mercoledì 18 settembre 2019

Il Museo civico di Palazzo Chiericati


Palazzo Chiericati, uno dei capolavori di Andrea Palladio, è divenuto lo scrigno che racchiude le prestigiose opere delle civiche collezioni d'arte.

Palazzo Chiericati
Il Comune acquistò dalla famiglia Chiericati il palazzo nel 1839 e, dopo un restauro e un ampliamento, il Museo venne inaugurato il 18 agosto 1855.

La collezione di dipinti, sculture e arti applicate (35.000 opere), che va dal Duecento fino ai giorni nostri, è esposta nei tre edifici che compongono il complesso museale: il corpo palladiano e gli ampliamenti che vennero realizzati nell'Ottocento e nel Novecento.

I restauri sono ancora in corso ed è per questo che il percorso espositivo s'arresta al Seicento (essendo chiusa l'ala ottocentesca), comprendendo però anche il Lascito Giuseppe Roi ospitato nel sottotetto.

Per la descrizione della realizzazione del palazzo e della sua decorazione interna, vi rimando al post "Palazzo Chiericati a Vicenza", limitandomi qui ad elencare i capolavori esposti nelle sale.

Nella prima sala, la Sala del Firmamento, si può ammirare l'opera  La Verità svelata al Tempo di Giambattista Tiepolo, Diana e le Ninfe e Olindo e Sofronia di Giambattista Pittoni, e l'affresco staccato da un palazzo di Vicenza Andromeda,  l'Allegoria della Concordia e l'Autoritratto di Louis Dorigny.
Sono presenti in questa sala anche due busti: uno è il busto di Carlo Cordellina (di scultore veneto del XVIII secolo), l'altro è il busto di Ottone Calderari (di Giovan Battista Bendazzoli).

La Verità svelata al Tempo (Giambattista Tiepolo)
Autoritratto di Louis Dorogny
Diana e le Ninfe (Giambattista Pittoni - 1723/1725)
Olindo e Sofronia (Giambattista Pittoni - 1721/1722)
Andromeda (Louis Dorigny - XVII sec.)
a sinistra: busto di Carlo Cordellina (scultore veneto - XVIII sec.)/ a destra: busto di Ottone Calderari (Giovan Battista Bendazzoli) 
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Nella seguente Sala del Concilio degli Dei sono esposte due sculture: il Suicidio di Bruto Minore di un artista della cerchia di Orazio e Angelo Marinari, e il Tempo incatenato di Orazio Marinari.

Suicidio di Bruto Minore (artista della cerchia di Orazio e Angelo Marinari - XVII/XVIII sec.)
Tempo incatenato (Orazio Marinari)
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Nella Sala d'Ercole sono esposti Lebano cerca gli idoli nascosti da Rachele di Giovanni Antonio De Pieri e una Madonna col Bambino.

Lebano cerca gli idoli nascosti da Rachele (Giovanni Antonio De Pieri)
Madonna col Bambino
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Inizia ora il vero e prorio percorso museale nell'ala novecentesca con la Sala dei lunettoni così chiamata perché sono qui esposti sette lunettoni civici realizzati da Jacopo da Bassano, Francesco Maffei e Giulio Carpioni.

Sala dei lunettoni
In queste tele è raccontata l'epoca d'oro di Vicenza sotto la Repubblica veneziana ('500/'600) tramite le opere realizzate dai tre artisti per la Sala del Consiglio del Podestà a Vicenza.

