lunedì 18 gennaio 2021

Firenze: le statue equestri di Cosimo I e di Ferdinando I de' Medici

 
In due delle più importanti piazze di Firenze si ergono da più di quattrocento anni le statue equestri di due membri della famiglia de' Medici, padre e figlio, che hanno segnato la storia della città: Cosimo I,  il cui monumento equestre è posto in Piazza della Signoria, e Ferdinando I la cui figura a cavallo è al centro di Piazza della Santissima Annunziata.
Che cosa hanno le due statue in comune? 
Sono due statue in bronzo, che oltre ad essere state commissionate entrambe da Ferdinando I de' Medici, sesto figlio maschio di Cosimo I, sono state realizzate dallo stesso artista, il Giambologna.
 
Iniziamo dalla più antica delle due: la Statua Equestre di Cosimo I de' Medici.
Il monumento dedicato all'ultimo duca della Repubblica fiorentina e primo Granduca di Toscana Cosimo I è la prima statua equestre commissionata a Firenze.
 
Statua equestre di Cosimo I de' Medici (Giambologna - 1587)
 
Fu il figlio Ferdinando I de' Medici nel 1587, alcuni anni dopo la morte del padre, a chiederne la realizzazione al Giambologna per celebrare le imprese paterne.
La statua in bronzo di Cosimo I a cavallo si erge su un piedistallo in marmo sul lato Nord di Piazza della Signoria, vicino a Palazzo Vecchio

Statua equestre di Cosimo I de' Medici (Giambologna - 1587)
Sembra che il Giambologna sia stato ispirato dalla Statua equestre del Gattamelata (realizzata da Donatello tra il 1446 e il 1453 e situata in Piazza del Santo a Padova), dal Monumento equestre di Bartolomeo Colleoni (realizzato tra il 1480 e il 1488 da Andrea del Verrocchio, situato in Campo San Zanipolo a Venezia) e per il cavallo dalla Testa di cavallo ellenistica conservata oggi nel Museo Archeologico Nazionale di Firenze.

Statua equestre del Gattamelata (Donatello - 1446/1453 - Padova)
 
Monumento equestre di Bartolomeo Colleoni (Andrea del Verrocchio - 1480/1488 - Venezia)
Infatti, dopo l'epoca romana, nessun monumento equestre in bronzo fuso in Europa era sopravvissuto. 

Il cavallo in bronzo è stato fuso in un'unica gittata nel 1591 mentre la statua del granduca venne realizzata nel 1594.

Statua equestre di Cosimo I de' Medici (Giambologna - 1587)
Sul basamento in marmo che funge da piedistallo alla statua equestre sono stati posti tre bassorilievi con episodi della vita di Cosimo I: Il Senato fiorentino rende omaggio al giovane duca Cosimo (l'elezione a duca avvenne nel 1537), L'Entrata trionfale di Cosimo a Siena (avvenuta nel 1555) e Il Conferimento del titolo di Granduca e Pio V che dà a Cosimo le insegne granducali (avvenuto nel 1569).
 
bassorilievo della Statua equestre di Cosimo I de' Medici: Il Senato fiorentino rende omaggio al giovane duca Cosimo

bassorilievo della Statua equestre di Cosimo I de' Medici: L'entrata trionfale di Cosimo a Siena

bassorilievo della Statua equestre di Cosimo I de' Medici: Il conferimento del titolo di Granduca e Pio V che dà a Cosimo le insegne granducali
I bassorilievi sono accompagnati da un cartiglio in latino.
Sul lato Est un'iscrizione latina scolpita nel bronzo celebra le imprese del grand'uomo.
Sono anche presenti le immagini di Capricorni, che rappresentavano Cosimo I come simboli di figura virile, di condottiero e di magnificenza.  
 
cartiglio con iscrizione celebrativa e Capricorno sul piedistallo della Statua equestre di Cosimo I de' Medici
Si racconta che il Gambologna, quando la sua opera fu esposta, fosse nascosto dietro una palizzata per ascoltare le critiche del pubblico e avesse sentito dire a un contadino che al suo cavallo in bronzo mancava la cosiddetta "castagna", una callosità posta nella parte interna delle zampe anteriori dei cavalli, sopra il ginocchio.
L'artista così perfezionò prontamente la sua opera. 

"castagna" della zampa del cavallo della Statua equestre di Cosimo I de' Medici

"castagna" della zampa del cavallo della Statua equestre di Cosimo I de' Medici
 
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La Statua equestre di Ferdinando I de' Medici si trova invece nel centro di Piazza della Santissima Annunziata, in asse con Via dei Servi
 
Statua equestre di Ferdinando I de' Medici (Giambologna e Pietro Tacca - 1602/1607)

Statua equestre di Ferdinando I de' Medici in asse con Via dei Servi

Statua equestre di Ferdinando I de' Medici in asse con Via dei Servi

Il monumento equestre è circondato da gioielli dell'architettura rinascimentale: la Basilica della Santissima Annunziata, lo Spedale degli Innocenti e il Portico del Brunelleschi.
 
