sabato 9 giugno 2018

Le case romaniche di Cluny


Cluny, città della Borgogna nota per la sua abbazia cistercense di epoca romanica, conserva nei quartieri adiacenti al complesso monastico il più importante insieme d'architettura romanica civile in Borgogna e tra i più importanti in Europa.

Quando nel 910 venne fondata l'Abbazia di S.Pietro e S.Paolo da Guglielmo il Pio duca d'Aquitania, il borgo di Cluny non esisteva ancora.
Dopo essere divenuta il centro di una rete di monasteri (circa 1.000) dislocati nell'intera Europa, e una fonte economica per il passaggio dei pellegrini verso Santiago de Compostela, Cluny vede il sorgere intorno all'abbazia di un insediamento di popolazione laica.

L'Abbazia era circondata da una cinta muraria che con le sue torri aveva funzioni difensive: la Tour Ronde alta 30m (a nord-est), la Tour du Moulin (XII secolo) che ospitava al suo interno un mulino ad acqua per produrre la farina per l'abbazia ed era caratterizzata da una bertesca in legno, la Tour Fabry che prende il nome dall'abate che la fece realizzare nel XIV secolo e caratterizzata da caditoie, la piccola Tour de Guet o Tour de Buttevant, punto di contatto tra la cinta muraria dell'Abbazia e quella della città, e la Tour des Fromages risalente al XI secolo (parte inferiore).

Tour Fabry
Tour de Guet (o Tour de Buttevant) e cinta muraria
Tour du Moulin
Tour des Fromages
La "Tour des Fromages" ("Torre dei Formaggi"), denominata anche Torre dei Fagioli, si trova vicino alla Chiesa di Notre-Dame.
E' così chiamata perché nel XVIII secolo fu affittata ad un abitante della città che l'usò per stoccarvi i suoi formaggi.
Costruita nel XI secolo e sopraelevata in epoca gotica, presenta due aperture su ogni facciata.
Nel bombardamento dell'11 agosto 1944 perse la sua cima, ma ancor oggi si può salire sulla sua sommità per ammirare il panorama della città (2€). 
Oggi la torre è sede dell'Ufficio Turistico di Cluny.
http://www.cluny-tourisme.com

Tour des Fromages
 Il borgo monastico si sviluppò all'ombra dell'abbazia tra l'XI e il XIV secolo e contò 3.000 abitanti.
Di questo borgo si conservano ancora le vestigia di circa 200 case medievali

Abbazia e borgo medievale di Cluny nel XIII secolo
Inizialmente le abitazioni vennero costruite all'esterno della cinta muraria dell'Abbazia, nel  ed lato sud, lontano dalle possibili inondazioni del fiume Grosne.
Successivamente il borgo si estese sul lato settentrionale ed occidentale.

Le strade del centro storico di Cluny con la maggiore concentrazione di case medievali del XII secolo sono Rue d'Avril, Rue du Merle, Rue de la République, e intorno alla Place Notre-Dame.

Sono gli stessi costruttori dell'Abbazia ad essere chiamati alla realizzazione della case: per questo la qualità architettonica era molto importante.

Le case sono caratterizzate da facciate che presentano a piano terra grandi arcate sotto le quali si praticava il commercio, e altre porte che contenevano scale per accedere al piano superiore.
Al primo piano della facciata si affacciava una stanza ventilata e illuminata da un superbo set di finestre chiamate "claire-voie", decorate con pilastri e colonne, capitelli e fregi intagliati, a volte dipinti in colori vivaci.

caratteristiche di una facciata di casa romanica
Le decorazioni architettoniche comprendevano un repertorio di animali e un ricco vocabolario di forme geometriche e di motivi vegetali.

Anche l'interno di alcune case medievali conserva la distribuzione degli spazi che veniva generalmente adottata, camini e pitture.
Restano a Cluny circa una quarantina di case con elementi e caratteristiche dell'epoca romanica.
Purtroppo le case sono oggi private e è difficile poter visitare il loro interno.

murale sulla facciata di una casa di Cluny con rappresentazioni del cambiamento dello stile delle finestre nei secoli

Il nostro itinerario ha inizio uscendo dalla Porte d'Honneur, porta facente parte delle mura che circondavano l'abbazia.

