domenica 14 giugno 2020

Amsterdam: il Museum Het Rembrandthuis, la casa-museo di Rembrandt


Le case di grandi personaggi illustri e artisti del passato sono avvolte da un grande fascino.
Gli oggetti della quotidianità raccolti ed esposti nello loro dimore raccontano la storia di chi tra quelle mura ha vissuto e lavorato.
Ci raccontano l'intimità e le abitudini di queste grandi personalità.

E' questo il caso della casa di Amsterdam in cui abitò tra il 1639 e il 1656 Rembrandt Hermenszoon van Rijn: la Rembrandthuis.

Rembrandthuis
Il grande pittore olandese nato a Leida nel 1606, uno dei più importanti artisti della storia dell'arte, all'apice della sua carriera acquistò questa residenza al prezzo di 13.000 fiorini (una cifra astronomica per l'epoca), stipulando un mutuo.

Zwanenburgwal il canale sul quale s'affaccia la Rembrandthuis
Venne a vivere in questa casa con la moglie Saskia van Uylenburgh, figlia di un borgomastro, e cugina del commerciante d'arte Hendrick Uylenburgh, con il quale l'artista aveva alloggiato nel primo periodo del suo arrivo ad Amsterdam proprio nella casa accanto a quella che in seguito Rembrandt acquistò.
Durante i vent'anni in cui Rembrandt abitò in questa casa posta nella parte orientale della città, in un quartiere di ricchi commercianti ed artisti divenuto il quartiere ebraico della città (qui vi abitava anche il suo maestro Pieter Lastman), il pittore produsse molte delle sue importanti opere (qui dipinse anche La Ronda di notte).
Ma è questo anche il luogo in cui morì, forse per tubercolosi, la moglie Saskia (1642), due anni dopo la nascita di Titus, l'unico dei quattro figli avuti dalla coppia che raggiunse l'età adulta.
Alla morte della moglie Rembrandt assunse una tata per il figlio Titus, Geertje Dircx, e una governante, Hendrickje Stoffels, dalla quale ebbe una figlia illegittima (Cornelia) .
Con loro instaurò un rapporto intimo di menage à trois.
Geeryje lo denunciò poi per falsa promessa di matrimonio ed ottenne un vitalizio.
Hendrickje invece gli rimase vicina anche quando Rembrandt non fu più richiesto come prima come pittore, e la vita che conduceva e la sua passione di collezionista e mercante d'arte lo avevano portato a non poter pagare più il mutuo della casa e i suoi creditori.
Fu così che il pittore dovette dichiarare bancarotta e la casa e tutti i suoi averi furono messi all'asta.
Si dovette trasferire in una casa più modesta in Rozengracht 184 e divenne un impiegato della ditta per il commercio di opere d'arte del figlio Titus e della sua compagna Magdalena Van Loo.
Il 4 ottobre 1669, dopo la morte del figlio e della compagna, Rembrandt morì in povertà e fu sepolto nella Westerkerk di Amsterdam.
E' proprio grazie alla vendita all'incanto e all'inventario delle proprietà di Rembrandt che si è potuta ricostruire la distribuzione degli ambienti della casa in cui visse per tanto tempo e il mobilio e gli oggetti che costituivano l'arredamento della sua residenza.

Questa casa fu costruita per commissione del pittore Cornelis van der Voort nel 1606: questa data compare scritta in oro sulla facciata.
Il pittore di Anversa aveva infatti comprato due lotti insieme al fratello Hans (di professione sarto), sui quali vennero costruite due case: Hans occupò quella d'angolo, Cornelis quella accanto.
facciata della Rembrandthuis
La casa originale era costituita da due piani e presentava un tetto a gradini.
Venne poi ristrutturata nel 1627/1628 forse da Jacob van Campen (l'architetto che poi realizzò il Palazzo Reale, oggi sede del Municipio): venne aggiunto un altro piano e creato un timpano triangolare.

retro della Rembrandthuis
La casa-studio di Rembrandt, dalla facciata con le persiane rosse e il portone in legno di quercia, venne poi abitata da diverse famiglie fino al XIX secolo.

Nel 1906 venne acquistata dalla città di Amsterdam e poi ceduta alla Fondazione Rembrandt e restaurata.
Il 10 giugno 1911 venne inaugurato dalla regina Guglielmina il museo che esponeva le incisioni del pittore.

