Sipicciano è una frazione di Graffignano, borgo della Tuscia viterbese, con il quale la famiglia Baglioni, le casata che in questi territori aveva il suo feudo, condivise le aspre contese tra guelfi e ghibellini.
Dopo aver visitato il
Castello Baglioni di Graffignano ci siamo spostati tra le costruzioni antiche, in parte diroccate, del borgo di Sipicciano, per continuare a cercare le testimonianze di questa casata che qui risiedeva nel
Palazzo Baronale e aveva fatto costruire la propria cappella
jus patronatus nella
Chiesa di S.Maria Assunta in Cielo: la
Cappella Baglioni.
|
un ingresso al borgo di Sipicciano |
|
case del borgo di Sipicciano |
|
via del borgo di Sipicciano |
|
case del borgo di Sipicciano |
|
case del borgo di Sipicciano |
|
portale antico nel borgo di Sipicciano |
|
borgo di Sipicciano |
Le prime notizie storiche di Sipicciano risalgono al IX secolo, quando il territorio era un possedimento della potente Abbazia di Farfa.
Dopo essere stata per molto tempo sotto il dominio dal Comune di Viterbo, Sipicciano nel XIII secolo passa ai Baglioni: il capitano Simonetto Baglioni di Castel di Piero ricevette infatti metà del castello di Graffignano come ricompensa per aver aiutato il cardinale Egidio Albornoz nel far tornare il feudo sotto la dominazione della Chiesa.
Nel 1431 il feudo viene elevato a contea da Eugenio IV e Francesco III di Giovanni I Baglioni viene nominato conte.
Ortensia Baglioni Farnese che nel 1545 dà l'ordine di ristrutturare il castello, lo cede al cugino Alberto per andare a vivere a Vignanello.
Alberto Baglioni, dopo aver acquistato l'altra metà del castello da Francesca Baglioni, è l'artefice di quei rinnovamenti apportati al borgo che hanno reso interessante la nostra visita: la decorazione dell'
Aula Magna del
Palazzo Baronale, e la costruzione e la decorazione con un ciclo di affreschi della
cappella di famiglia nella chiesa del borgo.
Passato ai figli Pirro II e Federico, per i debiti e le spese intraprese per portare a compimento i progetti del padre, Sipicciano fu venduto a Pietro d'Altemps di Gallese e poi riscattato da Francesco Baglioni per rivenderlo ai Barberini.
Il castello passò poi fino al 1879 alla famiglia Costaguti.
L'accesso al borgo antico di Sipicciano avviene attraverso un'arcata posta tra due torri ottagonali.
|
accesso al borgo antico di Sipicciano attraverso l'ingresso del Palazzo Baronale |
|
arco d'accesso con torri ottagonali |
|
cortile all'interno del palazzo |
Sulla torre di destra si trova lo stemma della famiglia Baglioni: una torre a tre ordini con merlature guelfe.
|
torre ottagonale con stemma Baglioni |
|
stemma Baglioni |
Dal cortile d'ingresso, tramite una scalinata coperta, si giunge alla piazzetta dove si trova l'ingresso del cinquecentesco
Palazzo Baronale, eretto su una costruzione medievale.
Oggi il palazzo è proprietà dell'Università Agraria di Sipicciano.
|
Palazzo Baronale |
Qui abbiamo visitato l'
Aula Magna, sala del palazzo da poco restaurata.
|
Aula Magna del Palazzo Baronale |
Nel 2003 furono infatti individuati in questa sala gli affreschi commissionati da Alberto Baglioni al pittore viterbese Orazio Bernardo di Domenico, che dipinse anche gli affreschi del castello degli Orsini a Bomarzo.
|
fregio e soffitto ligneo a cassettoni dell'Aula Magna |
|
fregio e soffitto ligneo a cassettoni dell'Aula Magna |
Un accurato restauro ha portato alla luce un
fregio cinquecentesco che copre l'intero perimetro superiore della sala, appena al di sotto del soffitto ligneo a cassettoni.
Il fregio, dal contratto stipulato nel 1577, doveva essere alto "sei palmi" e dovevano essere presi d'esempio quelli realizzati ad Amelia per il palazzo della famiglia Consacchi.
Sono stati dipinti cartigli in latino, riquadri e grottesche che inquadrano ritratti e paesaggi.
|
riquadro con paesaggio |
|
riquadro con paesaggio e cartiglio |
|
riquadro con paesaggio e grottesche |
Tra i personaggi raffigurati nei quattro medaglioni, al centro di ogni parete, potrebbe esserci anche quello del committente.
|
medaglione con ritratto |
|
medaglione con ritratto |
|
medaglione con ritratto |
|
medaglione con ritratto |
Negli angoli sono rappresentati putti che sorreggono gli stemmi della famiglia.
|
putti con stemma Baglioni |
|
putto con stemma Baglioni |
_____
Ci siamo poi diretti nella piccola via che si diparte dalla piazzetta per visitare la
Chiesa di S.Maria Assunta in Cielo.
|
Chiesa di S.Maria Assunta in Cielo |
La facciata dell'antica chiesa parrocchiale presenta un rosone gotico, una finestra ad arco murata e un portale con cornici rinascimentali.