Porte d'Honneur (vista da fuori le mura)
Porte d'Honneur (vista da dentro le mura)
La Porte d'Honneur, costruita intorno al 1100, introduceva al nartece e alla navata della cosiddetta Abbazia di Cluny III.
Era costituita da un doppio portale, munito un tempo da un piano con archi a tutto sesto decorati.
Dopo qualche anno dalla sua costruzione fu trasformata in portineria, e veniva utilizzata per il cerimoniale d'entrata di visitatori importanti, prima di essere accompagnati dall'abate di Cluny.
Nel XVI secolo, sotto l'abate Claude de Guise, la porta fu modificata e allargata, aggiungendo un secondo piano molto alto.
Oggi rimangono le arcate del piano terra decorate con colonnine attorcigliate dai capitelli corinzi scolpiti tra il 1120 e il 1130, e pilastri scanalati. 

La via che costeggia la Porte d'Honneur è la Rue de la République, considerata un tempo una delle vie più prestigiose della città.

Rue de la République
Il suo nome è cambiato più volte: da Rue de l'Abbaye, a Rue Royale, a Rue de la République.
Ha la caratteristica di non aver modificato la sua larghezza dall'epoca romanica.
I monaci accettarono la costruzione di case addossate alla cinta muraria difensiva, che si è alzata in altezza nel tempo.

Su questa strada si affacciano numerose case che conservano vestigia medievali.

case romaniche di Rue de la République
Proprio davanti alla porta si trova una casa romanica che mostra le diverse trasformazioni avvenute nel tempo.

casa romanica di Rue de la République
finestre del piano terra
Al N° 23 si trova una casa di cui si conservano la larga architrave monolitica delle aperture rettangolari del piano terra, e al piano superiore un frammento delle arcate a "claire-voie", oggi rimpiazzate da finestre moderne.

casa romanica al N° 23 di Rue de la République
Al N° 25 si trova l'edificio chiamato Maison du Puits des Pénitents Noirs o Maison du Petit Saint-Jean.

Maison du Puits des Penitents Noirs
Al piano terra di questa casa, dalla porta a sinistra nella facciata, si accede al piano superiore, mentre l'arcata era l'accesso alla zona riservata a spazio commerciale.
La finestra "claire-voie" realizzata intorno al 1160, è decorata da sculture, un tempo anche colorate.

finestre "claire-voie" della Maison des Penitents Noirs
Davanti a questa casa si trova tutt'oggi un pozzo chiamato "dei Penitenti" o "del Piccolo  Saint-Jean", dal quale la casa ha preso il nome.
Puits des Penitents
All'incrocio di Rue Mayeul con Rue de la Chanaise, al N° 1/3 si trovava una casa romanica che un tempo erano tra le più belle di Cluny: la Maison Petit Saint-Jean.

Maison Petit Saint-Jean
E' l'unica casa romanica di Cluny di cui è noto il nome del proprietario: nel 1248 apparteneva alla famiglia Du Bois, una delle più conosciute casate borghesi cluniacensi.
Presentava due arcate al piano terra e una vasta "claire-voie" di 10 aperture al piano superiore.

facciata laterale della Maison Petit Saint-Jean
resti di finestra geminata
Anche la casa al N° 2 di Rue de Chanaise richiama l'attenzione per la conservazione al piano terra dell'ingresso ad arcata di una bottega.

casa al N° 2 di Rue de la Chanaise
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Ritornando sui nostri passi sino alla Porte d'Honneur, si imbocca la Rue d'Avril, la via difronte alla porta e perpendicolare alla Rue de la République.

Rue d'Avril
Anche su questa strada sorgono ancora case romaniche interessanti.
Al N° 6 vi è la cosiddetta Maison de la Monnaie detta anche dei "4 banaux" (forni pubblici).
Questo edificio fu costruito intorno al 1150 ed è la testimonianza che a Cluny durante il medioevo veniva battuta moneta.

