Palazzo Te (o
del Te), pregevole complesso rinascimentale, è una delle ville più conosciute dell'arte italiana.
Anticamente il fiume Mincio aveva creato quattro laghi che circondavano Mantova.
Ma oltre all'isola sulla quale era sorta la città, vi era un'altra isola circondata dal lago Paiolo e dal canale che correva lungo le mura meridionali della città: l'isola era chiamata dal medioevo
Teieto, toponimo che venne trasformato poi in
Te.
Quest'isola era collegata da un ponte alle mura meridionali della città.
La parola "
Teieto" derivererebbe dalla parola latina "
attegia" (="capanna"), o da località nella quale crescevano piante di tiglio.
Su quest'isola i Gonzaga avevano alcune terre di loro proprietà.
Francesco Gonzaga vi fece qui costruire una casa padronale e le stalle per i suoi amati cavalli (un affresco ritrovato riporta la data 1502).
Ma i lavori di costruzione dell'attuale edificio iniziarono a partire dal 1525, e si protrassero sino al 1535.
Il committente fu Federico II Gonzaga, figlio di Francesco Gonzaga e Isabella d'Este, marchese e poi duca di Mantova.
Nella
Sala di Psiche si trova un'iscrizione che riporta la funzione di questo edificio, voluto dal principe per "
honesto ocio" ("
onesto ozio").
Qui i Gonzaga accolsero i loro ospiti più illustri tra i quali l'Imperatore Carlo V (1530 e 1532), Enrico III re di Francia (1574) e il duca di Baviera Ludovico X (1536).
Ma Federico Gonzaga si ritirava in questo luogo soprattutto con la sua amante Isabella Boschetti, nipote di Baldassarre Castiglione, per la quale il duca dovette subire le ire della madre Isabella d'Este.
Il progetto fu di Giulio Romano, architetto e pittore, allievo di Raffaello, e artista della corte dei Gonzaga.
Giulio Romano disegnò oltre all'architettura dell'edificio, anche il
ciclo di affreschi, i camini, i fregi in stucco e i soffitti intagliati,
avvalendosi dell'aiuto di molti collaboratori.
L'edificio fu ideato da Giulio Romano come una sfarzosa
domus dell'antica Roma.
Forse il progetto iniziale doveva prevedere un complesso più esteso, intorno a più cortili.
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pianta di Palazzo Te |
Venne costruito un palazzo di pianta quadrata con un cortile al centro, il
Cortile d'Onore, e un
giardino di forma rettangolare.
A delimitare il giardino vennero poi realizzati tra la fine del 1500 e la prima metà del 1600 le
Frutterie, l'
Esedra e l'
Appartamento della Grotta.
Paolo Pozzo poi restaurò e rifece pavimenti, opere pittoriche e la facciata sulle peschiere, nella seconda metà del 1700.
La costruzione non si eleva che di due piani: al pian terreno, rialzato per difendersi dalle eventuali piene del fiume (che come si è detto circondava l'isola), ospitava gli spazi nobili, mentre nel piano sovrastante vi erano locali di servizio.
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facciata settentrionale con tre fornici |
Le facciate esterne dell'edificio sono scandite da lesene di ordine tuscanico, reggenti un'architrave e un fregio dorico con metope decorate.
Sul lato nord le metope sono decorate con le imprese gonzagesche.
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fregio con metope |
Le facciate nord e ovest presentano un marcapiano.
La facciata nord presenta un'apertura a tre archi, mentre sulla facciata ovest si apre un solo fornice.
Il basamento dell'edificio,le cornici dei portali e delle finestre sono decorati con bugne rustiche, mentre le altre superfici delle facciate sono a conci lisci.
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particolari architettonici della facciata: lesene, architrave, fregio con metope, cornici a bugnato, conci lisci, nicchie, marcapiano |
L'ingresso a
Palazzo Te avviene sulla facciata ovest attraverso un portale che offre una prospettiva attraverso gli archi del cortile fino all'esedra che chiude il giardino.
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ingresso al palazzo con infilata dei portoni fino all'esedra |
Si accede in un
atrio, come si faceva per le
domus romane.
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atrio |
Quest'ambiente si presenta diviso in tre navate.
Lo spazio centrale è delimitato da quattro colonne (due per lato), in pietra sbozzata; questo spazio ha una copertura a botte con lacunari ottagonali.
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soffitto a lacunari dell'atrio |
I due spazi laterali hanno invece soffitti piani, lesene sbozzate alternate a nicchie, e un gradino con funzioni di sedile.
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uno degli spazi laterali dell'atrio |
Sulla destra dell'atrio si trovano due ambienti che nel Cinquecento servivano come sale da pranzo per il personale di servizio (il "tinello privato" e il "tinello privato per gli ufficiali").
Sulla sinistra si trova l'ingresso alla biglietteria e l'inizio del percorso di visita.
In una prima sala si può vedere il modellino in legno di
Palazzo Te e il
Ritratto di Giulio Romano che Tiziano fece all'amico (1536/1538).
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modellino di Palazzo Te |
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Ritratto di Giulio Romano (1536/1538 - Tiziano) |
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Si prosegue poi nelle stanze che costituivano un appartamento: il primo ambiente è la
Camera di Ovidio o
Camera delle Metamorfosi.
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Camera di Ovidio (o Camera delle Metamorfosi) |
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particolare del soffitto |
Il piccolo ambiente, che veniva chiamato "
camerino", prende il nome dalle rappresentazioni degli affreschi delle pareti, tratte dalla narrazione delle "
Metamorfosi" del poeta latino Ovidio, eseguite da Agostino da Mozzaneca e Anselmo Guazzi, su disegno di Giulio Romano.
Le scene rappresentate sono:
Orfeo agli Inferi,
Il Supplizio di Marsia (parete sud),
Il Giudizio di
Paride,
Bacco e Arianna,
Danza di Satiri e Menadi (parete ovest),
La
sfida tra Apollo e Pan,
La visita di Bacco,
Menadi e Satiro (parete
est).
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parete sud |
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Orfeo agli Inferi |
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Il Suplizio di Marsia |
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parete ovest |
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Il giudizio di Paride |
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Bacco e Arianna |
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Danza di Satiri e Menadi |
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pareste est |
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Sfida tra Apollo e Pan |
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La visita di Bacco |
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Menadi e Satiro |
Alle scene mitologiche si alternano paesaggi di fantasia.
