Dopo aver visitato l'
Ala Ottocentesca degli
Appartamenti storici della Reggia di Caserta, la visita continua, dopo la
Sala di Alessandro, nell'
Ala Settecentesca o
Appartamento Vecchio.
Questo "quarto" del palazzo destinato al principe ereditario fu abitato da re Ferdinando IV e da Maria Carolina in attesa che fosse completato il "quarto" destinato alla loro abitazione.
Le prime quattro anticamere sono in stile rococò, oggi adorne di stoffe provenienti dalle seterie di S.Leucio e affrescate con i temi legati ai Cicli delle Stagioni.
La prima sala che si visita era chiamata "Prima Anticamera di Mezzogiorno", mentre oggi viene detta
Sala della Primavera.
|
Sala della Primavera |
Questa sala fu terminata sotto la direzione di Carlo Vanvitelli, succeduto al padre Luigi alla direzione delle Fabbriche del Reale Palazzo di Caserta.
Il nome della sala deriva dall'affresco
Allegoria della Primavera di Antonio de Dominicis che decora la volta.
|
Allegoria della Primavera (Antonio de Dominicis) |
|
particolare della volta della Sala della Primavera |
|
particolare della volta della Sala della Primavera |
|
particolare della volta della Sala della Primavera |
|
particolare della volta della Sala della Primavera |
|
particolare della volta della Sala della Primavera |
Le sovrapporte e i sovraspecchi sono stati decorati da Giovan Battista de Rossi nel 1781 con
Allegorie della Musica e della Poesia e raffigurano: la
Poesia Epica, la
Poesia Lirica, la
Poesia Tragica, la
Poesia Pastorale,
Apollo dio delle Arti e delle Scienze,
Orfeo protettore della Musica.
|
Allegoria della Poesia Epica (Giovan Battista de Rossi - 1781) |
|
Allegoria della Poesia Tragica (Giovan Battista de Rossi - 1781) |
|
Allegoria della Poesia Pastorale (Giovan Battista de Rossi - 1781) |
|
Allegoria della Poesia Lirica (Giovan Battista de Rossi - 1781) |
|
Apollo dio delle Arti e delle Scienze (Giovan Battista de Rossi - 1781) |
|
Orfeo protettore della Musica (Giovan Battista de Rossi - 1781) |
Sulle pareti di questa sala sono appese alcune tele realizzate da Jacob Philipp Hackert:
Il cantiere di Castellammare nel momento in cui si vara il vascello Partenope (1786),
Il cantiere di Castellammare con le sue galeotte (1784),
La veduta del porto di Napoli con Castel Sant'Elmo (1790),
La baia di Napoli presa da S.Lucia con il ritorno della squadra da Algeri (1784).
|
La veduta del porto di Napoli con Castel Sant'Elmo (Jacob Philipp Hackert - 1790) |
|
Il cantiere di Castellammare nel momento in cui si vara il vascello Partenope (Jacob Philipp Hackert - 1786) |
|
Il cantiere di Castellammare con le sue galeotte (Jacob Philipp Hackert - 1784) |
|
La baia di Napoli presa da S.Lucia con il ritorno della squadra da Algeri (Jacob Philipp Hackert - 1784) |
Tra le finestre si trova il dipinto
Il Porto e Badia di Gaeta (Jacob Philipp Hackert).
|
Il Porto e Badia di Gaeta (Jacob Philipp Hackert) |
Sulla parete di fondo è posta invece
La veduta di Forio a Ischia (Jacob Philipp Hackert).
Sulla
console della parete di fondo è posto un
orologio di bronzo francese con raffigurazione di
Menade (1847).
|
La veduta di Forio a Ischia (Jacob Philipp Hackert) / orologio con Menade |
Illumina la sala un
lampadario di Murano (manifattura Salviati).
|
lampadario di Murano (manifattura Salviati) |
|
particolare del lampadario di Murano |
Al centro della sala si trova una
fioriera a tripode intagliata e dorata con tre vasi di porcellana lumeggiata oro con fiori dipinti.
|
fioriera con vasi in porcellana |
______
La seconda sala è chiamata
Sala dell'Estate, denominata la "Sala dove dava udienza il re".
