sabato 10 maggio 2014

Spoleto: la Rocca albornoziana


La sommità del colle Sant'Elia era in epoca romana la zona occupata dall'acropoli.
Successivamente furono costruite in questo sito due chiese andate perdute: la chiesa di S.Maria e la chiesa di Sant'Elia (da cui prese il nome il colle).


Nel 1360 si eresse la Rocca fatta costruire dal cardinale spagnolo Egidio Albornoz (da qui l'appellativo "albornoziana"), legato e vicario del Papa per l'Italia, per volere dei papi Urbano V e Innocenzo VI.
All'epoca era imminente infatti il rientro a Roma del papato, dopo la cattività avignonese, e Spoleto doveva diventare un saldo punto d'appoggio del dominio papale, posta strategicamente sulla via Flaminia.

accesso alla Rocca
Venne quindi costruito un complesso fortificato sotto la direzione dell'architetto Matteo di Giovannello da Gubbio, detto il Gattapone, e i lavori durarono dieci anni.

ingresso nelle mura
portale delle mura



















La Rocca ha una forma rettangolare allungata, con sei torri e alte mura.

una torre della Rocca


stemma Boncompagni

La costruzione consta di due corpi quadrati uniti da un braccio traverso.
Sono quindi presenti internamente due cortili collegati da un fornice, decorato sulle pareti con la rappresentazione di sei città di confine dello Stato pontificio (una è Spoleto), e sul soffitto con le Virtù Cardinali e lo stemma di Gregorio XIII Boncompagni che fece realizzare le decorazioni.


una Virtù Cardinale
una città del Ducato
Il Cortile d'Onore è chiuso da un porticato articolato su due livelli, di cotto e pietra, con pilastri ottagonali, decorato con dipinti e stemmi dei personaggi illustri che soggiornarono alla Rocca (tra i quali Nicolò V, Pio II, Sisto IV, Giulio II, il Valentino, Lucrezia Borgia,...) e delle loro famiglie (Barberini, Medici, Visconti, Cybo, della Rovere, Borgia, Aldobrandini,...).

Nel 1499 la Rocca ospitò la diciannovenne Lucrezia Borgia, figlia del Papa Alessandro VI, quale reggente del governorato di Spoleto, Foligno, Assisi e Nocera.
Durante la sua permanenza durata tre mesi, istituì un corpo di marescialli per assicurare l'ordine cittadino e impose una tregua con la rivale città di Terni.

Cortile d'Onore
La realizzazione del portico fu portata a termine nel XV secolo da B.Rossellino.

portico a due livelli
Al centro di questo cortile trova posto un monumentale pozzo trecentesco, a base esagonale.

affresco del loggiato
affresco del loggiato
Sul cortile s'affacciavano gli ambienti residenziali e di rappresentanza.

Il Cortile delle Armi invece era destinato alle'accampamento e alle esercitazioni dei soldati posti a guardia della fortezza.
Per questo in questo spazio si trovavano i camminamenti di ronda e la Torre Maestra.

Cortile delle Armi
Nella Rocca vi risiedettero la corte papale, il castellano e il governatore del Ducato fino al XVIII secolo, periodo in cui la Rocca divenne una prigione.

L'ingresso alla Rocca avviene attraverso la Sala Eugenio IV, un tempo adibita a sala da pranzo, vicina alla Sala della Stufa (cucina).

Sala Eugenio IV
In questa sala, che prende il nome dal papa che la fece realizzare, era presente nel pavimento una botola: serviva come via di fuga.
L'ambiente è decorato con una ghirlanda a motivi floreali e con lo stemma del suo committente.

Il loggiato del primo piano viene raggiunto attraverso una scala monumentale posta vicino al fornice (attenzione ai gradini un po' sconnessi!).

stemma araldico della famiglia Barberini
scalone d'onore

Si accede al Salone d'Onore preceduto dallo stemma dei Borgia posto sulla porta.

Salone d'Onore
Sulle pareti rimangono i disegni preparatori di decorazioni non portate a termine.
Si sono conservate le modanature in pietra delle porte e un camino monumentale.

disegni preparatori nel Salone d'Onore
Dal Salone si può entrare nella Torre Maestra dove si trova la Camera Pinta.

Camera Pinta
Il nome della sala deriva dal fatto di essere decorata con due cicli d'affreschi.
E' presente anche uno stemma della famiglia Tomacelli di origine napoletana.
Fu infatti governatore di Spoleto tra la fine del XIV secolo e l'inizio del XV secolo Marino Tomacelli, imparentato con Bonifacio X.

