giovedì 7 gennaio 2021

Firenze: la Basilica di S.Lorenzo

 

La Basilica di S.Lorenzo a Firenze è una delle chiese più antiche della città ed è considerata il primo edificio del Rinascimento italiano.

La tradizione vuole che fu fondata nel IV secolo su un'area donata da Giuliana, una matrona romana di origine ebraica. 

All'ingresso della navata centrale della basilica vi è un altare dedicato alla beata Giuliana, moglie di un presbitero. Per avere un figlio maschio si era votata a S.Lorenzo e quando il figlio maschio arrivò, gli  diede il nome di Lorenzo. Alla morte del marito Giuliana si consacrò a Dio.

Altare della beata Giuliana
Al momento della sua costruzione, la chiesa si trovava fuori della cinta muraria della città romana.

Durante le feste pasquali del 393 d.C. la chiesa fu consacrata e dedicata a S.Lorenzo, alla presenza dei Santi Ambrogio e Zanobi.                                                                                                                                      Ma di questa antica costruzione oggi non rimane quasi nulla.

La Basilica di S.Lorenzo fu per trecento anni la cattedrale di Firenze, sino a quando lo diventò Santa Reparata (l'attuale Duomo), con il trasferimento delle spoglie di S.Zenobi vescovo, patrono della città.

Tra il 1045 e il 1060 la chiesa venne ampliata, ricostruita in stile romanico e riconsacrata nel 1059 per volere di papa Niccolò II (al secolo Gerardo di Borgogna). Venne anche dotata di un capitolo di canonici.

La chiesa venne poi nuovamente ampliata nel XV secolo: Giovanni di Bicci de' Medici finanziò la costruizione della Sagrestia Vecchia  (1419/1429), e suggerì come architetto Filippo Brunelleschi. Successivamente Cosimo il Vecchio finanziò la costruzione dell'intera chiesa (1441).

Da quel momento S.Lorenzo divenne il Tempio della famiglia de' Medici.

Nel 1446 Brunelleschi morì e nel 1457 la direzione dei lavori fu affidata ad Antonio Manetti Ciaccheri. Nel 1461 venne consacrato l'altare maggiore.

Nel 1518 papa Leone X Medici incaricò Michelangelo di progettare la facciata della chiesa, ma per problemi finanziari e tecnici la costruzione non venne portata a termine. 

CURIOSITA': Il progetto della monumentale facciata michelangiolesca in marmo fu utilizzato per la costruzione della facciata della Basilica di S.Bernardino a L'Aquila.

Nella cripta della Basilica di S.Lorenzo sono esposti i progetti della facciata realizzati da altri artisti.

cripta: progetti per la facciata della Basilica di S.Lorenzo

La facciata a capanna degradante è rimasta quindi in pietra grezza a vista.

facciata della Basilica di S.Lorenzo

particolare della parte alta della facciata della Basilica di S.Lorenzo
Sulla facciata si aprono tre portali centinati.

portale laterale della basilica
La gradinata davanti alla facciata è stata realizzata nel 1912/1913.

I fianchi della basilica sono in pietra liscia decorata da un ordine di arcate cieche e lesene.

fianco destro della Basilica di S.Lorenzo
Il campanile, una delle ultime opere volute dall'Elettrice Palatina Anna Maria Luisa de' Medici, fu realizzato nel 1740 su progetto di Ferdinando Ruggieri.

da sinistra: cupola della Cappella dei Principi, campanile e cupola della Sagrestia Nuova
Le due cupole che si vedono vicino al campanile sono quelle della Sagrestia Nuova e della Cappella dei Principi.

campanile e cupola della Sagrestia Nuova

                              La chiesa presenta una pianta a croce latina.

navate della Basilica di S.Lorenzo (verso l'altare)
Le membrature in pietra serena su intonaco bianco scandiscono ritmicamente l'architettura della chiesa e sottolineano l'uso del modulo regolare adottato dal Brunelleschi.

La decorazione con putti e motivi vegetali delle membrature architettoniche sono opera dellla bottega di Antonio e Tommaso Rossellino e di Pagno di Lapo Portigiani.

navate della Basilica di S.Lorenzo (verso la controfacciata)

La basilica è divisa in tre navate da colonne poste su corti plinti, con fusti lisci e capitelli corinzi sormontati da pulvino cubico (il cosiddetto "dado brunelleschiano") con un fregio in cui sono raffigurati la graticola del martirio di S.Lorenzo e protome angeliche.

