"...Oggi ho visitato la Ninfa Egeria, poi il Circo di Caracalla, i resti dei sepolcri lungo la via Appia e la tomba di Metella, che dà veramente l'idea della solida costruzione muraria..."
Goethe - Viaggio in Italia
Continuiamo il nostro viaggio sulla via Appia Antica, percorrendo in questo post l'inizio del tratto extraurbano della "Regina Viarum", come la definì il poeta Stazio nel I secolo d.C., da Porta S.Sebastiano al Mausoleo di Cecilia Metella, mettendo i piedi su quei basoli che sono stati calpestati da più di due millenni di storia.
casolari e trattorie sulla via Appia Antica |
Comprende aree dei comuni di Roma, Ciampino e Marino.
In questo parco rientrano le zone della Valle della Caffarella, degli antichi acquedotti repubblicani e imperiali, la tenuta di Tormarancia e la zona archeologica delle tombe di via Latina.
www.parcoappiaantica.it
Porta S.Sebastiano e il Clivio di Marte |
Al di sopra è posto un decoro architettonico.
fontana con resti romani |
I resti di questo santuario sono stati identificati nei blocchi di tufo sulla sinistra della strada.
Seguono sulla destra delle tombe del I secolo a.C./II secolo d.C.
copia della colonnina del I miglio |
copia della prima colonnina migliare e iscrizione |
Un miglio romano equivaleva a 1478 m.
L'originale si trova sulla balaustra di Piazza del Campidoglio.
colonnina del I miglio della Via Appia Antica ora al Campidoglio |
colonnina I miglio Via Appia al campidoglio |
iscrizionedel I miglio al Campidoglio |
Sotto il cavalcavia di via Cilicia vi sono i resti di colombari e sepolcri del IV secolo d.C., su entrambe i lati della strada.
(un po' in stato d'abbandono!)
tombe sotto il cavalcavia |
Sepolcro di Orazio |
ingresso del Sepolcro di Orazio |
Sul lato opposto si trova la sede del Parco Regionale dell'Appia Antica, all'interno dell'ex Cartiera Latina, esempio di archeologia industriale.
ingresso alla sede del Parco Regionale dell'Appia Antica |
Almone e ex Cartiera Latina |
ex Cartiera Latina |
macchinario della Cartiera Latina |
Tomba di Geta |
porticina ai piedi della Tomba di Geta |
Si tratta della cosiddetta Tomba di Geta, il figlio minore di Settimio Severo, fatto uccidere dal fratello Caracalla (212 d.C.).
Non è neanche questa una giusta attribuzione.
Ci troviamo ora al bivio con la via Ardeatina.
chiesa S.Maria in palmis |
Sul lato sinistro vi si trova la chiesa di S.Maria in palmis, più nota come chiesa del Quo Vadis.
Qui nel IX secolo di eresse una una cappella dove secondo la tradizione S.Pietro in fuga da Roma e dalle persecuzioni di Nerone, incontrò Gesù, e gli domandò "Domine, Quo Vadis?" ("Dove vai Signore?"), e Gesù rimproverandolo "Vado a Roma a farmi crocefiggere un'altra volta", esortandolo a tornare indietro.
navata della chiesa di S.Maria in palmis |
resti della via Appia nella chiesa |
copia della lastra con le impronte dei piedi di Gesù |
Questa è la copia dell'originale conservata nella Basilica di S.Sebastiano, non distante da qui.
In realtà si pensa sia un ex voto di un santuario pagano di un viaggiatore che lo avrebbe offerto per aver compiuto un viaggio positivamente.
Da questa lastra con le "palme" dei piedi, deriva il nome della cappella "in palmis".
La cappella venne rifatta nel '600 dal Cardinal Francesco Barberini.
Orario : 8.00/18.00 (o 19.00 nella stagione estiva)
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Sul lato opposto della strada, un'osteria nasconde il Mausoleo di Priscilla, una tomba cilindrica sormontata da una torre tronca di avvistamento, costruita nel medioevo dai Caetani in mattoni e scaglie di marmo.
