosmarcipan.hu
Dumtza Jeno ucta 12
Orario 10.00/18.00

pasticceria
chiesa di S.Giovanni Battista









Su una posizione dominante le sottostanti vie del centro si trova la chiesa parrocchiale di S.Giovanni Battista, costruita nel XIV secolo originariamente in stile romanico, rimaneggiata nel XIV/XV secolo e barocchizzata nel XVIII secolo.
E' la chiesa più antica della città.


chiesa di S.Giovanni Battista
La chiesa si trova sulla Templom Ter, piazza cinta di mura sul luogo dove si trovava il forte romano di Ulcisia, e che in epoca medievale veniva considerato il centro cittadino.
Anche su questa piazza si trova un museo: il Museo Czobel dedicato al pittore Béla Czobel.

chiesa di Belgrado


Nei pressi di questa piazza si trova la serbo-ortodossa chiesa di Belgrado, sede ungherese del patriarca serbo-ortodosso.
Non l'abbiamo potuta visitare internamente perché chiusa al nostro passaggio.
Orario: maggio/settembre  martedì/domenica  10.00/18.00
             ottobre/dicembre   martedì/domenica  10.00/16.00
             gennaio/febbraio    venerdì/domenica  10.00/16.00


chiesa di Belgrado




RISTORANTE                              ARANYSARKANY
                                                       www.aranysarkany.hu
                                                       Alkotmany utca 1/A
                                                       +36 26 301 479

sala ristorante



GIUDIZIO
Non molto invitante per il suo ingresso nascosto da tende di plastica, è un piccolo ristorante in una viuzza che porta alla piazza principale di Szentendre.
Una piccola sala arredata in maniera semplice accoglie i clienti, con tavoli in legno e set di tovagliette di carta. La cucina è a vista, e si possono osservare le preparazioni dei piatti.









sala ristorante

La cucina è quella tipica ungherese, cucinata davvero sapientemente, con sapori delicati, accostamenti indovinati e presentata con cura.
Il servizio è attento e cortese.
Un buon indirizzo per sottrarsi alla folla che anima le strade della città e godersi dei piatti davvero ottimi.
Il menù è scritto anche in italiano.


fegato d'oca, patate al formaggio e spinaci

spiedini di cervo con pancake alle mele e funghi



CONCLUSIONI
Anche se la nostra visita in questa graziosa cittadina si è svolta in novembre, mese non troppo vacanziero, le stradine acciottolate di Szentendre erano invase di turisti.
Il numero elevato dei musei che in essa si trovano varrebbe una visita più approfondita, per conoscere meglio la cultura e l'arte ungherese.
Questa volta abbiamo fatto i turisti "sfaccendati", godendoci un'atmosfera pre-natalizia rilassante. Torneremo presto in questa città, che ci ha regalato anche una multa per aver parcheggiato senza pagare il biglietto di sosta: avevamo chiesto se occorreva pagare di domenica e ci avevano detto di no!!
Attenzione dunque a dove parcheggiate, dato che le scritte di regolamentazione delle soste sui cartelli sono ovviamente in ungherese! 


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