mercoledì 18 settembre 2024

Tangeri: il Museo della Kasbah (Museo delle culture mediterranee e Spazio d'Arte Contemporanea)

Il Museo della Kasbah (Musée la Kasbah) è un museo così chiamato perché occupa la parte Est della kasbah di Tangeri.

Il Museo della Kasbah è un museo delle culture mediterranee, ed avendo un centinaio di anni, è una delle più antiche istituzioni culturali che testimoniano la ricchezza e la diversità del bacino mediterraneo. Tangeri, per la sua posizione, è infatti una città che permette l'interfacciarsi tra l'Europa e l'Africa, tra il Mediterraneo e l'Oceano Atlantico.

E' un museo archeologico ed etnografico in cui si può scoprire la storia della città e le interazioni con il mondo Mediterraneo, e per questo è chiamato anche "Museo delle culture mediterranee". 
ingresso al Museo della Kasbah (Museo delle culture mediterranee)
 
Il museo è ospitato nel Palais de la Kasbah, un antico palazzo detto anche "Dar-Al-Makhzen" o "Palazzo del Sultano".

Palais de la Kasbah
Efebo coronato di edera (facsimile - Volubilis - III sec. d.C.)

Già in epoca antica quest'area è stata occupata dai Cartaginesi e dai Romani. Una leggenda dice che qui si trovava un tempio dedicato a Ercole.

Non si hanno testimonianze certe che qui vi fosse, durante il primo periodo dell'occupazione mussulmana, un palazzo del governo, ma con certezza si sa che nel XII secolo ve ne fosse uno nella kasbah

Più tardi (1471/1661) i governatori portoghesi costruirono qui la loro residenza ("Dorons Praefecti") e successivamente (1662/1684) i governatori inglesi costruirono un castello più importante ("Upper Castle").

Nel 1684 gli Inglesi furono cacciati da Ahmed Ben Alì (figlio del Caid Alì Ben Abdellah El Hamani Errifi). E' a lui, governatore della città, che si deve la costruzione dell'attuale Palais de la Kasbah, come riporta un'iscrizione nel rivestimento murale a zellige della Qobbat dar Boukhari (secondo piano del palazzo).

Per quel che riguarda la data di costruzione del palazzo, il 1151 dell'egira corrisponde al 1737/1738 circa del calendario gregoriano.

Insieme al palazzo vennero costruite nella kasbah la moschea, le stalle (oggi non più esistenti), il tribunale, la prigione e alcuni annessi.

Nel 1306 dell'Egira (circa il 1883) fu costruita la grande porta del giardino chiamato "Riad Es-Sultan" posto nella parte nord-Ovest.

Il palazzo venne restaurato nel 1889 e il governatore vi rimase sino al Protettorato francese (1913). Il palazzo fu poi trasformato in museo nel 1922.

Dopo aver varcato l'ingresso del museo si percorrono i primi due ambienti, uno rettangolare diviso da archi a ferro di cavallo che creano nicchie lungo le pareti dove sono esposti manufatti in legno intarsiato (porte e sedie), e uno più piccolo coperto da cupola ottagonale in vetro.  

sala d'ingresso del museo

sala d'ingresso del museo

cupola ottagonale in vetro

sedia da matrimonio in legno

sedia da matrimonio in legno

porta in legno dipinto

porta in legno intarsiato

Nella sala proiezioni si apprende da quali siti archeologici provengono gli oggetti esposti nel museo.

ingresso alla sala proiezioni

Il palazzo/museo comprende 9 sale espositive e si può dividere architettonicamente in tre parti.

La prima sezione del palazzo è una residenza signorile (al-dar al-kabira) con giardino e annessi, articolata intorno ad un grande cortile circondato da portico sotto il quale si aprono alcune sale (sale 1-7 del museo). 

patio

patio

patio

Il cortile è pavimentato a zellige e al suo centro è posto un bacino ottagonale con una vasca in marmo. 

pavimento a zellige e fontana del patio

Le colonne in marmo bianco del portico hanno capitelli compositi realizzati in Italia e decorati con mezzelune. 

colonne con capitelli compositi

portico del patio

Occupano interamente i lati opposti Sud e Nord del cortile due sale allungate che costituiscono gli ambienti più rappresentativi della residenza. Le sale hanno alcove alle estremità, mentre al centro hanno delle nicchie con un'arcata e una cupola in legno, decorate da maqarnas.

ingresso di una delle due sale principali

soffitto e alcova di una delle due sale principali del patio

soffitto di una delle sale principali

alcova di una delle due sale principali

soffitto di una delle due sale principali

nicchia con cupola in legno e maqarnas

cupola in legno e maqarnas

decorazione in stucco

zellige e decorazione in stucco

cupola in legno

Le pareti di queste due stanze sono rivestite a zellige e decorate con stucchi a motivi geometrici ed epigrafici.

decorazione a zellige

Nella Sala 1 detta "Dai primi cacciatori ai primi agricoltori" sono esposti materiali archeologici preistorici (utensili in osso o in pietra) dal Paleolitico inferiore al Neolitico.