Mausoleo di Priscilla |
Il basamento quadrangolare racchiude una cella sepolcrale a croce greca, con quattro nicchie che ospitavano i sarcofaghi, e con tetto a cupola.
Mausoleo di Priscilla |
I funerali di Priscilla, che fu imbalsamata, furono descritti dal poeta Stazio.
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Ora s'incontra, in corrispondenza del bivio con vicolo della Caffarella, la Cappella di Reginald Pole, (N°57) fatta erigigere dal Cardinale inglese, dal quale prende il nome, come ex voto per essere sfuggito ai suoi sicari.
bivio tra l'Appia Antica e via della Caffarella |
Il cardinale infatti si era recato a Roma dal Papa, inviato da Enrico VIII, per perorare la causa di divorzio del re, ma quando fu qui si schierò dalla parte avversa e per questo tentarono di ucciderlo.
Cappella di Reginal Pole |
Ha due entrate murate, 4 occhi circolari come finestre, 8 finte colonne con basamenti e capitelli corinzi in peperino, e architravi e stipiti in travertino.
La copertura a cuspide è coperta da tegole.
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Al N°87 sul lato sinistro si trovano, nascosti in un ristorante (Hostaria Antica Roma www.anticaroma.it), i resti del Colombario dei Liberti di Augusto.
ingresso ristorante con colombario |
giardino del ristorante |
Gli ambienti, coperti da una volta, contenevano 3000 loculi per le olle cinerarie, e sono stati ritrovate numerose iscrizioni.
Era il sepolcreto degli schiavi di Augusto resi liberi.
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All'altezza del N°103, oggi Villa Casali, sorgeva la colonnina del II miglio.
Oggi vi è una lapide a ricordarla (lato destro della strada).
Villa Casali (II miglio e Ipogeo di Vibia) |
Sono 8 ipogei privati, cimiteri sotterranei pagani e cristiani del III/V secolo d.C., collegati tra loro in epoche diverse e posti su tre diversi livelli.
Il più antico è quello di Vibia che dà nome all'intero complesso, nel cui arcosolio è raffigurata in più scene la defunta nell'aldilà al cospetto degli dei, e il marito Vincenzo, sacerdote del dio orientale Sabazio.
Altri resti degli ipogei alludono al culto di Mitra.
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bivio tra la via Appia e la via Ardeatina |
un ingresso alle catacombe di S.Callisto (al bivio con la via Ardeatina) |
Le gallerie sono lunghe in totale 20 km in un'area di 12.000 m², e si sviluppano su quattro piani.
Prendono il nome da S.Callisto, banchiere e diacono, che fu nominato dal Papa Zefirino amministratore del cimitero.
Quando a sua volta divenne Papa con il nome di Callisto III ingrandì le catacombe che divennero il cimitero ufficiale della Chiesa di Roma.
S.Callisto invece, dopo aver subito il martirio sotto l'imperatore Alessandro Severo, fu sepolto in un cimitero sulla via Aurelia.
Si individuano alcuni ambienti:
- le "regioni" di Callisto, o Cripta dei Papi o Piccolo Vaticano, il luogo più
sacro
- le cripte di S.Cecilia, con affreschi e mosaici, con la copia della statua di
Stefano Maderno del 1600 che raffigura la Santa nella posizione in cui fu trovata,
e altre immagini di S.Cecilia del V/VI secolo.
Le reliquie della Santa furono però traslate nella Basilica in Trastevere da
Papa Pasquale I nell' 821
- i Cubiculi dei Sacramenti, cinque stanzette, vere tombe di famiglia, con
rappresentati i sacramenti del Battesimo e dell'Eucarestia
- la regione di Gaio ed Eusebio, due Papi che non sono stati seppelliti nella
Cripta
- la regione "Liberiana"con iscrizioni del tempo di Papa Libero
- la Cripta di Lucina con il sepolcro di Papa Cornelio con pitture bizantineggianti, il
nucleo più antico di queste catacombe (II secolo), che prende il nome dalla
proprietaria del fondo che accolse le spoglie del Papa Cornelio
- la regione di S.Milziade dove vi si trova il suo monumentale sarcofago
- la regione "di Sotere" una tra le zone più tarde
- il "labirinto" poco ben articolato
ingresso monumentale alle catacombe di S.Calisto (via Ardeatina) |
ingresso alle catacombe al bivio tra la via Appia e la via delle Sette Chiese |
Orario: 9.00/12.00 14.00/17.00 mercoledì chiuso
visita guidata di 40'
Costo: 8€
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Si prosegue altri 100 m dopo il bivio con la Via Appia Pignatelli per incontrare al N°119 l'ingresso alle Catacombe Ebraiche di Vigna Randanini.
