giovedì 2 luglio 2020

Amsterdam: la città dei canali (la "Cintura dei canali")

Dal 2010 i canali di Amsterdam scavati nel XVII secolo sono stati inseriti nella lista del Patrimonio Mondiale dell'Umanità dell'Unesco.
I canali artificiali di Amsterdam furono creati nel XVII secolo, il cosiddetto "Secolo d'Oro".
Nacquero in questo florido periodo storico olandese per agevolare il commercio e il trasporto delle merci.

La Grachtengordel, la cosiddetta "Cintura dei canali", abbraccia il nucleo antico della città da Nord-Ovest a Sud-Est, dandole un aspetto a mezzaluna.
I tre principali canali che compongono questa cintura sono: l'Herengracht o "Canale dei Signori", il Keizersgracht o "Canale dell'Imperatore", e il Prinsengracht o "Canale del Principe".
Questi canali corrono paralleli al Singel e sono poi collegati da corsi d'acqua secondari trasversali.
Al termine del loro corso si gettano come il Singel nel Binnenamstel.

L'Herengracht o "Canale dei Signori", il primo dei nuovi canali, è stato costruito a partire dal 1585 e venne terminato nel 1660.

Herengracht
Questo canale fu prolungato poi oltre il Leidsegracht ("Canale di Leida").

Il canale prende il nome dagli "heren regeerders", i patrizi che governarono la città nel XVI e XVII secolo.

L'Herengracht, lungo 2,4km, corre dal Browersgracht all'Amstel.
E' attraversato da 11 ponti: fu autorizzata la costruzione solamente di ponti fissi.
Era vietato agli artigiani di svolgere la loro attività qui, per non disturbare i signori con il loro rumore.
Gli edifici che si affacciano su questo canale sono per la maggior parte dimore signorili, in quanto i lotti messi in vendita erano più ampi, anche se si limitava l'altezza edificabile a 9m per i due terzi del lotto e a 3m sul restante terzo. La profondità delle dimore poteva raggiungere i 60m.
Le case hanno diverse tipologie di frontoni: a gradini (XVI secolo), "a collo di bottiglia" (1630 ca.), "a campana" (1660 ca.), "a cornice" (1670)...
Herengracht N°1/ 3/ 5
Herengracht N°11/ 13/15
Herengracht N°17/ 19/ 21/ 23/ 25
Herengracht N°27/ 31
Herengracht N°33/ 35
Ma lungo il canale vi sono anche edifici nati come magazzini, con finestre ad arco ed elementi colorati.

Partendo da Nord al N° 81 si trova una delle case più antiche, datata 1590.
Questa casa mercantile con frontone a gradini, archi in rilievo e infissi con sportelli, fu acquistata e ricostruita da un falegname nel 1626.
Al pian terreno vi era l'ufficio, mentre il secondo e terzo piano servivano per lo stoccaggio delle merci.

Herengracht N°81 (a destra)
Al N° 170/172 si trova la Huis Bartolotti ("Casa Bartolotti"), chiamata anche Het Bonte Huis ("Casa variopinta"), opera di Hendrick de Keyser (1618).

Huis Bartolotti
L'accostamento di mattoni rossi e pietre bianche, i frontoni a gradini ornati di colonne ioniche, le volute, le maschere e i vasi a forma di urne rendono la facciata leggermente curva di questa casa mercantile, una delle più larghe della città, un esempio di stile rinascimentale olandese.
La dimora, a due piani più tre mansardati, fu costruita per il commerciante e banchiere Willem van de Heuvel che si faceva chiamare, come era allora di moda, con lo pseudonimo di Gullielmo Bartolotti (Giovanni Bartolotti era un suo parente bolognese senza figli dal quale aveva ricevuto una cospiqua eredità).
Gullielmo Bartolotti era considerato il secondo uomo più ricco della città
Nel 1924 l'edificio è stato acquistato dalla Fondazione Hendrick de Keyser.
decorazioni della facciata della Huis Bartolotti: volute, colonne, urne, maschere
Sotto le balaustre laterali della facciata troviamo due cartigli con le scritte "RELIGIONE ET PROBITATE" ("Per Religione e Virtù") e "INGENIO ET ASSIDUO LABORE" ("Con Ingegno e costante lavoro"): spiegano come il proprietario abbia raggiunto la sua ricchezza.

particolare della Huis Bartolotti : cartiglio "INGENIO ET ASSIDUO LABORE"
particolare della Huis Bartolotti : cartiglio "RELIGIONE ET PROBITATE"
Accanto alla Huis Bartolotti, al N°168 si la Witte Huijs, o "Casa Bianca".
La residenza in stile neoclassico, opera dell'architetto Philip Vingboons, ospita oggi il Museo del Teatro.
Venne fatta costruire nel 1638 da Michiel Pauw: lo stemma della sua famiglia si trova nella parte alta del frontone.  

a destra: la Witte Huis
All'angolo tra la Raadhuisstraat e l'Herengracht si trova al N°194 la facciata laterale di un edificio costruito nel 1898 per l'ex compagnia assicurativa Levensverzekeringsmaatschappij Utrecht, che ha preso il posto dell'originale casa costruita sul canale nel 1758 per un mercante.

incrocio tra la Raadhuisstraat e l'Herengracht
Herengracht N°194: dettagli
 Lungo le rive del successivo tratto del canale si sussegguono case del XVII/XVIII secolo.