Grazie alle nuove acquisizioni e donazioni di istituzioni, privati e governo, la raccolta di incisioni, disegni e lastre di rame divenne notevole.
Per questo venne acquistato il palazzo vicino alla casa-studio di Rembrandt, dove oggi si trovano l'ingresso alla casa-museo, due gallerie espositive, la biblioteca, gli uffici e il Centro d'Informazione Rembrandt (RIC).

ala nuova del museo
ala nuova del museo
L'uomo con il cappello rosso (Rembrandt - 1660)
La nuova facciata di questo palazzo annesso venne realizzata da Moshè Zwarts e Rein Jansma, l'interno dell'edificio è invece opera di Peter Sas.
Venne inaugurato nel 1998.

Nel 1999 venne invece completato il restauro della casa seicentesca su fonti storiche.
Vennero anche recuperati dal pozzo nero, posto nel cortile della casa, alcune suppellettili in ceramica ed utensili dell'epoca del pittore, che sono esposti insieme ad altri simili a quelli elencati nell'inventario già citato o dipinti nelle sue opere che li ritraggono.

modellino della distribuzione interna della Rembrandthuis
La visita inizia al piano seminterrato dove si trovano l'ampia cucina e il laboratorio con il torchio che veniva usato dal pittore per stampare le sue acqueforti.
In questo piccolo ambiente vengono mostrate al pubblico le tecniche usate all'epoca per l'incisione.

Autoritratto appoggiato alla balaustra (Rembrandt - 1639)
Autoritratto con sguardo sorpreso (Rembrandt - 1630)
Giovane seduto sul pavimento con gamba distesa (Rembrandt - 1646)
Giove e Antiope (Rembrandt - 1659)
Il sacrificio di Abramo (Rembrandt - 1640)
Nella cucina si trovano l'acquaio con pompa per l'acqua che però non era abbastanza pura per essere bevuta e il grande camino a focolare aperto con stufa.

CURIOSITÀ: nel XVII secolo ad Amsterdam si beveva principalmente una birra a basso contenuto alcolico.

cucina della Rembrandthuis
camino focolare aperto
recipienti in terracotta
acquaio con pompa per l'acqua
oggetti esposti in cucina
Oggetti e pentole in rame sono il complemento di questo ambiente.
Qui si riuniva tutta la famiglia insieme ai domestici per mangiare.
La stanza ospitava anche una zona notte per la domestica: il letto era racchiuso in un armadio, come si usava all'epoca, per farlo scomparire durante il giorno.

armadio-letto della cucina per i domestici
CURIOSITÀ: per le sue dimensioni potrebbe sembrare un letto per bambini o persone molto basse di statura: in realtà all'epoca si dormiva semi seduti perché si pensava che sdraiarsi facesse giungere alla testa troppo sangue, rischiando così di morire.
Inoltre si credeva la posizione sdraiata favorisse l'entrata del diavolo nel corpo attraverso la bocca semiaperta.
Molto più credibile è il fatto che la statura media dell'epoca fosse minore di quella attuale.
Rembrandt viveva al piano terra della casa, al primo piano vi era il suo atelier, mentre al secondo piano vi era quello dei suoi allievi.
Salendo una stretta scala a chiocciola in legno si giunge al piano terra.

scala in legno della Rembrandthuis
La stanza d'ingresso (Voorhuijs) era una sala d'accoglienza dove Rembrandt riceveva i suoi ospiti e acquirenti che potevano guardare e innamorarsi delle opere appese alle pareti della stanza, opere messe in vendita del pittore o di altri artisti.

porta d'ingresso e pedana con sedia vicina alla finestra
Rembrandt in questa stanza negoziava i suoi affari: oltre che artista era infatti anche mercante d'arte.
Si occupava di vendere opere acquistate alle aste che frequentava abitualmente (comprò e rivendette anche un dipinto di Rubens), o realizzate dai suoi allievi.
Molti dipinti appesi oggi alle pareti sono di Pieter Lastman, che fu maestro di Rembrandt e dipinse soprattutto soggetti biblici e storie di eroi greci e romani.

