Alcuni anni fa siamo stati di passaggio a Cluny, e in quell'occasione abbiamo potuto visitare, per questioni di tempo, solo i resti della sua grandiosa
Abbazia, alla quale dedicai un post ("
Borgogna: l'Abbazia romanica di Cluny" marzo 2013).
Nell'ultimo nostro viaggio verso Parigi abbiamo sostato nuovamente a Cluny.
Naturalmente in questi anni si sono fatte nuove scoperte archeologiche, e la visita all'
Abbazia si è arricchita di nuovi approfondimenti.
Inoltre abbiamo visitato quei siti (per esempio il
Musée d'Art et d'Archéologie), che nel nostro precedente viaggio non avevamo potuto visitare.
Nei prossimi tre
post cercherò di riportare ciò che durante questa nuova sosta abbiamo potuto aggiungere alla visita di questa interessante e storica cittadina.
Un
post lo dedicherò alle case romaniche che hanno conservato, nonostante siano passati diversi secoli, le loro peculiarità, mentre un altro
post lo dedicherò agli edifici che testimoniano la trasformazione di Cluny in epoca gotica e poi rinascimentale.
In questo
post invece aggiungerò due tasselli "romanici" alla descrizione della città: i frammenti delle sculture romaniche del
nartece e il
grande portale romanico della chiesa abbaziale denominata
Cluny III (conservati al
Musée d'Art et d'Archéologie).
Un piccolo spazio poi occuperà la descrizione de la
Chiesa di S.Marcel.
L'abbazia di Cluny, fondata dal duca Guglielmo d'Aquitania nel 910, vede il susseguirsi della costruzione di tre chiese abbaziali:
- Cluny I : costruita dall'abate Bernone come ampliamento della precedente chiesa della residenza di caccia del duca (926/948)
- Cluny II: iniziata nel 948 e consacrata nel 981
- Cluny III: iniziata per per volere dell'abate Ugo di Semur nel 1088 e consacrata nel 1095, che durante il periodo medioevale divenne la più grande chiesa della cristianità (era lunga 187m compreso il nartece).
Nel 1798, dopo la Rivoluzione, l'
Abbazia venne venduta a lotti come bene nazionale e successivamente demolita con l'esplosivo.
L
'Abbazia di Cluny divenne una cava di pietra a cielo aperto.
La facciata occidentale della chiesa
Cluny III aveva un grandioso
portale romanico, costruito tra il 1110 e il 1120, che l'8 maggio 1810 venne fatto saltare anch'esso.
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Cluny III: ciò che resta |
Nel 1926 l'architetto e storico dell'architettura ad Harward Kenneth J.Conant incominciò la sua ricerca delle rovine dell'Abbazia, che si protrasse per ben trent'anni.
Nel 2010, in occasione del 1100 esimo anniversario della fondazione dell'
Abbazia, si è voluto restituire un'immagine virtuale di Cluny III con un film in 3D e la ricostruzione monumentale del portale romanico su una struttura metallica progettata per presentare i frammenti rinvenuti durante gli scavi.
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ricostruzione del portale romanico |
La presentazione è avvenuta a Parigi nel Musée de Cluny, il Museo Nazionale del Medioevo, allestito nel palazzo fatto costruire dall'abate Jean III de Bourbon.
Lo stesso abate fece costruire a Cluny la sua residenza, dove oggi è ospitato il Musée d'Art et d'Archéologie e dove è stata poi permanentemente trasferita la struttura del portale.
Molti frammenti erano finiti in collezioni pubbliche o private.
Solo il 5-10% degli intagli scolpiti ci sono pervenuti.
Si possono avanzare solo ipotesi sull'iconografia del portale basandosi sulle poche raffigurazioni grafiche pervenuteci.
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frammenti ancora da identificare |
Il portale nella sua interezza misurava 20m di larghezza, 16,60m di altezza sotto la cornice e aveva uno spessore di 40cm.
Non aveva un
trumeau (il pilastro al centro del portale).
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ricostruzione delle dimensioni e delle parti che componevano il portale romanico e parte ricostruita nel museo |
La ricostruzione del museo invece ha le dimensioni di 5,60m di larghezza per 8m di altezza, rappresentando quindi solo una porzione del portale originale.
Dei 400 frammenti pervenutici solo una piccola parte è infatti esposta al pubblico.