|
Sala dell'Estate |
Proserpina che durante l'Estate ritorna dal regno dei morti dalla madre Cerere è stata raffigurata nella volta da Fedele Fischetti.
|
Proserpina che durante l'Estate ritorna dal regno dei morti dalla madre Cerere (Fedele Fischetti) |
I quattro medaglioni con scene del
Mito di Proserpina che contornano l'affresco della volta sono opera di Giacomo Funaro, come anche i
putti festosi con spighe di grano, che animano la balaustra della finta architettura.
|
ornato della volta della Sala dell'Estate (Giacomo Funaro) |
|
ornato della volta della Sala dell'Estate (Giacomo Funaro) |
|
ornato della volta della Sala dell'Estate (Giacomo Funaro) |
|
ornato della volta della Sala dell'Estate (Giacomo Funaro) |
Le sovrapporte e i sovraspecchi, realizzati da Giovan Battista de Rossi, rappresentano le
Allegorie delle Arti Liberali alternate alla rappresentazione dei
Fiumi del Regno di Napoli.
|
Allegoria di Arte Liberale (Giovan Battista de Rossi) |
|
La Musica (Giovan Battista de Rossi) |
|
L'Astronomia (Giovan Battista de Rossi) |
|
La Retorica (Giovan Battista de Rossi) |
|
Personificazione di un Fiume del Regno di Napoli (Giovan Battista de Rossi) |
|
Personificazione di un Fiume del Regno di Napoli (Giovan Battista de Rossi) |
|
Personificazione di un Fiume del Regno di Napoli (Giovan Battista de Rossi) |
|
Personificazione del Fiume Ofanto (Giovan Battista de Rossi) |
Gli intagli in stagno e piombo della fasciatura e delle sovrapporte sono di Gennaro Fiore.
Sulle pareti trovano posto i
ritratti dei principini figli di Maria Teresa di Borbone (Joseph Hickel), primogenita di Ferdinando IV e di Maria Carolina, che aveva sposato l'Imperatore d'Austria.
|
Ritratto di Maria Clementina e Ritratto dell'Infante Clementina (Joseph Hickel) |
|
Ritratto dell'Infante Maria Carolina e Ritratto dell'Infante Ferdinando (Joseph Hickel) |
Fanno parte dell'arredo della sala un
tavolino da centro con piano in legno di quercia pietrificato dallo scienziato Gerolamo Segato (che aveva scoperto il metodo per conservare corpi umani e animali pietrificandoli), e due
consoles con ripiano in marmo sulle quali si trovano
vasi in porcellana di Sassonia con frutta, ortaggi e fiori in rilievo.
|
console con specchiera |
|
vaso di porcellana di Sassonia con frutta, ortaggi e fiori |
|
tavolo da centro con ripiano in legno pietrificato |
Da questa sala si poteva accedere all'
Oratorio del Re Ferdinando II, ad aula unica sormontata da una volta a padiglione (l'ambiente s'intravede appena nel circuito di visita).
|
ingresso all'Oratorio di re Ferdinando II |
_____
La terza
Anticamera è chiamata la
Sala dell'Autunno, o come veniva chiama "Stanza appresso a quella dell'udienza".
|
Sala dell'Autunno |
Anche questa sala è illuminata da un
lampadario di Murano (manifattura Salviati).
|
lampadario di Murano (manifattura Salviati) |
Sulla volta Antonio de Dominicis ha affrescato
L'Incontro tra Bacco e Arianna.
|
volta della Sala dell'Autunno |
|
volta: L'Incontro tra Bacco e Arianna (Antonio de Dominicis) |
Nella parte di contorno al medaglione centrale della volta sono raffigurate in medaglioni con effetto
tromp-l'oeil alcune scene di amori arcadici tra
Menadi e Satiri.
|
particolare della volta: medaglione con Menade e Satiro (Antonio de Dominicis) |
|
particolare della volta: medaglione con Menade e Satiro (Antonio de Dominicis) |
|
particolare della volta: medaglione con Menade e Satiro (Antonio de Dominicis) |
Giacomo Funaro ha invece dipinto la decorazione di
Putti con festoni e viticci.