Herengracht N°109/111
Herengracht N°265/267
Herengracht N°269/271/273/275
Herengracht N°309/311/313/315/317
Herengracht N°319
Poco più avanti al N°366/368, in due delle quattro case mercantili in arenaria con frontoni a gradini decorati con festoni (le Cromhoutzen dal nome del proprietario Jacob Cromhout che le fece costruire), progettate nel 1660 da Philips Vingboons, viene ospitato il Bijbels Museum, il "Museo della Bibbia".
www.bijbelsmuseum.nl/en/visit/hours-admission
Orari:     martedì/domenica   10.00/17.00
Costo:   12,50€

Al N°386 si trova invece l'Het Grachtenhuis, progettata da Philips Vingboons nel 1665 per l'imprenditore di successo Karel Gerards.
L'edificio oggi ospita un museo dedicato alla storia dei canali.
http://www.hetgrachtenhuis.nl/en
Orario: martedì/domenica  10.00/17.00
Costo: 7,50€

Il tratto dell'Herengracht tra la Leidsestraat e la Vijzelstraat viene chiamato Gouden Bocht, ovvero il "Gomito d'Oro", perché su queste rive si stabilirono nel cosiddetto Secolo d'Oro (seconda metà del XVII secolo), le famiglie più ricche di armatori, mercanti e finanzieri di Amsterdam.

Gouden Bocht
Le dimore erano quasi tutte costruite su doppi lotti e presentavano facciate riccamente decorate in stile Luigi XIV o richiamavano il classicismo francese.
Furono chiamati a costruirle anche Adriaan Dortsman e Philips Vingboons.
Le dimore avevano sul retro, sullo Keizersgracht o sulla Reguliersdwarsstraat, un secondo ingresso, giardini barocchi con statue, rimessa per le carrozze, stalle e magazzini.
Gli interni erano riccamente decorati con marmi, stucchi, carte da parati. 
Vista del Gouden Bocht nell'Herengracht (Gerrit Adriaensz Berckheyde - 1671/1672 - Rijksmuseum)
 Oggi gli edifici sono tutti proprietà di banche o grandi istituzioni.

edifici del Gouden Bocht
edifici del Gouden Bocht
All'incrocio tra l'Herengracht (N° 482) e la Vijzelstraat si trova lo Stadsarchief  un edificio Art Déco progettato da Karel de Bazel nel 1929 per la "Nederlandsche Handel Maatschappij", che commerciava merci provenienti dalle colonie olandesi.

Stadsarchief (angolo tra la Vijzelstraat e l'Herengracht)
L'edificio occupa lo spazio tra l'Herengracht e il Keizersgracht.

Stadsarchief
Oggi l'edificio, che per la sua decorazioni in mattoni alternati a granito viene chiamato "dolce di strass" (De Spekkoek), è la sede degli Archivi Municipali.

particolari  delle decorazioni del Stadsarchief
particolari  delle decorazioni del Stadsarchief

Al N°480 si trova la residenza fatta costruire nel 1670 dalla vedova Maria Meermans che aveva il monopolio del legno di quercia.

Herengracht N°480 (secondo edifcio da sinistra)
Al N°476 si trova la Huis de Vicq costruita per il medico François de Vicq e terminata nel 1670.
La casa è in mattoni e presenta un solo piano superiore.
E' decorata con festoni e pilastri corinzi giganti in arenaria
da sinistra: Herengracht N°478/478/476/474
Al N°470 si trova oggi l'Istituto Goethe.

La dimora al N°466, denominata "den Arent" o "Arend", fu progettata da Philip Vingboons nel 1669.
Nel grande frontone triangolare della facciata in arenaria è raffigurata un'aquila con due ghirlande di frutta.

da sinistra: Herengracht N°472/470/468/466
La facciata del N°448 risale al restauro del 1790 voluto da Aamoud David van Lennep, dal quale la casa prende il nome.

L'edificio al N°446 presenta una cornice dritta con balaustra decorata da vasi e con lo stemma della famiglia De Graeff che fece costruire la dimora e qui abitò. 

La facciata del N°442 risale al 1906 e presenta sopra le finestre del primo piano gli stemmi della Frisia, di Amsterdam e di Groningen.

da sinistra: Herengracht N°448/446/444/442/440
La dimora al N°436 porta sopra la cornice della facciata lo stemma dei Blesen che qui abitarono dagli inizi del XVIII secolo.

La parte superiore della facciata in arenaria dell'edificio al N°434 presenta una cornice semicircolare.
Nel XX secolo questa dimora come quelle al N°436 e 434 furono acquistate da una banca.

da sinistra: Herengracht N°440/438/436/434/432/430
Passando sulla riva opposta...

Al N°475 fu costruita tra il 1731 e il 1733 la Huis de Neufville, quella che venne definita "la più bella casa dell'orizzonte".
La casa mercantile costruita nel 1666 venne acquistata nel 1730 e rinnovata dalla vedova Petronella de Neufville per 70.000 fiorini (l'equivalente di 5 milioni di Euro).

Herengracht N°475: Huis de Neufville
Lo stile della decorazione centrale della facciata è la versione olandese dello stile Luigi XIV
E' una doppia casa con cornice in arenaria, finestre con cariatidi, lesene corinzie.
E' decorata con un rilievo raffigurante ragazzi che scuotono un melo e due donne sedute.
Alla sommità si trova una sfera celeste dorata.

porta d'ingresso della Huis de Neufville
finestra con cariatidi posta sopra l'ingresso della Huis de Neufville
rilievo e sfera celeste sulla sommità della Huis de Neufville
Al N°471 si trova una residenza con cornice diritta costruita nel 1666 per la famiglia Van de Poll che vi visse 120 anni.