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paesaggio fantastico |
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paesaggio fantastico |
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paesaggio fantastico |
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paesaggio fantastico |
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paesaggio fantastico |
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paesaggio fantastico |
L'unico paesaggio che si può riconoscere:
Palazzo Te in costruzione, si trova sulla parete nord (a destra della finestra).
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paesaggio con la costruzione di Palazzo Te |
Il camino è in marmo rosso di Verona.
Al di sopra si trova raffigurata l'impresa del
Monte Olimpo e l'iscrizione "Federico II quinto marchese di Mantova".
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camino |
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impresa del Monte Olimpo |
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scritta del camino |
Sulla parete settentrionale della camera, sopra la finestra, si trova un frammento di fregio a girali vegetali su fondo rosso risalente al 1502, appartenuto all'edificio preesistente.
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parete nord con fregio a girali |
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Segue la
Camera delle Imprese, dove sono protagoniste le "
imprese", ovvero gli emblemi della famiglia Gonzaga, sorrette da putti.
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Camera delle Imprese |
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particolare del soffitto |
Le imprese rappresentate sono: il
Cane retroverso, il
Cavedone o Alare (parete nord), la
Cintura, il
Monte Olimpo, la
Museruola, un'
impresa
non identificata, la
Torre (parete est), il
Sole, lo
Stemma Gonzaga, la
Salamandra
(parete sud), il
Boschetto, il
Crogiolo, le
Ali, la
Tortorina, il
Guanto (parete ovest).
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impresa del Cane retroverso |
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impresa del Cavedone o Alare |
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impresa della Cintura |
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impresa del Monte Olimpo |
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impresa della Museruola |
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impresa non identificata |
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impresa della Torre |
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impresa del Sole |
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stemma Gonzaga
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impresa della Salamandra |
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impresa del Boschetto |
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impresa del Crogiolo |
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impresa delle Ali |
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impresa della Tortorina |
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impresa del Guanto |
In particolare in questa camera si può notare l'impresa della Salamandra di Federico II con il motto "QUOD HUIC DEEST ME TORQUET" ("Ciò che manca a costui tormenta me"), posta sopra al camino in marmo giallo e rosso di Verona.
Il duca si riferisce alla sua infuocata passione per l'amante Isabella Boschetti in contrasto col sangue freddo della salamandra, tipico dei rettili.
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impresa della Salamandra posta sopra al camino |
Anche sul camino di questa camera appare la scritta "Federico II quinto marchese di Mantova".
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camino della Camera delle Imprese |
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scritta sopra al camino: "Federico II quinto marchese di Mantova" |
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La prossima stanza è la
Camera del Sole e della Luna.
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Camera del Sole e della Luna |
Come in altri casi, il nome della camera viene dall'affresco che decora la parte centrale della volta a schifo: i
Carri del Sole e della Luna, metafora del continuo trascorrere del tempo.
Senza nessuna certezza l'affresco viene attribuito al Primaticcio, allievo di Giulio Romano.
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I Carri del Sole e della Luna (attr. al Primaticcio) |
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particolare dell'affresco (il carro del Sole) |
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particolare dell'affresco (il carro della Luna) |
Era questo un ambiente che introduceva alle sale appena percorse, una sorta di salottino.
Sono 192 i lacunari di forma a losanga o triangolare che decorano le vele della volta, e racchiudono su uno sfondo blu rilievi in stucco che raffigurano le imprese di Federico (
Monte Olimpo e
Salamandra), animali, uomini ed emblemi.
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vele con lacunari |
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particolare dei lacunari |
Le decorazioni a stucco posti nelle pareti risalgono al periodo napoleonico: sono calchi che riproducono sarcofaghi antichi o stucchi presenti nel palazzo.
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rilievi in stucco (pannello di sarcofago con Storia di Medea) |
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rilievi in stucco (pannello di sarcofago con Amazznomachia) |
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rilievi in stucco (Storie della vita di David) |
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rilievo in stucco |
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Si esce ora nella
Loggia delle Muse, che prende il nome dagli stucchi raffigurati sulla volta.
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Loggia delle Muse |
Era questo un vestibolo nel quale venivano accolti gli ospiti per accedere al
Cortile d'Onore e alle sale di rappresentanza.
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archi della Loggia delle Muse |
Nei lacunari della campata sono rappresentate le
Muse, protettrici delle
Scienze e delle
Arti, circondate da emblemi e riproduzioni di geroglifici egiziani.
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volta della Loggia delle Muse |
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particolare della volta |
Nella lunetta della parete ovest è rappresentata la
Fonte Ippocrene: lo zoccolo di Pegaso fece scaturire dalla siringa suonata da Apollo la fonte cara alle Muse.
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parete ovest della loggia |
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lunetta: la Fonte Ippocrene |
Nella lunetta della parete est è invece raffigurata la
Ninfa Castalia: chi beveva alla fonte sacra alle Muse nella quale era stata trasformata da Apollo, diveniva un poeta.
Dalla vasca della fonte emerge un capo coronato d'alloro: è quello di Virgilio, poeta latino nato a Mantova, e la fanciulla appoggiata alla vasca è stata interpretata anche come la personificazione di Mantova.
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parete est della loggia |
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lunetta: Ninfa Castalia |
Nelle lunette si possono pure individuare gli strumenti applicati nelle arti e nelle scienze: la sfera armillare, una maschera teatrale, una penna, un calamaio, un libro.
Sotto le lunette sono dipinti stemmi dei Gonzaga retti da putti.
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stemma gonzagesco (parete ovest) |
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stemma gonzagesco (parete est) |
Sulla parete nord sono stati dipinti due episodi del mito di
Orfeo ed Euridice.
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Mito di Orfeo ed Euridice (Morte di Euridice)
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Mito di Orfeo ed Euridice (Orfeo incanta gli animali con la musica)
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S'accede poi ad uno degli ambienti di rappresentanza più noti del palazzo: la
Sala dei Cavalli.
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Sala dei Cavalli |
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Sala dei Cavalli |
Quest'ambiente accoglieva gli ospiti.
Sulle pareti vi è dipinto un ordine architettonico: lesene corinzie e nicchie affrescate contenenti finte statue di divinità.