Glorificazione del podestà Tommaso Pisani (Francesco Maffei)
Il podestà Alvise Foscarini con il figlio sul cui capo pone una mano (Francesco Maffei)
Glorificazione del podestà Priuli (Francesco Maffei - 1649)
I Rettori di Vicenza Silvano Cappello e Giovanni Moro ai piedi della Vergine tra i Santi Marco e Vincenzo (Jacopo da Bassano - 1572)
Glorificazione del podestà  Girolamo Bragadin (Giulio Carpioni)
Glorificazione del podestà Gaspare Zane (Francesco Maffei)
Glorificazione del podestà Vincenzo Dolfin (Giulio Carpioni - 1647)
Sempre di Francesco Maffei è la tela S.Vincenzo con il modellino della città di Vicenza posta nell'ambiente attiguo alla Sala dei lunettoni.
Il modellino che il santo tiene nelle mani ricorda quello ligneo rivestito d'argento, chiamato "Gioiello di Vicenza", che venne donato al Santuario di Monte Berico dopo la pestilenza del 1576/1577 e che venne fuso e distrutto dalle armate francesi di Napoleone che lo pensavano interamente d'argento. Una copia è stata realizzata nel 2012 e si trova oggi nel Museo Diocesano di Vicenza.
S.Vincenzo con il modellino della città di Vicenza (Francesco Maffei)
"Gioiello di Vicenza" (Museo Diocesano)
Sempre nello stesso ambiente si trovano l'opera di Francesco Maffei Allegoria di Alvise Foscarini inquisitore del Monte di Pietà di Vicenza, l'Effige commemorativa del procuratore
Giovanni di Giorgio Emo scolpita per il suo sepolcro da Antonio Rizzo e bottega, una cassa da monumento funerario (XV secolo), le statue di Maria Bianca Visconti e Francesco Sforza realizzate per il Duomo di Cremona da Alberto Maffioli, un pergamo in marmo rosso di Verona con raffigurato S.Michele Arcangelo e un devoto.

Allegoria di Alvise Foscarini inquisitore del Monte di Pietà di Vicenza (Francesco Maffei)
Effige commemorativa del procuratore Giovanni di Giorgio Emo (Antonio Rizzo e bottega) / cassa da monumento funerario (XV sec.)
Maria Bianca Visconti e Francesco Sforza  (Alberto Maffioli)
pergamo con raffigurazione di S.Michele Arcangelo e un devoto
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Si salgono pochi gradini è si è al primo piano del museo.
Qui hanno trovato la loro collocazione le opere di pittura veneta dal 1200 al 1500.

S'incomincia questo percorso con opere di Paolo Veneziano e il suo Polittico Dormitio Virginis, S.Francesco d'Assisi e Sant'Antonio da Padova (1333), che era posto sull'altare maggiore della Chiesa di S.Lorenzo a Vicenza.

Polittico Dormitio Virginis, S.Francesco d'Assisi e Sant'Antonio da Padova (Paolo Veneziano - 1333)
particolare del Polittico Dormitio Virginis, S.Francesco d'Assisi e Sant'Antonio da Padova (Paolo Veneziano - 1333): S.Francesco d'Assisi
particolare del Polittico Dormitio Virginis, S.Francesco d'Assisi e Sant'Antonio da Padova (Paolo Veneziano - 1333): Sant'Antonio da Padova
particolare del Polittico Dormitio Virginis, S.Francesco d'Assisi e Sant'Antonio da Padova (Paolo Veneziano - 1333): "Dormitio Virginis"
firma e data dell'opera Polittico Dormitio Virginis, S.Francesco d'Assisi e Sant'Antonio da Padova (Paolo Veneziano - 1333)
Sempre nel piccolo ambiente hanno trovato la loro collocazione alcune opere di Battista da Vicenza: Madonna in trono col Bambino (1412), Madonna col Bambino e Sante /Crocifissione,  Santi e Angelo Annunziante, e quattro tavolette su fondo oro (la Disputa di S.Silvestro con i rabbini a Roma alla presenza di Costantino ed Elena, S.Silvestro debella il drago della rupe Tarpea, S.Silvestro battezza Costantino in Laterano e la Morte di S.Silvestro).

a sinistra: Madonna col Bambino e Sante /Crocifissione,  Santi e Angelo Annunziante / a destra: Madonna in trono col Bambino (1412 - Battista da Vicenza)
Su una delle pareti si trovano frammenti di dipinti murali del XIV secolo provenienti dal Duomo di Vicenza.

frammenti di affreschi del XIV secolo (anonimo veronese-vicentino)
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Proseguendo il percorso di visita s'incontra un tabernacolo del Santissimo Sacramento con Cristo nell'avello tra S.Pietro e S.Paolo

Santissimo Sacramento con Cristo nell'avello tra S.Pietro e S.Paolo (cerchia di Antonino da Venezia - 1427)
Poi è esposto un capolavoro di Hans Memling, il pannello centrale dello smembrato trittico: Cristo crocifisso con la Madonna, i Santi Giovanni Evangelista e Giovanni Battista, la Maddalena e due abati cistercensi (1468/1470).

