Non ci piace mai viaggiare durante i periodi di festa...amiamo passarli a casa insieme alla famiglia...c'è poi troppa gente che si sposta e tutto diviene più difficile e faticoso...ma quest'anno abbiamo pensato di approffittare delle festività di Pasqua, uno degli ultimi weekends prima della nostra partenza per una nuova avventura all'estero, per visitare Spoleto.
Qualche anno fa eravamo stati in questa città ricca di storia, bellezze architettoniche e naturali ed abbiamo pensato di rivederla con piacere e con più attenzione.
Per questo dedicherò a Spoleto due posts.
Il primo tratterà della Spoleto in età romana.
UFFICIO I.A.T. Piazza della Libertà 7
SITI TURISTICI www.spoletoturismo.net
www.myspoleto.it
Spoleto sorge sul colle Sant'Elia.
Spoletium deriverebbe dalla parola greca Spaolothos, ovvero "pietra spaccata".
La sua prima cinta muraria, le cosiddette "mura ciclopiche", risale al IV secolo a.C.
Se ne possono vedere alcuni tratti sulla via che parte alla destra della Rocca, in direzione del ponte delle due Torri.
mura ciclopiche |
mura ciclopiche |
La cinta muraria romana era lunga 2 km e le fasi di costruzione si riconoscono dalla forma dei massi usati: poligonali (arcaica), quadrate (III secolo a.C.), parallelepipedi (I secolo a.C.).
Per vederne alcuni resti bisogna scendere (o salire se si è più atletici!) per la ripida Via delle Mura Ciclopiche (da piazza della Signoria a via della Ponzianina), o percorrere Via Cecili.
Via delle Mura Ciclopiche |
Via delle Mura Ciclopiche |
Fu prima una colonia e poi divenne un municipio (premio per aver mostrato fedeltà a Roma).
Nel 217 a.C. durante le Guerre puniche riesce a respingere Annibale, diretto verso Roma dopo la sua vittoria su Caio Flaminio al Trasimeno.
Torre dell'Olio e Palazzo Vigili |
E' per questo che la torre più alta di Spoleto ha preso questo nome.
L'attuale torre inglobata in Palazzo Vigili (oggi Pompilj) è del XIII secolo.
E' la meglio conservata delle tante torri che un tempo sorgevano in città: per questo Spoleto era chiamata "la città delle cento torri" .
Il Palazzo Vigili appartenne a Fabio Vigili, che fu vescovo di Foligno e di Spoleto (XVI secolo) e il palazzo fu progettato dal famoso architetto Antonio da Sangallo il Giovane.
Per ricordare l'avvenimento legato ad Annibale sull'arco dell'adiacente Porta Fuga vi è scritto in latino:
ANNIBALE, DOPO AVER SCONFITTO I ROMANI AL TRASIMENO, RESPINTO DA SPOLETO CON GRANDE STRAGE DEI SUOI, MENTRE MARCIAVA ALL'ATTACCO DI ROMA. CON LA MEMORABILE FUGA DETTE IL NOME A QUESTA PORTA
Porta Fuga |
Porta Fuga verso l'esterno città |
Porta Fuga verso la città |
Nel 1655 la porta fu soprelevata e adornata di finti tendaggi e baldacchini per festeggiare il passaggio della regina Cristina di Svezia.
La fuga di Annibale fu raffigurata anche sul sipario ottocentesco del Teatro Nuovo.
Al lato della porta si trovano i resti di basolati delle'antica Via Flaminia.
resti dell'antica via Flaminia |
Ma torniamo ai monumenti di età romana che nei secoli sono stati riutilizzati, perduti e poi riportati alla luce, o persi quasi del tutto.
Il Ponte Sanguinario del I secolo a.C. attraversava il torrente Tessino e permetteva all'antica via Flaminia di condurre in città.
Sembra che il suo nome sia legato al fatto che qui vicino (nell'anfiteatro romano) vennero martirizzati dei cristiani che poi vennero gettati dal ponte nel torrente, oppure il suo nome deriva dalla porta SANDAPILARIUS dell'anfiteatro romano, posto appunto nelle vicinanze.
Oggi appare interrato in quanto il torrente ha deviato il suo corso.