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ordine architettonico della Sala dei Cavalli |
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finta statua di divinità (Vulcano) |
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finta statua di divinità (Venere) |
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finta statua di divinità (Marte) |
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finta statua di divinità (Giove) |
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finta statua di divinità (Giunone) |
Sopra le finestre sono dipinti busti di personaggi.
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finto busto di personaggio (Antinoo) |
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finto busto di personaggio (imperatore romano) |
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finto busto di personaggio (Cleopatra) | |
Tra le lesene, in grandi riquadri, sono raffigurati
sei cavalli a grandezza naturale, cari ai Gonzaga, probabilmente alloggiati nelle scuderie preesistenti al palazzo.
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cavallo dei Gonzaga |
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cavallo dei Gonzaga |
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cavallo dei Gonzaga ("Glorioso") |
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cavallo dei Gonzaga |
Due di loro mantengono ancora la scritta del loro nome (
Dario e
Morel Favorito).
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cavallo: Dario |
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cavallo: Morel Favorito |
Sopra ai cavalli sono raffigurati finti rilievi in bronzo con le
Fatiche di Ercole:
Il Leone di Nemea,
Il Toro di Creta,
Il Cane Cerbero,
L’Idra di Lerna (o Ercole nel Giardino dell'Esperidi), e poi
Ercole e Anteo ed
Ercole e Deianira.
I rilievi furono realizzati da Rinaldo Mantovano e Benedetto Pagni, su disegno di Giulio Romano.
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finto rilievo con le Fatiche di Ercole: Ercole e Deianira |
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finto rilievo con le Fatiche di Ercole: Il Cane Cerbero |
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finto rilievo con le Fatiche di Ercole: Ercole e Anteo |
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finto rilievo con le Fatiche di Ercole: L'Idra di Lerna (o Ercole nel Giardino dell'Esperidi) |
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finto rilievo con le Fatiche di Ercole: Il Toro di Creta |
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finto rilievo con le Fatiche di Ercole: Il Leone di Nemea |
Sulla parte alta delle pareti corre un fregio con fogliami e putti.
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fregio della parete |
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fregio della parete |
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fregio della parete |
Il soffitto dorato su fondo blu (opera di Gasparo Amigoni), ha lacunari dipinti e decorati con rosoni alternati all'impresa del
Monte Olimpo e della
Salamandra.
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soffitto della Sala dei Cavalli |
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particolare del soffitto della Sala dei Cavalli (rosoni, impresa della Salamandra e impresa del Monte Olimpo) |
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La sala che segue è la più sontuosa del palazzo ed era destinata ad accogliere banchetti e gli ospiti più illustri: la
Sala di Amore e Psiche.
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Sala di Amore e Psiche |
Gli affreschi della volta e delle lunette di questa sala prendono spunto dalla favola di
Amore e Psiche tratta dalle "
Metamorfosi" di Apuleio.
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volta della Sala di Amore e Psiche |
La narrazione parte dall'ottagono della volta della parete ovest (Psiche viene venerata dagli uomini come una dea per la sua bellezza), e segue senza ordine negli altri riquadri
(Venere indica ad Amore la fanciulla Psiche perché la punisca facendola innamorare di un uomo orrendo / Il Vaticinio dell'Oracolo di Apollo sul destino di Psiche / L'Abbandono della Giovane su una Rupe / Il Sonno di Psiche / La Fanciulla alla Mensa di Cupido / La visita delle Sorelle / ...) e termina al centro della volta (
Giove unisce in matrimonio Psiche e Amore).
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Psiche venerata come una dea |
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Venere e Cupido |
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Padre di Psiche consulta l'Oracolo |
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Zefiro conduce Psico nel palazzo di Cupido |
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Psiche nel palazzo di Cupido |
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Psiche addormentata nella valle di Amore |
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Psiche dona regali alle sue sorelle |
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Psiche spia Cupido dormiente |
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Ninfa |
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Ninfa |
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Ninfa |
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Cupido |
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Giove unisce in matrimonio Psiche e Amore |
Nelle lunette:
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Psiche aiutata dalle formiche seleziona i semi |
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Psiche con Giunone |
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Psiche davanti a Proserpina |
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L'Aquila di Giove raccoglie acqua dallo Stige con la brocca di Psiche |
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Cupido sveglia Psiche dal suo sonno mortale |
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Psiche raccoglie la lana d'oro |
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Psiche tormentata da Consuetudo, Tristitia e Sollecitudo |
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Dei dell'Olimpo |
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Mercurio |
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Psiche con Cerere |
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Venere, Giunone e Cerere |
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Venere punisce Cupido |
A partire dalla parete est, sotto le lunette corre una cornice con l'iscrizione "HONESTO OCIO POST LABORES AD REPARANDAM VIRT[utem] QVIETI CONSTRVI MANDAVIT" che riporta i titoli di Federico II Gonzaga e quello che il palazzo rappresentava: il luogo per un "onesto ozio".
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scritta della cornice |
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scritta della cornice |
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scritta della cornice |
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scritta della cornice |
Gli affreschi sulle pareti sud e ovest descrivono i preparativi per un
banchetto nuziale campestre.
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parete sud: Banchetto nuziale campestre |
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parete ovest: Banchetto nuziale campestre |
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particolare del Banchetto nuziale campestre |
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particolare del Banchetto nuziale campestre |
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particolare del Banchetto nuziale campestre |
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particolare del Banchetto nuziale campestre |
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particolare del Banchetto nuziale campestre |
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particolare del Banchetto nuziale campestre |
|
particolare del Banchetto nuziale campestre |
|
particolare del Banchetto nuziale campestre |
Sulle pareti nord ed est sono protagoniste altre favole mitologiche, i cui temi principali sono amori contrastati.
Sulla parete nord le scene rappresentate sono: il Bagno di Marte e Venere (a sinistra),
Bacco e Arianna (al
centro),
Venere e Adone (a destra).
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parete nord: il Bagno di Marte e Venere (a sinistra) / Bacco e Arianna (al centro) / Venere e Adone (a sinistra) |
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Il Bagno di Marte e Venere |
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particolare del Bagno di Marte e Venere |
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Bacco e Arianna |
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Adone e Venere |
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particolare di Adone e Venere |
Sulla parete est invece:
Giove e Olimpiade (a
sinistra),
Polifemo con Galatea e Aci (al centro),
Pasifae e il Toro (a
destra).
