martedì 14 febbraio 2023

Les Habous, la Nuova Medina di Casablanca

Le città imperiali del Marocco e anche molte piccole località del Paese hanno tutte una Vecchia Medina, spesso proclamata Patrimonio Mondiale dall'Unesco, ma solo alcune hanno anche una Nuova Medina che, nonostante l'aggettivo "nuova" non è poi così recente. 

Les Habous

Un caso è la città imperiale di Fez, ma anche Casablanca ne possiede una chiamata Les Habous o appunto Nuova Medina.

Les Habous

Questo nuovo quartiere di Casablanca, delimitato ad Ovest da Avenue 2 Mars, a Est dal Boulevard Mohamed VI e a Nord dal Boulevard Omar El Idrissi, è posto nella zona Sud-Est della città, vicino al Palazzo Reale.

Fu eretto tra il 1918 e il 1955 dai Francesi durante il loro Protettorato sul Marocco. Venne voluto dal Generale Lyautey per ospitare i poveri e i commercianti provenienti da tutto il Marocco, e soprattutto da Fez.

Su un iniziale progetto dell'architetto Albert Laprade, venne realizzato in stile moresco-andaluso dagli architetti Auguste Cadet ed Edmond Brion su un terreno di circa quattro ettari donato in beneficienza da Haim Bendahan, un ebreo possessore di molti terreni.

Venne costruito un quartiere dove si combinarono moderne regole urbanistiche e tradizione marocchina.

Archi in pietra lavorata e muri bianchi, portici monumentali, portali decorati, mensole, pittoresche strade acciottolate e piccole piazzette con fontane e aiuole. 

portici con botteghe


una via del quartiere

arco scolpito

portici

una viuzza del quartiere

stradina acciottolata 

una calma viuzza del quartiere

una piazza del quartiere

grande piazza del quartiere

arco in pietra scolpito

infilata di archi

arco con zellige

arco a ferro di cavallo

una serie di archi

portici e arco scolpito

particolari architettonici di un edificio

arco moresco

portale decorato e porta borchiata

portale decorato e porta borchiata

una viuzza

portale ed arcate

un ingresso decorato

particolari architettonici di finestre


arcate di portici

portali

portali 

portico con arco scolpito

portici con colonne in pietra

colonne scolpite di un portico

fontana con zellige

fontana con zellige

piazzetta con fontana

Due sono le moschee del quartiere, la Moschea Sidi Mohammed Ben Youssef (su progetto di Auguste Cadet) e la Moschea Al-Mohammadi (eretta dal defunto Re Mohamed V nel 1936).

Moschea Sidi Mohammed Ben Youssef

minareto della Moschea Sidi Mohammed Ben Youssef

piazza con la Moschea Sidi Mohammed Ben Youssef

Moschea Al-Mohammadi

giardini vicino alla Moschea Al-Mohammadi

Si trova anche in questo quartiere il Mahkama du Pacha (Palazzo del Pascià), un palazzo in stile moresco con cupole con tegole verdi, cortili, circa 60 sale, un salone di ricevimento con zellige e soffitto in legno di cedro intagliato costruito per il Pascià di Casablanca, eretto tra il 1948 e il 1952 su progetto di Auguste Cadet.

Mahkama du Pacha


Mahkama du Pacha

Mahkama du Pacha

ingresso del Mahkama du Pacha

In un secondo tempo il Mahkama du Pacha divenne un Palazzo di Giustizia ed oggi ospita la Prefettura di Habous. 

Ma veniamo al nome di questo quartiere. 

"Les Habous" in arabo significa "Quartiere di diritto comune" in quanto l'Habous è un'istituzione di diritto islamico preposta alla gestione dei beni lasciati in eredità dai credenti alla comunità, e all'assegnazione degli alloggi all'interno della Medina, alloggi trasmessi per eredità.

Ma sin da subito questo quartiere attirò anche l'interesse della classe borghese che convisse con i lavoratori poveri. Quando parte degli abitanti si trasferirono altrove, le abitazioni furono trasformate in botteghe e magazzini. 

Ecco dunque giustificata la presenza di souk e mercati all'aperto.

souk

esposizione di mercanzia

botteghe lungo la via principale

souk

souk

Lungo Rue Ibn Khaldoun, la strada principale che attraversa il quartiere, e lungo le stradine che da questa si diramano, potrete trovare negozi di souvenir di ogni genere: gioielli berberi, lampade moresche in ottone o ferro battuto, djellabe (tuniche tradionali), babouches (pantofole tradizionali), pezzi d'artigianato marocchino, tappeti, manufatti in pelle...

bazar di tappeti

manufatti in pelle

babouches

artigianato in ottone 

oggetti di antiquariato marocchino

lampade, paioli, samovar

lanterne, oggetti in ottone ed esposizione di quadri

negozi di oggetti in ottone e rame

negozi di vestiti tradizionali

negozi di vestiti tradizionali

negozio di vestiti tradizionali

Non mancano le librerie e il mercato dei generi alimentari e delle spezie. Nella piazza di El Baladya vi sono i macellai con banchi di carni e teste di dromedario appese.

spezie e generi alimentari

mercato all'aperto

mercato all'aperto

banchi di spezie

banchi di spezie

banchi di spezie

ingredienti pe pozioni magiche (il mercato delle streghe!) 

banchi di macelleria con teste di dromedario

C'è anche un mercato delle streghe, dove vendono gli ingredienti per pozioni magiche.

Molto caratteristico è il souk delle olive posto in un cortile con bidoni di olive di tutti i tipi esposte poi con cura maniacale a forma di piramidi.

mercato delle olive

cortile con mercato delle olive

esposizione di vari tipi di olive

esposizione di vari tipi di olive

Non mancano bar, ristoranti e locali fast food.

musicisti davanti ad un bar

E poi in questo quartiere si trova una delle pasticcerie più buone e caratteristiche della città, la Pàtisserie Bennis-Habous (di cui parlerò in modo più approfondito in un post dedicato alla gastronomia gourmet della città).

Pàtisserie Bennis-Habous

E per finire troverete anche il Dar El Ala, un edificio che ospita un'associazione di amatori della musica andalusa.

Dar El Ala



CONCLUSIONI                                                                                                                     Les Habous è un quartiere nel cuore di Casablanca poco turistico dove, rispetto alle Medine di altre città, si respira un'atmosfera tranquilla e dove non si viene infastiditi dall'insistenza dei negozianti. E' un'oasi di pace, artigianato e tradizione. E' stata anche la location per riprese cinematografiche.



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