Maison de la Monnaie
Questa casa presenta al piano terra due arcate gemelle molto profonde.
Il muro tra le arcate supporta la parte dietro di un camino che si trova nella sala al primo piano che affaccia sulla strada.

disegno dell'aspetto medievale di Rue d'Avril e della Maison de la Monnaie
Le due porte della facciata conducono a scale in pietra che portano agli ambienti del primo piano.
Al primo piano si trovano due finestre "claire-voie" che affiancano il camino.
Queste, di forma rettangolare, sono sormontate da un'architrave ed hanno piccole colonne con capitelli senza decorazioni scolpite.
Si pensa che questo edificio, per il suo aspetto più severo dei precedenti, abbia accolto manifestazioni pubbliche o abbia ospitato le istituzioni.

Al N° 12 si trova la cosiddetta Maison Descours che presenta in facciata due arcate e resti di una "claire-voie" geminata (in origine a sei aperture), con arcate e colonnine con capitelli (oggi murata).

Maison Descours
"claire-voie" della Maison Descours
Al N° 15 si trova un'altra casa romanica che presenta una facciata con arcate e una "claire-voie" con arcate e colonnine.
Conserva al suo interno molte delle strutture tipiche dell'epoca romanica.
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Proseguendo l'itinerario alla scoperta delle case romaniche di Cluny, ci spostiamo su Rue du Merle.
Su questa strada si può riconoscere l'aspetto urbano del borgo: dal XII secolo le facciate delle case iniziarono ad allinearsi lungo la via.
Inizialmente infatti le case erano state impiantate arretrate rispetto la via e le loro facciate erano precedute da un cortile.

Un esempio di questa trasformazione si può trovare nella facciata della casa del N° 20 di Rue du Merle, considerata la casa più antica di Cluny (1090/1091).
Intorno al 1200 infatti, una seconda facciata fu costruita davanti alla facciata della fine dell'XI secolo di questa casa, ed infine rimpiazzata dalla facciata attuale nel XVI secolo.

da sinistra: case al N° 24/22/20 di Rue du Merle
La casa al N° 18 ha perduto la sua facciata romanica nell'ampliamento della strada del XVIII e XIX secolo.

da destra: case al N° 18 e 20 di Rue du Merle
Essa presentava una "claire-voie" con un pilastro sul quale erano scolpiti un musicista da un lato e  dall'altro un calzolaio con una vecchia che chiede l'elemosina (conservato al Musée Ochier).

disegno della "claire-voie" con pilastro con calzolaio della casa al N° 18 di Rue du Merle
frammenti della "claire-voie" e pilastro con calzolaio e musicista della casa al N° 18 di Rue du Merle
La Demeure Duforeau (N° 9) del XII secolo presenta una classica facciata con arcate e "claire-voie" decorata con arcate e colonnine, e due aperture geminate.

Demeure Duforeau
"claire-voie" della Demeure Duforeau
La casa del N° 11 del XII secolo presenta aperture rettangolari, e aperture geminate con capitelli e fregio.
 
casa al N° 11 di Rue du Merle
aperture con colonne e arcate  (primo piano) e rettangolari (secondo piano) della casa casa al N° 11 di Rue du Merle
All'angolo tra Rue du Merle e Rue Josephine Desbois si trova la cosiddetta Maison des Vendanges ("dei Vendemmiatori"), una delle case romaniche più belle di Cluny.

Maison des Vendanges
La casa presentava una sontuosa "claire-voie" ripartita sulle due vie, da una parte de dall'altra di un pilastro d'angolo.

disegno della "claire-voie" della Maison des Vendanges
"claire-voie" e fregio della Maison des Vendanges (Musée Ochier - Cluny)
resti della "claire-voie" del lato Est della Maison des Vendanges
resti della "claire-voie" del lato Nord della Maison des Vendanges / in alto a sinistra: rappresentazione simbolica della Lussuria, una donna che cavalca un mostro i cui seni sono morsi da serpenti
Sotto la cornice correva un fregio scolpito con un vendemmiatore nella sua vigna, e 25 medaglioni dove si alternano figure e motivi vegetali al di sotto di arcate decorate.
E' questo un esempio di come l'architettura civile romanica di Cluny fosse legata a quella strettamente religiosa.
Oggi sulla facciata della Maison des Vendanges la "claire-voie" è disegnata, mentre l'originale si trova in una sala del Musèe Ochier.