La comunità ebraica era tra il III e il IV secolo molto presente e attiva a Roma.
Una grande aula rettangolare, un tempo all'aperto, poi ricoperta da una volta e divisa in due ambienti, costituisce l'ingresso alle gallerie.
Sono presenti cunicoli con arcosoli, tombe "a forma" (cioè scavate nel pavimento), e alcune tombe kokhim (tombe a forno a più piani di origine fenicia).
Non vi sono iscrizioni in ebraico, ma compaiono dipinti candelabri a sette braccia e l'arca della legge.
Si accede al sito da via Appia Pignatelli N°4, ma solo tramite visite accompagnate ogni primo lunedì del mese.
Costo: 5€
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Si incrocia ora via delle Sette Chiese, e subito dopo una colonna commemorativa, sormontata da una croce, ricorda i lavori di sistemazione della via Appia compiuti da Luigi Canina e voluti da Papa Pio IX.
colonna davanti allachiesadi S.Sebastiano |
Inizialmente la chiesa, che fu costruita sopra le catacombe nel IV secolo, era intitolata ai S.S.Pietro e Paolo, in quanto si adoravano qui le reliquie dei due Apostoli (Memoria Apostolorum di cui rimangono dei resti nei sotterranei), qui traslate temporaneamente nel 258 durante le persecuzioni di Valeriano e qui rimaste per 50 anni.
Ma nel IX secolo si rintitolò la chiesa a S.Sebastiano, il centurione della guardia imperiale, martirizzato sotto Diocleziano nello stadio Palatino, le cui reliquie si trovano in queste catacombe.
Proprio da questa zona e da queste catacombe, poste in una cava di arenaria, si deve il termine greco "katà Kymbas" o latino "ad catacunbas" ovvero "presso le cavità .
In principio era un luogo di sepolture pagane: vi erano tre mausolei del II secolo interrati poi per creare uno spazio ("triclia") dotato di porticato dove si consumavano i Refrigeria, banchetti liturgici.
Sulle pareti vi sono stati fatti dei graffiti in siriaco, latino, greco e aramaico, in onore dei due Apostoli e che testimoniano che per 70 anni, in questo luogo, si consumarono questa sorta di rinfreschi.
Il primo mausoleo apparteneva a "Marcus Clodius Hermes", caratterizzato da due ambienti sovrapposti; il secondo mausoleo è detto "degli Innocentiores" dal collegio funerario a cui apparteneva; il terzo sepolcro ha incisa sul frontone un'ascia, e per questo detto "dell'ascia", ha una camera sotterranea ornata di stucchi.
Nelle catacombe cristiane si seppellivano i defunti, e non erano assolutamente luoghi dove i primi cristiani si rifugiavano per sfuggire alle persecuzioni: i romani sapevano benissimo dell'esistenza di questi cimiteri, e sarebbe stato troppo semplice trovarli e arrestarli in massa!
I cristiani venivano qui solo per esplicare i riti di sepoltura.
In queste catacombe cristiane del periodo imperiale, lunghe 12 km, di cui si visita solo il secondo piano dei quattro presenti, si trovano affreschi nei Cubicula di Giona.
Di rilievo anche l'affresco Miracolo dell'Indemoniato di Gerasa.
Sono le uniche catacombe rimaste sempre accessibili e frequentate.
Si accede alle catacombe dal sagrato della Basilica.
Orario: 10.00/17.00 domenica chiuso
Costo: 8€
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ingresso al complesso di S.Sebastiano |
Smantellate nel IV secolo le strutture della Memoria Apostolorum, si costruì una Basilica Apostolorum.
L'attuale chiesa ne occupa solo la navata.
