Canelli, la capitale dell'Asti Spumante, si trova in Piemonte, in provincia di Asti, al confine tra Langa e Monferrato.
Il nome deriva dal latino locus cannellarum, per la vegetazione di canne palustri del torrente Belbo, affluente del Tanaro.
Canelli ha origini molto antiche.
Si hanno testimonianza di insediamenti preistorici, ma i primi popoli che con certezza qui si stanziarono furono i Liguri Stazielli.
Già in epoca romana in questa zona si coltivava la vite.
vigneti di Canelli |
La parola "moscato" deriva dal latino "muscum" (= muschio), derivante dal tipico aroma del vitigno.
colline di Canelli |
A Canelli si coltiva il Moscato dal 1236.
Fu Giovan Battista Croce, gioielliere del Duca Carlo Emanuele I di Savoia, che mise in pratica nella sua vigna le tradizionali tecniche enologiche del tempo e mise a punto le norme tecniche per preparare il Moscato.I duchi di Savoia nel 1600 scelsero per le loro tavole il Moscato di Canelli e Colosso, mentre i Gonzaga, Marchesi del Monferrato, loro nemici, preferirono rivolgersi a Nizza e Santo Stefano Belbo.
Alla fine del XVII secolo la produzione di Moscato in Piemonte diminuisce fino a scomparire, mentre a Canelli aumenta, grazie anche al sorgere di industrie imbottigliatrici.
Nel 1865 Carlo Gancia produsse il primo Spumante italiano con il Moscato Bianco.
cantine GANCIA a Canelli |
Nel 1895 Federico Martinotti applicò per primo quel metodo di vinificazione, da cui si ottiene lo spumante, che prevede lo sviluppo della seconda fermentazione in un solo grande recipiente, un autoclave in ferro smaltato a tenuta di pressione, anziché in bottiglia.Questo metodo è più idoneo alla produzione di "bollicine" utilizzando vitigni aromatici, piuttosto che quello classico che prevede una lunga sosta sui lieviti ("metodo champenoise").
Il "metodo Martinotti", o "metodo italiano", fu poi chiamato "metodo Charmat" dal nome del tecnico francese (Eugène Charmat), che ha contribuito allo sviluppo dell'idea.
Nell'Ottocento si è poi iniziato a produrre il Vermut (bianco, rosso, dry e Americano) vino aromatizzato, usato per cocktail e long drinks, prodotto con il Moscato Bianco di Canelli al quale viene aggiunto alcool, zucchero di canna ed estratto o concia di erbe aromatiche.
Ma le dosi sono tenute segrete naturalmente!
Dalle uve di Moscato Bianco vengono prodotti, oltre agli spumanti e ai vermut:
- il Moscato d'Asti DOCG, dal colore paglierino e dorato, dolce e aromatico,
dall'aroma muschiato, con note di salvia, fiori bianchi e di frutta gialla,
talvolta frizzante. E' abbinato di solito a dolci
- l'Asti DOCG, aromatico, delicatamente dolce, con sentori di fiori di acacia,
glicine e fiori d'arancio, fiori di sambuco, di achillea, di bergamotto e spezie
- il Moscato Piemonte Passito DOC appassito sulle piante e affinato 18 mesi in
barrique di rovere, abbinato a torte alla crema, pasticceria secca, formaggi
grassi, frutta secca. E' anche un vino da medizione
- il Piemonte Moscato DOC
Per chi ha più tempo di quanto ne abbiamo avuto noi, e voglia approfondire l'argomento enologico, interessanti possono essere le cosiddette "Cattedrali sotterranee" di Canelli, ambienti voltati a 32m di profondità, scavati nel XVII/XIX secolo, che si estendono per 20km sotto il paese, e dove la temperatura rimane costante tra i 12 e i 14 gradi, ideale per conservare lo spumante.
Ma a Canelli non si coltiva solo Moscato Bianco: vi sono vigne coltivate a Barbera, Dolcetto, Cortese, Chardonnay.
E poi si coltiva la Nocciola Piemonte IGP.
RISTORANTE SAN MARCO
Via Alba 136
0141 823544
www.sanmarcoristorante.it
GIUDIZIO
In una tranquilla strada di Canelli, si trova questo ristorante premiato con una stella Michelin dal 1989.
Ristorante S.Marco |
Oggi invece è un tranquillo e raffinato ristorante dove poter degustare la cucina del territorio, accompagnata da un'importante selezione di vini.