Le colonne reggono arcate a tutto sesto con cornici sporgenti.

Lungo il cleristorio si aprono finestre ad arco che rendono l'interno luminoso.

Il soffitto della navata centrale della basilica è decorato a lacunari con rosoni dorati su fondo bianco, mentre le navate laterali presentano volte a crociera. 

soffitto a lacunari della navata centrale

Lungo ogni navata laterale si aprono sei cappelle, precedute da tre gradini, divise da paraste che  inquadrano gli archi a tutto sesto che permettono l'accesso alle cappelle. 

Le sei campate in cui sono divise la navate laterali sono a base quadrata, e con la copertura a vele delle volte riproducono il modulo del cubo sormontato da emisfere.

Sull'altare della prima cappella della navata destra si trova la tavola di Iacopo Chimenti detto l' "Empoli" raffigurante il Martirio di S.Sebastiano.

Martirio di S.Sebastiano (Iacopo Chimenti detto l'"Empoli" - 1580/1590)

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Nella seconda cappella troviamo sull'altare Lo Sposalizio di Maria e Giuseppe, opera di Rosso Fiorentino. 

Lo Sposalizio di Maria e Giuseppe (Rosso Fiorentino - 1523)

La cappella custodisce sulla parete destra la lastra tombale di Francesco Landini, il musista che è stato tra i fondatori dell'Ars Nova

lastra tombale di Francesco Landini (Bottega fiorentina - 1397)

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Sull'altare della terza cappella si trova la tela raffigurante S.Lorenzo che intercede per le anime del Purgatorio, opera di Niccolò Lapi.

S.Lorenzo che intercede per le anime del Purgatorio (Niccolò Lapi - XVIII sec.)

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Nella quarta cappella è conservata la tavola di Michele di Ridolfo del Ghirlandaio raffigurante l'Assunzione della Vergine.

Assunzione della Vergine (Michele di Ridolfo del Ghirlandaio - 1572)

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Nella quinta cappella si trova la tela Gesù Crocifisso tra i Santi Girolamo, Francesco e la Maddalena di Pier Dandini.

Gesù Crocifisso tra i Santi Girolamo, Francesco e la Maddalena (Niccolò Dandini - XVIII sec.)

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Sull'altare della sesta cappella è posta la tavola di Girolamo Macchietti Adorazione dei Magi.

Adorazione dei Magi (Girolamo Macchietti - 1568)

La settima cappella permette di accedere alla zona riservata alla preghiera.

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Sulla parete della navata antecedente il transetto destro, dopo vari spostamenti all'interno della basilica, ha trova posto il Tabernacolo Eucaristico realizzato in marmo da Desiderio da Settignano su committenza medicea.

Tabernacolo Eucaristico (Desiderio da Settignano - 1460/1464)

Il ciborio è circondato da uno scorcio prospettico di una chiesa con angeli adoranti, ed è affiancato da due Angeli reggicandelabro.

particolare del Tabernacolo Eucaristico (Desiderio da Settignano - 1460/1464): ciborio e Angeli portacandelabro
Nella parte sottostante del tabernacolo è raffigurata una Pietà, affiancata da candelabra, mentre nella parte alta è scolpito un Gesù Bambino benedicente.

particolare del Tabernacolo Eucaristico (Desiderio da Settignano - 1460/1464): Pietà

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Di fronte al Tabernacolo Eucaristico, sotto l'arcata terminale della navata, si trova posizionato il Pulpito della Resurrezione, uno dei due pulpiti scolpiti da Donatello e collaboratori per questa basilica.

Pulpito della Resurrezione (Donatello - 1460)
Questi due pulpiti sono uno degli ultimi lavori realizzati dall'artista molto vicino alla famiglia de' Medici. 

Le lastre bronzee vennero assemblate solo dopo il 1515, mentre i pulpiti hanno assunto l'aspetto attuale nella seconda metà del Cinquecento. 