La Basilica di S.Sebastiano fuori le Mura era una delle sette chiese visitate dai pellegrini in occasione del Giubileo.
facciata della chiesa di S.Sebastiano |
L'antica basilica era a pianta "circiforme", tipica delle chiese dei cimiteri, ed era a tre navate.
ingresso posteriore della basilica di S.Sebastiano (con menzione al Cardinal Scipione Borghese) |
cupola della basilica di S.Sebastiano |
L'ordine superiore presenta invece tre finestre separate da paraste.
navata della Basilica di S.Sebastiano |
stemma di Papa Gregorio XVI sul soffitto ligneo |
stemma del cardinal Scipione Borghese sul soffitto ligneo |
Sul lato destro vi è la Cappella delle Reliquie, con la già citata pietra con le impronte di Cristo (vedere chiesa del Quo Vadis), parte della colonna a cui fu legato S.Sebastiano nel martirio e una delle freccie che lo trafissero.
Cappella delle Reliquie |
reliquie di S.Sebastiano (freccia a sinistra, colonna del martiro a destra) |
Impronte nel marmo dei piedi di Gesù |
cappella Albani |
cupola della cappella Albani |
Cappella di S.Sebastiano |
Sul lato sinistro della navata invece vi è la Cappella di S.Sebastiano, con la statua giacente di S.Sebastiano di Giuseppe Giorgetti, allievo del Bernini.
statua di S.Sebastiano - Giuseppe Giorgetti |
Salvator Mundi - Bernini |
Arriviamo quindi tra il II e il III miglio alla Villa di Massenzio.
Il Mausoleo di Romolo fa parte della residenza imperiale.
Mausoleo di Romolo e casale ottocentesco dei Torlonia |
Il mausoleo dinastico è servito anche ad altri membri della famiglia imperiale.
resti del quadriportico del Mausoleo di Romolo |
Mausoleo di Romolo e casale dei Torlonia |
Mausoleo di Romolo (ingresso per l'imperatore) |
quadriportico nel punto di collegamento alla residenza imperiale (porta murata) |
ingresso posteriore del mausoleo per l'imperatore |
Il piano superiore (scomparso) era l'ambiente dedicato ai culti del fanciullo divinizzato.
interno del Mausoleo di Romolo |
pilastro con nicchie per i sacofagi del Mausoleo di Romolo |
Mausoleo di Romolo |
ingresso del mausoleo verso la via Appia |
pitture dell'osteria |
pitture dell'osteria |
resti della Villa di Massenzio |
Oltre al mausoleo, vi si trovava il Palazzo ed un Circo.
circo di Massenzio: torri e "box" per i cavalli |
Rimangono due torri semicilindriche, in mezzo alle quali vi erano 12 "carceres" dai quali partivano i carri.
spina del Circo |
spina e arco del circo di Massenzio |
circo di Massenzio |
Al centro vi era un obelisco proveniente dal Tempio di Iside, prelevato dal Bernini e utilizzato per la Fontana dei Fiumi a Piazza Navona.
entrate alle gradinate del circo di Massenzio |
una delle torri del circo di Massenzio e Mausoleo di Cecilia Metella sul fondo |
Sul lato curvo vi è un arco trionfale.
arco del circo di Massenzio |
iscrizione dedicatoria sotto l'arco |
iscrizione sotto l'arco del circo di Massenzio |
resti della villa di Massenzio |
resti del palazzo |
resti del Palazzo |
resti della villadi Massenzio |
Fungeva da ingresso un ambiente rotondo con copertura a cupola.
Presto sarà accessible al pubblico il tratto che dalla villa conduceva l'imperatore al circo.
Il Mausoleo di Romolo è stato invece riaperto al pubblico a giugno, dopo 20 anni, e le visite avvengono accompagnate dai volontari del Touring Club.
www.villadimassenzio.it
Orario: 9.00/16.00 lunedì chiuso
Costo: 5€ per i residenti a Roma 4€
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Tomba di Cecilia Metella e Castrum Caetani |
Tombadi Cecilia Metella |
Tomba di Cecilia Metella |
decorazioni a festoni e bucrani della Tomba di Cecilia Metella |
tomba di Cecilia Metella |
ingresso alla tomba |
Da questa decorazione prende il nome questa località: "Capo di Bove".
bucranio |
ingresso alla tomba |
Probabilmente la costruzione, alta 11 m e con un diametro di 29,50 m, terminava con un tumulo di terra o con una copertura conica.