|
particolare della volta: Putti con festoni e viticci (Giacomo Funaro) |
|
particolare della volta: Putti con festoni e viticci (Giacomo Funaro) |
Le sovrapporte e i sovraspecchi realizzati da Gerolamo Starace (1780/1781), hanno soggetti mitologici:
Cerere, l'
Allegoria di Diana,
Vulcano, l'
Allegoria di Saturno,
Giunone, l'
Allegoria di Apollo,
Nettuno, l'
Allegoria di Marte.
|
Cerere (Gerolamo Starace) |
|
Allegoria di Diana (Gerolamo Starace) |
|
Vulcano (Gerolamo Starace) |
|
Allegoria di Saturno (Gerolamo Starace) |
|
Giunone (Gerolamo Starace) |
|
Allegoria di Apollo (Gerolamo Starace) |
|
Nettuno (Gerolamo Starace) |
|
Allegoria di Marte (Gerolamo Starace) |
Tra quattro
specchiere intagliate e dorate alle pareti sono appese alcune
Nature Morte.
|
Natura morta (Tommaso Realfonso detto Masilio) |
Sulle tre
consoles sono stati posti due
vasi "a pendant" decorati con figure orientali in porcellana di Capodimonte.
|
console con vaso "a pendant" (porcellana di Capodimonte) |
|
console con vaso "a pendant" (porcellana di Capodimonte) |
|
camino, specchiera e Nature Morte |
_______
L'ultima
Anticamera con il
Ciclo delle Stagioni è la
Sala dell'Inverno, in passato chiamata "Stanza dove si spoglia e veste S.M. il Re".
|
Sala dell'Inverno |
Nella centro della volta della sala Fedele Fischetti ha rappresentato
Borea che rapisce Orizia, e nei medaglioni alcune scene del
Mito di Venere e Adone.
Filippo Pascale ha dipinto invece le
quadrature della volta.
|
Borea che rapisce Orizia (Fedele Fischetti) |
|
medaglioni della volta: Mito di Venere e Adone (Fedele Fischetti) |
|
medaglioni della volta: Mito di Venere e Adone (Fedele Fischetti) |
Alle pareti sono appese tre tele commissionate da Ferdinando IV a Jacob Philipp Hackert:
Caccia al cinghiale di Ferdinando IV,
Caccia nel Cratere degli Astroni e
Caccia al cinghiale del Ponte di Venafro.
|
Caccia al cinghiale del Ponte di Venafro (Jacob Philipp Hackert) |
|
Caccia al cinghiale di Ferdinando IV (Jacob Philipp Hackert) |
|
Caccia nel Cratere degli Astroni (Jacob Philipp Hackert) |
Sono anche esposte dello stesso autore le tele
Esercitazioni militari a Gaeta il 19 maggio 1787 e
Esercitazioni militari a S.Maria della Piana.
|
Esercitazioni militari a Gaeta il 19 maggio 1787 (Jacob Philipp Hackert) |
|
Esercitazioni militari a S.Maria della Piana (Jacob Philipp Hackert) |
Le
sedie e i divani in legno bianco e oro con decorazioni pompeiane sullo schienale (
Putti impegnati in attività agricole), provengono da
Villa Favorita.
|
divano della Sala dell'Inverno |
|
particolare della spalliera di un divano con Putti impegnati in attività agricole |
|
sedie e divani della Sala dell'Inverno |
Sono presenti nella sala un
tavolo circolare con piano costituito da due
consoles affrontate in pietre dure (realizzate da Gaspare Mugnai, direttore del
Laboratorio di Pietre Dure di Napoli), un
orologio inserito in un vaso di porcellana (opera francese del XIX secolo) e una
corbeille in porcellana di Sèvres a fondo blu lumeggiato oro.
|
tavolo con pietre dure (Gaspare Mugnai) |
|
vaso di porcellana con orologio |
|
console con corbeille in porcellana di Sèvres |
Le due
specchiere dorate sono opera di G.Fiore e B.di Natale.
