Fu chiamato il "Re sanguinario" dagli Europei per la sua spietatezza, e fu riconosciuto come uno dei più dispotici sultani della storia del Marocco. Si racconta che uccise con le sue mani più di 20.000 persone e che per intimidire i rivali ordinò che fossero appese alle mura di Meknes 10.000 teste di nemici uccisi. Non esitò neanche ad eliminare il suo figlio prediletto accusato da una delle sue mogli di un complotto contro di lui.
Fu chiamato il "Re costruttore" perché fece di Meknes la nuova capitale del suo regno costruendo 40 km di mura intorno alla città, un enorme Palazzo Reale, il Bacino Agdal per irrigare i giardini, un'immensa prigione sotto il suo palazzo, il magazzino Hri Souani per conservare alimenti, le Scuderie Reali per ospitare 1200 cavalli, porte monumentali tra le quali Bab al-Mansur ("Porta del Vittorioso"), molte moschee e medrase, 76 forti e molte fortezze nel Nord-Est del Paese.
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un tratto di mura di cinta di Meknes |
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un tratto di mura di cinta di Meknes |
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Bacino Agdal (vuoto perché in fase di restauro) |
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Bacino Agdal (vuoto perché in fase di restauro) |
Meknes divenne la "Versailles marocchina", anch'essa in costruzione in quegli anni.
E a proposito di Versailles e di Luigi XIV detto il Re Sole...
...nel 1699 il sultano mandò l'ambasciatore Abdellah Benaicha (un ex corsaro divenuto diplomatico), in Francia a discutere un'alleanza politica contro gli Ottomani e gli Spagnoli. A Versailles l'ambasciatore vide la figlia di Luigi XIV Anna Maria di Borbone (una vedova trentaduenne divenuta poi Principessa de Conti), figlia illegittima del re, avuta dall'amante Louise de la Vallière, e ne lodò la bellezza con il sultano che ne chiese la mano al re francese. Ma la principessa rifiutò la proposta di matrimonio e il padre mandò al sultano quattro orologi comtoise di fattura occidentale per farsi perdonare il rifiuto.
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Anna Maria di Borbone |
C'è chi dice che il movimento delle pendole riproponesse il movimento di un dito nel dire "No" per ribadire il rifiuto della principessa.
Questi orologi sono conservati nel mausoleo.
Chissà...forse la principessa temeva la rivalità delle quattro spose ufficiali del sultano e delle sue 500 concubine!
Si dice che il sultano ebbe 1042 figli e per questo detiene il record di uomo che ha avuto più figli al mondo. Un recente studio ha confermato che questo numero non sarebbe del tutto improbabile!
Il sultano si riteneva discendente del Profeta Maometto, custode dell'islamismo più ortodosso, ed era solito dire:
"Se Allah mi ha dato il regno, nessuno può togliermelo".
Moulay Ismail fece anche costruire quella che doveva essere la sua dimora eterna nella Medina di Meknes, nel luogo in cui prima si trovavano l'antico tribunale, una moschea e la tomba del Santo Sibi Abd er-Rahman al-Maybud (mistico vissuto nel XVI secolo).
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Mausoleo di Moulay Ismail |
Il mausoleo si trova a Sud del Dar al-Kebira (di cui facevano parte anche la Koubba al-Kayatin, un padiglione utilizzato per i ricevimenti diplomatici, e l'Habb Qara, le prigioni per i cristiani), uno dei tre distinti complessi di palazzi reali all'interno delle mura di cinta della città.
E' anche vicino alla Bab Moulay Ismail (XVII secolo), la porta che prende il nome dal sultano.
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Bab Moulay Ismail |
Il mausoleo fu eretto tra il 1645 e il 1727, e venne terminato proprio poco prima della morte del sultano (morì a 82 anni il 4 aprile 1727) e modificato poi da suo figlio. Venne restaurato nel 1960 e poi recentemente, riaprendo al pubblico nel 2023.
Superato il cancello di recinzione, si accede al mausoleo tramite un portale finemente intarsiato, sorretto da due colonne in marmo di origine romana (forse provenienti dall'antica e vicina città romana di Volubilis).
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ingresso al Mausoleo di Moulay Ismail |
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particolare della decorazione del portale del mausoleo |
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particolare della decorazione del portale del mausoleo |
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portone d'ingresso |
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colonna e capitello romano del portale |
Il mausoleo presenta una pianta complessa di influenza ispano-maghrebina.
Si entra prima in una sala d'ingresso con pavimento e parte delle pareti ricoperte di zellige. Un fregio in stucco corre sopra la decorazione in piastrelle e nella parte alta delle pareti con aperture schermate da vetri colorati che danno luce all'ambiente.
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sala d'ingresso |
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sala d'ingresso |
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decorazione a zellige delle pareti della sala |
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decorazione a stucco e finestra |
Al centro della sala si trova una fontana con vasca ottagonale, circondata da una decorazione a forma di stella a otto punte, e un bacino in marmo su piedistallo.
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fontana della sala d'ingresso |
Dal soffitto a forma piramidale pende un grande lampadario.