Sul tetto si trova un campanile a vela.
|
facciata della chiesa |
|
portale della chiesa |
La chiesa, a navata unica e con copertura a capriate lignee, ha una pianta a forma trapezoidale, con l'altare maggiore non in asse con l'ingresso.
|
navata della chiesa |
|
controfacciata della chiesa |
La chiesa fu abbandonata nel 1961 ed è per questo che oggi ospita mostre.
Un tempo ospitava sugli altari lungo la navata decorazioni e affreschi, andati in gran parte perduti.
|
altare maggiore |
|
altare dell'Annunciazione |
|
altare del SS.Rosario |
|
altare del SS.Crocifisso |
Una nicchia in basolina lavorata ospitava gli Olii Santi.
|
nicchia per gli Olii Santi |
Nel XVI secolo fu costruita sulla sinistra della navata, vicino all'altare maggiore, una cappella
jus patronatus delle famiglie nobili che dominarono il borgo: i Baglioni di Castel di Piero, gli Altemps di Gallese, i Barberini di Roma, i Costaguti di Genova, i Balestra di Roma.
La così chiamata
Cappella Baglioni prende il nome da Alberto Baglioni, che qui volle essere sepolto, e che la fece restaurare.
La cappella è un esempio di pittura tardo-manieristica.
|
Cappella Baglioni |
Si accede alla cappella di forma quadrangolare tramite un arco celebrativo della famiglia committente.
|
arco d'accesso alla Cappella Baglioni |
Alberto Baglioni chiamò a decorare la cappella un artista rimasto ancora ignoto, al quale venne chiesto di realizzare un ciclo di affreschi dedicati alla
Vita di S.Francesco d'Assisi.
Margherita Santacroce, moglie di Pirro II Baglioni, il figlio di Alberto che portò a termine la decorazione della cappella, era molto devota a S.Francesco.
Gli affreschi occupano la volta e le pareti della cappella.
La volta è ripartita in cinque riquadri da decorazioni in stucco dorato.
|
volta della Cappella Baglioni |
Nel riquadro al centro della volta è raffigurato
S.Francesco che offre il Bambino alla Vergine.
|
S.Francesco offre il Bambino alla Vergine |
Negli altri quattro riquadri della volta sono rappresentati:
S.Francesco restituisce la vista ad una donna (episodio avvenuto nella città di Narni),
S.Francesco guarisce un fanciullo idropico (episodio avvenuto nel territorio reatino),
S.Francesco guarisce una donna dalle mani rattrappite (episodio avvenuto nella città di Gubbio),
S.Francesco guarisce uno storpio (episodio avvenuto nella città di Narni).
|
S.Francesco restituisce la vista ad una donna |
|
S.Francesco guarisce un fanciullo idropico |
|
S.Francesco guarisce una donna dalle mani rattrappite |
|
S.Francesco guarisce uno storpio |
Nei quattro angoli della volta è raffigurato lo stemma dei Baglioni, riproposto anche in basso alle colonne dell'arco d'accesso alla cappella.
|
stemma Baglioni negli angoli della volta: torre a tre livelli con merlatura guelfa |
|
stemma Baglioni |
Sulle due pareti pareti laterali della cappella sono stati affrescati gli episodi :
S.Francesco guarisce un lebbroso e
S.Francesco e il miracolo delle resurrezione.
|
S.Francesco guarisce un lebbroso |
|
S.Francesco e il miracolo delle resurrezione |
|
particolare dell'affresco S.Francesco e il miracolo delle resurrezione |
E' noto invece l'autore della tela dell'altare della cappella: Durante Alberti.
L'artista ha dipinto nel 1601 per l'altare dedicato al Santo poverello
S.Francesco riceve le stimmate.
|
S.Francesco riceve le stimmate |
Sul pavimento della cappella si vede la botola che dà accesso alla cella sepolcrale sotterranea, dove sono state trovate quattro sepolture: un bambino e tre adulti di statura alta (è noto che alcuni membri della famiglia Baglioni, chiamati i Pirri perché un nome diffuso nella casata era Pirro, fossero alti di statura).
|
botola della cappella |
_____
Usciti dal borgo si può ammirare il panorama sulla
Valle Teverina.
|
panorama dal borgo di Sipicciano |
Poco fuori del borgo si trova la
Chiesa di S.Bernardino da Siena, patrono del paese.
|
Chiesa di S.Bernardino da Siena |
L'interno della piccola chiesa è a navata unica e coperto da soffitto ligneo a capriate.
|
navata della Chiesa di S.Bernardino da Siena |
Sull'altare vi è la raffigurazione di
S.Bernardino da Siena.
|
S,Bernardino da Siena |
Sulle pareti laterali si possono vedere affreschi del XV secolo che raffigurano sei
Santi (non tutti identificabili), opera di Piermatteo d'Amelia.
|
affreschi parete sinistra: Santi |
|
Santo |
|
San Vincenzo Ferrer (?) |
|
San Bavone (?) |
|
San Bartolomeo |
|
affreschi parete destra: Santi |
|
S.Francesco d'Assisi |
|
San Biagio |
|
San Bernardino da Siena |
______
La nostra visita a Sipicciano si è conclusa a
Villa Lais, una villa costruita dalla famiglia Fabrucci nei primi del '700.
|
Villa Lais |
E' questo un esempio di latifondo laziale rimasto al suo impianto originale.