Alcuni pannelli in legno brunito, in corrispondenza dello sportello d'accesso al pulpito, furono aggiunti successivamente (S.Luca Evangelista e Cristo deriso nel Pulpito della Resurrezione).

pannello in legno brunito : Cristo deriso (Pulpito della Resurrezione)

pannello in legno brunito : S.Luca Evangelista (Pulpito della Resurrezione)

pannelli in legno brunito: Flagellazione / S.Giovanni Evangelista (Pulpito della Resurrezione)

All'interno dei quattro bassorilievi lignei trattati a finto bronzo furono trovati, durante i restauri dei pulpiti effettuati neglia anni Settanta e Novanta del XX secolo, cinque pannelli in legno di pioppo con disegni in matita nera e rossa attribuiti a Jacopo Pontormo, realizzati tra il 1546 e il 1556. Questi disegni, insieme a due modelli tratti dalle Storie della Passione realizzati dal Giambologna, vennero utilizzati dalla bottega di Pietro Tacca per la realizzazione dei quattro pannelli bruniti.

I disegni del Pontormo sono conservati nella cripta della basilica.

Cripta: disegni di Jacopo Pontormo (XVI sec.)

disegni di Jacopo Pontormo conservati nella Cripta: S.Giovanni Evangelista (a destra)

disegno della Flagellazione (Jacopo Pontormo - XVI sec.)

I pulpiti, scolpiti in stile stiacciato, sono posti su una struttura marmorea poggiante su colonne in marmi misti e con capitelli ionici.

Le lastre del Pulpito della Resurrezione raffigurano le Marie al Sepolcro (lato altare), Cristo che scende nel Limbo, la Resurrezione e l'Ascensione (lato navata), la Pentecoste (lato controfacciata) e il Martirio di S.Lorenzo, S.Luca Evangelista e Cristo deriso (lato transetto).

particolare del Pulpito della Resurrezione (Donatello - 1460): Marie al Sepolcro

particolare del Pulpito della Resurrezione (Donatello - 1460): Cristo che scende nel Limbo / Resurrezione / Ascensione

particolare del Pulpito della Resurrezione (Donatello - 1460): Pentecoste  
particolare del Pulpito della Resurrezione (Donatello - 1460): Martirio di S.Lorenzo / S.Luca Evangelista / Cristo deriso

Nella parte alta dei pannelli corre un fregio con Putti vendemmianti, anforette, eroti, cavalieri e centauri che si affrontano.

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La cappella di testata del transetto destro è dedicata al Santissimo Sacramento e alla preghiera.

Transetto destro

altare della Cappella della testata del transetto destro
Sulla parete sinistra si trova un'Adorazione del Bambino con i Santi Marco e Francesco, opera del Maestro del Tondo Borghese (XV sec.).

In alto a sinistra vi è l'opera di Fabrizio Boschi raffigurante Sant'Ignazio di Antochia sbranato dai leoni (XVII sec.), mentre in alto a destra è collocata una Crocifissione realizzata in ambito fiorentino (1590 ca.). 

Cappella della testata del transetto destro

La cappella destra del transetto è dedicata al beato Niccolò Stenone: qui si trova un sarcofago romano.

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Il presbiterio è composto dalla centrale cappella dell'altare maggiore affiancata su ogni lato da due cappelle più piccole.

Le due cappelle laterali destre del presbiterio non sono accessibili durante la visita perché facenti parte della zona riservata alla preghiera.

prima cappella destra del presbiterio

seconda cappella destra del presbiterio

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Nella cappella centrale del presbiterio si trova l'altare maggiore realizzato in pietre dure policrome dall'Opificio delle Pietre Dure nel 1787 su disegno di Gaspere Maria Paoletti.

Cappella maggiore

altare maggiore (Opificio delle Pietre Dure su dis. Gaspare Maria Paoletti - 1787)

Il Cristo Crocifisso realizzato in marmo posto sopra l'altare è stato attribuito a Braccio da Montelupo o al Cigoli (XVI secolo).

Gesù Crocifisso (attr. Braccio da Montelupo o Cigoli - XVI secolo).

Davanti all'altare si trova il Monumento funebre terragno di Cosimo il Vecchio realizzato da Andrea del Verrocchio in marmo e porfido. 

Monumento funebre terragno di Cosimo il Vecchio (Verrocchio - 1465/1467)

Il monumento è stato realizzato in corrispondenza del pilastro che regge il soffitto della cripta sottostante, pilastro in cui si trova la sepoltura dell'illustre membro della famiglia Medici (trattato in modo più approfondito nel post "Firenze: dove riposano i membri della famiglia de' Medici?").

Cripta: Monumento funebre di Cosimo il Vecchio (Verrocchio - 1465/1467)

E' andato perduto il ciclo di affreschi cinquecenteschi realizzati dal Pontormo (e portati a termine dal Bronzino), che un tempo decoravano le pareti del coro, commissionati da Cosimo I de' Medici e distrutti durante il restauro settecentesco.