Rue Josephine Desbois: ricostruzione fregio Est (mancano i medaglioni che oggi sono occupati dalla finestra)
fregio Est (Rue Josephine Desbois): vendemmiatore, una rosa, una donna acrobata che si tiene sulle mani
fregio Est (Rue Josephine Desbois): una rosa, un grifone, una rosa fatta da palmette intrecciate, una leonessa
ricostruzione fregio Est (Rue Josephine Desbois): vendemmiatore, una rosa, una donna acrobata che si tiene sulle mani, una rosa, un grifone, una rosa fatta da palmette intrecciate
 fregio Est (Rue Josephine Desbois): una rosa composta da quattro foglie di quercia, una capra attaccata da due cani, una rosa composta da palmette convergenti verso il centro
fregio Est (Rue Josephine Desbois): una rosa composta da palmette convergenti verso il centro, un cinghiale che mette le zampe in un piatto, una rosa trilobata
ricostruzione fregio Est (Rue Josephine Desbois): un cinghiale che mette le zampe in un piatto, una rosa trilobata, (medaglione scomparso, sostituito qui da quello della leonessa che occupava il posto della finestra), una rosa
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Rue du Merle: ricostruzione fregio Nord
fregio Nord (Rue du Merle): Atlante denudato, (medaglione mancante), un cervo attaccato da due cani, una rosa a quattro petali


ricostruzione fregio Nord (Rue du Merle): Atlante denudato, (medaglione mancante sostituito qui da una rosa), un cervo attaccato da due cani, una rosa a quattro petali, aquila ad ali spiegate

fregio Nord (Rue du Merle): medaglione disperso, una rosa, un basilisco, una rosa a foglie d'acanto, un personaggio con il viso di animale tra due pesci, una rosa/ colonnina tortile con capitello con Sirene della "claire-voie"
ricostruzione fregio Nord (Rue du Merle): una rosa, un basilisco, una rosa a foglie d'acanto, un personaggio con il viso di animale tra due pesci, una rosa
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Su Rue Josephine Desbois si trovano altre case romaniche.
Questa via, detta anche Rue Neuve, nascente dal Carruge des Forges, luogo strategico nel Medioevo, è un prolungamento della Rue de la République, che discendeva sino all'Abbazia.

Rue Josephine Desbois
La casa al N° 4 è decorata con una "claire-voie" del XII secolo con capitelli e fregio.

casa al N° 4  di Rue Josephine Desbois
"claire-voie" con fregio della casa al N° 4 di Rue Josephine Desbois
Al N° 4bis si trova una "claire-voie" ad aperture rettangolari.

casa al N° 4bis di Rue Josephine Desbois
Anche al N° 5bis si trovava una "claire-voie" dalle aperture rettangolari, ma con colonnine.

Al N° 6ter si trova ancora una "claire-voie" con colonnine e fregio.

casa al N° 6 ter di Rue Josephine Desbois
"claire-voie" con fregio della casa al N° 6ter di Rue Josephine Desbois
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Parallela a Rue Josephine Desbois è Rue de la Barre, anch'essa una via con case romaniche.

Rue de la Barre
Al N° 3 (ad angolo con Rue Notre-Dame) si trova una casa costruita nel 1136, ossia prima della consacrazione di Cluny III.

casa al N° 3 di Rue de la Barre
Dietro la sua facciata classica si nasconde una delle case romaniche più importanti d'Europa.
ricostruzione della casa romanica al N°3 di Rue de la Barre
Questa casa, la più grande di Cluny e la seconda casa cittadina più antica di Francia, è costituita da un corpo alto tre piani con due grandi sale sovrapposte.
E' forse stata la sede del prevosto.

Nella facciata laterale si può individuare una un'apertura geminata con capitello, aperture geminate murate e carpenterie del XII secolo.

apertura geminata chiusa e apertura geminata con capitello
apertura geminata murata
Al N° 5 è presente un'apertura rettangolare a colonnetta.

casa al N° 5 di Rue de la Barre
Al N° 8 , proprio di fronte alla Chiesa di Notre-Dame, si trova la Maison des Griffons o "des Dragons", così chiamata per le rappresentazioni poste nella parte alta del pilastro posto al centro della sua "claire-voie" (1250).

Maison des Griffons
Questa casa romanico-gotica si ipotizza sia stata la prima casa comune (Hotel-de-Ville), costruita nel XV secolo dai borghesi per riporvi, un po' clandestinamente, documenti ed armi.