Era infatti annesso alla villa il borgo abitato fino agli anni '80 da mezzadri.
Dopo un periodo d'abbandono recentemente la villa è stata restaurata, e i
nuovi proprietari l'hanno trasformata in una struttura ricettiva,
mentre il borgo aspetta ancora di essere riportato in vita.
La villa padronale è stata costruita in pietra e si articola su tre piani.
|
la casa padronale di Villa Lais |
L'ingresso sul giardino avviene attraverso una veranda in stile liberty.
|
giardino e ingresso posteriore della villa |
|
vista laterale della villa |
|
veranda liberty |
|
facciata posteriore della villa |
|
interno della veranda/giardino d'inverno |
Un piacevole giardino è adiacente alla casa.
|
giardino di Villa Lais |
|
giardino di Villa Lais |
|
giardino di Villa Lais |
L'interno è arredato con vecchi mobili e arredi dall'aria vissuta, accostati con senso artistico anche se di epoche differenti.
|
particolare dell'arredamento della villa |
|
particolare dell'arredamento della villa |
|
particolare dell'arredamento della villa |
Al piano terra si trova un salone con camino, che funge anche da stanza di passaggio tra l'ingresso principale, la veranda liberty e le stanze attigue.
|
salone del piano terra |
|
salone del piano terra |
|
salone del piano terra |
|
camino del salone del piano terra |
|
saletta attigua al salone |
Il salone presenta un soffitto in legno dipinto.
Sulle sovrapporte sono dipinti paesaggi.
|
soffitto in legno dipinto del salone del piano terra |
|
sovrapporta con paesaggio |
|
sovrapporta con paesaggio |
|
sovrapporta con paesaggio |
|
sovrapporta con paesaggio |
Il primo piano è divenuto la parte della villa che ospita un B&B.
Anche a questo piano vi è un salone con camino, con soffitto ligneo decorato, pareti decorate con lesene dipinte a finti marmi e sovrapporte con paesaggi.
|
salone del primo piano |
|
salone del primo piano |
|
salone del primo piano |
|
decorazione del soffitto ligneo del salone del primo piano |
|
sovrapporta con paesaggio |
|
sovrapporta con paesaggio |
|
sovrapporta con paesaggio |
|
sovrapporta con paesaggio |
Sul salone si aprono tre camere da letto con soffitti in legno decorati.
|
una camera da letto |
|
una camera da letto |
|
soffitto in legno dipinto di una delle camere |
Dalla bella terrazza di questo piano si può godere della veduta sul giardino.
|
terrazza |
|
terrazza |
|
terrazza |
Il secondo piano è l'appartamento in cui vivono i proprietari.
Nella proprietà si trova anche la piccola
Chiesa di S.Vincenzo ancora consacrata.
La chiesa è stata costruita nel 1650 ed è stata il fulcro della vita del borgo.
|
villa e Chiesa di S.Vincenzo |
|
facciata della Chiesa di S.Vincenzo |
|
interno della Chiesa di S.Vincenzo |
|
decorazione del soffitto della chiesa |
|
altare della chiesa |
|
lapide sepolcrale di Bernardino Fabricucci |
Nel sottosuolo è ancora agibile la cantina di questa realtà rurale.
|
accesso alla cantina |
|
interno della cantina |
|
interno voltato della cantina |
Dopo un periodo d'abbandono recentemente la villa è stata restaurata, e i nuovi proprietari l'hanno trasformata in una struttura ricettiva, mentre il borgo aspetta ancora di essere totalmente restaurato.
|
edifici del borgo rurale |
|
edifici del borgo rurale |
|
edifici del borgo rurale |
|
edifici del borgo rurale |
|
edifici del borgo rurale |
|
edifici del borgo rurale |
|
edifici del borgo rurale |
La visita di Graffignano e Sipicciano sulle orme segnate dalla famiglia Baglioni si è conclusa con un pranzo al buffet in questa affascinante villa, organizzato dalla nostra guida e preparato dalla padrona di casa.
Anna Rita Properzi è colei che ci ha guidato alla scoperta di questi luoghi (333.4912669)
annaritaproperzi@gmail.com
CONCLUSIONI
Tante volte mi auspico di visitare luoghi come questo, fuori dalle solite rotte battute dal turismo di massa, affollate di persone pronte solo a scattare
selfie dove il centro della foto non è un paesaggio, un monumento o un'opera d'arte, ma bensì il protagonismo che vuole la bellezza come sfondo, ma non come soggetto principale!
Questo è un angolo d'Italia poco conosciuto, che l'amore di qualche volonteroso cerca di valorizzare e far conoscere.
Godiamoci quindi questi siti ancora non contaminati, e speriamo che vengano a visitarli tutti coloro che amano la storia dei luoghi e il bello in tutte le sue forme.
1 commento:
N
Molto bello
Posta un commento