Herengracht N°471
La dimora al N°479 fu costruita nel 1772 e presenta una cornice dritta con sei mensole e con tre finestre.
L'ingresso è incorniciato da una decorazione e sormontato da una finestra.

Herengracht N°479
Herengracht N°479: particolare delle mensole del corncione
 Al N°481 si trova una casa costruita per il vice ammiraglio Isaac Sweers nel 1668.
Il cornicione è diritto e rialzato con sei finestre in soffitta e mensole.

Herengracht N°481
La dimora al N°495 è appartenuta nel 1739 al borgomastro Jan Six che la fece rimodellare dall'architetto Jean Coulon.

Herengracht N°495
La facciata in arenaria segue lo stile Luigi XIV.
Il balcone posto sopra la porta d'ingresso presenta un cancello forgiato e scritta "OMNIA ORTA OCCIDUNT" (= "tutto ciò che sorge perisce"), tratta dal "Bellum Iugurthinum" dello storico latino  Sallustio.
La parte superiore presenta una balaustra con arma con asce da battaglia e vasi decorativi.

balcone con scritta "OMNIA ORTA OCCIDUNT"
Al N°497 si trova un museo dedicato al gatto nell'arte: il Kattencabinet.
Vi sono anche opere di Picasso, Rembrandt, Henri de Toulouse-Lautrec.
Fu il finanziere Bob Melijer a dedicarlo al suo gatto rosso nel 1984, e a volerlo nell'edificio costruito nel 1667 per i fratelli Willem and Adriaen van Loon.
Herengracht 497: Katten Kabinet

CURIOSITA': il museo è stata la location del film "Ocean's Twelve" (2004).
www.kattenkabinet.nl/
Orari:    lunedì/venerdì       10.00/17.00
              sabato/domenica   12.00/17.00
Costo:   7€

insegna del Katten Kabinet
Al N°499 si trova una dimora fatta costruire dal commerciante Adriaen van Loon nel 1667, accanto a quella del fratello.
Alla morte del proprietario passò ai figli del fratello di cui rimase proprietà per più di due secoli.

Herengracht N°499
Lo stato attuale della dimora risale alle modifiche attuate nel 1752 da Caspar Philips e presenta un cornicione dritto, la porta e la finestra centrale in pietra intagliata con stemmi.

Al N°507/509 si trova la Casa del sindaco Boreel o "Stuart Huis", una casa mercantile costruita nel 1676 ma dall'aspetto attuale risalente al 1740.

Herengracht 507/509: Casa del sindaco Boreel o "Stuart Huis"
La facciata, rivestita in pietra e con cornicione dritto, presenta pilastri corizi che dal basamento arrivano al cornicione, un frontone triangolare e decorazione a festone sotto le finestre.
Dal 1691 al 1697 fu la residenza del sindaco Jacob Boreel e la casa venne saccheggiata nel 1696 perché egli aveva introdotto una tassa sulle sepolture.
Dopo esserci soffermati sulle belle dimore del Gouden Bocht, proseguiamo il corso dell'Herengracht oltre la Vijzelstraat
Al N°502 si trova la Het Huis met de Kolomnen ("Casa delle Colonne") detta anche  casa del borgomastro.

Herengracht N°502: Het Huis met de Kolomnen
La "Casa delle Colonne", così chiamata per le due colonne ai lati della porta d'ingresso, fu costruita nel 1671 per Paulus Godin, commerciante e direttore della Compagnia delle Indie Occidentali.
La dimora prese il suo aspetto attuale nel 1791 grazie all'architetto Abraham van der Hart.
La casa venne donata al comune nel 1926 a condizione che diventasse la residenza del sindaco.

La doppia casa al N°527 costruita nel 1667 per la vedova di un commerciante di tessuti di seta, ha ospitato lo zar Pietro il Grande durante la sua lunga visita in Olanda nel 1717.

Si racconta che lo zar e il suo entourage lasciarono la casa in un così cattivo stato che i proprietari preferirono venderla che restaurarla.
Si restaurò successivamente in stile Luigi XVI (fu una delle prime case nei Paesi Bassi ad essere rinnovata in questo stile).
La facciata in arenaria è scandita da lesene ioniche scanalate e il frontone è decorato da un rilievo raffigurante un'aquila con ali spiegate.

Nel 1808 la casa fu acquistata da re Luigi Bonaparte che qui abitò prima di trasferirsi nel Palazzo Reale a piazza Dam.

Le sei case dal N°571 al N°581 furono costruite secondo l'accordo preso dai proprietari di rispettare tutti alcune misure e stili compositivi.
Al N°573 si trova il Tassen Museum Hendrikje, un museo delle borse e delle borsette.
Herengracht N°573: Tassen Museum Hendrikje
La casa fu acquistata nel 1664 da Cornelis de Graeff, amministratore della Compagnia olandese delle Indie Orientali, dieci volte sindaco di Amsterdam, collezionista d'arte e custode del reggente Guglielmo III d'Orange.

Il museo, suddiviso per epoche storiche, racconta la storia delle borse nel mondo occidentale, dal medioevo ad oggi.
Naturalmente molte sono state create da illustri stilisti.