Cristo crocifisso con la Madonna, i Santi Giovanni Evangelista e Giovanni Battista, la Maddalena e due abati cistercensi (Hans Memling - 1468/1470)
Della bottega di Hans Memling è il Ritratto di giovane con garofano.

Ritratto di giovane con garofano (bottega di Hans Memling)
Altre opere qui raccolte sono: Cristo alla colonna di Antonello de Saliba, S.Francesco d'Assisi riceve le stigmate tra i Santi Chiara e Pietro, il beato Bartolomeo di Braganze e i Santi Paolo e Bernardino di Marcello Fagolino, S.Caterina d'Alessandria e Madonna col Bambino in trono e Santi di Giovanni Bonconsiglio (detto Marescalco), un Ritratto maschile di Giovanni Bellini (detto Giambellino), Sant'Antonio da Padova di Andrea Busati.

Cristo alla colonna (Antonello de Saliba)
S.Francesco d'Assisi riceve le stigmate tra i Santi Chiara e Pietro, il beato Bartolomeo di Braganze e i Santi Paolo e Bernardino (Marcello Fagolino)
S.Caterina d'Alessandria (Giovanni Bonconsiglio detto Marescalco)
Madonna col Bambino in trono e Santi (Giovanni Bonconsiglio detto Marescalco)
Ritratto maschile (Giovanni Bellini detto Giambellino)
Sant'Antonio da Padova (Andrea Busati)
Seguono le opere di Bartolomeo Montagna: il Cristo portacroce, la Madonna col Bambino sotto un pergolato tra i Santi Giovanni Battista e Onofrio, la Madonna in trono col Bambino tra i Santi Ansano e Antonio abate, Girolamo e Francesco, una Madonna col Bambino.

Madonna col Bambino
Cristo portacroce (Bartolomeo Montagna)
Madonna col Bambino sotto un pergolato tra i Santi Giovanni Battista e Onofrio (Bartolomeo Montagna)
Madonna in trono col Bambino tra i Santi Ansano e Antonio abate, Girolamo e Francesco (Bartolomeo Montagna)
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Nella sala seguente è stata ricostruita la Chiesa di S.Bartolomeo, considerata per le sue opere la Cappella Sistina di Vicenza, che venne trasformata insieme al convento annesso in una struttura ospedaliera e poi rasa al suolo nel XIX secolo.

Sala della Chiesa di S.Bartolomeo
Sala della Chiesa di S.Bartolomeo
Sala della Chiesa di S.Bartolomeo
La chiesa era a navata unica con sette cappelle laterali, nelle quali erano presenti queste pale di artisti rinascimentali: Madonna adorante il Bambino tra le Sante Monica e Maria Maddalena di Bartolomeo Montagna, Presentazione di Gesù al Tempio di Bartolomeo Montagna, Compianto su Cristo morto di Giovanni Bonconsiglio detto Marescalco, Madonna col Bambino in trono tra S.Giovanni Battista, S.Bartolomeo, S.Sebastiano, Sant'Agostino e Angeli musicanti, con Episodi di S.Bartolomeo nella predella, di Bartolomeo Montagna, Adorazione dei Magi e nella predella Annunciazione, Natività e Fuga in Egitto di Marcello Fogolino, La Vergine assunta in una gloria di Angeli / Santi Tommaso e Girolamo di Giovanni Speranza de' Vajenti.

