giovedì 16 novembre 2017

Mantova: il Palazzo Ducale, città nella città


Il Palazzo Ducale di Mantova, o Reggia dei Gonzaga, è considerato per la sua estensione (supera i tre ettari), la seconda reggia europea dopo i Palazzi Vaticani, una vera "città nella città".

Il palazzo occupa l'area nord-orientale della città delimitata dal Lago inferiore e Piazza Sordello (un tempo chiamata Piazza S.Pietro).

Il palazzo, o meglio il complesso di edifici di diverse epoche che lo compongono, è composto da novecento ambienti tra sale, stanze, salette, corridoi, studioli, scale, logge, gallerie (non vi preoccupate, non tutti gli ambienti sono stati restaurati e quindi visitabili!), e quindici aree aperte tra cui piazze, cortili, giardini e corti, che nel XVI secolo furono aggregati insieme.

La complessità quasi labirintica del sito da visitare lascia un po' confusi, perché non è facile afferrare subito la cronologia della costruzione degli edifici, in quanto alcuni sono stati costruiti ex novo, altri parzialmente modificati o riadattati alle esigenze dei tempi successivi alla loro edificazione.
Bisognerebbe prima della visita studiare un po' la storia del luogo, o fornire il visitatore di una piantina per orientarsi all'interno del palazzo: i pannelli che illustrano ogni sala, pur ben illustrando i particolari più interessanti,  non sempre bastano. 
Il palazzo sorse sul più antico quartiere di Mantova, proprietà dei Bonacolsi, famiglia che dominò la città dal 1273 al 1328.

Il Palazzo del Capitano (costruito alla fine del Duecento) e la cosiddetta Magna Domus, che si affacciano su Piazza Sordello, costituiscono i primi edifici del palazzo individuabili in ordine di tempo.

Il Palazzo del Capitano è l'edificio munito di merlatura con sei bifore gotiche in facciata, che nel XIV secolo hanno sostituito quelle romaniche già presenti.

Palazzo del Capitano
Nella Magna Domus, l'edificio più piccolo e senza merlatura, ha abitato Beatrice d'Este, e divenne nel '600 l'Appartamento dell'Imperatrice.

Magna Domus (a sinistra) e Palazzo del Capitano
Inizialmente i due edifici erano separati da un vicolo, ma con l'innalzamento di un piano del Palazzo del Capitano (originariamente a due piani), vennero uniti nel Trecento da una facciata in mattoni a vista, lunga 300m, che presenta un portico con archi a sesto acuto.

portico con archi a sesto acuto
Al di sotto del portico un portale in forme gotiche introduce nella cosiddetta Piazza Lega Lombarda, un giardino circondato da edifici del Palazzo Ducale.

Al primo piano si notano le cosiddette "gogne", delle gabbie in cui venivano messi i condannati a subire il pubblico ludibrio.

gogna
Fu Guido Bonacolsi, detto Bottesella, capitano del popolo di Mantova tra il 1299 al 1309, a fare erigere questa sua residenza.

Il 16 agosto 1328 Luigi Gonzaga sconfisse e cacciò i Bonacolsi, salendo al potere.

La Cacciata dei Bonacolsi  (1494 - Domenico Morone)
A partire da questo momento vennero aggiunti ai due edifici iniziali nuove fabbriche, accorporando le case che i nuovi signori della città possedevano nell'area limitrofa.

Si venne così a formare la cosiddetta Corte Vecchia.

Nel 1370 la residenza dei Gonzaga viene circondata da mura.


Alla fine del Trecento (1395/1406), Bartolino da Novara (che si occupò anche di realizzare il castello degli Estensi a Ferrara), costruì il Castello di S.Giorgio, per poter presidiare i laghi.

Castello di S.Giorgio
Nel 1432 i Gonzaga vengono riconosciuti marchesi di Mantova.
Con Ludovico Gonzaga alla metà del XV secolo il castello diviene la residenza dei marchesi.

E' questa anche l'epoca in cui Piazza Sordello, prima divisa in due slarghi, viene ad assumere le dimensioni e le fattezze odierne.

Tra il 1432 e il 1438 Pisanello affrescò un salone con episodi tratti da un ciclo cavalleresco. 

ciclo cavalleresco di Pisanello
Tra il 1465 e il 1474 Andrea Mantegna dipinse nella torre nord-est del castello la famosissima Camera Picta o Camera degli Sposi.

affresco della Camera degli Sposi (Andrea Mantegna)
Dopo il 1480 inizia, ad opera di Luca Fancelli, la realizzazione della cosiddetta Domus Nova: uno spazio ad U contenente un cortile, a sud dell'intero complesso.
    
Vennero anche realizzate le ali che che racchiusero il Cortile d'Onore.

Cortile d'Onore
Tra il 1536 e il 1539 Giulio Romano (allievo di Raffaello) realizzò per Federico II, primo duca di Mantova, la cosiddetta Corte Nuova, addossata al Castello di S.Giorgio.

Corte Nuova e Castello di S.Giorgio (visti dal lago)
L'Appartamento di Troia con gli affreschi di Giulio Romano fa parte di questa nuova fabbrica.

affreschi della Sala di Troia (Giulio Romano)
Vengono realizzati anche da Giulio Romano, e poi da suo allievo e successore Giovan Battista Bertani, la cosiddetta Rustica (o Appartamento Estivale, affacciata sul Lago Inferiore), il Cortile della Cavallerizza (chiamato in origine Cortile della Mostra) e la Palazzina della Paleologa (non più esistente come anche un teatro).



Vennero poi costruiti la Chiesa palatina di Santa Barbara (1563), il corridoio che mise in collegamento il Castello di S.Giorgio e la Corte Vecchia, il Prato di Castello.