/tassenmuseum.nl/en/
Orari:   10.00/17.00
Costo:  10 €

La dimora al N°581 fu costruita da Pieter van Schoorel, un fornaio che commerciava biscotti.

Herengracht N°581
Tra le finestre si trova una grande statua dell'Arcangelo Michele, poggiante su una mensola a forma di testa di elefante, simbolo dei fornai che producevano biscotti.
Oggi ospita il Consolato Generale d'Italia nei Paesi Bassi.

Al N°605 si trova ubicato, in una casa costruita nel 1687 ma con aspetto risalente al XVIII secolo, il Museo Willet-Holthuysen. La casa-museo mostra uno spaccato di casa signorile del XVIIIXIX secolo.
Herengracht N°605: Museo Willet-Holthuysen
Questa doppia casa patrizia fu abitata da ricche famiglie.
I suoi ultimi proprietari, Abraham Willet e sua moglie, erano ricchi collezionisti d'arte, e nel 1860 donarono la dimora alla città, con la clausola che la trasformasse in un museo.

La facciata dalla cornice dritta, presenta un tetto con due finestre, una porta d'ingresso con cornice intagliata e decorazioni sotto le otto finestre dei piani superiori.

Le stanze dell'abitazione raccogono mobili, porcellane, argenterie, orologi, vetri del XVIII e XIX secolo.
Le cucine del XVIII secolo si trovano nel seminterrato.
Nel retro vi è un giardino alla francese.

giardino alla francese del Museo Willet-Holthuysen
www.willetholthuysen.nl/en
Orari:   10.00/17.00
Costo:  12,50€

...poi l'Herengracht sbocca nel Binnen-Amstel, tra il Blauw-Brug e il Magere Brug.

tratto del Binnen-Amstel tra il Blauw-Brug e il Magere Brug
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L'elegante Keizersgracht o "Canale dell'Imperatore" deve il suo nome all'imperatore Massimiliano I d'Asburgo.

tratto iniziale del Keizergracht visto dal Pastoorsbrug
Il primo tratto di questo canale, dal canale Brouwersgracht al canale Leidsegracht, fu costruito a partire dal 1615.
Il secondo tratto sino all'Amstel fu scavato nel 1663.

E' il canale più largo di Amsterdam: è largo 31m, lungo 2,8km ed è attraversato da 14 ponti.

Il primo ponte sul Keizersgracht, all'incrocio con il canale Brouwers-gracht, è il Pastoorsbrug.

Brouwers-gracht visto dal Pastoorsbrug
La sua parte settentrionale era originariamente un'area di stoccaggio delle merci.
Oggi i magazzini che erano sorti lungo queste sponde sono stati trasformati in lussuosi appartamenti.

Ai N°40/44 il Magazzino della Groenlandia poteva immagazzinare 100.000 litri di olio di balena per realizzare saponi, olio per lampade e colori.

La casa mercantile al N°84  fu costruita nel 1715 da un commerciante di vino.
Nel 1934 venne dotato di un frontone "a collo" tipico del XVIII secolo.

Keizersgracht N°88/86/84 (da sinistra)
Al N°86 si trova una casa mercantile che presenta una facciata con frontone a gradini in stile rinascimentale olandese (1884).

La casa mercantile al N°88 realizzata nel 1718 viene chiamata la "Casa dei Tre Re" per la raffigurazione nel frontone dei tre re magi con la stella.
 
Poi il Keizersgracht è attraversato dal ponte della Herenstraat.

ponte della Herenstraat sul Keizersgracht
tratto del Keizersgracht tra l'Herenstraat e il Liliegracht
Al N°123 si trova la Huis met de Hoofden o "Casa delle Teste" per la facciata in piccoli mattoni rossi decorata da sei teste in arenaria raffiguranti divinità romane: Apollo, Cerere, Marte, Minerva, Bacco e Diana.

L'edificio fu progettato da Hendrick de Keyser il Vecchio nel 1622, e realizzato dal figlio Pieter, per Nicolaas Sohier, un ricco commerciante di calze e amante dell'arte (possedeva opere di Rubens) .
Oggi l'edificio ospita l'Ambasciata della Mente Libera e la Bibliotheca Philosophica Hermetica.

CURIOSITA': una leggenda racconta che le teste raffigurate sono quelle di sei ladri che tentarono di entrare in casa e che furono decapitati dalla domestica.

Al N°174/176, all'angolo del canale con la Leliegracht, si erge per 6 piani raggiungendo l'altezza di 37m l'Astoria, una delle prime torri per uffici realizzata nei Paesi Bassi.

Keizersgracht N°174: Astoria
Fu progettata nel 1905 in un sobrio stile Jugendstil dagli architetti H.H.Baanders e Gerrit van Arkel
per l'Eerste Hollandsche Levensverzekerings Bank.
Per questo sul tetto a padiglione in rame, affiancato da una piccola torre traforata, vi sono le lettere dorate EHLB.

La parte alta della torre è decorata con un mosaico raffigurante un Angelo custode (simbolo della compagnia di assicurazioni sulla vita) e altre figure.
Per quindici anni l'edificio è stata la sede internazionale della fondazione Greenpeace.

Poco più avanti si vede svettare la torre della Westerkerk e la parte posteriore della chiesa con davanti e sporgente sul canale il "Homomonument", il memoriale in granito rosa a forma triangolare (il triangolo rosa era il segno distintivo degli omosessuali nei campi di concentramento nazisti), dedicato a tutti coloro che sono stati perseguitati per le proprie scelte sessuali (1987).
L'autore dell'opera è Karin Daan.