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La prima cappella laterale sinistra del presbiterio (alla sinistra della cappella centrale) custodisce sull'altare una Madonna col Bambino "Madre del Buon Consiglio".

Cappella laterale sinistra del presbiterio

Madonna col Bambino "Madre del Buon Consiglio"
Sulle pareti della stessa cappella troviamo una Natività con i Santi Giuliano e Francesco opera della scuola del Ghirlandaio, e S.Lorenzo tra i Santi Stefano e Leonardo opera attribuita a Raffaellino del Garbo.

Natività con i Santi Giuliano e Francesco (scuola del Ghirlandaio - XIV sec.)

S.Lorenzo con i Santi Stefano e Leonardo (attr.Raffaellino del Garbo)

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L'ultima cappella laterale sinistra conserva la pala d'altare raffigurante Sant'Antonio Abate tra i Santi Lorenzo e Giuliano, opera della Bottega del Ghirlandaio.

Sant'Antonio Abate tra i Santi Lorenzo e Giuliano (Bottega del Ghirlandaio - XV sec.)

Sant'Antonio Abate tra i Santi Lorenzo e Giuliano (Bottega del Ghirlandaio - XV sec.)
Nella predella sono rappresentate le Vite dei tre Santi.

predella di Sant'Antonio Abate tra i Santi Lorenzo e Giuliano (Bottega del Ghirlandaio - XV sec.): Vita dei Santi Antonio Abate, Lorenzo e Giuliano

predella di Sant'Antonio Abate tra i Santi Lorenzo e Giuliano (Bottega del Ghirlandaio - XV sec.): Vita dei Santi Antonio Abate, Lorenzo e Giuliano

predella di Sant'Antonio Abate tra i Santi Lorenzo e Giuliano (Bottega del Ghirlandaio - XV sec.): Vita dei Santi Antonio Abate, Lorenzo e Giuliano
Sulla parete sinistra della cappella è posto il Monumento funebre della contessa Berta Moltke Hwitfeldt Ferrari Corbelli, opera in marmo neoclassica di Giovanni Duprè.

Monumento funebre della contessa Berta Moltke Withfeldt Ferrari Corbelli (Giovanni Duprè - 1864)

particolare del Monumento funebre della contessa Berta Moltke Withfeldt Ferrari Corbelli (Giovanni Duprè - 1864)

particolare del Monumento funebre della contessa Berta Moltke Withfeldt Ferrari Corbelli (Giovanni Duprè - 1864)

particolare del Monumento funebre della contessa Berta Moltke Withfeldt Ferrari Corbelli (Giovanni Duprè - 1864)

particolare del Monumento funebre della contessa Berta Moltke Withfeldt Ferrari Corbelli (Giovanni Duprè - 1864)

iscrizione dedicatoria del Monumento funebre della contessa Berta Moltke Withfeldt Ferrari Corbelli (Giovanni Duprè - 1864)

Sulla parete destra della cappella si trova il Crocifisso di Antonio del Pollaiolo, che per essere portato in processione e risultare perciò leggero, fu realizzato in sughero, stoppa, seta e gesso.

Crocifisso (Antonio del Pollaiolo - 1470/1480)

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Nel transetto sinistro si aprono tre cappelle.

La cappella della testata del transetto sinistro è dedicata ai Santi Cosma e Damiano, i Santi medici protettori della famiglia Medici, ma viene anche chiamata "Cappella delle Reliquie" perché gli armadi in legno qui posti conservavano diversi reliquiari. 

Cappella delle Reliquie

armadi delle reliquie nella Cappella delle Reliquie
Sull'altare è posta una tela raffigurante I Santi Lorenzo, Ambrogio e Zanobi, opera di Francesco Conti, all'interno della quale ha trovato collocazione la Madonna del Latte, una tempera su tavola di Bottega fiorentina.

I Santi Lorenzo, Ambrogio e Zanobi (Francesco Conti - 1714) /Madonna del Latte (Bottega fiorentina - XIV sec.)

Madonna del Latte (Bottega fiorentina - XIV sec.)

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Alla destra della Cappella delle Reliquie si trova l'accesso alla Sagrestia Vecchia, il primo ambiente della basilica realizzata dal Brunelleschi, da me descritto in dettaglio nel post "Firenze: dove riposano i membri della famiglia de' Medici?". 

