Arrecife è dal 1847 la capitale di Lanzarote...prima di questo anno la capitale dell'isola è stata Teguise,
Questo capoluogo, centro amministrativo e commerciale in cui vive più di un terzo della popolazione dell'isola, si trova affacciato sull'oceano, al centro della costa orientale di Lanzarote.
Il nome della città prende nome dalle nere "scogliere" vulcaniche che costellano la costa su cui è fondata, e che formano quattro isolotti e cinque insenature.
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vista aerea di Arrecife |
Il piccolo borgo peschereccio, il Barrio de la "Puntella", si originò proprio intorno ad un'insenatura naturale vulcanica che forma una sorta di laguna: il Charco de San Ginés.
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Charco de San Ginés |
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Charco de San Ginés |
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Charco de San Ginés |
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Charco de San Ginés |
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Charco de San Ginés |
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Charco de San Ginés |
Il Charco de San Ginés (la "Pozzanghera di S.Genesio") ancor oggi ha mantenuto l'aspetto di un villaggio con case imbiancate e imposte blu, grazie anche al riadattamento apportato da César Manrique.
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case imbiancate con imposte blu |
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case imbiancate con imposte blu
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case imbiancate con imposte blu
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In questa laguna, che è stata chiamata con non poca fantasia la "Venezia dell'Atlantico", e che ha dato protezione ai pescatori durante le incursioni dei pirati, ancora oggi vengono ormeggiate le barche dei pescatori, che con la bassa marea sembrano parcheggiate sulla sabbia dove si posano gli aironi. |
airone sulla riva del Charco de San Ginés |
Intorno alla laguna sono sorti ristoranti e bar che hanno reso il tranquillo quartiere un'attrattiva turistica.
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ristoranti lungo le rive del Charco de San Ginés |
Lungo il Charco de San Ginés si trova la Iglesia de San Ginés, dedicata al Santo vescovo Genesio di Clermont, patrono di Arrecife, che secondo una leggenda fu visto fluttuare nella laguna.
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campanile della Iglesia de San Ginés e Municipio |
La chiesa è stata costruita su quello che è stato il primo eremo di Arrecife (1574), stato dedicato dai Francesi a San Genesio d'Arles che fu martirizzato nel 308 sotto Diocleziano. Questo eremo fu seriamente danneggiato da un'inondazione.
La chiesa attuale (purtroppo non abbiamo avuto modo di visitarla) è stata fondata nel 1665. E' una chiesa a pianta quadrata con tre navata divise da colonne di ordine tuscanico, costruita con pietra vulcanica in stile barocco e neoclassico. La sua torre campanaria a pianta quadrata risale al 1842.
Lungo le rive del Charco de san Ginés sono stati posti lo scheletro di una balena lunga 11 m. e pesante 8.000 kg, spiaggiata nel 1995, e un gruppo scultoreo in bronzo chiamato "Buches", opera di Evelina Martin.
Questa opera raffigura due figure vestite in abito tradizionale della festa marinara che prese origini dal Carnevale di Buenos Aires. Durante questa festa gli abitanti indossano costumi tradizionali contadini e girano la città con musicisti e uomini mascherati chiamati "los Buches", dotati di vesciche di pesce gonfiate (messe in salamoia e poi essiccate) con cui colpiscono le persone che incontrano. Le maschere che oggi vengono indossate dai "Buches" sono state create da César Manrique.
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Buche (Museo de la Historia de Arrecife) |
L'illustrazione originale di questa maschera disegnata dal poliedrico artista si trova nella cosiddetta Casa Amarilla ("Casa Gialla"), ex sede del Cabildo di Lanzarote (Consiglio di Lanzarote), oggi sede di mostre temporanee sulla memoria dell'isola e del Cabildo Data Center. |
Casa Amarilla |
Questo edificio a due piani costruito negli anni '20 dello scorso secolo, dall'architettura eclettica tipica delle Isole Canarie, prende il nome dal colore giallo delle piastrelle che ricoprono le sue tre facciate.
La Casa Armilla si affaccia su Calle Leon y Castillo (anche chiamata Calle Real), la via pedonale dello shopping di Arrecife.
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palazzo d'architettura tradizionale in Calle Leon y Castillo |
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shopping ad Arrecife |
Qui incontrerete la scultura omaggio ad "Heraclio Niz Mesa" conosciuto anche come "Pollo di Arrecife", uno dei più famosi lottatori di lotta canaria del XX secolo, che è stato anche capo della Polizia Municipale, pugile, fabbro e comparsa in una ventina di film, tra i quali "Un milione di anni fa" girato sull'isola e interpretato da Rachel Welch. La statua in bronzo è stata realizzata dall'artista Rigoberto Camacho.