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parete est (a sinistra: Giove e Olimpiade / al centro: Polifemo, Galatea e Aci / a destra: Posifae e il Toro) |
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Polifemo con Galatea e Aci |
Il genere di pavimento "a terrazzo" settecentesco di questa sala si ritrova anche negli ambienti successivi.
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pavimento a "terrazzo" |
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particolare del pavimento |
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particolare del pavimento |
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La sala seguente viene denominata
Sala dei Venti o dello Zodiaco.
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Sala dei Venti o dello Zodiaco |
L'ambiente ha una copertura suddivisa in losanghe entro cui sono stati affrescati o realizzati a stucco figure di
Dei, Mesi e Venti.
Al centro della volta si trova l'impresa del
Monte Olimpo.
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centro della volta con l'impresa del Monte Olimpo, Marte, Nettuno, Diana e Mercurio |
Le divinità che lo circondano sono:
Giunone,
Nettuno,
Minerva,
Venere,
Apollo,
Mercurio,
Giove,
Cerere,
Marte e
Diana,
Vulcano e
Vesta.
|
divinità: Apollo, Mercurio, Giove |
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divinità: Vulcano |
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divinità: Giunone, Nettuno, Minerva |
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particolare: Venere |
In stucco a finto bronzo sono poi raffigurati i
Segni dello Zodiaco, alternati alle personificazioni dei
Mesi.
Parete ovest:
Toro-Zoccolo del Toro:
Gladiatori;
Gemelli-Lepre:
Ippomene e Atalanta;
Cancro-Orione:
Cacciatori.
|
Toro-Zoccolo del Toro / Gladiatori |
|
Gemelli-Lepre / Ippomene e Atlanta |
|
Cancro-Orione / Cacciatori |
Parete nord:
Cancro-Orione:
Pescatori;
Leone-Cane:
Cacciatori di grandi belve;
Vergine-Corona:
L'offerta delle ghirlande;
Bilancia-Saetta:
La caccia
agli uccelli acquatici;
Scorpione-Altare:
Sacerdoti.
|
Cancro-Orione / Pescatori |
|
Leone-Cane / Cacciatori di grandi belve |
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Vergine-Corona / L'Offerta delle ghirlande |
|
Bilancia-Saetta / La caccia degli uccelli acquatici |
|
Scorpione-Altare / Sacerdoti |
Parete est:
Scorpione-Centauro:
Auriga;
Sagittario-Arturo:
Prigionieri;
Sagittario-Arturo:
Custodi di palazzi regali.
|
Scorpione-Centauro / Auriga |
|
Sagittario-Arturo / Prigionieri |
|
Sagittario-Arturo / Custodi di palazzi regali |
Parete sud:
Capricorno-Serpentario:
Incantatore di Serpenti;
Acquario-Aquila:
Il
generale vittorioso;
Pesci-Balena:
Pescatori di grandi pesci degli
abissi; Ariete-Nave e Delfino:
I navigatori;
Ariete-Auriga:
Musiche di
pastori.
|
Capricorno-Serpentario / Incantatore di Serpenti |
|
Acquario-Aquila / Il
generale vittorioso |
|
Pesci-Balena / Pescatori di grandi pesci degli
abissi |
|
Ariete-Nave e Delfino / I navigatori |
|
Ariete-Auriga / Musiche di
pastori |
Nei sedici medaglioni sono rappresentati gli
Oroscopi, gli effetti degli astri sulla vita degli uomini.
Sulla porta della parete sud vi è un'iscrizione in latino di Giovenale "DISTAT ENIM QVAE SYDERA TE EXCIPIANT", che tradotta dice: "
Dipende infatti da quali stelle ti ricevano [quando nasci]".
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scritta in latino della Camera dei Venti o dello Zodiaco |
Le personificazioni dei
Venti, dai quali la sala prende nome, si trovano rappresentate nella parte bassa della volta.
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personificazioni dei venti |
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personifazioni dei venti |
Il camino in marmo Brentonico, reca i titoli di Federico.
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camino della sala dei Venti |
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Subito dopo si entra nella
Sala delle Aquile o
di Fetonte, la camera da letto di Federico.
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Sala delle Aquile o di Fetonte |
Questa sala prende il nome dalle quattro aquile nere con le ali spiegate, poste in nicchie a conchiglia ai quattro angoli della stanza.
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un'aquila della decorazione |
La volta ha decorazioni dipinte e a stucchi.
Nell'ottagono centrale è raffigurata la
Caduta di Fetonte.
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Caduta di Fetonte |
Il Primaticcio è l'artista che ha realizzato il tralcio di vite con putti e i riquadri a bassorilievo:
-
Giove, mutatosi in toro, rapisce Europa (angolo est-sud)
|
Giove mutatosi in toro rapisce Europa |
- Mercurio
dinanzi a Giove, Giunone e Nettuno (angolo sud-ovest)
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Mercurio dinanzi a Giove, Giunone e Nettuno |
-
Plutone rapisce
Proserpina (angolo ovest-nord)
|
Plutone rapisce Proserpina |
-
Nettuno rapisce Anfitrite (angolo
nord-est).
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Nettuno rapisce Anfitrite |
Sopra ai peducci ornati con
arpie poggiano lunette con raffigurazioni di
scene mitologiche e rilievi.
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lunetta, bassorilievi e arpie |
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lunetta con scene mitologiche |
|
lunetta con scene mitologiche |
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lunetta con scene mitologiche |
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lunetta con scene mitologiche |
Nelle fasce affrescate sottostanti s'individuano: il
Combattimento tra animali e mostri (parete est), la
Battaglia marina
(parete sud), l'
Amazzonomachia (parete ovest), la
Centauromachia (parete
nord).
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Centauromachia |
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Amazzonomachia |
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Battaglia marina |
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Combattimento tra animali e mostri |
Il fregio delle pareti è ornato da tre busti marmorei femminili di età romana,
da trofei a stucco e da ovali raffiguranti:
Davide con la testa di Golia,
Vittoria che scrive sullo scudo,
Giuditta con la testa di Oloferne,
Ercole.