Chiesa Palatina di S.Barbara
Piazza Castello o Prato di Castello
Divenuta vedova, Isabella d'Este si fa allestire in Corte Vecchia un appartamento.

Appartamento vedovile in Corte Vecchia di Isabella d'Este
Intorno al 1580 Bernardino Facciotto, per volere di Guglielmo Gonzaga, trasforma alcuni ambienti della Corte Vecchia.


Sono quindi di quest'epoca il Refettorio (prospiciente il Giardino Pensile), il Cortile delle Otto Facce, la Sala dello Specchio, l'Appartamento grande (sul Rivellino di S.Nicolò del Castello di S.Giorgio), l'Appartamento verde (posto in Corte Vecchia, e oggi decorato e arredato in stile neoclassico del periodo asburgico e napoleonico del palazzo).

Giardino Pensile
Nel Seicento gli appartamenti della Domus Nova vennero riarredati da Antonio Maria Viani per volere di Vincenzo I Gonzaga.
Vengono create la Galleria degli Specchi e la Galleria delle Metamorfosi.

Galleria degli Specchi
Il Giardino dei Semplici (chiamato allora Giardino del Padiglione), venne realizzato nel 1604 dal frate botanico Zenobio Bocchi.


L'ala orientale della Rustica, detta Ala del Paradiso per il suo splendido affaccio sul lago, ospitò l'Appartamento di Eleonora de' Medici, sposata da Vincenzo Gonzaga nel 1584.
Anche quest'ala venne rimodernata da Ferdinando Gonzaga nel Seicento.

Nel 1615 Ferdinando Gonzaga (che prima di succedere al fratello era stato cardinale) fece realizzare anche la cosiddetta Scala Santa, la riproduzione fedele, ma in miniatura, della Scala Santa che si trova a S.Giovanni in Laterano (Roma).
Per le sue esigue dimensioni venne in passato creduta e chiamata l'Appartamento dei Nani di corte.

I Gonzaga risiedono al palazzo sino al 1707.
In quest'anno l'ultimo duca è costretto all'esilio.

Nel Settecento gli ambienti furono di nuovo rinnovati da Paolo Pozzo e da altri artisti.
E' questa l'epoca della dominazione asburgica e dell'adattamento del palazzo a loro sede del governo e residenza.
Il Palazzo Ducale diviene Palazzo Reale.
Fanno parte di questo rinnovamento la Sala dei Fiumi, l'Appartamento degli Arazzi (dove sono sistemati nove preziosi arazzi tessuti in Fiandra su cartoni di Raffaello raffiguranti gli Atti degli Apostoli), l'Appartamento dell'Imperatrice.

Sala dei Fiumi
Appartamento dell'Imperatrice
Appartamento degli Arazzi
Durante la dominazione austriaca nel Castello di S.Giorgio vennero rinchiusi i martiri di Belfiore, Ciro Menotti, Tito Speri e Felice Orsini.
Alcuni preziosi esemplari delle collezioni dei Gonzaga, per problemi economici, vengono venduti a Carlo I Stuart re d'Inghilterra, da Vincenzo II Gonzaga tra il 1627 e il 1628.
Anche Carlo I Gonzaga-Nevers dovette vendere parte del patrimonio artistico accumulato dalla famiglia.
A questi si aggiunse il saccheggio del palazzo da parte dei Lanzichenecchi nel 1630.
Infine molti arredi e opere d'arte furono sottratti da Napoleone.
Nell'allestimento museale di Palazzo Ducale si possono ammirare statue antiche provenienti da Sabbioneta, tele di Rubens, Viani, Bazziani, ed altri pittori mantovani.

http://www.mantovaducale.beniculturali.it
Orario:
martedì/sabato
8.15/19.15    Castello di S.Giorgio con la Camera degli Sposi 
                      Corte Vecchia con l'Appartamento di Isabella
                      prima sezione di Corte Nuova

Domenica e festivi
 8.15/13.30    Castello di S.Giorgio con la Camera degli Sposi
13.45/19.15   Castello di S.Giorgio con la Camera degli Sposi 
                      Corte Vecchia (senza l'Appartamento di Isabella)
                      prima sezione di Corte Nuova

Costo: 12€    biglietto collettivo
           6,50€ solo Corte Vecchia 
si richiede 5,50€ aggiuntivi per la Camera degli Sposi ai possessori di MANTOVA CARD + SABBIONETA
1€ per la prenotazione della Camera degli Sposi (facoltativa)
allo 041 2411897 (lunedì/venerdì 8.30/19.00 e sabato 9.00/14.00)

GRATIS la prima domenica del mese

CONCLUSIONI
Il Palazzo Ducale di Mantova fu una delle residenze signorili più rinomate in Europa, sia per i suoi lussuosi ambienti ricchi di decorazioni e opere d'arte, sia per aver ospitato uomini illustri, artisti e letterati: Baldassarre Castiglioni, Giulio Romano, Torquato Tasso, Andrea Mantegna, Pisanello, Rubens solo per fare qualche nome.
Oggi il palazzo continua ad essere un luogo che desta meraviglia, ricco di storia e fascino.
Quando si esce da questo immenso palazzo si è davvero frastornati dal numero degli ambienti visitati, e anche se degli arredi antichi non rimane poi tanto, l'occhio è catturato dai mille particolari delle decorazioni parietali e dai soffitti, che testimoniano ancora la grandezza di un'epoca e di un'illustre casata.
Una visita non frettolosa del palazzo occupa quasi un'intera giornata, ma è inutile dire che Palazzo Ducale è una meta imperdibile di Mantova!



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