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Heraclio Niz Mesa (Rigoberto Camacho - 2017) |
Nella vicina Calle Fajardo invece si trova il gruppo scultoreo raffigurante "José Molina Orosa" detto "Il Dottore di Lanzarote", opera di Pancho Lasso Morales (1973).
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Calle Fajardo e José Molina Orosa (Pancho Lasso Morales - 1973) |
Se ci si sposta lungo la costa oceanica si può continuare a passeggiare sul lungomare chiamato Parco José Ramirez Cerda, ex "Muelle de la Cebolla" ("Molo della Cipolla"), un'area ricreativa che comprende un parco giochi , una caffetteria e una statua dedicata al fisico Blas Carrera Felipe.
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Parco José Ramirez Cerda |
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Parco José Ramirez Cerda |
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Parco José Ramirez Cerda |
Troverete anche il Quisco de la Musica, un chiosco dove dal 1895 si esibivano le bande musicali. Quella che vedrete è una copia realizzata nel 2004 che oggi al piano terra ospita l'Ufficio d'Informazioni turistiche.
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Quisco de la Musica |
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Quisco de la Musica |
Sempre sul lungo oceano troverete l'Arrecife gran Hotel & Spa, l'unico grattacielo di Arrecife e di Lanzarote (e speriamo che rimanga l'unico!).
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Arrecife Gran Hotel & Spa |
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Arrecife Gran Hotel & Spa |
E' stato il primo hotel a cinque stelle della città. E' stato costruito negli anni '60 del secolo scorso ed è opera dell'architetto Enrique Spinoza Gonzalez. Dopo l'incendio che lo ha colpito nel 1994 è stato restaurato nel 2021. E' alto 17 piani.
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Arrecife Gran Hotel & Spa |
Abitata sin dalla metà del XV secolo, Arrecife fu più volte attaccata dai pirati barbareschi e anche Portoghesi, Inglesi e Francesi.
Per questi attacchi furono costruite due fortezze affacciate sull'oceano: il Castillo de San José del XVIII secolo posto nel Puerto Nao e che oggi ospita il Museo Internacional de Arte Contemporanea (MIAC), e il Castillo de San Gabriel costruito nel XVI secolo che oggi ospita il Museo de Historia de Arrecife (ad ognuno dei due castelli ho dedicato un post).
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Castillo de San José |
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Castillo de San José
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Museo Internacional de Arte Contemporanea |
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Castillo de San Gabriel |
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Castillo di San Gabriel |
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Museo de Historia de Arrecife |
Il Castillo di San Gabriel è collegato alla terra ferma dal Puente de las Bolas, lungo 175 m.
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Puente de los Bolas |
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Puente de los Bolas |
Arrecife è dotata di due porti: il Puerto de los Marmoles, il terzo porto delle Isole Canarie sorto tra il XVIII e il XIX secolo per la commercializzazione di vino, cocciniglia e soda, e dove oggi attraccano navi container e navi da crociera, e il Puerto de Naos il vecchio porto peschereccio al quale vennero annesse cinque saline e poi industrie conserviere per conservare e commercializzare il pesce pescato. Negli anni '70 Arrecife divenne uno dei porti di sardine più grandi del mondo, oggi il Puerto de Naos è divenuto anche da diporto.
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vista aerea della zona portuale di Arrecife |
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il Puerto del Arrecife e il Puerto de Naos (1809/1811) |
A Puerto de Naos troverete l'opera d'arte a forma di faro di Juan Brito intitolata "La luce che ci guida" dedicata ai sette marinai che nel 1978 furono assassinati nelle acque del Sahara Occidentale sul loro peschereccio, la Cruz del Mar. All'interno del piccolo faro si trova la Vergine del Carmen, patrona dei marinai.
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La luce che ci guida (Juan Brtto - 2013) |
Nella rotonda che si trova tra il porto e il Charco de San Ginés è posto invece il gruppo scultoreo "Pescador con Marlin", opera in ferro e acciaio alta 7m realizzata dall'artista di Lanzarote Jorge Isaac Medina, in memoria del passato marinaro della città. L'artista è stato ispirato dal romanzo di Ernest Hemingway Il vecchio e il mare, e dal pescatore Gregorio nato non lontano dalla scultura, che emigrò da piccolo a Cuba e salvò lo scrittore durante una tempesta in mare.
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Pescador con Marlin (Jorge Isaac Medina - |
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Pescador con Marlin (Jorge Isaac Medina - |
CONCLUSIONI Non abbiamo potuto visitare Arrecife come avremmo voluto per mancanza di tempo...il nostro aereo ci doveva riportare a casa. Arrecife è una città tranquilla (nonostante il suo ruolo), che ha mantenuto vive le sue memorie storiche e le sue tradizioni.
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