Il settore più a Sud del canale, presso il Leidsegracht, è caratterizzato da edifici commerciali per la maggior parte ottocenteschi.

Al N°508, all'angolo del Keizersgracht con la Leidsestraat, si trovava una bottega d'angolo con timpano con ali laterali decorate, costruita nel 1672.

 Keizersgracht N°508
Il busto d'angolo raffigura il commerciante di sigari Pieter Cornelisz. Hooft che costruì il negozio nel 1881 con progetto di A.C. Bleijs.

busto di Pieter Cornelisz. Hooft
Il rilievo di Leonard de Fernelmont sulla facciata della Leidenstraat raffigura una piantagione di tabacco: la raccolta delle foglie, l'imballaggio e il trasporto.

rievo con piantagione di tabacco (Leonard de Fernelmont)






Al N°564 si trova un edificio il cui aspetto risale al 1913, che ospita oggi l'Istituto Italiano di Cultura per i Paesi Bassi.

Keizersgracht N°564
targa dell'Istituto Italiano di Cultura per i Paesi Bassi
L'edificio al N°566 fu costruito nel 1685 per Abraham Crook, un commerciante di polvere da sparo.

Keizersgracht N°566
Questa dimora venne demolita nel 1887 per potervi costruire una chiesa: la Keizengrachtkerk, la prima delle cinque chiese riformate olandesi costruite ad Amsterdam tra il 1888 e il 1892, e oggi l'unica ancora in uso. 
La facciata richiama il gotico francese e le architetture veneziane. 

Keizersgrachtkerk
CURIOSITA': In inverno, quando tra gennaio e febbraio le acque dei canali si ghiacciano e vengono chiusi i condotti, il tratto del Keizersgracht tra Leidesestraat e Niewe Spiegelstraat diviene una pista di pattinaggio.  

ponte della Neuwe Spiegelstraat
Oltrepassato il ponte percorso dalla Neuwe Spiegelstraat, al N°604 si trova una casa doppia che ha la rara particolarità di avere solo tre finestre in larghezza (di solito una casa doppia ha cinque finestre).
Costruita nel 1670, presenta una facciata in uno stile che si rifà al classicismo olandese, con cornicione diritto decorato da triglifi.


Keizersgracht N°604/606/608/610
Le tre case seguenti (N°606-608-610) furono costruite contemporaneamente nel 1732 da Jan van der Streng.
Tutte e tre presentavano un timpano "a collo", ma il N°610 lo ha perso.

L'edificio al N°618 con cornicione diritto del 1800, presenta un accesso all'ingresso in stile Luigi XIV del 1725/1750. 


Keizersgracht N°618
All'angolo tra il canale e la Vijzelstraat si trova la facciata Art Deco dell'altro lato corto dello Stadsarchief, edificio già incontrato e descritto sull'Herrengracht.
 
facciata del Stadsarchief sul Keizersgracht
Sull'altra sponda del canale l'edificio al N°660 che fa angolo con la Vijzelstraat, costruita nel 1670, ha un aspetto moderno, ed ha ospitato in passato una farmacia.


Keizersgracht N°660
L'aspetto attuale dell'edificio al N°670 risale al 1876, ma la casa fu costruita nel 1675 per un commerciante di tessuti.

Keizersgracht N°670
Il successivo palazzetto al N°672 ospita il Museum Van Loon.
Keizersgracht 672: Museum Van Loon
La dimora prende il nome dell'ultima potente famiglia mercantile che vi abitò.
L'edificio risale al 1672 ed è opera di Adriaan Dortsman.
Venne commissionato insieme all'adiacente N°674 da Jeremias van Raey, un ricco mercante fiammingo di cereali, ferro e armi.

facciata del Museum Van Loon
Sul cornicione vi sono le statue di Marte, Vulcano, Cerere e Minerva: queste statue simboleggiavano i prodotti che i fiamminghi commerciavano (ferro, armi e cereali). 

cornicione con statua
Parte di questo edificio venne affittato da Ferdinand Bol, allievo di Rembrandt.
Nel 1752 l'edificio fu ridecorato e vennero ad abitarvi il dottor Abraham van Hagen e sua moglie Catharina Elisabbeta Trip.
Nel 1882 il palazzetto fu regalato come dono di nozze da Jonkheer van Loon al figlio Willem.
Matrimonio di Willem van Loon e Margaretha Bas (Jan MienseMolenaer)
 Varcato l'ingresso della casa-museo le sale mostrano mobili del XVIII/XIX secolo, tele di maestri, ceramiche di Delft, ritratti di famiglia.

Salotto blu
Sala da pranzo
Stanza del giardino
scalone
Salotto rosso
Camera degli agnellini
Camera degli uccelli
Camera rossa
Nel seminterrato una cucina con soffitto piastrellato, il retrocucina, la cantina con la dispensa e l'accesso al giardino alla francese con la rimessa per le carrozze, le stalle e l'abitazione del cocchiere al piano superiore.

cucina
giardino e facciata posteriore della casa
facciata sul giardino della rimessa delle carrozze
interno della rimessa delle carrozze
www.museumvanloon.nl/museum/huis
Orari:  10.00/17.00
Costo:  10€


Al N°676 si trova la De Nieuwe Waalse kerk, la Nuova Chiesa Vallona, costruita tra il 1854 e il 1856 dall'architetto A.N. Godefroy.