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busto femminile (Manilia Scantilla o Didia Clara) |
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busto femminile (Octalia Severa) |
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busto femminile (Faustina Maggiore) |
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trofei a stucco |
|
trofei a stucco |
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trofei a stucco |
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trofei a stucco |
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Giuditta con la testa di Oloferne |
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Vittoria alata che scrive su uno scudo |
Il camino è in marmo lumachella (con due salamandre che scendono verso la bocca), mentre le mostre delle porte sono in marmo greco "portasanta".
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camino della Sala delle Aquile o di Fetonte |
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Si esce nuovamente in uno spazio aperto, tra il
Cortile d'Onore e il giardino: la
Loggia di David (durante la nostra visita parzialmente in restauro).
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Loggia di David |
Sulla volta a botte e sulle lunette sono raffigurate le scene delle
Storie di David che danno nome alla loggia.
La storia del re d'Israele David che innamorato di Betsabea manda a morire il marito di lei Uria, può essere paragonata al comportamento che ebbe Federico nei riguardi del marito della sua amata Isabella Boschetti.
Nelle lunette sono raffigurate le scene:
-
David e Golia
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David e Golia |
-
David lotta contro un leone
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David lotta contro un leone |
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David lotta contro un orso
|
David lotta contro un orso |
-
David suona la cetra
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David suona la cetra |
I medaglioni a stucco che fregiano le lunette delle testate raffigurano gli stessi temi.
Sugli esagoni della volta sono invece dipinte:
-
La toeletta di
Betsabea
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La Toeletta di Betsabea |
-
Il bagno di Betsabea
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Il Bagno di Betsabea |
-
L'ebbrezza di Uria.
|
L'Ebrezza di Uria |
Sulla lunetta della parete ovest si trova raffigurato lo
stemma Gonzaga, mentre nei pennacchi degli archi son state realizzate a stucco delle
Vittorie.
I tre archi che permettono di accedere al giardino e alle pescherie sono sostenuti da gruppi di quattro colonne, mentre vi è un solo arco che permette di uscire sul
Cortile d'Onore.
Sotto alla loggia vi sono nicchie che prevedevano l'inserimento di statue di condottieri, mai avvenuto.
Vennero invece realizzate sotto Carlo II Gonzaga Nevers (XVII secolo), le 14 statue che impersonificano le
Virtù.
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Figura femminile con violino, aquila e tamburello (a sinistra) e Figura femminile con corona di fiori (a destra) |
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Onestà (a sinistra) e Figura femminile laureata (a destra) |
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Figura femminile con pilastro e protome di ariete (a destra) |
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Oltrepassata la
Loggia di David si accede alla
Sala degli Stucchi.
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Sala degli Stucchi |
La sala prende il nome dalle figurazioni plastiche in stucco a soggetto mitologico che decorano la volta a botte a lacunari e le vicine lunette.
I 25 riquadri della volta, simili a cammei, raffigurano temi classici.
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volta della Sala degli Stucchi |
Nelle lunette sono raffigurati
Marte ed
Ercole sovrastati dalle
Vittorie.
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Marte e Vittorie |
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Ercole e Vittorie |
Lungo la parte alta delle pareti corre un fregio a due registri nel quale viene raffigurato un corteo militare in marcia (in totale 60m e 500 figure), che ricorda immediatamente la
Colonna Traiana o la
Colonna di Marco Aurelio a Roma.
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fregio |
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fregio |
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fregio |
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fregio |
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fregio |
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particolare del fregio: l'Imperatore |
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particolare del fregio |
Gli autori di queste decorazioni sono Francesco Primaticcio e Giovan Battista Mantovano.
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La sala che segue viene chiamata la
Sala degli Imperatori.
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Sala degli Imperatori |
La denominazione della sala deriva dall'affresco al centro della volta a schifo che rappresenta
Cesare C fa bruciare le lettere di Pompeo (come narrato da Plinio), e dai ritratti di imperatori e guerrieri romani posti nelle vele:
Alessandro Magno (parete est),
Giulio Cesare,
Signifer o portainsegne
(parete sud),
Augusto (parete ovest),
Guerriero,
Filippo di Macedonia
(parete nord).
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Cesare fa bruciare le lettere di Pompeo |
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Augusto |
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Guerriero |
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Filippo di Macedonia |
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Alessandro Magno |
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Giulio Cesare |
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Guerriero |
Nei tondi invece sono rappresentate episodi storici:
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Alessandro Magno ripone l’Iliade in uno scrigno (sottratta al nemico vinto Dario, re di Persia)
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Alessandro Magno ripone l'Iliade in uno scrigno |
-
La
continenza di Scipione (Scipione rinuncia a
trattenere una giovane prigioniera).
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La continenza di Scipione |
Sono anche presenti, negli angoli della volta sorrette da
Vittorie alate e
Putti, le imprese gonzagesche del
Boschetto,
Monte Olimpo,
Salamandra e
Zodiaco.
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impresa del Boschetto |
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impresa dello Zodiaco |
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impresa della Salamandra |
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impresa del Monte Olimpo |
Il fregio originale è andato perduto ed è stato sostituito da un tardo settecentesco.
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fregio settecentesco |
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fregio settecentesco |
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Un'altra sala molto conosciuta del palazzo è quella in cui si accede in questo punto del percorso di visita: la
Sala dei Giganti.
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Sala dei Giganti |
Gli affreschi che avvolgono questa sala dalla volta alle pareti sono stati ispirati dall'episodio della
Caduta e rovina dei Giganti colpiti dall'ira di Zeus, tratto dalle "
Metamorfosi" di Ovidio.
Nella volta s'individuano le divinità dell'Olimpo e Giove che scende dal suo trono per scagliare i suoi fulmini contro i Giganti.
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volta della Sala dei Giganti |
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particolare della volta: trono di Giove |
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particolare della volta: Giove scaglia i fulmini insieme a Giunone |
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particolare della volta:Cibele, Ercole e Vulcano |
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particolare della volta: Apollo |
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particolare della volta: Minerva e Aurora |
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particolare della volta: Diana, Giano, Cronos e la madre dei Giganti |
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particolare della volta: Venere e Amore |
Sulle pareti sono raffigurati i
Giganti che periscono sotto la caduta dei massi della montagna, dal crollo di un edificio o travolti dall'acqua impetuosa.
