domenica 14 aprile 2019

Ravenna: il Battistero Neoniano o Battistero degli Ortodossi


Andiamo a scoprire un altro degli otto siti di Ravenna fatti entrate nel Patrimonio dell'Umanità  dall'Unesco dal 1996.

E' il Battistero Neoniano,che sorge isolato accanto al lato Nord della Cattedrale.

Cattedrale, Campanile e Battistero Neoniano
E' il più antico dei monumenti ravennati, per quel che riguarda l'inizio della sua costruzione, che risale al IV secolo d.C.

Il battistero viene anche chiamato Battistero degli Ortodossi, perché erano considerati tali i cristiani che praticavano la "retta" dottrina, per distinguerli da quelli che avevano seguito l'eresia ariana.

Fu il vescovo Urso a farlo costruire prima del 396, in occasione della costruzione dell'antica e vicina Cattedrale dedicata all'Anastasis (ricostruita nelle forme attuali nel Settecento, dopo che un terremoto l'aveva distrutta).

Il battistero però viene chiamato "Neoniano" perché prende il nome dal vescovo Neone che nel 458 circa lo restaurò, regalandoci quella bellissima decorazione interna che caratterizza questo monumento, e che ancor oggi noi possiamo ammirare.

Battistero Neoniano
Questo edificio religioso ha una forma ottagonale (otto era il numero legato alla Resurrezione).
Costruito in laterizi, presenta esternamente lati rettilinei alternati a piccole e basse absidiole.
In effetti il monumento, a causa del fenomeno della subsidenza, il lento abbassamento del suolo che colpisce l'area di Ravenna, è interrato per 3m, ed è per questo che le absidiole sembrano così basse e  le porte non sono più visibili.
Due delle quattro absidiole (Sud-Ovest e Sud-Est), aggiunte nel X secolo, furono demolite nel XVII secolo per costruire una canonica (e ricostruite poi nel 1866).
Su ogni lato del battistero si apre una finestra con arco a tutto sesto.
Le finestre che erano state precedentemente chiuse, vennero riaperte nel 1500.

La parte alta del monumento è decorata da lesene che terminano con archetti pensili.
Sul lato nord-occidentale è possibile notare un pezzo scultoreo reimpiegato, proveniente da un sarcofago romano, in cui è raffigurato un cavaliere che solleva una corona della vittoria.

decorazione con lesene e archetti pensili / frammento di sarcofago romano con cavaliere
L'ingresso del battistero, posto sul lato occidentale, è opera rinascimentale (quello originale è interrato).
L'architrave del XVI secolo porta scritto un motto francese: "En Espoir Dieu" (= "Nella speranza di Dio").
Anche in questo monumento ravennate lo stile sobrio dell'esterno non fa prevedere la ricchissima decorazione dell'interno.
Il pavimento attuale del battistero è il quarto che si conta da quello originale.
La decorazione interna fu realizzata tra il 451 e il 468.

L'interno è costituito da due ordini di arcate sovrapposte.
La decorazione è tripartita:
- nella parte inferiore troviamo una decorazione in marmi
- nella parte mediana troviamo una decorazione in stucchi
- nella parte superiore troviamo una decorazione a mosaico.

decorazione tripartitica del Battistero Neoniano
La decorazione musiva della parte superiore dell'edificio riguarda la cupola, che è andata a sostituire il soffitto piatto originale per volere del vescovo Neone.
La cupola è stata costruita con tubi fittili.

decorazione musiva della cupola del Battistero Neoniano
Al centro della cupola vi è un medaglione con la raffigurazione su fondo oro del Battesimo di Cristo.
Questa è la più antica raffigurazione in mosaico in un edificio monumentale di questa scena.

Battesimo di Cristo
Il Redentore è in piedi dentro l'acqua del Giordano, impersonificato dal vecchio (di dimensioni più piccole), che avanza nell'acqua con in mano un drappo verde per asciugare Cristo.
Sopra l'impersonificazione del fiume la scritta "Iordañ n" (= "il nume Giordano").

particolare del mosaico: scritta Iordañ n
Sulla sinistra si trova S.Giovanni Battista che con un piattino bagna la testa di Gesù.
Regge con una mano un'alta croce.

Questo mosaico venne in parte restaurato nel XVIII secolo con aggiunte non originali: il braccio del Battista, la croce, il pattino, il volto di Cristo e la colomba dello Spirito Santo.

Nella larga fascia su fondo blu indaco che circonda il medaglione sono raffigurati gli Apostoli, divisi in due gruppi che hanno a capo uno S.Pietro e l'altro S.Paolo.

Apostoli (al centro S.Paolo e S.Pietro)
Apostoli
Apostoli
Apostoli
Gli Apostoli, intervallati a candelabri, porgono con le mani velate dal pallio una corona che simboleggia la gloria.
Il nome degli Apostoli è scritto ai lati delle loro teste.

La fascia sottostante a questa è suddivisa in otto settori architettonici.
Nelle esedre sono raffigurati alternativamente troni vuoti sormontati dalla croce (etimasia = "preparazione" del trono) e altari con un Vangelo aperto, affiancati da sedie vuote.

particolare del mosaico: trono vuoto
particolare del mosaico: trono vuoto
particolare del mosaico: altare e sedie vuote
particolare del mosaico: altare e sedie vuote
Al livello delle finestre vi è una decorazione in stucco.
Agli angoli dell'ottagono si trovano colonnine che sorreggono altrettanti archi con decorazione musiva: tralci di vite, pavoni e altri simboli.

decorazione in stucco con Profeti
decorazione in stucco con Profeti
decorazione in stucco con Profeti
decorazione in stucco con Profeti
decorazione in stucco con Profeti
decorazione in stucco con Profeti
decorazione in stucco con Profeti
decorazione in stucco con Profeti
Gli otto archi racchiudono ognuno tre archetti: quello centrale è occupato da una finestra, quelli laterali da edicole sormontate alternativamente da timpani e archi decorati da conchiglie.
Sono qui raffigurati 16 Profeti dell'Antico Testamento.