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ricostruzione del portale romanico (tratta dal film in 3D) |
Il timpano era costituito da un blocco monolitico pesante 23 tonnellate, estratto da una cava a nord di Cluny e portato fino all'
Abbazia facendolo rotolare su tronchi di legno.
In esso vi era scolpito, racchiuso in una mandorla circondata da
angeli e dai
simboli degli Evangelisti, il
Cristo in Gloria.
Nella parte alta del portale erano raffigurate quattro figure: due in piedi e due sedute.
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possibile ricostruzione iconografica del timpano e dell'architrave del portale romanico (Helen Kleinschmidt) |
Al di sopra del timpano vi erano quattro arcate: la prima decorata con angeli, la seconda con palmette, la terza con vegliardi e la quarta liscia.
Anche l'architrave era stata ricavata da un unico blocco di pietra.
Probabilmente sull'architrave era raffigurata la
Vergine circondata da
angeli e dagli
Apostoli (sei su ogni suo fianco), con alle estremità scene difficili da verificare: forse
Le pie donne al sepolcro (di cui si conserva la testa di un soldato che dorme) da un lato, e i
Pellegrini di Emmaus dall'altro.
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frammenti dell'architrave: frammento del braccio di soldato addormentato (N°1), frammento della gamba del soldato addormentato (N°2), testa di soldato addormentato (N°3), busto della Vergine (N°4), frammento di tunica (N°5) |
Uno dei frammenti più importanti del portale è il busto di
S.Pietro, che doveva appartenere alla zona del pennacchio, conservato al
Museo d'Arte di Providence (Rhode Island - Stati Uniti).
Il museo di Cluny espone una copia in 3D dell'originale.
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copia del busto di S.Pietro |
Un frammento raffigurante un
Angelo Atlante proverrebbe dalla console destra del portale.
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frammento di Angelo Atlante |
Anche un frammento raffigurante l
'aquila simbolo di S.Giovanni Evangelista (conservato oggi al
Musèe du Louvre di Parigi), che si sarebbe trovato nel timpano intorno al
Cristo in Gloria, apparterrebbe al portale romanico di
Cluny III.
Il portale romanico, anche se è stato ridipinto in epoca gotica, ha perso la maggior parte della sua policromia.
I colori usati erano brillanti: ocra gialla, vermiglio, rosso piombo, verde, blu di lapislazzuli, associati a dorature.
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Nel 1130 iniziò la costruzione del nartece di Cluny IIII che terminò nel 1220/1230.
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nartece della chiesa Cluny III |
Era costituito da un porticato a tre navate con cinque campate ed era lungo 37m.
Venne poi innestato nella facciata gotica della chiesa che era inquadrata da due torri dette "Barabans"
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disegno di J.B.Lallemand di come appariva nel 1773 la facciata di Cluny III |
Il nartece era anche chiamato "
Galilée" in riferimento
dell'apparizione di Cristo agli Apostoli in Galilea: era quindi un luogo
di passaggio tra la vita imperfetta e la vita perfetta, tra la vita e
la morte. Per questo nella cappella posta al primo piano del nartece si
celebravano le messe per i morti.
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resti dei muri della navata laterale del nartece |
Il
Musée d'Art et d'Archéologie conserva alcuni dei frammenti provenienti dagli scavi delle rovine del nartece.
Sono esposti nella sala dei sotterranei del palazzo gotico tre
capitelli decorati con foglie d'acanto e un frammento di capitello con testa d'animale mostruoso che si trovavano nel nartece.
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capitello del nartece |
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capitello del nartece |
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capitello del nartece |
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frammento di capitello del narcete con testa di mostro |
Qui si trovano anche i frammenti che componevano un
fregio del nartece.
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fregio del nartece |
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fregio del nartece (da sinistra):motivo vegetale/mostro/motivo vegetale/chimera |
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fregio del nartece (da sinistra):aquila che becca il fogliame/motivo vegetale/serpente che inghiotte un piccolo pesce appeso a un ramo/motivo vegetale |
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fregio del nartece: sirena |
Otto dei frammenti che lo componevano furono incorporati nel
lavatoio neogotico di Challes Thoissey.