Camera Pinta
La sala è divisa in due ambienti da un arco: la camera da letto e lo studiolo.

allegoria della pesca
Bagno nella fontana della giovinezza

Scene di amor cortese (giochi, caccia e pesca) affrescano la camera da letto.

scena di caccia
cavalieri
Lo studiolo presenta invece scene che narrano le storie di dame e cavalieri (stile roman de chevalierie).
Nella sala vi è anche un accesso ad una latrina.

ciclo cavalleresco
latrina






















Nelle 15 sale del piano terra e del primo piano della Rocca trova posto il Museo del Ducato di Spoleto.
simbolo dell'Evangelista Luca - XIII sec.
Il Museo raccoglie opere che testimoniano l'origine e lo sviluppo del Ducato di Spoleto dal VI secolo (epoca della conquista longobarda) al XII secolo (con l'avvenuta annessione della città allo Stato pontificio) per poi giungere fino al XV secolo.

Sculture, corredi funerari, frammenti architettonici, affreschi e dipinti su tavola, crocifissi, statue lignee dipinte sono esposti negli ambienti della Rocca anch'essi adornati di pitture ai soffitti e alle pareti.

decorazione dell'appartamento Piccolomini
appartamento Piccolomini













Si percorrono così la sala del tinello, le sale degli uffici, la sala della giustizia, la sala del fiscale, la sala dell'opificio (al piano terreno), l'appartameto del castellano, la cappella Borgia, l'appartamento Piccolomini (al primo piano).

appartamento del castellano

stemma nell'appartamento del castellano





La carrellata di foto che segue, è un assaggio delle opere d'arte racchiuse in questo scrigno pregevole che è la Rocca albornoziana.

Sarcofago del Buon Pastore - V sec.
calco in gesso della facciata della cattedrale - VII sec.
mosaico pavimentale - VI sec.
sarcofago di S.Isacco - XII sec.
sarcofago di S.Gregorio - XV sec.
ornamenti e gioielli longobardi
lastra dalla chiesa dei S.S.Apostoli - IX sec.
lastra di marmo - IX sec.


Martirio dei Santi Giovanni e Paolo - XII sec.
Allegoria della Giustizia e Cancelliere imperiale
Crocefisso - XII sec.

Martirio di S.Biagio - XIII sec.


capitello con foglie d'acanto e teste - XIV sec.
Madonna con Bambino - XIV sec.

Dossale Spiridlos - XIV sec.





Cavaliere in lizza - XIV sec.
Trittico di S.Maria delle Grazie - chiesa di S.Maria delle Grazie (Monteluco)
Polittico di S.Eutizio - XV sec.
Madonna co Bambino e santi francescani - XV sec.
Madonna con Bambino in trono - Antonello de Saliba
percorso meccanizzato







Per entrare alla rocca ci sono due accessi: uno è quello del viale che da P.za Campello sale costeggiando le mura della Rocca, e uno meno faticoso, che tramite ascensore da via M.Gattaponi giunge alla Torre del Forno, vicino alla biglietteria.

Se si parcheggia al Parcheggio della Ponzianina (5€/giorno) si può raggiungere l'ascensore per la Rocca con il percorso meccanizzato che da lì ha inizio.

Torre del Forno
mura della Rocca
Orario Rocca:
            aprile/ottobre        tutti i giorni        9.30/19.30
            novembre/marzo   martedì/sabato   9.30/18.30   domenica  9.30/17.30
           
Orario Museo:
           martedì/domenica
           aprile/ottobre          martedì/sabato  9.30/19.30   domenica  9.30/13.45
           novembre/marzo     martedì/sabato  9.30/18.30   domenica  9.30/13.45
                                          
Costo: 6€        Rocca
           7,50€   Rocca + Museo
__________

Sulla piazza Campello dove vi è l'ingresso alla Rocca, si trovano l'ex chiesa dei S.S.Simone e Giuda (divenuta poi una caserma) e la Fontana del Mascherone.

chiesa dei S.S.Simone e Giuda
Fontana del Mascherone






















La fontana del seicento, ristrutturata poi nel 1736,  è così chiamata per il volto scolpito in pietra simile ad un satiro ghignante.
L'acqua che esce dal mascherone si riversa poi in tre vasche.

mascherone
La scritta BIBE VIATOR posta sopra un'altra fontanella alla sua destra, invita il passante ad abbeverarsi.




CONCLUSIONI
Ai piedi delle mura della Rocca si trova il Ponte delle Torri il cui estremo opposto presenta una torre d'avvistamento sulla valle del Tessino.
Se siete curiosi e volete saperne di più su uno dei monumenti simbolo di Spoleto vi invito a leggere il mio post "Spoletium, la Spoleto romana".




2 commenti:

ECO 16 ha detto...

Un bell'articolo e belle foto. lo dico dopo essere stato a Spoleto proprio 2 giorni fa.

Raffaella ha detto...

Grazie per i complimenti...mi fanno sempre molto piacere e mi gratificano per il tempo che vi ho dedicato!

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