Le sue tre arcate in travertino si possono vedere scendendo alcuni gradini accanto al monumento a Garibaldi su Piazza della Vittoria.
Vicino al ponte sorgono i resti dell'anfiteatro romano.
Non è facile individuarli perché il sito nei secoli ha subito numerose utilizzazioni, stratificazioni e inglobazioni.
cinta muraria trecentesca e perimetro esterno dell'anfiteatro |
perimetro dell'anfiteatro |
Aveva una forma ellittica (119m X 90m), poteva contenere 10.000 persone ed era uno dei più grandi dell'Impero.
I Goti poi nel 545 lo trasformarono in fortezza.
Nel XII secolo sopra la cavea fu costruita, forse sul sito del martirio di S.Gregorio, la chiesa di S.Gregorio Minore, a navata unica.
chiesa di S.Gregorio minore |
Nel trecento Albornoz ne iniziò lo smantellamento per costruire la Rocca con i materiali di recupero.
Su parte dell'anfitatro fu costruito il monastero di S.Maria della Stella.
Poi la ex Caserma Minervio ne ha occupato lo spazio.
Oggi si stanno compiendo lavori di restauro e recupero e perciò non è visitabile.
dettagli dei resti delll'anfiteatro |
Il Teatro romano invece si trovava dentro le mura.
Teatro romano e complesso di S.Agata (visto da P.za della Libertà) |
poteva contenere 3.000 spettatori.
Aveva una cavea di 70m. di diametro ed era orientata verso oriente in modo che il sole al tramonto illuminasse la scena.
Sotto ad essa correva un corridoio coperto (conformicatio) che collegava i due accessi alla scena.
gradinate e orchestra del Teatro romano e abside della chiesa di S.Agata |
resti del Teatro romano |
orchestra del Teatro romano |
corridoio coperto |
ambulacro del Teatro romano |
Nell'ambulacro semicircolare si possono vedere tre vomitatoria e i tribunalia destinati ai magistrati.
Qui vennero rinchiusi nel 1320 quattrocento Guelfi che furono poi uccisi.
Inglobato in edifici medioevali (complesso di S.Agata, Palazzo Corvi, Palazzo Ancaiani), il teatro fu riportato alla luce nel 1954.
Si può camminare all'interno del teatro (si può comunque vederlo dall'alto dagli affacci in Piazza della Libertà) visitando il Museo Archeologico Statale ospitato nel complesso di S.Agata, il cui chiostro chiude da un lato il teatro.
via d'ingresso al Museo |
Cenacolo del complesso di S.Agata |
Il complesso del monastero benedettino sorto nel XIV secolo, di cui la chiesa altomedioevale di S.Agata faceva parte, utilizzò le case medievali della famiglia Corvi, ereditate da una consorella.
La chiesa di S.Agata, una delle più antiche della città, ha una facciata preceduta da un portico con colonne del XI secolo.
facciata della chiesa di S.Agata |
abside della chiesa di S.Agata |
Il monastero fu poi convertito in carcere e oggi ospita il museo che espone materiale archeologico proveniente dalla città e dalla Valnerina.
una vetrina del museo |
ricostruzioni di arredi funerari |
statuette stilizzate provenienti dalla Rocca |
frammenti di tavolo trovato in una tomba |
Al piano terra si trovano i resti della decorazione della scena del teatro romano.
ritratto di personaggio locale |
statua di bambino |
statua greca di Aura - V sec. |
www.archeopg.arti.beniculturali.it
Orario: 8.30/19.30
Costo 4€
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E' possibile visitare una Casa romana in via Visiale, a sinistra della scalinata del Palazzo Comunale.
Casa romana |
atrium della Casa romana |
impluvium della Casa romana |
particolare delle decorazioni dell'impluvium |
resti di decorazioni e tablinium (salotto) nella Casa romana |
Casa romana |
resti del peristilio |
I pavimenti a tessere bianche e nere a motivi geometrici sono ancora ben conservati.
pavimento a mosaico della Casa romana |
pavimento a mosaico |
resti di affreschi nel triclinium (sala da pranzo) nella Casa romana |
Costo 3€
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Di epoca romana a Spoleto si conservano due archi.