De Nieuwe Waalse Kerk
La facciata è in stile neo-romanico.
Dopo il 1989 è divenuta un centro d'arte e poi la sede di una società di produzione cinematografica.
Sul lato opposto del canale, si trova al N°609 il FOAM, il museo dedicato alla fotografia.
Il Keizersgracht incrocia poi il Reguliersgracht.

incrocio tra Keizersgracht e Reguliersgracht
La casa-negozio d'angolo al N°716 costruita nel 1671 per un commerciante di rame e legno,
presenta nella parte inferiore l'ingresso di quello che più recentemente è stato un negozio di antichità.

Keizersgracht N°716 (a destra)
La casa mercantile al N°695 fu costruita nel 1689.
Il suo timpano "a collo" presenta le ali laterali decorate con le raffigurazioni allegoriche di un dio del mare con corona ed ancora che simboleggia l'IJ (a sinistra), e un dio con ruota e pale che simboleggia l'Amstel.

Keizersgracht N°6
L'edificio ad angolo al N°709, tra il Keizersgracht e la Utrechtsestraat, fu costruito nel 1904 e ampliato nel 1910 includendo l'edificio accanto (N°707).

Keizersgracht N°707/709
La facciata intonacata di bianco presenta accenti di mattoni colorati.
All'angolo l'edificio termina con una torretta.
Il piano terra è stato un esercizio commerciale di scarpe.

L'ultimo tratto del Keizersgracht prima di sfociare nell'Amstel è caratterizzato dalla presenza di molte case galleggianti lungo le sue sponde.

case galleggianti lungo il Keizersgracht
case galleggianti lungo il Keizersgracht
sbocco del Keizersgracht nell'Amstel
sbocco del Keizersgracht nell'Amstel
CURIOSITA': tra i tanti personaggi illustri che hanno soggiornato lungo il Keizergracht ci fu anche Cosimo III de' Medici, in compagnia del funzionario granducale, commerciante di lana e di schiavi Francesco Ferroni.
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Il Prinsengracht o "Canale del Principe" prende il nome dal principe Guglielmo I d'Orange, capo degli Olandesi durante la Guerra degli ottant'anni, la guerra d'indipendenza dei Paesi Bassi dagli Spagnoli.

Prinsengracht
E' il più lungo e il più recente dei canali della "Cintura dei canali": è lungo 3,2km; il primo tratto è stato scavato dal 1612 e il tratto da Leidsegracht e l'Amstel a partire dal 1658.

Corre parallelo al Keizersgracht.
I ponti sul Prinsengracht si collegano ad Ovest con le strade del quartiere Jordaan.
Rispetto agli altri canali della Grachtengordel il Prinsengracht si estende a Nord oltre il Brouwersgracht sino al Westerdok, prendendo il nome di Korte Prinsengracht.

All'ingresso del Korte Prinsengracht si trova il ponte Eenhoornsluis (="Ponte dell'Unicorno" da un birrificio chiamato "Unicorno" che sorgeva nei pressi) con le Eenhoornschutsluis, una delle 16 chiuse costruite quando venne progettatata la Grachtengorde, realizzata per collegare il canale con l'IJ.
Korte Prinsengracht e Eenhoornschutsluis
Il successivo ponte che attraversa il Prinsengracht è il Lekkeresluis.
Qui si vedono allineate lungo le sponde diverse case galleggianti, una delle principali caretteristiche di questo canale, che si diffusero dopo gli anni '50 dello scorso secolo per far fronte alla crisi degli alloggi.
Le case galleggianti, denominate "wonark" (=casa arca"), furono realizzate su chiatte galleggianti non motorizzate e dotate a volte di piccoli giardini.
Sono ancorate in modo permanente ad un indirizzo specifico con permesso limitato.
Le case galleggianti più costose e lussuose si trovano ormeggiate nel quartiere Jordaan.

case galleggianti sul Prinsengracht viste dal Lekkeresluis
Subito dopo lungo la sponda occidentale si trova il Noorder-markt, lo spiazzo riservato al mercato bio ogni sabato e all'antiquariato il lunedì mattina.

Noorder-markt e Noorderkerk
Qui si erge anche la Noorderkerk, la chiesa protestante a pianta greca costruita su progetto di Hendrick de Keyser il Vecchio nel 1632 per gli operai del Jordaan.

Noorderkerk
torre della Noorderkerk
ingresso della Noorderkerk

Il ponte successivo Prinsensluis è percorso dalla Prinsenstraat e anche qui le case galleggianti ormeggiate sono numerose.

il Prinsengracht visto dal ponte della Prinsensluis (vista verso Sud)
il Prinsengracht visto dal  Prinsensluis (vista verso Nord)
case galleggianti sul Prinsengracht
case galleggianti sul Prinsengracht
Proseguendo il suo corso l'acqua del canale lambisce la sponda lungo la quale sono stati ostruiti una serie di magazzini: quelli seicenteschi che sono i più antichi si trovano tra ai N°211/213/215/217.

Prinsengracht dal Leliesluis (vista verso Nord)
Prima di giungere al Leliesluis, il ponte percorso dalla Leliestraat, sulla sponda opposta il Prinsengracht incontra lo sbocco del Egelantiersgracht e al N°108 (ad angolo con l'Egelantiersgracht N°2) troviamo un grande edificio sormontato dalla scritta "GUNTERS & MEUSER" (compagnia specializzata in utensili e prodotti di ferramenta) e la scritta "HANDEL IN IJZERWAREN" ("Commercio in ferro") sull'ingresso.