Gerolamo Starace ha raffigurato nei
sovraspecchi un Putto con i simboli di Giove e un
Putto con i simboli di Venere, mentre sulle sovrapporte
Venere e
Apollo.
|
specchiera ( G.Fiore e B.di Natale) e sovraspecchio con Putto con i simboli di Venere (Gerolamo Starace) |
|
specchiera ( G.Fiore e B.di Natale) e sovraspecchio con Putto con i simboli di Giove (Gerolamo Starace) |
|
Venere (Gerolamo Starace) |
|
Apollo (Gerolamo Starace) |
______
L'ambiente che segue le quattro
Anticamere descritte è chiamato
Studiolo di Ferdinando o "
Gabinetto ricco di S.M. il Re" o
Galleria di Sua Maestà.
|
Studiolo di Ferdinando |
La volta è stata affrescata da Gaetano Magri con
figure a monocromo.
|
volta dello Studiolo di Ferdinando |
Le pareti sono rivestite con
boiseries e espongono alcune
gouaches (tele con pittura a tempera) realizzate da Jacob Philipp Hackert nel 1782 e volute dal re perché gli ricordassero località a lui care:
Mietitura di S.Leucio, Cava dei Tirreni, Il Giardino all'inglese della Reggia di Caserta, Il Traghetto sul Sele, Capri, Il Casino di caccia a Persano e Ischia.
|
Il Traghetto sul Sele (Jacob Philipp Hackert - 1782) |
|
Il Giardino all'Inglese della Reggia di Caserta (Jacob Philipp Hackert - 1782) |
|
Mietitura di S.Leucio (Jacob Philipp Hackert - 1782) |
|
Cava dei Tirreni (Jacob Philipp Hackert - 1782) |
|
Ischia (Jacob Philipp Hackert - 1782) |
|
a sinistra: Capri / a destra: Il Casino di caccia a Persano (Jacob Philipp Hackert - 1782) |
Sulle pareti Carlo Brunelli ha realizzato in stucco e legno alcuni medaglioni ovali con rappresentate
figure femminili allegoriche di divinità.
|
medaglione con Figura allegorica di divinità (Carlo Brunelli) |
|
medaglione con Figure allegorica della Giustizia (Carlo Brunelli) |
Il
mobilio che arreda la stanza è in ebano con lacche giapponesi ed è copia di quello originale voluto da re Ferdinando e realizzato dall'ebanista Adam Weisweiler.
|
mobilio dello Studiolo di Ferdinando |
|
mobilio dello Studiolo di Ferdinando |
Sulla
commode è posto un
orologio di fabbricazione francese (1754) con raffigurata
Aurora sul carro nascente.
|
commode con orologio (fabbricazione francese) |
______
Si passa ora a visitare l'
Anticamera alla Stanza da letto di Ferdinando II.
|
Anticamera alla Stanza da letto di Ferdinando II |
La
volta decorata alla pompeiana è stata affrescata da Filippo Pascale.
|
volta alla pompeiana dell'Anticamera della stanza da letto del Re (Filippo Pascale) |
Ricopre le pareti una carta da parati francese dipinta e lumeggiata in oro.
L'
orologio a pendolo a forma di tempietto è di fabbricazione francese (XIX secolo).
|
orologio a pendolo (fabbricazione francese - XIX sec)/ carta da parati francese |
Sul davanzale della finestra di questa anticamera era posta una
meridiana i cui pezzi sono esposti in una vetrinetta.
|
davanzale dell'anticamera con meridiana |
|
teca con meridiana |
_____
A questo punto del percorso di visita si dovrebbero visitare la
Camera da letto del Re e l'
Appartamento della Regina (
Stanza degli Specchi, Sala degli Stucchi e Bagno di Maria Carolina, Sala dell'Età dell'Oro, Sala delle Dame di Corte, Camera da letto e studio di Margherita di Savoia) ma purtroppo da dicembre 2017 questi ambienti, a causa di un crollo dell'intonaco nella
Sala delle Dame di Corte, sono stati messi sotto sequestro e chiusi al pubblico!
Permettetemi una polemica: abbiamo telefonato preventivamente per chiedere se fossero aperte tutte le sale e ci è stato detto che era chiuso per restauro solo il Bagno di Maria Carolina...possibile che la persona preposta a dare informazioni fosse così poco al corrente di ciò che accade da mesi? E poi perché non avvisare della "mutilazione" (si spera solo temporanea) del percorso di visita sulla pagina "HOME" del sito ufficiale?