Gli arredi della sala con camino sono sobri e curati, le tavole ben apparecchiate e il servizio molto professionale, attento e riservato.
la sala ristorante |
Oltre ad un Menù della tradizione ed a un Menù degustazione, si può scegliere ottimi piatti alla carta.
la chef del ristorante |
mise en bouche |
agnolotti del "plin" alla monferrina |
risotto Riserva Gallo mantecato alla crema di fave, menta e fonduta di pecorino |
tajarin "40 tuorli" ragù di carciofi, baccalà confit |
guancia di vitella piemontese cotta morbida, patata al sale, cipolline in agrodolce |
scamone d'agnello da latte in lenta cottura, asparagi, mela affumicata |
semifreddo al torrone in guscio di cioccolato e gelato fiordilatte |
latte in piedi, bunet "della nonna", gelato di nocciola "tonda gentile di Langa" |
piccola pasticceria |
vino Nebbiolo d'Alba "Ochetti" Renato Ratti e burro al pepe |
Un ristorante che coniuga sapientemente tradizione e innovazione, esaltando i sapori di una terra ricca di prodotti d'eccellenza.
Da sottolineare l'ottimo rapporto qualità/prezzo del locale, citato tra i 15 ristoranti stellati meno cari al mondo!
________
RISTORANTE ENOTECA DI CANELLI
Corso Libertà 65/A
0141 832182
www.ristoranteenotecacanelli.com
GIUDIZIO
esterno del Ristorante Enoteca di Canelli |
A dir la verità oltrepassato il portone d'ingresso non sembra di essere entrati in un ristorante...ci si chiede se forse l'entrata al ristorante non sia da un'altra parte (a mio modesto parere avrebbe bisogno di essere più curata!).
Scesa una scala ci si ritrova invece in un grande ambiente rustico-elegante, con soffitto a volte, mattoni a vista, scaffali con bottiglie e opere d'arte contemporanea esposte.
sala ristorate |
sala ristorante |
sala ristorante |
Il servizio gentile e attento.
Il ristorante è a conduzione familiare: padre e tre figli lavorano in sala e in cucina.
Queste le loro caricature appese all'ingresso.
Il menù si articola intorno a piatti della tradizione, ma soprattutto predilige una cucina creativa, tendente all'innovazione.
Nonostante ciò, i piatti sono ben equilibrati e ben presentati.
mise en bouche |
cheesecake alla barbabietola |
asparagi, fragole e mandorle |
maialino da latte, crema di arachidi e belga brasata |
stracotto di vitello Fassone al Barbera |
sorbetto al Vermut di Canelli, crema speziata al mandarino e cialda di pera caramellata |
torta di nocciole con crema zabaglione al Moscato e gelato alla nocciola |
il vino da noi scelto |
_______
B&B LA LOCANDA DELLA TORRE
Regione Bassano 34
Canelli
0141 832564
349 7244451
www.lalocandadellatorre.it
GIUDIZIO
La locanda sorge sulle colline che circondano Canelli, vicino alla Torre dei Contini, che un tempo segnava i confini comunali.
Da qui l'occhio spazia su una distesa di vigneti.
La Locanda della Torre |
Si è ospitati in un'antica cascina ristrutturata dalla famiglia della gentile e accogliente proprietaria.
ingresso del B&B |
panorama dal ballatoio delle camere |
panorama dal B&B |
Il letto è grande e molto comodo.
la nostra camera |
Manca il bidet, ma la confortevole doccia fa dimenticare questo particolare.
bagno |
doccia in pietra |
bagno |
La colazione, consumata su di un unico grande tavolo in legno, è preparata personalmente dalla proprietaria, come anche le marmellate e qualche dolce.
Il caffè viene servito con una grande moka.
cucina/sala colazione |
sala colazione |
...crostata, succo d'arancia e moka |
la nostra colazione |
particolari retrò della cucina |
salone |
salone |
antico torchio |
giardino attrezzato |
piccola piscina |
CONCLUSIONI
Purtroppo, pur pernottando a Canelli, non abbiamo visitato il paese o le sue cantine, perché impegnati in altri tour, ma abbiamo potuto degustare i suoi prodotti locali in ristoranti che sanno esaltare le loro qualità.
Ho pensato quindi che scrivere questo post potesse far venire "l'acquolina in bocca" a qualcuno alla ricerca di luoghi in cui l'enogastronomia è tenuta in grande considerazione.
Insomma, un viaggio goloso per golosi come me!
1 commento:
Con i tuoi post riesci a trasmettere la curiosità di visitare i luoghi descritti e di degustare ottimo cibo nei vari ristoranti menzionati.
Posta un commento