Piazza della Santissima Annunziata con Portico del Brunelleschi (a sinistra), la Basilica della Santissima Annunziata (sullo sfondo), lo Spedale degli Innocenti (a destra) e la Statua equestre di Ferdinando I de' Medici

Statua equestre di Ferdinando I de' Medici con lo Spedale degli Innocenti sullo sfondo
L'opera, a grandezza naturale, fu commissionata nel 1601 dal granduca Ferdinando al Giambologna, ed è uno degli ultimi lavori dell'artista.
Il Giambologna fu infatti affiancato dall'allievo Pietro Tacca che completò l'opera dopo la morte del maestro.
 
Statua equestre di Ferdinando I de' Medici in Piazza della Santissima Annunziata
Il modello del monumento fu realizzato nel 1602 e l'opera fu portata a termine nel 1607.
Fu posta nella piazza nel 1608 in occasione delle nozze di Cosimo II (figlio primogenito di Ferdinando I) con Maria Maddalena d'Austria.
 
cartiglio frontale del basamento della Statua equestre di Ferdinando I de' Medici
La statua equestre in bronzo fu realizzata fondendo il bronzo dei cannoni delle galee dei pirati turchi, provenienti dalle vittorie del granduca e prese dai Cavalieri dell'Ordine militare di S.Stefano nella roccaforte algerina di Bona.
 
Sulla cinghia sottopancia dei finimenti del cavallo è infatti riportata la frase:
"DE' METALLI RAPITI AL FERO TRACE"
che i Fiorentini modificavano come
"DE' DENARI RUBATI IN GUERRA E IN PACE".

Inoltre sulla corazza del granduca è raffigurata la croce dell'Ordine S.Stefano, l'ordine cavalleresco istituito da Cosimo I.

I cartigli sul basamento furono realizzati da Pietro Tacca nel 1640.

Sul lato rivolto verso la Basilica della Santissima Annunziata è raffigurato l'impresa araldica di Ferdinando I ideata dall'inventore senese di emblemi Scipione Bargagli: uno sciame d'api, con l'ape regina (che simboleggia il granduca) contornata da cerchi concentrici sfalsati di api operaie (il popolo).

cartiglio sul basamento della Statua equestre di Ferdinando I de' Medici

cartiglio sul basamento della Statua equestre di Ferdinando I de' Medici: le api operaie, l'ape regina e la scritta MAIESTATE TANTUM

Le api sono il prototipo della società perfetta ed equilibrata (un'allegoria del potere fiorentino), e la frase 

"MAIESTATE TANTUM" (= "Soltanto per (la sua) maestà"), 

allude al potere pacifico del granduca che riuscì in questa impresa.

CURIOSITA': Si dice che chi riesce a contare le api, senza toccarle o indicarle, sarà baciato dalla fortuna!

(le api dovrebbero essere 91)

particolare della Statua equestre di Ferdinando I de' Medici
CURIOSITA': Si dice che lo sguardo di Ferdinando I raffigurato nella sua statua equestre sia rivolto verso l'ultima finestra destra dell'ultimo piano della facciata su Piazza della Santissima Annunziata di Palazzo Grifoni: dietro questa finestra vi era l'appartamento di una sua amante...ma questa è solo una fantasia, dato che questa parte del palazzo fu terminata solo nel Settecento.

sguardo di Ferdinando I de' Medici rivolto verso Palazzo Grifoni

Palazzo Grifoni
 
Palazzo Grifoni: finestra verso cui è rivolto lo sguardo di Ferdinando I
Le due fontane con raffigurazioni di mostri marini che affiancano il monumento equestre furono realizzate da Pietro Tacca nel 1629.

fontana di Piazza della Santissima Annunziata (Pietro Tacca - 1629)

Queste due fontane dovevano accompagnare un altro monumento equestre di Ferdinando I realizzato da Giovanni Bandini per una piazza di Livorno, ma non vennero mai spedite: rimasero in Piazza della Santissima Annunziata per volere di Ferdinando II (nipote di Ferdinando I).                                             A Livorno si trovano oggi due copie. 

fontana di Piazza della Santissima Annunziata (Pietro Tacca - 1629)

fontana di Piazza della Santissima Annunziata (Pietro Tacca - 1629)
CURIOSITA': Si dice che i mostri delle fontane abbiano ispirato il film Il Mostro della Laguna Nera, un film horror fantascientifico del 1954.

 

CONCLUSIONI
L'artista fiammingo Jean de Boulogne, ovvero il Giambologna, rimase alla corte dei Medici per 44 anni, dal 1564 al 1608, anno in cui morì.
Il calco del cavallo della Statua equestre di Cosimo I fu utilizzato per la Statua equestre di Enrico IV di Borbone, opera commissionata dalla vedova Maria de' Medici al Giambologna e terminata dall'allievo Pietro Tacca, posta sul Pont Neuf a Parigi, distrutta durante la Rivoluzione nel 1792 e ricostruita nel 1818. 
Così anche la Statua equestre di Filippo III, l'opera del Giambologna regalo del Granduca di Toscana al re di Spagna (posta a Plaza Mayor a Madrid), ricorda la Statua equestre di Cosimo I.
Sempre lo stesso monumento equestre fu d'ispirazione all'allievo Pietro Tacca per la realizzazione della Statua equestre di Filippo IV posta in Plaza de Oriente a Madrid.
 


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