L'Arco di Monterone segnava in epoca romana l'entrata della via Flaminia in città da Roma, rappresentando per secoli la principale entrata a Spoleto provenendo da sud.
Arco di Monterone |
Arco di Monterone |
Arco di Monterone |
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L'Arco di Druso e Germanico fu innalzato per volere del senato spoletino nel 23 d.C. all'ingresso del Foro.
Se ne legge ancora la dedica nella parte rivolta verso la Piazza del Mercato.
Arco di Druso e Germanico |
Arco di Druso e Germanico |
L'arco si trova a sinistra della chiesa di S.Ansano.
chiesa di S.Ansano |
altare maggiore della chiesa di S.Ansano |
Fu costruita nel 1143 su un edificio del VII secolo dedicato ai Santi Isacco e Marziale.
Fu ricostruita interamente nel '700.
Sull'altare maggiore una tela del martirio di S.Ansano di Archita Ricci da Urbino.
La chiesa è a navata unica e conserva un frammento dell'affresco della Madonna con Bambino dello Spagna.
Madonna con Bambino - Spagna |
E' adorna di colonne di spoglio e capitelli del VIII e IX secolo.
cripta di Sant'Isacco |
cripta di Sant'Isacco |
Il pavimento corrisponde in parte a quello del Foro.
Vi sono resti di affreschi duecenteschi dell'eremita giunto dalla Siria, i più antichi di età romanica presenti a Spoleto.
affresco nella cripta di Sant'Isacco |
affresco nella cripta di Sant'Isacco |
affresco nella cripta di Sant'Isacco |
E' qui presente la copia del sarcofago che ospitò le spoglie del Santo (l'originale è in mostra nel Museo Nazionale del Ducato, nella Rocca).
copia del sarcofago di Sant'Isacco |
La cripta inglobò la gradinata di un tempio romano di età augustea, posto nell'angolo sud-est del Foro romano, accanto al cardo massimo.
Il tempio eretto su un pozzo preesistente (ancora visibile all'esterno) dal quale si poteva attingere l'acqua dall'interno del luogo di culto, era composto da un pronao con sei colonne e da una cella, posti su uno podio.
Era lungo 20m e largo 10m.
I materiali utilizzati furono il calcare e il marmo.
entrata al tempio |
pozzo del tempio |
perimetro esterno del basamento del tempio |
perimetro esterno del basamento del tempio |
blocchi di calcare del tempio |
tempio romano |
testa di marmo |
scala di accesso al tempio |
..Ottaviano passerà per Spoletium nel 43 d.C. prima della battaglia di Modena, e in uno dei templi della città farà un sacrificio...
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Il Foro romano di età repubblicana si trovava nell'attuale Piazza del Mercato.
Piazza del Mercato |
Su uno dei lati corti della piazza si trova la Fonte di Piazza, fontana ottocentesca.
In epoca romana qui si trovava il Capitolium, edificio pubblico.
Fonte di Piazza |
Via del Palazzo dei Duchi |
bottega medievale in Via dei Duchi |
Ai lati della strada nel '500 vennero aperte delle botteghe nelle arcate delle campate della chiesa di S.Donato, che qui vi si trovava.
Ancor oggi alcuni negozi vi trovano posto: sportelloni in legno e davanzali in pietra ricreano un'atmosfera medievale.
Su questa strada si affacciano la trecentesca Casa Spiga e il cavalcavia di Casa Conca.
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Via del Municipio era invece anticamente il decumano massimo, che continuava nell'attuale Via del Mercato.
Via del Municipio |
facciata settentrionale del Palazzo Comunale |
facciata meridionale del Palazzo Comunale |
scalinata davanti al Palazzo Comunale |
Costruito nel XIII secolo e ampliato nel quattrocento da Nicolò V che qui vi soggiornò, conserva della costruzione originaria solo la torre.
Sul lato meridionale il palazzo che oggi ha un aspetto settecentesco è preceduto da un'ampia scalinata.
L'ala occidentale (sopra la Casa romana già citata) fu aggiunta nel XX secolo in stile falso-antico.
La facciata settentrionale è ornata dagli stemmi delle famiglie illustri che vi dimorarono.
Inglobato nel palazzo è il Monte di Pietà del XV secolo.