Il sacrificio di Manoach (Pieter Lastman - 1627)
Il Trionfo di Mordecai (Pieter Lastman - 1617)
Paolo e Barnaba in Lystra (Pieter Lastman - 1617)
Il lamento di Abele (Pieter Lastman - 1623)
Gesù e l'adultera (replica della bottega di Pieter Lastman)
Crocifissione (Pieter Lastman - 1616)
Liberazione di S.Pietro (attr. Jan Pynas - 1607/1609)
Il Sacrificio di Abramo (Pieter Lastman - 1612)
L'espulsione di Agar (Jan Pynas - 1614)
Aronne cambia l'acqua del Nilo in sangue (Jan Pynas - 1610)
Ippocrate visita Democrito ad Abdera (Jan Pynas - 1614)
Giacobbe incontra Rachele (Jan Tengnagel - 1615)
La gara tra Ippomene e Atalanta (Jan Tengnagel - 1610)
In questa stanza vi erano lungo le pareti sedie con sedili in pelle per far accomodare gli ospiti, una pedana messa vicina alla finestra con sedia per poter osservare l'esterno della casa, ed un armadio in rovere intagliato appartenuto ad Hendrickje Stoffels, la governante divenuta alla morte della moglie di Rembrandt la convivente del pittore.
armadio di Hendrickje Stoffels
Qui la donna conservava la sua biancheria, i suoi gioielli e la posateria d'argento.
L'armadio non venne messo all'asta perché non era di proprietà del pittore.
Vi era un piccolo studiolo adiacente alla stanza che prendeva luce da una finestrella che affacciava sulla stanza d'ingresso.
Pare quasi di vedere seduto allo scrittoio il pittore intento a far quadrare i conti.

studiolo
finestra dello studiolo
Rembrandt realizzò nella sua vita circa 300 dipinti, 2000 disegni e 290 incisioni.
Un centinaio di opere di Rembrandt erano autoritratti che lo ritraggono in diverse fasi della vita.
Nella Rembrandthuis si conservano 260 delle 290 incisioni realizzate da Rembrandt e alcuni dipinti del grande pittore, di alcuni suoi contemporanei tra cui alcuni erano suoi allievi.
Adiacente alla sala d'ingresso vi era una camera da letto (Sijdelkamer) con un armadio letto che poteva accogliere gli ospiti di Rembrandt.
Accostato ad una parete si trova l'armadio-letto in legno di quercia con alcuni intarsi dipinti di scuro per simulare l'ebano.

armadio-letto
Il pavimento della stanza e le colonne del camino sono in marmo.

pavimento e colonne del camino in marmo
La cappa del camino sembra in marmo come anche la cornice della porta di questa camera: sono invece in legno dipinto "a finto marmo".

camino con cappa in finto marmo
cornice "a finto marmo" della porta
Sopra al camino vi è un dipinto: Ritratto di un vecchio uomo da Rembrandt.

Ritratto di un vecchio uomo (da Rembrandt - 1645)
Anche in questo ambiente sulle pareti sono appesi molti dipinti di artisti contemporanei di Rembrandt.

Cristo appare a Maria Maddalena (Ferdinand Bol - 1638)
Uomo con il cappello rosso (anonimo allievo di Rembrandt)
da sinistra: Vecchio uomo addormentato (Abraham van Dijck - 1656) / Autoritratti (Rembrandt)
Abramo provvede ad ospitare i tre Angeli (Gerbrand Van den Eeckhout - 1655)
Sullo stesso piano, ma sul retro della casa, si trova la camera da letto/soggiorno di Rembrandt (Sael).

camera da letto-soggiorno di Rembrandt
Anche Rembrandt dormiva in un armadio-letto, che di giorno veniva chiuso e la stanza si trasformava in un soggiorno.

armadio-letto di Rembrandt
Anche i questo ambiente vi era un grande camino decorato con telamoni e piastrelle colorate.

camino della camera di Rembrandt
telamoni del camino
Alle pareti vi sono esposti dipinti degli alunni di Rembrandt.

La magnanimità di Scipione (Gerbrand van den Eeckhout - 1650/1655)
dipinti alle pareti della camera da letto-soggiorno di Rembrandt
dipinti alle pareti della camera da letto-soggiorno di Rembrandt / in alto: Adrian Trip (Jan Lievens - 1644)
dipinti alle pareti della camera da letto-soggiorno di Rembrandt
Ritratto di Saskia di profilo (allievo anonimo di Rembrandt - 1652)
Dalla rampa di scale che conduce al piano superiore si possono intravedere gli ambienti sottostanti attraverso aperture ovali che permettono di illuminare le scale.

apertura delle scale
Al primo piano si trova il grande studio di Rembrandt (Groote Schildercaemer).

grande studio di Rembrandt
Questa che era la stanza più grande della casa, affacciava sul fiume Amstel, ed essendo esposta a Nord, riceveva molta luce uniforme durante tutto il giorno.