Ritorniamo alla visita.
Il percorso viene deviato nelle retrostanze settecentesche di quest'ala del palazzo.
|
retrostanze settecentesche |
Oltre ai soffitti affrescati sono degne di nota le sovrapporte decorate con
Nature morte o con
Amorini.
|
soffitto di una retrostanza settecentesca |
|
soffitto di una retrostanza settecentesca |
|
soffitto di una retrostanza settecentesca |
|
soffitto di una retrostanza settecentesca |
|
soffitto di una retrostanza settecentesca |
|
sovrapporta con Natura morta |
|
sovrapporta con Amorini |
_____
Si giunge poi all
a Cappellina di Maria Carolina d'Austria dedicata alla Vergine Addolorata
|
Cappellina di Maria Carolina d'Austria |
Fu realizzata nel 1780 e decorata da Carlo Brunelli.
|
decorazione della volta della Cappellina di Maria Carolina d'Austria( Carlo Brunelli) |
Sull'altare in stucco il dipinto il
Sacrificio di Maria di autore ignoto.
|
altare in stucco |
|
Sacrificio di Maria (autore ignoto) |
_______
La visita prosegue sul lato orientale del palazzo nelle cinque sale della
Biblioteca Palatina (purtroppo rimane fuori dal percorso di visita la
Prima Sala di Lettura).
|
libreria della Biblioteca Palatina |
La biblioteca è composta da due sale di lettura e tre sale arredate con librerie in legno di noce e mogano contenenti 1400 tra volumi e opuscoli, opere dell'età antica e moderna, di cultura napoletana ed europea, che rappresentano tutte le discipline del sapere (la più ampia è la sezione delle arti e lettere).
|
libreria della Biblioteca Palatina |
Vi sono opere di Montesquieu, Bacone, Cartesio, Filangeri, Vico, Giannone.
Sono conservate le
Collezioni delle Leggi del Regno delle due Sicilie, rari
libri di botanica, nove volumi dell'
Antichità di Ercolano esposta, la
Dichiarazione dei disegni del Real Palazzo di Caserta di Luigi Vanvitelli (1756), e l'
epistolario di 1600 scritti dell'illustre architetto che tenne per un arco temporale di 18 anni con il fratello Urbano, abate della
Chiesa di S.Giovanni dei Fiorentini a Roma, nel cui archivio fu ritrovato nel 1954.
Vi si trovano anche libretti d'opera, di balli e di musiche in generale.
|
infilata delle sale della Biblioteca |
La biblioteca fu voluta dalla regina Maria Carolina d'Asburgo.
Fu realizzata in solo tre anni e rimase attiva anche dopo l'Unità d'Italia.
_______
Si ricomincia quindi il percorso di visita dalla
Seconda Sala di lettura.
|
Seconda Sala di lettura |
|
volta della Seconda sala di lettura |
Sulle quattro sovrapporte della sala sono raffigurate a monocromo
Scene allegoriche con Vestali.
|
sovrapporte con Scene allegoriche con Vestali |
Sulla parete del camino si trova la tela
Il Ratto delle Sabine di Luca Giordano, e sulla parete opposta è esposta l'opera dello stesso autore
Apollo e Marsia.
|
Il Ratto delle Sabine (Luca Giordano) |
|
Apollo e Marsia (Luca Giordano) |
Trovano anche posto nella sala le raffigurazioni allegoriche dei Continenti:
Asia,
Europa,
Africa e
America di scuola giordanesca.
|
a sinistra: Allegoria dell'Europa (scuola giordanesca) /a destra: Allegoria dell'Asia (scuola giordanesca) |
|
a sinistra: Allegoria dell'America (scuola giordanesca) /a destra: Allegoria dell'Africa (scuola giordanesca) |
Nelle teche della sala sono esposte alcune
lettere di Luigi Vanvitelli al fratello Urbano.
|
lettere di Luigi Vanvitelli al fratello Urbano |
_______
La
Prima Sala della Biblioteca ha la volta affrescata da Filippo Pascale su disegno di Carlo Vanvitelli che rappresenta un
Planisfero circondato dai segni zodiacali e dalle costellazioni.