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Quella che in Vicolo della Basilica erroneamente viene chiamata Basilica in realtà doveva essere un sacello pagano del I secolo d.C.
sacello romano nel giardino di un'abitazione |
Si trova inglobato in un'abitazione privata e se ne può vedere una parte lungo il vicolo appunto e anche nel giardino della casa stessa di fronte al Municipio.
sacello romano inglobato in edificio civile |
sacello romano |
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Sicuramente i romani costruirono un acquedotto per portare l'acqua in città.
Ponte delle Torri |
Ponte delle Torri |
Questo ponte in calcare collega il colle Sant'Elia con il Monteluco.
E' il ponte antico più alto d'Europa.
Ponte delle Torri |
I piloni e le 9 arcate ad ogiva hanno dimensioni diverse.
I due piloni centrali sono vuoti all'interno e probabilmente fungevano da posti di guardia.
La muraglia che lo costeggia e in cui scorre l'acqua è alta 12m.
Al centro del ponte si trova un finestrone con panorama sulla vallata.
panorama dal Ponte delle Torri |
torre del Fortilizio dei Mulini |
torre del Fortilizio dei Mulini |
Da qui si poteva osservare chi arrivava da Terni e avvisare in caso di pericolo la Rocca con segnali di fumo.
Il fortilizio prende il nome da due mulini azionati da una cascatella d'acqua, uno per l'olio (quello superiore) e l'altro per il grano (quello inferiore), in uso sino allo scorso secolo.
Fortilizio dei Mulini |
...parole di Goethe |
A completare le architetture di una tipica città romana mancherebbero le terme...
Teatro Nuovo |
Anche se esiste in Spoleto Via delle Terme, si tratta di un errore d'interpretazione dell'antiche strutture del Teatro romano, credute inizialmente resti delle terme appunto.
Sono stati invece rinvenuti resti di terme romane sotto il Teatro Nuovo sorto sulla chiesa di S.Andrea.
Termina qui il mio itinerario sui resti romani di Spoletium, alternati alla descrizione di siti e monumenti sorti sulle vestigia romane...
RISTORANTE IL TEMPIO DEL GUSTO
www.iltempiodelgusto.com
via Arco di Druso 11
0743 47121
GIUDIZIO
ristorante al Tempio del Gusto e Arco di Druso e Germanico |
ingresso del ristorante |
L'atmosfera è accogliente e raffinata, con muri in parte originali lasciati a vista. L'arredamento è un po' francese e un po' rustico, curato nei minimi particolari.
la saletta più piccola del ristorante |
la sala al piano rialzato |
ingresso del locale |
Il menù di piatti della tradizione umbra che esaltano i prodotti del territorio è abilmente rivisitato, ma non mancano piatti che utilizzano i prodotti del mare.
mise en bouche di pappa al pomodoro e piccolo tramezzino |
riso Canaroli con capesante e tartufo |
carpaccio di carne con parmigiano e tartufo |
tartare con ovetto di quaglia e tartufo |
contorno di coratella, cavolfiore e patate |
...con lo chef Eros Patrizi |
crescionda (dolce tipico spoletino) con zucca |
croccante alla meringa |
Infine da sottolineare l'ottimo rapporto qualità/prezzo di questo ristorante che merita di essere consigliato.
CONCLUSIONI
Questo post pone l'attenzione sulla Spoleto romana e i monumenti che ancora la ricordano, per poter svolgere un itinerario tematico, ma certamente ci sono altre chiavi di lettura per poter apprezzare questa città ricca di storia.
E' per questa ragione che a Spoleto dedicherò altri post.
SUGGERIMENTO: è molto conveniente per chi vuol visitare più siti di Spoleto la RED CARD
valida 7 giorni
costo di 9,50€
si acquista direttamente nei siti
e comprendente la visita dei seguenti musei e monumenti:
- Rocca Albornoziana e Museo Nazionale del Ducato di Spoleto (7,50€)
- Museo Archeologico Statale e Teatro Romano (4€)
- Museo Diocesano e Basilica di S.Eufemia (6€)
- Palazzo Callicola Arti Visive (6,50€)
- Casa Romana (3€)
- Museo del Tessuto e del Costume (3€)
www.spoletocard.it
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