Numerose finestre potevano essere aperte o oscurate da persiane a seconda della luce necessaria per dipingere.

Una stufa alimentata con torba riscaldava l'ambiente.

camino e stufa dello studio di Rembrandt
un altro camino-stufa dello studio di Rembrandt
Qui si trova il cavalletto con la tela, la tavolozza e i pennelli, sistemati nella posizione in cui il pittore era solito dipingere.

cavalletto con tela
Nel XVII secolo i colori venivano realizzati con pigmenti uniti a olio di semi di lino.
Si adoperava il piombo per creare il bianco, mentre le sfumature di rosso e di giallo si ottenevano dal sangue degli insetti e da alcune piante.
Le viscere del maiale servivano per conservare la vernice non utilizzata.
Personale del museo spiega le tecniche antiche di fabbricazione dei colori, attività che un tempo veniva affidata agli assistenti e agli allievi di Rembrandt.

dimostrazione della tecnica di fabbricazione dei colori
pigmenti, colori e tavolozze
pietra sulla quale si macinavano le sostanze per ricavare i pigmenti
un angolo dello studio con attrezzi di lavoro e panneggio per dosare la luce provenente dalle finestre
Un'altra rampa di scale porta al secondo piano della casa dove si trova una "camera delle meraviglie" (Kunstcaemer).

"camera delle meraviglie"
La saletta è allestita con scaffali sui quali avranno potuto prendere posto all'epoca le collezioni d'arte e le curiosità naturali che Rembrandt amava raccogliere: stampe di artisti di differenti paesi, busti di imperatori romani, monete antiche, farfalle e conchiglie, statuette, pesci essiccati, uccelli impagliati, carapaci di tartarughe, pelli di leone, armadilli, armature, materiali ed oggetti etnografici.

oggetti della "camera delle meraviglie"
oggetti della "camera delle meraviglie"
oggetti della "camera delle meraviglie"
oggetti della "camera delle meraviglie"
oggetti della "camera delle meraviglie"
Spesso questi oggetti comparivano nei quadri realizzati dall'artista o dai suoi allievi.

Rembrandt iniziò ad insegnare a 22 anni, e anche in questa casa continuò la sua attività d'insegnante.
Si pensa che ebbe 40/50 allievi che gli pagavano una tassa annua di 100 fiorini.
Nel suo cleyne schildercaemer ("piccolo studio") posto anch'esso all'ultimo piano della casa venivano ospitati contemporaneamente cinque allievi alla volta, divisi in tre categorie: giovani di 12/14 anni che volevano divenire pittori per conto proprio, assistenti che rimasero ad aiutare Rembrandt nella realizzazione delle sue opere e lo aiutavano ad insegnare, e dilettanti che frequentavano l'atelier per formarsi un'educazione.
cleyne schildercaemer
Gli allievi lavoravano nella propria postazione separata da quella degli altri da pareti divisorie in legno, carta o stoffa.

postazione di un allievo nel cleyne schildercaemer
postazione di un allievo nel cleyne schildercaemer
postazione di un allievo nel cleyne schildercaemer
La visita dell'allestimento museale della casa appartenuta a Rembrandt è terminata.

https://www.rembrandthuis.nl/?lang=en
Orari:    10.00/18.00
Costo:   14€ compresa l'audioguida in italiano
biglietti acquistabili anche on-line


CONCLUSIONI
La Rembrandthuis non ha un allestimento con il mobilio originale della casa di Rembrandt (che risale comunque all'epoca del grande pittore), ma entrare a visitarla aiuta a rivivere l'atmosfera che si respirava nel Seicento in una casa-studio di Amsterdam.
E' come essere dinnanzi ad uno spaccato della vita quotidiana di Rembrandt, considerato uno dei più grandi pittori della storia dell'arte europea.
Per questo consiglio di visitare questa casa-museo a coloro che vogliono conoscere da vicino il grande pittore olandese.

 

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