La sua facciata presenta una "claire-voie" con aperture rettangolari con colonnine, capitelli ornati con uccelli e dragoni scolpiti, e pilastri decorati.

"claire-voie" e pilastro scolpito della Maison des Griffons
La grande arcata del piano terra è scomparsa durante i lavori di allineamento delle facciate nel 1890, quando fu aggiunto anche il balcone al primo piano.
Oggi la casa, acquistata dalla città, è in fase di restauro per poi essere mostrato al pubblico anche l'interno, ricco di testimonianze riguardo la vita domestica medievale.

lavori di ristrutturazione dell'interno della Maison des Griffons
La facciata della casa al N° 10 ha perduto la sua "claire-voie" con otto aperture, rimontata nel XIX secolo sulla serra del Parco Abbaziale vicino all'Hotel-de-Ville.

disegno con rappresentazione delle case romaniche ai N° 8 e 10 di Rue de la Barre
Al N° 20 si trova la Maison des Echevins (assessori comunali nel medioevo), una casa acquistata nel 1619 per succedere a quella che si trovava, come già detto, forse al N°8.
Questa casa nascose durante la Rivoluzione dei rivoluzionari nel sottotetto.
La casa presentava una "claire-voie" con aperture rettangolari con colonnette e capitelli.
Da notare anche l'imposta in legno originale: serviva per poter comunicare con l'esterno protetti da una griglia.

Maison des Echevins
Le facciate delle case medievali che ornavano nel medioevo la piazza furono rimodernate nella maggior parte al fine di realizzare un tracciato più regolare, mentre gli edifici sul lato nord furono distrutti dai bombardamenti del 1944, e poi ricostruiti ad eccezione di una torretta con scale.  

Place Notre-Dame
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Anche su Rue Lamartine, la via principale nel medioevo e tutt'oggi, si trovano case medievali.

Rue Lamartine
Rue Lamartine
Al N° 15 si trova la Maison Duranton, l'unico edificio costruito in legno e muratura.

Maison Duranton
La facciata di questa casa conserva elementi architettonici del XII e del XV secolo: le volte del piano terra, la "claire-voie" ad aperture rettangolari al primo piano e la "claire-voie" con colonnine, capitelli e fregio al secondo piano sono romaniche (1200), mentre la costruzione à pans de bois all'angolo e le finestre à meneaux sono del XV secolo.

"claire-voie" del secondo piano della Maison Duranton
Le tre case seguenti ( N°17, N°19 e N°21) presentavano aperture rettangolari con colonnine e capitelli.

case al N° 19 e 21 di Rue Lamartine
aperture con colonnine al primo e al secondo piano della casa al N° 21 di Rue Lamartine
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Numerosi reperti architettonici romanici sono conservati nel Museo d'Arte e Archeologia di Cluny, detto anche Musée Ochier, che trova la sua sede nell'antico Palazzo Abbaziale di Jean de Bourbon.

Palais Jean de Bourbon
Il palazzo fu costruito dall'abate Jean de Bourbon, figlio naturale del duca Jean I de Bourbon, tra il 1456 e il 1485, vicino alla Porte d'Honneur.
Egli volle farsi costruire un edificio residenziale indipendente, abbandonando il palazzo gotico  detto Palazzo di Papa Gelasio, situato davanti agli edifici conventuali.
Il museo prende il nome dall'appassionato d'archeologia Jean Baptiste Ochier che lo fondò con i reperti provenienti dallo smantellamento dell'Abbazia di Cluny dopo la Rivoluzione.
Oltre alla ricostruzione del timpano della facciata gotica e del portale romanico di Cluny III (spiegata da un interessante filmato), e la chiave di volta dell'Agnello Pasquale di Cluny III, il museo conserva importanti reperti d'arte romanica e gotica, sia religiosa che civile.

ricostruzione del portale di Cluny III
chiave di volta dell'Agnello Pasquale (Cluny III)

Oltre alla già citata "claire-voie" della Maison des Vendanges, sono molti i frammenti delle decorazioni romaniche che ornavano le case di Cluny qui raccolte.