Madonna adorante il Bambino tra le Sante Monica e Maria Maddalena (Bartolomeo Montagna - 1486)
Presentazione di Gesù al Tempio (Bartolomeo Montagna)
Compianto su Cristo morto (Giovanni Bonconsiglio detto Marescalco - 1495)
Madonna in trono col Bambino tra i santi Giovanni Battista, Bartolomeo, Agostino, Sebastiano e tre Angeli musici (Bartolomeo Montagna - 1485)
predella della pala Madonna in trono col Bambino tra i santi Giovanni Battista, Bartolomeo, Agostino, Sebastiano e tre Angeli musici (Bartolomeo Montagna - 1485): Episodi della vita di S.Bartolomeo
Adorazione dei Magi / predella: Annunciazione, Natività e Fuga in Egitto (Marcello Fogolino)
Madonna in trono col Bambino tra i Santi Giacomo apostolo e Girolamo (Gianbattista Cima detto da Conegliano - 1489)
La Vergine assunta in una gloria di Angeli / Santi Tommaso e Girolamo (Giovanni Speranza de' Vajenti - 1500)
dipinti murali provenienti dalla Chiesa di S.Bartolomeo
Nella "controfacciata" della ricostruita chiesa vi sono dei frammenti di dipinti murali, tra i quali un Cristo Redentore attribuito a Francesco Verla, il beato Alberto Magno della cerchia di Bartolomeo Montagna.
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Si sale quindi al secondo piano del palazzo dove sono esposti i capolavori della pittura veneta del 1500.

Tra questi vi sono opere di Sansovino, Tintoretto, Veronese, Bassano...
 
a sinistra: Madonna col Bambino in gloria tra S.Caterina d'Alessandria e Sant'Apollonia (Girolamo Dal Toso - 1526) / a destra: Trinità tra la Madonna e S.Giovanni Battista (Benedetto Montagna)
Sacra Famiglia (Polidoro da Lanciano)
Madonna col Bambino (Jacopo Tatti detto Sansovino)
Putto alato (Paolo Caliari detto il Veronese)
Adorazione del Bambino e gli Angeli con gli strumenti della Passione (Jacopo da Ponte detto Bassano)
Sant'Agostino risana gli sciancati (Jacopo Robusti detto il Tintoretto - copia fotografica perché l'originale era in mostra)
a sinistra: Noli me tangere (Giovanni Paolo Lomazzo) / a destra: Piscina probatica (Giovanni Antonio Fasolo)
Madonna col Bambino, una Santa Martire e Pietro (Paolo Caliari detto il Veronese)
Paesaggio fluviale con figure (Pauwels Franck)
Paesaggio con riposo nella fuga in Egitto (Lambert Sustris)
Sacra Famiglia con Santa Elisabetta e S.Giovannino (Prospero Fontana - 1539/1540)
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Nella seguente Sala delle Allegorie civili, posta nell'ala palladiana, sono esposte alcune opere di ritrattistica di Giovanni Fasolo e Alessandro Maganza.

a sinistra: Ritratto di guerriero (Alessandro Maganza) / a destra: Ritratto di guerriero con fanciulla (Alessandro Maganza)
Ritratto di Ippolito Porto (Giovanni Antonio Fasolo)
Ritratto di Maddalena Campiglia (Alessandro Maganza)
a sinistra: Ritratto di Paola Bonanome Gualdo e le figlie Laura e Virginia (Giovanni Antonio Fasolo - 1566/1567) / a destra: Ritratto di Giuseppe Gualdo e i figli Paolo e Paolo Emilio (Giovanni Antonio Fasolo - 1566/1567)
Ritratto della Famiglia Valmarana (Giovanni Antonio Fasolo - 1553/1554)
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Segue la Sala con il fregio della Colonna Traiana nella quale sono esposte alcune opere scultoree.

Sala col fregio della Colonna Traiana
 Sono qui conservate opere di Alessandro Vittoria (a destra della foto precedente Ritratto a mezzo busto di Vincenzo Pellegrini) e di Valerio Belli (cristalli di rocca).

Rilievo con profilo maschile e Rilievo con profilo femminile (Valerio Belli - XVI sec.)
statua acefala del tipo "Piccola Ercolanese" (scultore romano - I sec.d.C.)
testa femminile all'antica (restauro di una statua antica "tipo Ercolanese" - scultore veneto - XVI sec.)
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Si entra quindi nel Salone d'onore del Palazzo Chiericati dove sono raccolte opere soprattutto di Luca Giordano.