Sagrestia Vecchia
Nell'intercapedine tra la Sagrestia Vecchia e la Cappella delle Reliquie si trova il Monumento funebre di Piero e Giovanni de' Medici, realizzato dal Verrocchio (anche questo descritto nel post  "Firenze: dove riposano i membri della famiglia de' Medici?").

Monumento funebre di Piero e Giovanni de' Medici (Verrocchio - 1472)
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Nel braccio del transetto sinistro si apre un'altra cappella, la Cappella Martelli

Cappella Martelli
                                                                          

Sull'altare è posta la cosiddetta Annunciazione Martelli con Storie di S.Nicola nella predella. una tempera su tavola realizzata da Filippo Lippi.

Annunciazione Martelli  / predella: Storie di S.Nicola (Filippo Lippi - 1440/1447)

Annunciazione Martelli (Filippo Lippi - 1440/1447)
L'Annunciazione è sormontata da un quattrocentesco Cristo Crocifisso di Scuola Nordeuropea.

Sulla parete destra della cappella è stato collocato il Cenotafio di Donatello realizzato da Dario Guidotti e Raffaello Romanelli nel 1896.

Cenotafio di Donatello (Dario Guidotti e Raffaello Romanelli - 1896)

iscrizione del Cenotafio di Donatello realizzato da Dario Guidotti e Raffaello Romanelli nel 1896.
La sepoltura dell'artista si trova nella cripta sotto la basilica (anche questa descritta nel post "Firenze: dove riposano i membri della famiglia de' Medici?").

Cripta: sepoltura di Donatello

Lungo la parete sinitra della cappella è posto invece il Monumento funebre di Niccolò e Fioretta Martelli, un sarcofago a forma di cesta realizzato in marmo da Donatello.

Monumento funebre di Niccolò e Fioretta Martelli (Donatello - 1464)
Al di sopra del monumento funebre si trova una tela di Giuseppe Nicola Nasini raffigurante S.Girolamo e l'Angelo.

in alto: S.Girolamo e l'Angelo (Giuseppe Nicola Nasini)

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All'incrocio dei bracci del transetto s'innalza la cupola della basilica decorata, per volere dell'Elettrice Maria Luisa de' Medici nel 1742, da Vincenzo Meucci con l'affresco raffigurante la Gloria dei Santi fiorentini.

cupola della Basilica di S.Lorenzo
Nei penncchi il Meucci ha dipinto Quattro Padri della Chiesa.  

cupola: Gloria dei Santi fiorentini / pennacchi: Quattro Padri della Chiesa (Vincenzo Meucci - 1742)
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Ora si percorre la navata sinistra visitando le cappelle laterali, ma prima ci si deve soffermare sull'affresco che il Bronzino ha dipinto sulla parete vicino al transetto: il Martirio di S.Lorenzo.

Martirio di S.Lorenzo (Bronzino - 1565/1568)

Accanto all'affresco, sopra alla porta che permette di accedere al chiostro, si trova la cantoria per l'organo realizzata da Donatello e dalla sua Bottega. 

portale che conduce al chiostro / cantoria dell'organo (Donatello e bottega - XV sec.)

cantoria dell'organo (Donatello e bottega - XV sec.)

Davanti all'affresco e alla cantoria si trova il Pulpito della Passione, che come già detto fa pendant con il Pulpito della Resurrezione posto nell'altra navata laterale.

Pulpito della Passione (Donatello - 1460)
Le scene rappresentate sul Pulpito della Passione, realizzato anch'esso da Donatello, sono: la Preghiera nell'Orto degli Ulivi, S.Giovanni Evangelista e Flagellazione (lato transetto), Cristo davanti a Pilato e Caifa (lato controfacciata), Crocifissione e Deposizione dalla Croce (lato navata), Deposizione nel Sepolcro (lato altare).

particolare del Pulpito della Passione (Donatello - 1460): Preghiera nell'Orto degli Ulivi / S.Giovanni Evangelista / Flagellazione

particolare del Pulpito della Passione (Donatello - 1460): Cristo davanti a Pilato e Caifa

particolare del Pulpito della Passione (Donatello - 1460): Crocifissione / Deposizione dalla Croce

particolare del Pulpito della Passione (Donatello - 1460): Deposizione nel Sepolcro

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La sesta cappella della navata laterale sinistra conserva sull'altare la tela di Pietro Annigoni raffigurante S.Giuseppe artigiano.