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parete est: Tifeo schiacciato sotto le montagne siciliane, Plutone, le Furie e un Ciclope |
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particolare della Caduta dei Giganti |
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particolare della Caduta dei Giganti |
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particolare della Caduta dei Giganti |
Il pavimento (oggi perduto), era formato da ciottoli che venivano riproposti alla base delle pareti per creare una continuità col resto della decorazione.
Nel secondo Settecento Paolo Pozzo ha realizzato il pavimento odierno.
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pavimento settecentesco |
Un camino monumentale serviva con i suoi bagliori ad accentuare i toni rosso-bruni dell'affresco.
CURIOSITÀ: Attraverso la riflessione delle onde sonore nella volta, la voce si trasmette amplificata da un angolo a quello diametralmente opposto.
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Dopo questa sala si può visitare l'ala napoleonica, l'ala privata del palazzo, una serie di ambienti che furono ridecorati nell'Ottocento con decorazioni a grottesche e stucchi.
Nel
Camerino a Crociera la volta fu affrescata nel 1534 da Luca da Faenza.
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volta del Camerino a Crociera |
Biagio de Conti e Benedetto di Bertolo si occuparono di realizzare gli stucchi a secco.
Andrea de Conti fece le foglie d'acanto dei peducci.
Le decorazioni a grottesche della volta furono dipinte da Gerolamo da Pontremoli.
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stucchi del Camerino a Crociera |
Gerolamo staffieri invece decorò la parte bassa delle pareti a finto marmo e stucchi nel 1813.
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decorazione a finto marmo ottocentesca |
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Segue un altro piccolo ambiente, il
Camerino delle Grottesche.
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volta del Camerino delle Grottesche |
Il piccolo ambiente è coperto da una volta a padiglione ottagonale.
Le grottesche furono eseguite da Luca da Faenza, mentre le incorniciature a stucco da Andrea de Conti.
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particolare della decorazione a grottesche della volta |
Gerolamo da Pontremoli ha probabilmente realizzato il tondo con
Amore attorniato da grottesche del sottarco della finestra.
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decorazione con Amore del sottarco della finestra |
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Il terzo piccolo ambiente è il
Camerino di Venere decorato da Gerolamo da Pontremoli e Luca da Faenza.
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Camerino di Venere |
In questa stanza si trovava una scala che conduceva alla
stufetta, il bagno privato di Federico.
Al centro della volta è dipinta la
Toeletta di Venere.
Putti portano in volo alla dea gli oggetti per rendersi bella.
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volta con al centro dipinta la Toeletta di Venere |
Alla base della volta è scomparsa la decorazione a stucco di Andrea e Biagio Conti.
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La camera che segue è chiamata la
Camera dei Candelabri.
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Camera dei Candelabri |
La decorazione delle pareti e del soffitto è neoclassica perché realizzata nel 1813 dallo Staffieri.
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decorazione neoclassica |
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decorazione neoclassica |
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decorazione neoclassica |
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decorazione neoclassica |
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decorazione neoclassica |
Neoclassici sono anche gli ornati del soffitto.
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soffitto della camera |
Di Giulio Romano è invece il
fregio ripartito con candelabri in stucco, opera realizzata da Giovan Battista Scultori e Nicolò da Milano.
Agostino da Mozzanica è l'autore dei dipinti.
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fregio |
Tra un candelabro e l'altro vi sono rappresentazioni di personaggi mitologici, della storia romana e biblici, virtuosi e viziosi.
La stanza è decorata negli angoli da
trionfi di armi e prigionieri barbari in stucco.
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Trionfi di armi e prigionieri barbari |
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Segue la
Camera delle Cariatidi.
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Camera delle Cariatidi |
Sono contemporaneamente presenti nella sala decorazioni originali (stucchi di Nicolò da Milano nei tondi della parte più alta del fregio), neoclassiche (pareti a finto marmo) e stucchi cinquecenteschi di reimpiego, provenienti da
Palazzo Ducale (i
Telamoni, le
Cariatidi e i pannelli che raffigurano le
Tre parti del giorno, provenienti dall
'Appartamento vedovile di Isabella d'Este in
Corte Vecchia e dall'
Appartamento di Troia in
Corte Nuova).
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fregio della camera |
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Cariatidi e Telamoni |
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Cariatidi e Telamoni |
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Cariatidi e Telamoni |
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L'Aurora |
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Il Giorno |
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La Notte |
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L'ambiente successivo è la
Loggia Meridionale.
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Loggia Meridionale |
E' uno spazio speculare a quello della
Loggia delle Muse, posta sul lato settentrionale del
Cortile d'Onore.
Rimase incompiuta, e l'aspetto attuale risale agli interventi di fine Settecento su disegno di Paolo Pozzo.
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statua di Apollo |
In questa loggia trova posto un modellino di
Palazzo Te ricostruito su disegni eseguiti nel 1567.
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modellino di Palazzo Te |
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Ultimo ambiente di quest'ala del palazzo è la
Camera delle Vittorie.
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Camera delle Vittorie |
La camera prende il nome da due
Vittorie alate che ne occupano due angoli; gli altri due angoli sono occupati da due
Figure allegoriche della Fama.
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Fama |
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Vittoria alata |
Il
fregio è decorato da finte pietre dure con grottesche.
E' suddiviso in comparti ovali nei quali si trovano stucchi e busti in clipei (stucchi di Nicolò da Milano e pitture di Agostino da Mozzanica).
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fregio |
I lacunari del soffitto in legno ospitano scene di vita quotidiana viste da sotto in su.
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lacunare: Fanciulla che si pettina |
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lacunare: Donna che spulcia un bambino |
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lacunare: Fanciulla che posa un vaso su una balaustra |
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lacunare: Donna che stende una camicia |
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Si può attraversare il
Cortile d'Onore, per raggiungere la
Loggia di David e accedere al
giardino.
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Cortile d'Onore |
Il cortile segue un ordine dorico su semicolonne di marmo lasciate grezze, sormontate da una trabeazione dorica.
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facciata occidentale del cortile |
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facciata settentrionale del cortile con la Loggia delle Muse |
Le superfici delle parete sono decorate con un bugnato rustico.
Tra le semicolonne vi sono delle nicchie.
Delle decorazioni pittoriche dipinte nel cortile rimane solo qualche lacerto.