Salone d'onore di Palazzo Chiericati
Salone d'onore di Palazzo Chiericati
Le Ninfe raccolgono il corpo di Leandro (Giulio Carpioni)
Betsabea al bagno (Luca Giordano)
Nozze di Cana (Luca Giordano)
Venere adornata dalle Grazie (Pietro Liberi)
Betsabea al bagno (Pietro Liberi)
Continenza di Scipione (Antonio Bellucci)
La Virtù difende il Sapere dall'Ignoranza e dal Vizio (Antonio Balestra)
Rinaldo libera la foresta dall'incantesimo (Pietro Bartolomeo Cittadella)
Famiglia di Dario dinanzi ad Alessandro (Antonio Bellucci)
Giudizio di Paride (Luca Giordano)
Giudizio di Paride (Gregorio Lazzarini)
Enea reso immortale da Venere (Luca Giordano)

Sono anche esposti nel salone un Atlante terrestre (1688) e un globo celeste (1700) realizzati da Vincenzo Coronelli.

Atlante terrestre e Globo celeste (Vincenzo Coronelli)
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Nella sala attigua si trovano altre tele di Francesco Maffei.

a sinistra: Astronomo (Francesco Maffei) / al centro: Cristo consegna le chiavi a S.Pietro (Francesco Maffei)
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Si prosegue il percorso di visita nella Stanza di Apollo e le Muse dove sono esposte opere di Pietro della Vecchia.


caricature grottesche (Pietro della Vecchia)
Ritratto di giovane gentildonna con fanciullo (Pietro della Vecchia)
in alto: Cristo morto /in basso a sinistra: S.Sebastiano /in basso a destra: S.Giovanni Battista (Pietro della Vecchia)
Il chiromante (Pietro della Vecchia)
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Nell'ultima sala del piano nobile di Palazzo Chiericati, la Stanza dell'Apoteosi della Famiglia Chiericati, si trovano opere di Giulio Carpioni.

a sinistra: Dama con guanto (Giulio Carpioni) / a destra: Suonatrice di liuto (Giulio Carpioni)
Allegoria della fragilità umana (Giulio Carpioni)
Trionfo di Bacco (Giulio Carpioni)
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Tornando sui propri passi sino a Salone d'onore, si può poi salire, attraversando la loggia posteriore del palazzo, alle tre sale del sottottetto poste nell'ala Nord dell'edificio palladiano.

un ambiente del sottetto di Palazzo Chiericati
un ambiente del sottetto di Palazzo Chiericati
un ambiente del sottetto di Palazzo Chiericati
Ha trovato posto in questi ambienti, allestiti come una casa-museo, il lascito del marchese Giuseppe Roi, una raccolta personale di dipinti, disegni e incisioni (XV/XX secolo).
Tra le tante opere esposte:

Testa di Mercante (Giandomenico Tiepolo)
Bass Rock da North Berwick (Telemaco Signorini)
Angolo del Porto di Napoli (Giuseppe De Nittis)
Paese laziale (attr. Jean-Baptiste Camille Corot)
Bambina ridente (Giuseppe De Nittis)
Ritratto della principessa Troubetzkoi (John Singer Sargent)
Tre figure nude (Pablo Picasso)

www.museicivicivicenza.it/it/mcp/palazzo_chiericati.php
Orari:  martedì/domenica    settembre/giugno     9.00/17.00
                                             luglio/agosto          10.00/18.00
Costo: 7€
Consiglio la  MUSEUM CARD  15€   valida 7 giorni
(TEATRO OLIMPICO + MUSEO CIVICO-PINACOTECA PALAZZO CHIERICATI + TEMPIO DI S.CORONA + MUSEO NATURALISTICO ARCHEOLOGICO + PALLADIO MUSEUM + GALLERIE D'ITALIA - PALAZZO LEONI MONTANARI + MUSEO DIOCESANO + MUSEO DEL RISORGIMENTO E DELLA RESISTENZA)

CONCLUSIONI
Spesso la bellezza di importanti palazzi era e continua ad essere lo scrigno di tesori artistici...il Museo civico di Vicenza fa parte di questa categoria di siti dove l'arte si somma all'arte.
Sia che stiate percorrendo un itinerario sulle orme del Palladio, sia che amiate conoscere la pittura veneta, troverete qui quello che state cercando.
Sicuramente quando i lavori dell'ala del museo in restauro saranno terminati, si potrà completare questo interessante viaggio nell'arte e nella storia della città di Vicenza.


1 commento:

Jean-Frédéric Debard ha detto...

Magnifique parcours, nous avons presque fait le même dans cet exceptionnel musée !

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