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fregio del nartece (da sinistra): due leoni addossati / testa senza barba e con capelli di media lunghezza circondata da petali/animale fantastico con corpo di leone e testa di donna incoronata/ motivo vegetale |
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fregio del nartece (da sinistra): motivo vegetale/testa di ariete/sirena con serpente |
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fregio del nartece (da sinistra):animale fantastico con zampe artigliate/rosone/uccello-sirena con berretto |
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fregio del nartece (da sinistra): motivo vegetale/animale ibrido con testa di cane e corpo di rettile/motivo vegetale/sirena |
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fregio del nartece (da sinistra):animale fantastico (drago?)/motivo vegetale/animale con testa d'uomo, corpo d'uccello e coda che termina con un mazzo di foglie |
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fregio del nartece (da sinistra):motivo vegetale/animale non identificato/motivo vegetale |
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fregio del nartece (da sinistra):animale fantastico con testa umana, corpo animale e coda che termina con due foglie/motivo vegetale/personaggio che si toglie una spina |
Tra i reperti qui conservati vi è anche una chiave di volta con la raffigurazione dell'
Agnello Pasquale, che si trovava nell'ultima traversa orientale del nartece.
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chiave di volta con l'Agnello Pasquale |
Sulla chiave di volta era iscritto:
HIC PARVUS SCULPOR AGNUS IN CELO MAGNUS
("questo piccolo agnello scolpito, in cielo è grande")
CURIOSITÀ: sulla pavimentazione delle strade di Cluny si trovano delle placche in bronzo con l'effige di questo
Agnello Pasquale; segnano un percorso pedonale dei punti storico-artistici più interessanti della città.
Provengono o dalla navata della chiesa o dal nartece i
due capitelli posti al pian terreno del museo: in uno sono raffigurati
uccelli, mentre nell'altro il
Peccato originale o Adamo ed Eva.
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capitello del Peccato originale o di Adamo ed Eva |
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capitello con uccelli |
http://www.cluny-abbaye.fr/Actualites/LE-MUSEE-D-ART-ET-D-ARCHEOLOGIE
Orario: lunedì/domenica
2 gennaio/marzo 9.30/17.00
aprile/settembre 9.30/18.00
luglio/agosto 9.30/19.00
ottobre/dicembre 9.30/17.00
Costo: 9,50€ museo + abbazia (biglietto valido 2 giorni)
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Altro tassello romanico mancante nella nostra precedente visita di Cluny era stato il bel campanile della
Chiesa di Saint Marcel.
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Chiesa di S.Marcel |
Al momento della sua costruzione la chiesa si trovava sulla riva destra del fiume Grosne, ma si trovò riunita al borgo dopo i lavori che spostarono ad est il corso del fiume in epoca gotica.
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facciata della Chiesa di S.Marcel |
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portale della Chiesa di S.Marcel |
Questa chiesa, costruita nel 1160 dopo un incendio, sorse dove prima vi era una cappella dedicata a Saint-Odon (XI secolo), costruita da S.Ugo di Semur.
La chiesa ha mantenuto una pianta romanica.
Della seconda metà del XII secolo sono anche il lato orientale della chiesa con il coro, l'abside semicircolare e il campanile.
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campanile della Chiesa di S.Marcel |
Il campanile a pianta ottagonale si sviluppa su tre livelli, sormontati da una guglia in mattoni del XIII/XIV secolo.
E' alto 42m.
Ha una decorazione ad archi e ad aperture geminate con architrave sostenuta da piccole colonne.
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abside e campanile della Chiesa di S.Marcel |
Infine, visto che in quest'occasione di visita di Cluny ci siamo fermati più tempo, voglio suggerirvi l'indirizzo del nostro alloggio e del ristorante dove abbiamo cenato.
CHAMBRE D'HOTES LE PRE DE CLUNES
www.lepredeclunes.com
Veranges
71250 Cortambert
03 85500552
06 86663976
GIUDIZIO
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ingresso alla proprietà della chambre d'hotes |
Questa affascinante
chambre d'hotes si trova a circa 6km da Cluny, immersa nel verde e nel silenzio della campagna.
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edifici della struttura Le Pre de Clunes |
Le quattro camere messe a disposizione degli ospiti si trovano al primo piano di un casale del XVII secolo ben ristrutturato.
Sullo stesso piano si trova un angolo salotto.
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salotto comune agli ospiti |
La nostra camera era chiamata Eugénie.