Due "claire-voie" qui conservate si trovavano sulle facciate di due case in Petite Rue Lamartine.
La casa romanica (XII secolo) posta al N° 7, distrutta alla fine del XIX secolo, aveva due "claire-voie", una su ognuno dei suoi piani.
Le "claire-voie" erano costituite da colonnine alternate a fusto liscio e a fusto decorato.


"claire-voie" del primo piano della casa al N° 7 di Rue Lamartine (Musée Ochier - Cluny)
Al Musée Ochier è conservata anche la "claire-voie" della casa posta al N° 9 della stessa via.
Questa casa del XIII secolo, anch'essa distrutta nel XIX secolo, presentava elementi sia romanici che gotici.
Ciascun piano era caratterizzato da una "claire-voie": quella del primo piano è l'unica a Cluny a presentare una decorazione di coppie di aperture sotto archi poggianti su colonnine addossate.
Le architravi son decorate con motivi vegetali e animati.

"claire-voie" del primo piano della casa al N° 9 di Petite Rue Lamartine
mostro antropomorfo: particolare della "claire-voie" del primo piano della casa al N° 9 di Petite Rue Lamartine
particolare della "claire-voie" del primo piano della casa al N° 9 di Petite Rue Lamartine
La "claire-voie" del secondo piano, nonostante sia stata costruita nello stesso periodo della sottostante (XIII secolo), è stata realizzata in stile romanico.

Dalla casa posta al N° 4bis della stesa via proviene la testa femminile facente parte un tempo di una finestra geminata al primo piano della facciata.

testa femminile di una finestra geminata della casa al N° 4bis di Petite Rue Lamartine
Appartenevano alla cosiddetta Maison du Pontet, posta al N° 23 di Rue Filaterie, i frammenti di una delle più grandi "claire-voie" di Cluny, oggi conservati al museo.

frammenti della "claire-voie" della casa al N° 23 di Rue Filatiere
Sono conservati nel museo anche i frammenti di una "claire-voie" del XII secolo appartenuta ad una casa di localizzazione sconosciuta, andata perduta insieme alla sua documentazione fotografica dopo la Prima Guerra Mondiale.

frammenti della "claire-voie" di una casa romanica di localizzazione sconosciuta
Proveniente invece dalla finestra di una casa distrutta nel 1896 posta al N° 2bis di Rue Bellepierre è l'architrave detto Linteau de la Belle Pierre,  il cui bassorilievo presenta una scena di torneo di cavalieri e una scene in cui Sansone combatte contro un leone.

Linteau de la Belle Pierre dalla casa al N° 2bis di Rue Bellepierre
Dalla casa al N° 16 di Rue de la République provengono i frammenti del timpano decorato con un fiore a sei petali il cui bottone centrale è diviso da una croce di Sant'Andrea.

frammenti del timpano della casa al N° 16 di Rue de la République

http://www.cluny-abbaye.fr/Actualites/LE-MUSEE-D-ART-ET-D-ARCHEOLOGIE
Orario: lunedì/domenica
            2 gennaio/marzo  9.30/17.00
            aprile/settembre   9.30/18.00
            luglio/agosto        9.30/19.00
            ottobre/dicembre  9.30/17.00
Costo: 9,50€ museo + abbazia (biglietto valido 2 giorni)


CONCLUSIONI
La maggiore concentrazione di case del XII secolo in Europa, dopo di Venezia, si trova a Cluny.
L'arte romanica espressa nelle facciate degli edifici civili di questa città ricalca la ricercatezza espressa negli edifici religiosi dell'Abbazia.
Pur rispettando una certa regola strutturale, numerosi sono i motivi che si possono ritrovare nelle decorazioni di capitelli, architravi e nei fregi delle abitazioni medievali di Cluny.
Nonostante le devastazioni della Rivoluzione francese, i bombardamenti dell'ultima guerra mondiale e le modifiche dell'edilizia moderna, il borgo monastico di questa affascinante città ha mantenuto fortemente un'impronta medievale e testimonia egregiamente con i suoi restauri la volontà di trasmettere ai posteri la sua arte e la sua storia.


2 commenti:

Roberto ha detto...

Complimenti Raffaella per il tuo sito.
Molto dettagliato in fotografie e descrizioni; con luoghi molto originali e informazioni difficilmente altrimenti trovabili...
Grazie.

Raffaella ha detto...

Grazie a te Roberto per aver letto e apprezzato il mio post!

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