S.Giuseppe artigiano (Pietro Annigoni - 1964)

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Sull'altare della quinta cappella si trova la Crocifissione di Sant'Acazio e dei suoi compagni, opera di Giovanni Antonio Sogliani.

Crocifissione di Sant'Acazio e dei suoi compagni (Giovanni Antonio Sogliani - XVI sec.)

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Nella quarta cappella è conservato un Cristo Crocifisso di Scuola Nordeuropea nella tavola sagomata di Lorenzo Lippi raffigurante la Madonna Addolorata e S.Giovanni Evangelista.

Cristo Crocifisso (Scuola Noreuropea - XV sec.) / Madonna Addolorata e S.Giovanni Evangelista (Lorenzo Lippi - XVI sec.)

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Nella terza cappella è posta sull'altare la tela di Zanobi Canovai raffigurante la Madonna in trono tra i Santi Lorenzo e Zanobi.

Madonna in trono tra i Santi Lorenzo e Zanobi (Zanobi Canovai - 1877)

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Nella seconda cappella è collocata la Crocifissione tra Maria, Giovanni Evangelista e la Maddalena, opera di Francesco Conti.

Crocifissione tra Maria, Giovanni Evangelista e la Maddalena (Francesco Conti - 1709)

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Nella prima cappella si trova la tela di Pietro Marchesini La Vocazione di San Matteo.

La Vocazione di San Matteo (Pietro Marchesini - 1739)

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Nella controfacciata si trova la Tribuna delle Reliquie, l'ambiente che si trova sul portale centrale realizzato per esporre i reliquiari donati dalla famiglia de' Medici alla basilica.

Tribuna delle Reliquie (Michelangelo - 1531/1532)
La tribuna fu costruita su richiesta di papa Clemente VII da Michelangelo tra il 1531 e il 1532.

La tribuna è costituita da un balcone in marmo con balaustra dietro il quale si aprono tre portali in marmo (quello centrale sormontato da un timpano triangolare e quelli laterali architravati), affiancati da paraste in pietra serena decorate con festoni.

Mentre sull'arco del portale centrale della basilica si trova uno stemma mediceo, sull'arco della tribuna vi è uno scudo con croce sabauda.

controfacciata: portale centrale della basilica e Tribuna delle Reliquie

ATTENZIONE: A causa dell'emergenza COVID-19 gli orari e le modalità di visita potrebbero variare. Per questo vi consiglo di consultare il sito:

www.operamedicealaurenziana.org

Per visitare la Basilica di S.Lorenzo bisogna pagare un biglietto

Orari: lunedì / venerdì / sabato      10.30/16.00                                                                                 Costo: 7€    basilica + Sagrestia Vecchia                                                                                        10€   basilica + Sagrestia Vecchia + visita accompagnata alla cripta

CONCLUSIONI                                                                                                                            La Basilica di S.Lorenzo è una chiesa che colpisce per l'armonia delle proporzioni perfette che dividono lo spazio interno e per l'equilibrio tra le diverse componenti architettoniche. E' un vero trionfo dell'arte italiana nei vari campi, un connubio perfetto tra simmetria e luce. Come tutti gli ambienti del complesso laurenziano è quindi degna di una visita approfondita.

Usciti dalla basilica si può dare un ultimo sguardo all'angolo della gradinata dove si trova il Monumento a Giovanni dalle Bande Nere, commissionato dal figlio Cosimo I de' Medici a Baccio Bandinelli nel 1540.

Monumento a Giovanni dalle Bande Nere (Baccio Bandinelli - XVI sec.)
Il capistipite del ramo granducale della famiglia de' Medici, Giovanni dalle Bande Nere fu l'unico condottiero di rilievo della famiglia, ed è per questo che venne raffigurato vestito con una lorica romana.

statua del Monumento a Giovanni dalle Bande Nere (Baccio Bandinelli - XVI sec.)
Il basamento è decorato con un bassorilievo raffigurante una scena di battaglia, stemmi e imprese medicee.

basamento del Monumento a Giovanni dalle Bande Nere (Baccio Bandinelli - XVI sec.)
Destinato inizialmente a trovar posto all'interno della chiesa, la statua fu portata a Palazzo Vecchio e il basamento messo sulla piazza antistante la basilica nel 1620 per volere di Cosimo II e trasformato poi in una fontana (1812).

Basamento e statua furono infine riuniti nel 1850.



2 commenti:

Anonimo ha detto...

Descrizione molto dettagliata

Raffaella ha detto...

Grazie

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