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decorazioni pittoriche del Cortile d'Onore |
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In età neoclassica venne costruito il frontone triangolare che corona oggi la
Loggia di David sul lato del giardino (durante la nostra visita si stavano compiendo lavori di restauro che celavano la visuale), viene eliminata la loggetta dell'attico e sostituita da una balconata.
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frontone della Loggia di David sul lato giardino (foto da foto) |
Usciti sul
giardino si oltrepassa un pontile su costruzioni a volta posto per sorpassare le
peschiere, destinate un tempo a ospitare pesci.
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giardino |
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pontile sulle peschiere |
Il giardino è chiuso sul lato sud da un lungo edificio che in passato fungeva da
Fruttiere, un luogo dove ricoverare d'inverno le piante ornamentali e di agrumi, oggi divenuto uno spazio espositivo.
Sul fondo del giardino fronteggia la
Loggia un'
esedra, opera di Niccolò Sebregondi (1451), che in origine separava il giardino dal parco, mentre oggi delimita il complesso del palazzo.
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esedra |
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esedra |
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decorazione delle paraste e dei pilastri dell'esedra |
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Sull'angolo nord-est del giardino si trova l'
Appartamento del Giardino Segreto o della Grotta, voluto da Federico II come luogo privato più intimo.
L'appartamento si sviluppa intorno ad un giardino, come aveva voluto la madre di Federico II, Isabella d'Este, per il suo appartamento vedovile in
Corte Vecchia a
Palazzo Ducale.
Varcato l'ingresso dell'edificio si entra nel
Vestibolo a pianta ottagonale.
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volta a padiglioni del Vestibolo |
La volta a padiglioni, che copre il piccolo ambiente, è decorata a grottesche.
Nell'ottagono centrale vi sono raffigurati putti che vendemmiano, mentre in due vele compare l'impresa del
Monte Olimpo.
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volta: putti che vendemmiano |
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volta: impresa del Monte Olimpo |
Bocchette per giochi d'acqua sono mascherate tra i ciottoli di fiume che costituiscono il pavimento.
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pavimentazione a ciottoli del Vestibolo |
Il
Vestibolo mette in comunicazione la
loggia del giardino con la
Camera di Attilio Regolo.
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accesso alla loggia |
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La
Camera di Attilio Regolo, a pianta quadrata, prende il nome dal condottiero romano rappresentato sulla volta.
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volta della Camera di Attilio Regolo |
Occupa la parte centrale della volta l
'Allegoria del buon Governo.
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Allegoria del buon Governo |
Nelle vele sono raffigurati episodi eroici dell'antichità:
Il supplizio di Attilio Regolo,
Il giudizio di
Zaleuco,
La clemenza di Alessandro Magno,
Orazio Coclite.
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Il supplizio di Attilio Regolo |
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Il giudizio di
Zaleuco |
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La clemenza di Alessandro Magno |
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Orazio Coclite |
In rettangoli sono invece rappresentate le
Virtù Cardinali:
Prudenza,
Giustizia,
Carità,
Fortezza.
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Prudenza |
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Giustizia |
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Carità |
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Fortezza |
I bassorilievi a stucco delle pareti rappresentano
Virtù.
Sono invece settecentesche le decorazioni delle pareti, i pavimenti e il camino.
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decorazioni settecentesche delle pareti |
I due ambienti attigui a questa camera, la
Camera Grande e un
Camerino, che rappresentavano l'originale accesso all'appartamento, sono stati distrutti.
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Rientrati nel
Vestibolo si esce nella
Loggia.
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Loggia |
La loggia, con volta a botte, si apre sul giardino con aperture architravate limitate da colonne in marmo.
Sulle pareti si alternano decorazioni a grottesche e scene mitologiche.
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putti vendemmiatori |
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grottesche e scena mitologica |
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grottesche e scena mitologica |
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grottesche e scena mitologica |
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grottesche e scena mitologica |
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grottesche e scena mitologica |
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grottesche e scena mitologica |
La parete lunga è divisa in tre comparti.
Nei due riquadri dei comparti laterali sono raffigurati
Bacco e Arianna e
Sileno sulla biga.
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Bacco e Arianna |
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Sileno su biga |
Nel comparto centrale è invece dipinto il
Corteo nuziale di Peleo e Teti.
Al di sopra e al di sotto di questo pannello si ritrovano le imprese del
Monte Olimpo e del
Boschetto.
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Corteo nuziale di Peleo e Teti / in alto: impresa del Monte Olimpo |
La volta è divisa i nove riquadri dipinti nei quali sono narrati episodi di una storia di carattere morale sul destino umano, di cui non si conoscono le fonti.
Anche le due lunette dei lati corti della loggia trattano il medesimo tema.
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scena che decora la volta |
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scena che decora la volta |
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scena che decora la volta (Lavori nei campi) |
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scena che decora la volta |
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scena che decora la volta |
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scena che decora la volta |
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scena che decora la volta |
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scena che decora la volta (L'anima portata in cielo) |
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scena che decora la volta |
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lunetta |
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lunetta (Il riposo) |
Sul pavimento sono state disegnate coi ciottoli di fiume le imprese gonzagesche.
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pavimento: imprese gonzagesche |
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pavimento: imprese gonzagesche |
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pavimento: imprese gonzagesche |
Oltre il lato orientale della
Loggia si trova una piccola
loggetta.
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apertura verso la Loggetta |
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La loggia si apre su un
Giardino segreto di forma rettangolare.
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Giardino Segreto |
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Giardino Segreto |
Originariamente i muri del giardino erano decorati con pitture paesaggistiche, delle quali rimane ben poca traccia.
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lato del giardino con fregio dipinto |
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particolare della decorazione pittorica del giardino |
Su tre lati del giardino in un fregio s'alternano erme e nicchie.
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alternarsi di nicchie ed erme nel fregio |
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erme |
Le nicchie poi erano, in modo alternato, dipinte o decorate a stucco con soggetti tratti dalle "
Favole" di Esopo:
- parete sud:
L’asino e il cane, favola scomparsa, favola scomparsa,
Il leone e il
topo
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parete sud: L'Asino e il cane |
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parete sud: Il leone e il topo |
- parete ovest: favola scomparsa,
La volpe e il corvo, favola
scomparsa,
La volpe e la cicogna, favola scomparsa,
Il cavallo e il
leone, favola scomparsa,
La mosca e l’uomo calvo.