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soffitto e lampadario della sala |
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lampadario della sala |
Una porta conduce alle latrine.
Seguono una serie di cortili ciechi all'aperto dalle alti pareti (9 m), collegati tra loro, e decorati con zellige e fregi in stucco lungo il perimetro.
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passaggio tra la sala d'ingresso e il primo cortile |
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primo cortile |
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primo cortile |
Nel primo cortile, posto ad un livello superiore rispetto alla sala precedente, vi sono esposti capitelli di varie epoche e colonne in marmo.
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colonne e capitelli antichi |
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capitello antico
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capitello antico
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capitello antico
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capitello antico |
Pochi gradini conducono ad un secondo piccolo cortile, seguito da un terzo più grande su cui affacciano le tre camere funerarie.
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passaggio tra il primo e il secondo cortile |
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passaggio tra il primo e il secondo cortile |
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passaggio tra il primo e il secondo cortile |
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secondo cortile
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passaggio dal secondo al terzo cortile
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Incastonata nel muro perimetrale del cortile si trova una meridiana.
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muro con meridiana |
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meridiana |
Le tre camere funerarie sono sormontate da tetti a piramide coperti di piastrelle in ceramica verde (elemento dell'architettura funeraria marocchina e colore dell'Islam). La piramide centrale è più alta ed è sormontata da un pinnacolo formato da quattro sfere di rame impilate.
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tetto piramidale con pinnacolo a sfere |
Sull'angolo Sud-Ovest del cortile si trova un minareto.
Sotto il portico Est si trova un mihrab (nicchia arcata concava che indica la direzione della Mecca).
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mihrab del portico d'ingresso alle camere funerarie |
Tolte le scarpe, si può varcare la soglia del mausoleo vero e proprio ed entrare nella prima delle tre camere funerarie collegate tra loro.
La prima sala, considerata un'anticamera, è l'unica a cui possono accedere i non mussulmani.
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anticamera |
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anticamera |
Questa sala che si eleva su diversi piani, è coperta da un soffitto in legno di cedro (XVII secolo) ed è finemente decorata.
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soffitto e decorazione dell'anticamera |
In alto vi è una fila di finestre. Le pareti sono poi coperte da piastrelle (zellige).
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finestre dell'anticamera |
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decorazioni a zellige dell'anticamera |
Dodici colonne delimitano una galleria attorno al perimetro di questo spazio.
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colonne dell'anticamera |
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colonne dell'anticamera |
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soffitto, decorazione in stucco di una sovrapporta e lampada del portico dell'anticamera |
Anche le porte in legno dipinto che si aprono lungo il perimetro sono molto belle.
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una porta dell'anticamera |
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una porta dell'anticamera |
Al centro della sala vi è una piccola fontana in marmo a forma di sigillo di Salomone con stella a 8 punte.
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fontana dell'anticamera |
Da questa sala si può intravvedere, subito dopo uno spazio allungato, il mausoleo vero e proprio che ospita le tombe di Moulay Ismail, della moglie Lalla Khouata e di suo figlio.
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accesso alle tombe dall'anticamera
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tombe viste dall'anticamera |
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tombe di Moulay Ismail e dei suoi familiari
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Sulla parete di fondo si trova un albero genealogico alawita che si svolge orizzontalmente, mentre ai quattro angoli dell'ambiente vi sono le pendole che, come detto in precedenza, furono regalate al sultano da Luigi XIV.
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orologi donati da Luigi XIV |
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uno degli orologi donati da Luigi XIV |
Oltre lo spazio riservato alle tombe si trova un altro spazio che contiene armadi con libri.
Per avere una visuale più ravvicinata del mausoleo, sotto al portico che fiancheggia le stanze funerarie si trova una finestrella preceduta da scalini, dalla quale gettare uno sguardo all'interno.
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finestra dalla quale vedere le tombe |
CURIOSITA': la scrittrice Anne Golon ha scritto insieme al marito Serge il romanzo Angelica schiava d'Oriente. Dal romanzo è stata tratta una serie cult degli anni '60 immortalata al cinema da Michèle Mercier. L'ultimo film della saga, Angelica e il Gran Sultano, è stato ispirato dalla storia di Moulay Ismail.
CURIOSITA': Moulay Ismail venne menzionato nel romanzo filosofico Candide (capitolo 11) di Voltaire ed è il protagonista dell'opera The Sultan's Wife di Jane Johnson.
Orari: 9.00/18.30 interdetto ai non mussulmani il venerdì
Costo: GRATIS
CONCLUSIONI Nonostante il sultano fosse un personaggio controverso, ancora oggi è venerato e onorato, anzi, si ritiene che visitare il suo mausoleo porti benedizioni (baraka) ai visitatori. In ogni caso il Mausoleo di Moulay Ismail è un vero gioiello architettonico oltre che una rarità da visitare per la sacralità del luogo. Per noi invece è stato un peccato essere a Meknes e non poter visitare i monumenti realizzati da Moulay Ismail perché tutti in restauro!
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