|
Prima Sala della Biblioteca |
|
volta della Prima Sala della Biblioteca |
|
Planisfero circondato dai segni zodiacali e dalle costellazioni (Filippo Pascali) |
|
particolare della volta |
Sulle porte sono dipinti in
medaglioni a monocromo le raffigurazioni
di grandi uomini dell'antichità classica.
|
Archimede |
|
Platone |
|
Euripide |
|
Cicerone |
Lungo tutte le pareti si trovano
librerie in mogano sulle quali trovano posto
vasi "all'etrusca", copie di vasi antichi realizzati dalla Fabbrica Giustiniani nel Settecento.
|
libreria della Prima Sala della Biblioteca |
|
vasi "all'etrusca" (Fabbrica Giustiniani) |
|
vasi "all'etrusca" (Fabbrica Giustiniani) |
|
vasi "all'etrusca" (Fabbrica Giustiniani) |
Al centro della sala si trova uno
stipo con sei portelle da ambo i lati che conservava la
Dichiarazione dei disegni del Real Palazzo di Caserta di Luigi Vanvitelli.
Sullo stipo vi sono due
candelieri in bronzo in stile impero.
|
stipo e candelieri in bronzo |
_____
La
Seconda Sala della Biblioteca presenta una
volta affrescata all'antica con motivi floreali, opera di Gaetano Magni.
|
Seconda Sala della Biblioteca |
|
volta della Seconda Sala della Biblioteca |
Questa sala è arredata con
librerie in noce, un
scrivania in mogano con
poltroncina che si trasforma all'occorrenza in scaletta.
|
librerie della Seconda Sala della Biblioteca |
|
scrittoio |
Si può notare che vi sono librerie anche nelle retrostanze della sala.
|
ambiente con librerie posto dietro la sala |
______
La
Terza Sala della Biblioteca o "Biblioteca ufficiale" presenta alle pareti quattro allegorie classiche per ripercorrere la storia dell'umanità e celebrare la nuova "Età dell'Oro" borbonica.
|
Terza Sala della Biblioteca |
|
volta della Terza Sala della Biblioteca |
La regina Maria Carolina incaricò Henrich Friedrich Füger di affrescare le pareti con scene che nascondono pensieri legati alla Massoneria, di cui lei e l'artista facevano parte.
Füger ha dipinto
Il Parnaso con Apollo e le tre Grazie,
L'Invidia e la Ricchezza (o
Allegoria della Poesia),
La Scuola di Atene,
La Protezione delle Arti e il disconoscimento dell'Ignoranza.
|
La Scuola di Atene (Henrich Friedrich Füger) |
|
L'Invidia e la Ricchezza (Henrich Friedrich Füger) |
|
Il Parnaso con Apollo e le tre Grazie (Henrich Friedrich Füger) |
|
La Protezione delle Arti e disconoscimento dell'Ignoranza (Henrich Friedrich Füger) |
L'artista si è ritratto ne La Scuola di Atene insieme ad Anton Raphael Mengs.
Nella sala ci sono un
cannocchiale e due
globi di legno dipinto, uno terrestre e uno celeste, realizzati a Parigi dal famoso geografo Didier Robert de Vaugondy, che aveva collaborato all'
Encyclopédie di Diderot.
I globi furono donati a Ferdinando IV di Borbone da suo cognato il re di Francia Luigi XVI.
|
cannocchiale e globi (Didier Robert de Vaugondy) |
Tra le finestre hanno trovato posto un
barometro con termometro (fabbricato a Londra) e un
orologio a pendolo in ottone con fasi lunari (fabbricato a Vienna da John Dollond).
|
orologio a pendolo con fasi lunari |
|
barometro |
Vi è anche nella sala uno scaffale ottagonale che per la sua forma viene chiamato "
la piramide".
|
"la piramide" |
_____
Il lato orientale del palazzo termina con la
Sala Ellittica, un ambiente privo di decorazioni utilizzato originariamente come teatrino domestico: per questo era stata valorizzata l'acustica rispetto all'estetica.
|
Sala Ellittica con Presepe borbonico |
|
presepe borbonico |
Oggi nella sala si trova il
presepe borbonico, così allestito negli anni '80.