Prinsengracht N°108 /Egelantiersgracht N°2
L'edificio in mattoni rosso scuro fu costruito nel 1917 in stile scuola di Amsterdam dagli architetti Pieter Vorkink en Jacobus Wormser, allievi di Hendrik Petrus Berlage.

Prinsengracht dal Leliesluis (vista verso Sud) / Westertoren
Leliesluis
In corrispondenza del Leliesluis sbocca lungo la sponda orientale del Prinsengracht il Leliegracht.

Poi il Prinsengracht incontra lungo la sponda occidentale il Bloemgracht con il Kees de Jongenbrug, il ponte che ha preso il nome del noto romanzo dello scrittore olandese Theo Thijssen che visse in questo quartiere (oggi la sua casa è divenuta un museo).

sponda occidentale del Prinsengracht dove interseca il Bloemgracht
Bloemgracht dal Kees de Jongenbrug
Proprio di fronte, sulla sponda orientale del Prinsengracht al N°263/265/267 si trova l'Anna Frankhuis, la Casa di Anna Frank.
Anna Frankhuis
Qui la famosa adolescente ebrea di origi tedesche ha vissuto nascosta con la sua famiglia dal 6 luglio 1942 al 4 agosto 1944 per sfuggire alla Gestapo, ed è qui che ha scritto il famoso Diario prima di essere deportata.
Il diario pubblicato nel 1947, venne ritrovato da Otto Frank, padre di Anna e unico sopravissuto, quando ritornò nella casa.
Nel 1957 nella casa-ufficio che tenne nascosta la famiglia Frank e altre quattro persone venne creata la fondazione Anna Frank, che si occupò di aprire questa casa costruita nel 1635, ricca di testimonianze e simbolo della barbarie nazista.
Negli anni '90 alla casa-museo si è aggiunta un'ala moderna.

Anna Frankhuis
/www.annefrank.org/en
Orari: novembre/marzo 9.00/19.00   sabato 9.00/22.00
           aprile/ottobre      9.00/22.00
Costo: 10,50€ (prenotazione obbligatoria)

ala moderna della Anna Frankhuis
Poco più avanti al N°277/179/181 si trova la Westerkerk, la chiesa protestante costruita tra il 1620 e il 1631 in stile rinascimentale con progetto elaborato da Hendrick de Keyser.

Westerkerk
facciata e torre della Westerkerk
Fu una delle prime chiese protestanti appositamente costruita (prima infatti vennero convertite al culto calvinista le chiese cattoliche già presenti).
E' anche la più grande chiesa calvinista dei Paesi Bassi.

particolari architettonici della Westerkerk
CURIOSITA': In questa chiesa venne sepolto Rembrandt van Rijn (1669), ma non è l'unico pittore tumulato nella chiesa.
La sua torre, la Westertoren, è la torre più alta di Amsterdam (87m) e termina con la corona imperiale d'Austria di Massimiliano I.

Westertoren
La Westertoren è menzionata frequentemente nel Diario di Anna Frank: il quadrante dell'orologio sulla torre poteva essere visto dalla soffitta del suo nascondiglio e lei descriveva il ronzio del carillon come una fonte di conforto.
Per questo davanti alla chiesa si trova una statua che raffigura Anna Frank.

statua di Anna Frank
Dopo la chiesa il Prinsengracht è scavalcato dai ponti Nieuwe-Wercksbrug e Reesluis.
 
Nieuwe-Wercksbrug con la Westerkerk
Reesluis
il Nieuwe-Wercksbrug (sul fondo della foto) visto dal Reesluis
Prinsengracht dal Reesluis (vista verso Sud)
il Reesluis
Sulla sponda orientale del canale, dopo il ponte, si trovano sette edifici con frontone a campana e immagini di cervi (N°349/351/353/355/357/357a/359), che hanno ospitato dal 1840 al 1868 il birrificio "Red Deer", il primo birrificio di qualità ad Amsterdam.

Prinsengracht N°349/359: ex "Red Deer"(sulla sinistra della foto)
Sulla sponda opposta sbocca il Lauriergracht.

incrocio tra il Prinsengracht e il Lauriergracht
Lauriergracht
Lungo le sponde di questo tratto del Prinsengracht si susseguono altre case galleggianti.

case galleggianti lungo il Prinsengracht
ingresso di una casa galleggiante lungo il Prinsengracht
casa galleggiante lungo il Prinsengracht
Proprio ormeggiato subito dopo il prossimo ponte sul Prinsengracht chiamato Berensluis, si trova il Woonbootmuseum Hendrika Maria, il museo creato nel 1997 da Vincent van Loon a bordo della Hendrika Maria (N°296K).
poppa della casa-museo Hendrika Maria (Woonbootmuseum Hendrika Maria)
La casa-museo del 1914, arredatata come negli anni '60 del secolo scorso, offre l'opportunità di capire come si vive a bordo.

houseboatmuseum.nl/
Orari:  settembre/giugno   martedì/domenica   10.00/17.00
            luglio/agosto          lunedì/domenica     10.00/17.00
Costo:  4,50€

Berensluis
L'edificio al N°300, chiamato "De Roode Vos", ha un timpano "a campana" stile Luigi XV con stemma (volpe) e porte con cornici curve intagliate del XVIII secolo con raffigurazione di una volpe rossa con un uccello in bocca.
Questa casa fu infatti costruita per un pellicciaio.