I rilievi una volta presentavano una decorazione policroma, che venne erroneamente distrutta durante un restauro del XX secolo.

Nella fascia inferiore delle pareti del battistero si trovano otto arcate cieche che s'innestano su colonnine di spoglio che hanno capitelli corinzi e compositi.

colonnina di spoglio con capitello corinzio
colonnina di spoglio con capitello corinzio
colonnina di spoglio con capitello composito
Quattro arcate hanno pareti rettilinee, mentre le altre quattro arcate racchiudono nicchie.

decorazione della fascia inferiore delle pareti del battistero
arcata occupata dall'ingresso al battistero
All'interno di quattro di queste arcate vi sono lastre di porfido e marmo verde che con i loro riquadri compongono una decorazione geometrica.

decorazione con lastre marmoree
Le arcate con le nicchie semicircolari oggi prive di decorazione dovevano avere un tempo, come dicono le quattro iscrizioni in latino sopra gli archi, raffigurazioni prese da passi biblici: "Cristo che cammina sulle acque", il "Miracolo della guarigione del paralitico", un "paesaggio pastorale"...
Le scritte portano il monogramma del vescovo Massimiano che le fece realizzare nel VI secolo.

scritta in latino su un'arcata
scritta in latino su un'arcata
In queste nicchie trovano oggi collocazione un altare del VI secolo su colonnine, un vaso romano in marmo poggiato su un capitello del V secolo, che forse veniva usato nelle purificazioni nuziali pagane, una croce in bronzo che era stata collocata nel VII secolo sulla sommità del tetto dal vescovo Teodoro.

altare (VI sec.d.C.)
croce bronzea (VII sec.d.C.)
vaso romano su capitello (V sec.d.C.)
Negli archivolti sono raffigurati a mosaico figurine umane maschili racchiuse in medaglioni tra racemi d'acanto.

archivolto: figura umana maschile
archivolto: figura umana maschile
Al centro del battistero si trova una vasca ottagonale in porfido e marmo greco rifatta nel XVI secolo riutilizzando frammenti di quella originale.

vasca battesimale (XVI sec.)
interno della vasca battesimale
particolare della decorazione interna della vasca battesimale
L'ambone della vasca, sul quale saliva il sacerdote per impartire il battesimo per immersione, è quello originale del V secolo, realizzato in un solo blocco di marmo greco e con la raffigurazione in rilievo della croce e della colomba che simboleggia lo Spirito Santo.

ambone della vasca battesimale
decorazione dell'ambone con croce e colomba (V sec.)

CURIOSITÀ: Carl Gustav Jung, in visita al Battistero Neoniano durante un suo viaggio nel 1934 a Ravenna, fu colpito da un mosaico in cui Cristo tendeva la mano a Pietro per non farlo affogare.
Per colui che fu tra i padri della psicanalisi, questo mosaico rappresentava l'idea della morte e della rinascita.
Quando fece rientro a Zurigo cercò di acquistare una foto che riproducesse questo mosaico, ma dovette costatare che questo mosaico non esisteva se non nella sua mente,: spesso gli occhi percepiscono una visione non appartenente alla realtà, ma che in ogni caso è reale nell'esperienza.
E' questo l'incontro tra coscienza e inconscio.
Di questo episodio lo studioso ne parlò nella sua opera "Ricordi, sogni e riflessioni".


http://www.ravennamosaici.it
Orari: marzo/ottobre   9.00/19.00    novembre/febbraio  10.00/17.00
BIGLIETTO UNICO 
(Museo Arcivescovile + Battistero Neoniano + Basilica di Sant'Apollinare Nuovo + Basilica di S.Vitale + Mausoleo di Galla Placidia)
Costo:  9,50€
         

CONCLUSIONI
Il Battistero Neoniano è un altro dei gioielli dell'arte musiva che si possono visitare a Ravenna.
L'iconografia delle decorazioni interne di questo monumento celebra la fede del battesimo attraverso raffigurazioni simboliche dell'arte paleocristiana.
La conservazione di questo antico edificio e dei suoi mosaici, con tessere che propongono una vasta gamma di colori, è davvero spettacolare.


7 commenti:

Anonimo ha detto...

grazie Raffaella perché mi hai aiutato per una ricerca di arte <3

Anonimo ha detto...

Grazie Raffaella, foto meravigliose, ho ampliato le mie conoscenze <3

Anonimo ha detto...

Questo post ha aiutato moltissimo anche me, grazie mille!

Anonimo ha detto...

Grazie per questi meravigliosi post, ci permettono di compiere viaggi fantastici da casa e ci aiutano a scegliere nuove mete di viaggio.

Raffaella ha detto...

Mi piace pensare che i miei post aiutino a viaggiare con la fantasia e fare programmi sui viaggi futuri...e quando questo accade, sento di aver raggiunto il mio scopo: la condivisione della voglia di scoprire tutto ciò che il mondo ci regala di bello e di artistico.

Unknown ha detto...

Bella ricerca, grazie! Ho letto da un'altra parte che i rilievi in stucco del battistero Neoniano sono stati non solo "decolorati" ma addirittura distrutti da un restauro agli inizi del '900 perché ritenuti un'aggiunta posteriore! E che quelli che vediamo oggi non sono che delle copie create quando si sono accorti invece che erano originali del V sec. ... Mi può confermare questa cosa? Grazie

Raffaella ha detto...

Mi dispiace ma non posso confermare o smentire questa notizia.

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