I Borboni davano molta importanza a questa tradizione napoletana: Francesco I ne era un fine collezionista, e molti abiti delle statuine che lo animano furono confezionati dalle dame di corte con le stoffe di seta provenienti da S.Leucio.
|
particolare del presepe borbonico |
|
particolare del presepe borbonico |
|
particolare del presepe borbonico |
|
particolare del presepe borbonico |
|
particolare del presepe borbonico |
|
particolare del presepe borbonico |
Nella sala si trovano esposti anche alcuni progetti di allestimenti di presepi realizzati a corte, tra questi progetti quello realizzato da Salvatore Fregola a tempera nel 1844, l'ultimo presepe allestito dai Borbone nella
Sala della Racchetta.
|
progetti di presepi (Salvatore Fergola) |
|
teca con scena del presepe |
|
teca con scena del presepe |
|
teca con scena del presepe |
|
teca con scena del presepe |
Le statuine dei pastori (molte furono rubate), rappresentano un documento storico del costume dell'epoca.
Le mani, i piedi e le teste dei personaggi realizzati sono in terracotta, mentre l'anima della statuina è di stoppa e fil di ferro.
Vi erano artigiani specializzati nella realizzazione di polli e oche (per esempio Giuseppe de Luca), o in cestini ricolmi di frutta e verdura (Luigi Ardia), altri ancora sapevano sapientemente realizzare piattini e brocche in miniatura e ricchi di particolari.
Il sughero costituisce la base su cui poggiano personaggi e scene del presepe.
Abbiamo poi visitato la
Pinacoteca (anch'essa per metà chiusa al pubblico), il
Teatro di Corte, il
Parco e il
Giardino all'Inglese...ma se volete visitarli con me dovete passare ai prossimi post!
http://www.reggiadicaserta.beniculturali.it
Orari
Appartamenti storici: mercoledì/lunedì 8.30/19.30 (chiusura biglietteria 18.45)
martedì CHIUSO
ATTENZIONE: la visita del
Teatro di Corte è possibile
solo durante i Weekend, tranne la prima domenica del mese (venerdì e domenica 10.00/13.00 - sabato 10.00/17.00)
Orari
Parco:
gennaio 8.30/16.00 (ultimo ingresso 15.00)
febbraio 8.30/16.30 (ultimo ingresso 15.30)
marzo 8.30/17.00 (ultimo ingresso 16.00)
aprile/settembre 8.30/19.00 (ultimo ingresso 18.00)
ottobre 8.30/17.30 (ultimo ingresso 16.30)
novembre/dicembre 8.30/15.30 (ultimo ingresso 14.30)
Orari
Giardino Inglese:
gennaio 8.30/15.00 (ultimo ingresso 14.00)
febbraio 8.30/15.30 (ultimo ingresso 14.30)
marzo 8.30/16.00 (ultimo ingresso 15.00)
aprile/settembre 8.30/18.00 (ultimo ingresso 17.00)
ottobre 8.30/17.00 (ultimo ingresso 16.00)
novembre 8.30/15.00 (ultimo ingresso 14.00)
dicembre 8.30/14.30 (ultimo ingresso 13.30)
Costo: 12€ Appartamenti storici + parco + giardino inglese
9€ quando il parco è chiuso
audioguide 5€
bus trasporto Parco 2,50€ A/R
bici 4€ tandem 7€
Carrozzelle 50€ 40'
ATTENZIONE:
la prima domenica del mese GRATIS gli appartamenti storici
5€ il Parco
6€ il Giardino inglese
CONCLUSIONI
Come avrete sicuramente dedotto, per un'attenta visita a questo straordinario monumento italiano bisogna dedicarvi un'intera giornata (vi aspettano anche il teatro di corte, il parco e il giardino inglese).
Chi è in zona può anche optare per il biglietto Reggia Twodays (pomeriggio e intero giorno successivo 15€) per non stancarsi troppo e apprezzare così meglio i capolavori racchiusi in questo scrigno "dorato" che li custodisce.
Nessun commento:
Posta un commento