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parete ovest: "Il cavallo e il
leone" / "La mosca e l’uomo calvo" |
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parete ovest: "La volpe e il corvo" / "La volpe e la cicogna" |
- parete nord:
Il cane
con un pezzo di carne, Il lupo e la testa scolpita, favola scomparsa,
Il
leone e il pastore,
Il pastore e il lupo
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parete nord: "Il cane con un pezzo di carne" / "Il lupo e la testa scolpita" |
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parete nord: "Il leone e il pastore" / "Il pastore e il lupo" |
Una nicchia è dedicata al
cagnolino di Federico II.
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nicchia dedicata al cagnolino di Federico II |
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Infine, in fondo al piccolo giardino si trova l'apertura, incorniciata da rocce naturali, della
Grotta.
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Grotta (volta dell'aula maggiore) |
La
Grotta, costituita da due ambienti comunicanti, fu voluta tra la fine del Cinquecento e l'inizio del Seicento da Vincenzo I Gonzaga, e terminata dal figlio Ferdinando.
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Grotta (aula minore) |
La decorazione delle pareti e delle volte è composta da conchiglie, concrezioni rocciose, cristalli, pietre colorate, madreperle e stucchi.
Movimentavano l'ambiente giochi d'acqua.
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pavimento della Grotta |
Nelle quattro nicchie dell'ambiente maggiore si trovano raffigurate alcune imprese gonzagesche: le
C accostate,
Crogiolo,
Crescente lunare con il motto SIC,
Fenice.
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nicchia con l'impresa del Crogiolo |
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nicchia con l'impresa del Crescente lunare e il motto SIC |
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nicchia con l'impresa della Fenice |
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nicchia con l'impresa delle C accostate |
Le porte sono sormontate da pitture che riproducono cavalli marini.
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porta della Grotta |
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sovrapporta: Cavalli marini |
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sovrapporta: Cavalli marini |
Sulla volta a botte dell'ambiente più piccolo sono rappresentate in tre ottagoni episodi della Storia di Alcina, tratta dall’"
Orlando Furioso"
dell’Ariosto:
La pesca di Alcina (parete ovest),
Alcina accoglie i
cavalieri (al centro),
La fuga di Alcina con Astolfo (parete est).
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volta dell'ambiente più piccolo della Grotta: Alcina accoglie i
cavalieri |
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volta dell'ambiente più piccolo della Grotta: La fuga di Alcina con Astolfo |
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volta dell'ambiente più piccolo della Grotta: La pesca di Alcina |
Nelle nicchie dell'aula minore sono invece dipinti i quattro elementi:
pianta fiorita-terra,
cratere fiammeggiante- fuoco,
uccelli-aria,
delfino-acqua.
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nicchia: uccelli-aria |
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nicchia: delfino-acqua |
Al di sopra delle nicchie due riquadri propongono
battaglie marine.
L'Appartamento del Giardino Segreto, dopo essere stato luogo di riposo e meditazione dei Gonzaga, ha subito dei deterioramenti per gli agenti atmosferici, ma anche e soprattutto per l'uso improprio che se ne fece: magazzino, caserma, abitazione, osteria.
Al piano superiore del palazzo si trova il
Museo di Palazzo Te comprendente la
Collezione Mondadori (con opere di Armando Spadini e Federico Zandomeneghi), la
Collezione Mesopotamica "Ugo Sissa", la
Raccolta Egizia (collezionata da Giuseppe Acerbi) e la
Sezione Gonzagesca (monete, medaglie, punzoni, pesi, misure).
Per mancanza di tempo il museo non è stato da noi visitato.
A questo punto non resta che guadagnare l'uscita.
www.palazzote.it
Orari:
ora solare lunedì 13.00/18.30
martedì/domenica 9.00/18.30
ora legale lunedì 13.00/19.30
martedì/domenica 9.00/19.30
Costo: 12€ Palazzo Te + Palazzo San Sebastiano (validità 3 mesi)
biglietto compreso nella MANTOVA CARD
GRATIS il lunedì successivo alla prima domenica del mese
CONCLUSIONI
Palazzo Te è una delle ville suburbane rinascimentali italiane più belle, un capolavoro dell'architettura manierista.
Giulio Romano, artefice unico di Palazzo Te, ha saputo coniugare nella sua opera materiali poveri, marmi preziosi e dorature, elementi architettonici classici e geniali soluzioni compositive.
Per questo l'Aretino definì il lavoro di Giulio Romano "
modernamente antico e anticamente moderno".
Ogni stanza è una sorpresa, ogni stanza è diversa dalle altre.
Si possono passare ore ammirando ogni dettaglio, studiato nei minimi particolari, ed avere ancora voglia di proseguire il percorso di visita per perdersi nei temi e nei colori dei disegni del grande maestro Giulio Romano.
8 commenti:
Grazie per l'attenzione e per i complimenti!
Grazie dei tuoi post che ho trovato molto utili. Mi stano aiutando a descrivere le mie foto di viaggio.
Sono felice di esserti utile!
Ci tengo a sottolineare come l'esposizione chiara ed esauriente renda questa piccola guida uno strumento prezioso per chiunque voglia conoscere il capolavoro architettonico giuliesco, insieme ai suoi magnifici apparati decorativi, nei suoi aspetti storico-artistici più rilevanti. Ma un merito non inferiore va riconosciuto al ricco e minuzioso apparato iconografico che, corredato da puntuali didascalie, accompagna il testo in ogni sua parte. Fotografia per fotografia, si ha davvero la sensazione di compiere una visita all'interno della residenza gonzaghesca. Si tratta di cure e attenzioni che, sia detto en passant, l'autrice di questo blog mostra per tutti gli scrigni architettonici, e i tesori che vi sono custoditi, oggetto delle sue schede di approfondimento, come dimostra anche il caso della Basilica di Sant'Andrea. Complimenti per l'ottimo lavoro di divulgazione
Alessio F.
Grazie Alessio per il bellissimo commento.
E' sempre gratificante per me e per il mio fotografo personale (mio marito) sapere che il nostro voler condividere con altri i nostri percorsi di viaggio sia apprezzato e che ci venga riconosciuto il nostro impegno...soprattutto da chi come noi ama l'arte.
La mia mamma è molto contenta di trovare qui i nomi di tutte les stanze del palazzo ! Complimenti !!!
grazie!
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