Questa antica moschea è posta a Sud-Ovest della Medina di Marrakech, vicina alla Place Jemaa El-Fna, la piazza più famosa della città. Unisce le due attrattive il Trek El Koutoubia, il viale dove sostano le carrozze a cavallo.
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minareto della Moschea della Koutoubia da Place Jemaa el-Fna (dalla terrazza del Café de France) |
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Trek el Koutoubia |
La Koutoubia è la moschea più importante di Marrakech, e al momento della sua costruzione è stata la moschea più importante del mondo islamico.
L'antica moschea della Koutoubia, o "Moschea dei librai", prende nome dalla moltitudine di librai che operavano anticamente in quest'aria (la parola araba "kutub" = "librai").
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un libraio (Marcelin Flandrin - 1930 ca.) |
L'attuale moschea fu inaugurata nel 1158, ma l'originale luogo di culto fu costruito a partire dal 1120 dal sultano Ali ibn Yusuf della dinastia berbera degli Almoravidi.
Ma come si nota subito visitando esternamente il sito, l'attuale moschea sorge accanto ad un'a spianata occupata da muri di fondamenta e basi di pilastri: sono queste le rovine della prima moschea, posta sul lato Nord della Koutoubia attuale.
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resti della prima moschea |
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resti delle fondamenta della prima moschea |
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resti del muro perimetrale dell'antica moschea |
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accesso alla prima moschea |
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basi dei pilastri e muro della Qibla della prima moschea |
La moschea originale era una costruzione a pianta quadrata (218m di lato).
L'originale moschea venne demolita perché non ritenuta, dalla nuova dinastia regnante almohade, correttamente allineata con la Mecca, e/o per un incremento demografico che richiedeva un luogo di culto più grande.
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ingresso della Koutoubia |
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ingresso Koutoubia |
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un ingresso della Koutoubia |
La seconda moschea (adiacente quindi al muro Sud-Est della prima), venne iniziata nel 1147 dal califfo almohade Abd ael-Moumen e terminata dal nipote Yacoub el Mansour, utilizzando il muro della Qibla (che indica l'orientamento verso la Mecca) come tramezzo divisorio e sulle fondamenta del distrutto palazzo almoravide Ksar el Hajar ("Palazzo di Pietra").
La nuova moschea è simile alla Grande Moschea Kairouan in Tunisia, la più antica dell'Islam.
L'attuale moschea fu dotata di una pianta a T (60m X 90m) o pianta ipostila o pianta araba. L'interno è diviso da più di 100 pilastri in 17 navate e 7 campate. La navata centrale, più ampia delle altre, è sormontata da 7 cupole. All'interno della costruzione di trova un grande cortile circondato da un portico con colonne.
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Moschea della Koutoubia |
Purtroppo come ogni moschea in Marocco (ad eccezione della Moschea Hassan II a Casablanca), per i non mussulmani la Koutoubia è visitabile solo esternamente.
Quindi possiamo solo immaginarci i suoi interni, o gettare un timido sguardo se capita di passarle davanti quando le sue porte sono aperte per accogliere i fedeli all'ora della preghiera. La moschea può accogliere più di 20.000 fedeli.
Un tempo si trovava in questa moschea il minbar, il pulpito di preghiera fatto costruire nel XII secolo a Cordoba dal sultano almoravide Ali Ben Youssef. Il minbar, realizzato in legno di sandalo, ebano, avorio con incisioni in argento, utilizzato fino agli anni '60 dello scorso secolo è oggi conservato nel Palazzo El Badi.
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Minbar della Koutoubia (XII sec.) |
Quello che attira l'attenzione e in qualsiasi punto della Medina funge da punto d'orientamento, è il minareto della Koutoubia, il più antico dei tre minareti almohadi rimasti al mondo, che ha ispirato gli altri minareti magrebini, la Torre di Hassan a Rabat e la Gilda a Siviglia.
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minareto della Koutoubia (facciata vicino all'ingresso della moschea) |
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minareto della Koutoubia (facciata rivolta verso la prima moschea) |
Il minareto è più antico della moschea attuale, anche se venne completato solo nel 1196.
Il minareto è alto 77m, ha una base quadrata (12,80m di lato), è stato costruito in arenaria e si eleva su sei piani.
L'alta costruzione è decorata su tutti i lati da un fregio alto 2m di tessere di mosaico verdi e azzurre. Ogni lato del minareto presenta una decorazione diversa.
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decorazione di una facciata del minareto |
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decorazione di una facciata del minareto |
Dopo una balaustra merlata si erge una lanterna alta 16m. terminante con una cupola a coste sormontata da uno jamour a forma di freccia che perfora tre sfere in ottone dorato.
Le tre palle rappresenterebbero le tre moschee arabe più importanti: la Moschea della Kaaba alla Mecca, quella di Medina e quella di Gerusalemme. Ma rappresentano anche i tre elementi della vita: aria, acqua e fuoco.
Si narra anche che le tre palle vennero realizzate con i gioielli della moglie del sultano Yacoub el Mansour per essere punita per aver interrotto il digiuno durante il Ramadan avendo mangiato dell'uva.
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le tre sfere dorate e il portabandiera del minareto |
La lanterna del minareto presenta su ogni lato due archi con finestre, ed è decorata con motivo a rombi e una fascia a mosaico. |
decorazione della lanterna del minareto |
Prima delle preghiere del venerdì e delle feste religiose sul minareto viene issata la bandiera verde del Profeta.
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portabandiera sul minareto |
Passando attraverso due archi perpendicolari alla facciata della moschea si può accedere ai giardini che affiancano la Koutoubia e da qui osservare più tranquillamente la sua costruzione e il suo minareto.
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archi di passaggio verso il giardino che affianca la moschea |
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archi di passaggio e minareto della Koutoubia |
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giardino che affianca la moschea |
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giardino che affianca la moschea |
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muro esterno della Qibla della Koutoubia |
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la Koutoubia vista dai giardini |
E' alla luce ocra del tramonto o quando la sera viene illuminata artificialmente che la Koutoubia mostra ancor più la sua affascinante bellezza e la sua quasi millenaria presenza.
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Koutoubia vista di notte dai tetti della Medina |
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minareto della Koutoubia |
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minareto by night |
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minareto by night |
CONCLUSIONI Impossibile essere stati a Marrakech e non aver notato all'orizzonte, o da vicino, il minareto della Moschea della Koutoubia. E' quindi necessario conoscere un po' della sua storia e guardare da vicino (almeno esternamente), la bellezza di questo capolavoro dell'arte almohade.
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