Prinsengracht N°300: "De Roode Vos"
Continuano ad allinearsi lungo le sponde altre belle case galleggianti e si raggiunge poi la Runstraat.

casa galleggiante
case galleggianti
Al N°312 si trova un edificio ad angolo con la Oude Looiersstraat che presenta un rilievo con la raffigurazione di un uomo tra alberi, che tiene in mano un cono di zucchero  e la scritta "HET GROENE WOUT" ("Foresta Verde").


Originariamente il rilievo era posto sulla casa del N°316 e fu qui spostata nel 2013.
Tra il 1723 e il 1734 questa casa fu infatti trasformata in una raffineria di zucchero e rimase in funzione almeno sino al 1810.

Proseguendo verso Sud s'incrocia la Runstraat.

ponte con la Runstraat sul Prinsengracht
Prinsengracht dalla Runstraat (vista verso Sud)
Prinsengracht dalla Runstraat (vista verso Nord)
In questo punto del canale sbocca sulla sponda occidentale del Prinsengracht il Looiersgracht e poco più avanti il Passerdersgracht.

intersezione tra il Prinsengracht e il Looiersgracht
Proseguendo è il Leidsegracht ad intersecare da una sponda all'altra il Prinsengracht.

intersezione tra il Prinsengracht e il Leidsegracht
Leidsegracht (vista verso Est)
Poi la Leidsestraat attraversa il Prinsengracht.

Prinsengracht dalla Leidsestraat (vista verso Sud)
Le acque del Prinsengracht continuano la loro corsa verso la zona meridionale intersecando sulla sponda occidentale prima lo Spiegelgracht in prossimità dell'Antiquairbrug percorso dalla Niewve Spiegelstraat, poi passando sotto il Walenweeshuissluis della Vijzelstraat.

Il Prinsengracht poi s'incrocia col Reguliersgracht passando sotto il De Duifbrug.
Qui si trova sulla sponda occidentale De Duif Kerk, la chiesa di culto cattolico costruita in stile neo-classicista nel 1858 dall'architetto Theo Molkenboer e con facciata neo-barocca. 

E infine, dopo essere attraversato dal ponte percorso dalla Utrechtsestraat ed essere passato sotto il Frans Hendricksz Oetgensbrug, il Prinsengracht sbocca nell'Amstel.
Dal 1660 i tre canali principali della "Cintura dei canali" furono estesi oltre l'Amstel.
Queste estensioni presero il nome di Nieuwe Herengracht, Nieuwe Keizersgracht and Nieuwe Prinsengracht.

Il canale trasversale che segna il confine nord-occidentale della Grachtengordel è il Brouwersgracht, che prese il nome dal 1594 dalle numerose fabbriche di birra in questo quartiere tra il XVI e il XVII secolo.

Brouwersgracht
Questo canale collega anche il Singel con il Singelgracht e costituisce anche il confine settentrionale del quartiere Jordaan.

ponte del Brouwersgracht all'incrocio con il Prinsengracht
ponte del Brouwersgracht all'incrocio con il Herengracht
Brouwersgracht
Nei depositi allineati lungo questo canale erano stipati spezie, zucchero, caffè, olio di balena ed altre merci che arivavano con le navi dall'Asia e che venivano issate tramite pulegge nei piani alti di questi edifici.
Oggi lungo le sue sponde sono ormeggiate chiatte abitabili molto ricercate.



Uno dei canali che attraversano trasversalmente la "Cintura dei canali" più pittoreschi e più conosciuti è sicuramente il Reguliersgracht.

Reguliersgracht (all'incrocio con il Keizersgracht)
Questo canale venne scavato nel 1664, prende il suo nome dal convento di suore Regolari che sorgeva qui prima della costruzione della cerchia dei canali.
Il canale si snoda verso Sud dalla Rembrandtplein e dalla Thorbeckeplein.

Reguliersgracht by night
Questo canale deve la sua fama soprattutto al fatto che dal suo ponte all'incrocio con l'Herengracht,  detto "Brug van 15 bruggen" (= "Ponte dei 15 ponti"), si possano contare guardando in diverse direzioni ben 15 ponti: 6 sono i ponti lungo il Reguliersgracht (più quello sul quale ci si trova), 6 ponti guardando l'Herengracht verso destra (verso Ovest) e 2 ponti guardando verso sinisistra (verso Est).

Se si compie una romantica passeggiata serale si può cogliere ancor meglio lo spettacolo dei ponti illuminati.

Reguliersgracht by night
ponti illuminati dell'Herengracht e del Reguliersgracht
ponti illuminati dell'Herengracht e del Reguliersgracht 
CURIOSITA': Nell'area racchiusa tra Rozengracht, Leidsestraat, Prinsengracht e Singel s'intrecciano nove stradine perpendicolari ai tre canali principali della cintura: per questo il quartiere viene chiamato "De Negen Straatijes", ed è la zona ideale da percorrere se si vuole fare shopping.


CONCLUSIONI
I canali sono le icone del paesaggio urbano di Amsterdam e percorrerli è come andare alla ricerca dei  monumenti della città allineati lungo le loro sponde.
Come non perdersi...gli abitanti di Amsterdam usano un trucchetto: con le iniziali di ogni parola della frase "PIET KOOPT HOGE SCHOENEN", che letteralmente significa "Piet compra scarpe alte", individuano le iniziali dei canali della Grachtengordel in ordine dall'Est verso l'interno.


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