Dopo un ingresso a tunnel voltato, vi sono ancora i resti della cornice della porta che chiudeva il sepolcro.
All'interno vi era una cella con volta a calotta.
cella a cono |
I marmi che decorano la tomba sarebbero dovuti servire a terminare la Fontana di Trevi del Bernini, col permesso del Papa Urbano VIII, ma il popolo romano si oppose e il progetto non venne realizzato.
resti di decorazione in marmo della Tomba di Cecilia Metella |
Orario: apertura ore 9.00 chiuso il lunedì
- dall'ultima domenica di ottobre al 15 febbraio: ultimo ingresso 15.30 con uscita 16.30;
- dal 16 febbraio al 15 marzo: ultimo ingresso 16.00 con uscita 17.00;
- dal 16 marzo all'ultimo sabato di marzo: ultimo ingresso 16.30 con uscita 17.30;
- dall'ultima domenica di marzo al 31 agosto: ultimo ingresso 18.15 con uscita 19.15;
- dal 1 settembre al 30 settembre: ultimo ingresso 18.00 con uscita 19.00;
- dal 1 ottobre all’ultimo sabato di ottobre: ultimo ingresso 17.30 con uscita 18.30.
validità 7 giorni
Prima domenica del mese GRATIS
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interno del Castrum Caetani |
esterno del Castrum Caetani |
Il "Castrum Caetani", il borgo fortificato, inglobò la tomba e la via Appia, e chi passava di qui doveva pagare pesanti gabelle.
Era circondato da mura con torri e ospitava il Palazzo Signorile in blocchetti di peperino addossato alla tomba.
Successivamente passò ai Savelli, ai Colonna e poi agli Orsini e infine al Senato Romano.
interno del palazzo Caetani |
interno del Palazzo Caetani |
statue in marmo |
fregio |
particolare di un fregio |
sarcofaghi e olle cinerarie |
ceramche medievali |
Conserva monofore e contrafforti lungo i muri esterni laterali.
chiesa di S.Nicola di Bari |
navata della chiesa di S. Nicola di Bari |
fiancata laterale della chiesa di S.Nicola di Bari |
chiesa di S.Nicola di Bari e Castrum Caetani |
abside della chiesa di S.Nicola di Bari |
Poco più avanti si giunge dove era collocata la terza pietra miliare.
E' il momento di rifocillarsi un po'...
sul lato opposto alla Tomba di Cecilia Metella, in un tranquillo giardino con alberi d'arancio, vi è il
GIARDINO DI GIULIA
il posto giusto per rilassarsi e godersi le bellezze dell'Appia Antica.
Il Giardino di Giulia |
Davanti alla Tomba di Cecilia Metella inverte la marcia l'ARCHEOBUS, un bus ad un piano scoperto che porta i turisti da piazza dei Cinquecento (Stazione Termini), attraverso il centro storico fino alla Tomba di Cecilia Metella sull'Appia Antica.
Il biglietto permette di salire e scendere a piacimento alle fermate del tragitto nelle 24 ore.
Audioguida a bordo.
Oltre a tariffe agevolate ai Musei Civici romani, da diritto gratis alla prima ora del noleggio di almeno 3 ore di una bicicletta (noleggio via Appia Antica 58/60).
Biglietti online o a bordo.
www.trambusopen.com
Orario: 9.30/12.30 13.30/16.30 ogni 30'
durata intero percorso 90' circa
Costo: 20€
ARCHEOBUS davanti alla tomba di Cecilia Metella |
E qui finisce questa passeggiata sul primo tratto extraurbano dell'Appia Antica...ma prosegue nel prossimo post dedicato sempre alla Regina Viarum.
3 commenti:
diario ben fatto OK
Grazie!
tutto bellissimo ma, è sparito Il III e IV miglio peccato!!!!!
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