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ingresso alla nostra camera |
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camera Eugènie |
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camera vista dall'alcova |
Predominavano nella camera i colori scuri: grigio, nero, viola.
Era molto ampia e poteva essere considerata una camera famigliare: nell'unico ambiente vi erano due letti matrimoniali, di cui uno era un'alcova, e un letto singolo.
Vi era nella camera anche un accogliente salottino.
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letto dell'alcova |
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l'altro letto matrimoniale |
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salottino e letto singolo |
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angolo salotto e alcova |
Dalle finestre lo sguardo poteva spaziare sui dintorni della proprietà, sul giardino con alberi modellati dall'arte topiaria e sulla piscina.
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panorama sulla campagna |
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finestra della camera con panorama sulla campagna |
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piscina |
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edificio che ospita la chambre d'hotes |
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l'edificio visto lateralmente |
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angolo del giardino |
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retro dell'edificio che ospita la chambre d'hotes |
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giardino |
Il bagno con doccia della nostra camera era stato ricavato nella torre colombaia.
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torretta colombaia che ospita il bagno della nostra camera |
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bagno della nostra camera |
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bagno della camera |
Notevole la carpenteria a vista del corridoio e della camera.
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carpenteria a vista |
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carpenteria a vista nel corridoio delle camere |
Al piano terra una saletta con cucina è destinata alla consumazione della colazione degli ospiti.
Ad un tavolo comune marmellate e yogurt fatti in casa, accompagnano
croissant e pane fresco.
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sala colazione |
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sala colazione |
Il padrone di casa produce un ottimo
Pouilly Fuissè, uno dei vini bianchi più rinomati in Borgogna, realizzato per il 100% da vitigni di
Chardonnay.
Noi ne abbiamo acquistato qualche bottiglia.
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terrazza della sala colazione |
Abbiamo trovato questa sistemazione ottima, per rilassarci dal viaggio e dalle visite culturali, ma anche per l'ottimo rapporto qualità/prezzo.
L'unica pecca è il rientro alla sera: il parcheggio e il giardino sono troppo poco illuminati!
Separatamente si trova l'edificio che racchiude una
gite (villetta in affitto per le vacanze) della stessa struttura.
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gite della struttura |
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gite della struttura |
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passaggio verso il parcheggio |
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RISTORANTE LA TABLE D'HELOISE
www.hostelleriedheloise.com
7 Rue de Macon
03 85590565
GIUDIZIO
Le due sale di questo ristorante, arredate in stile sobrio ed elegante, si trovano all'interno dell'
Hostellerie D'Heloise a Cluny.
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ingresso al ristorante La Table d'Heloise |
Una delle sale è una veranda che affaccia sul fiume.
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sale del ristorante |
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tavolo nella sala della veranda |
La cucina offerta è quella del territorio borgognone, con qualche tocco creativo.
Non mancano ottimi vini della regione che accompagnano i piatti sapientemente realizzati e ben presentati.
La nostra scelta è caduta sul menù "La Cuisine des Saveurs".
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mise en bouche |
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Foie gras d'anatra cotto, chutney di fichi e pane tostato al tartufo |
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agnello in due maniere: coscia confit e filetto arrostito accompagnati da ratatouille |
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degustazione di formaggi del territorio |
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dessert |
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dessert |
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piccola pasticceria post-dessert |
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un vino della Borgogna |
Abbiamo scelto di cenare in questo ristorante anche perché è uno dei pochi aperti il lunedì a Cluny, ma la scelta quasi obbligata non si è rivelata deludente.
Ottimo rapporto qualità/prezzo.
CONCLUSIONI
Ritornando in un luogo dopo qualche anno si scoprono sempre cose nuove.
Il nostro ritorno a Cluny ha significato un approfondimento importante per la nostra conoscenza del romanico cluniacense e della sua evoluzione, prima strutturale e poi artistica.
Se vi fermate a Cluny andate a passeggiare lungo le sue antiche vie al calare della notte: si è avvolti in un'atmosfera magica, e i monumenti appaiono ancora più affascinanti.
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Palais du Pape Gélase |
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nartece di Cluny III |
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resti della facciata gotica di Cluny III |
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Cappella dell'Hopital Saint- Blaise |
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fontana di Place Notre-Dame |
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Fontana dei serpenti |
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