Sala 1 

Sala 1

Sala 1

Sala 1

Nella Sala 2 si trovano reperti del periodo preromano. I primi navigatori fenici arrivarono in Marocco nel XII secolo a.C. e fondarono le stazioni commerciali di Mogador, Lixus, Sala e Tingi (Tangeri). Poi arrivò il periodo mauretano (III a.C./ 42 d.C.). 

Sala 2

Sala 2

Sala 2

iscrizione libica

iscrizione punico-libica (Lixus - II sec.a.C.)

Logynos greca (IV/III sec. a.C.)

cocci in ceramica attica (V sec. a.C.)

Tre figurine in terra cotta (Necropoli Marchan - Tangeri - epoca punica)

uovo di struzzo (Necropoli di Ain Dalia - Tangeri - VII/I sec. a.C.) / collier in pasta di vetro e conchiglie 

amuleto a forma di testa di ariete (Necropoli Ain Dalia - Tangeri - epoca punica)

La Sala 3 è dedicata alla romanizzazione, al periodo in cui Tangis (Tangeri) diviene la capitale del regno della Mauretania Tingitana. Dopo la morte di Juba II (40 d.C.) gli abitanti autoctoni di Tangeri acquisiscono lo stato di cittadini romani.

Sala 3

Sala 3

Sala 3

bassorilievo con scena di banchetto (Zilil - fine IV sec. d.C.)

stele funeraria (Parco Brooks - Tangeri)

applique di bracciolo di letto con protome di mulo (Lixus - I d.C.)

lucerne (Tangeri - epoca romana)

spille e aghi in avorio (Necropoli di Marchan - Tangeri - epoca romana) / bottoni (Tangeri - epoca romana)

scene di vittoria (Zilil - IV d.C.)

manico di calderone (Had El Gharbia - epoca romana)

balsamari a pancia a forma di pera (Necropoli di Marchan - Tangeri - I sec. d.C.)

La Sala 4 è dedicata alla Conquista islamica iniziata nel 682. Tangeri diviene interamente mussulmana nel 707. Sono qui esposti oggetti che testimoniano l'islamizzazione di Tangeri. 

manoscritto coranico (XIV sec.)

calamaio con astuccio in rame cesellato

La Sala 5 espone materiali riguardanti le grandi dinastie. Gli Omayyadi di Al Andalus arrivano a Tangeri nel 949. Vennero rinforzate le mura e costruita la Kasbah. Durante la dinastia degli Almoravidi e degli Almohadi Tangeri diviene il punto di passaggio per coloro che volevano raggiungere l'Andalusia. La città passa nelle mani della dinastia merinide nel 1274.

Sala 5

Sala 5

fregio in legno di cedro (Fes - epoca merinide - XIV sec.)

fregio in legno con iscrizione cufica (epoca merinide - XIV sec.)

giara a quattro anse (Mediouna - Tangeri)

giara a due anse in ceramica smaltata (Mediouna - Tangeri)

giare in ceramica smaltata (Mediouna - Tangeri)

La Sala 6 è dedicata al sito di Ksar Sghir (2,5 ettari) dove sono state individuate una fase islamica (cinta muraria circolare con 29 torri e 3 porte) e una successiva fase portoghese (fortezza del XVI secolo).

teste in ceramica smaltata (Qsar Sghir - occupazione portoghese - XVI sec.)

piastrelle in zellige (Qsar Sghir - occupazione portoghese - XVI sec.)

finestra manuelina (occupazione portoghese - XVI sec.)

particolare della finestra manuelina (occupazione portoghese - XVI sec.)

stele funeraria (Qsar Sghir - occupazione portoghese - XVI sec.)

iscrizione della porta di Ceuta (Qsar Sghir - epoca islamica - 1454)

Sala 6

Sala 6

La Sala 7 è dedicata alla liberazione alawita dall'occupazione portoghese di Tangeri. I portoghesi occuparono Tangeri nel 1471 e costruirono la loro fortezza (castello) nella Kasbah nel 1564. Le mura di Tangeri sono in gran parte portoghesi. La città venne donata a Carlo II d'Inghilterra come dote quando sposò Caterina di Braganza (1661). Il Sultano alawita Moulay Ismail assediò per sei anni Tangeri sino a far evacuare gli Inglesi (1684). Ristrutturate le fortificazioni venne costruito l'attuale palazzo che ospita il museo.

Sala 7

Sala 7

Sala 7
manoscritto ebraico (XVII sec.)

fregi di rivestimento murale con iscrizione cufica (Tangeri - XVII sec.)

lampadario in rame (Fes - inizio XX sec.)

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La visita continua nelle antiche cucine disposte su due piani con cortile centrale. Qui troveremo le sale 8 e 9 del museo.

cortile del dwirat qubbat sidi-al-bukhari

Il pavimento del cortile è occupato dal grande mosaico "La Navigazione di Venere" proveniente da Volubilis. Raffigura una scena marina con Venere su una imbarcazione.

La Navigazione di Venere (Volubilis - I sec. d.C.)

particolare della Navigazione di Venere (Volubilis - I sec. d.C.)

particolare della Navigazione di Venere (Volubilis - I sec. d.C.)

particolare della Navigazione di Venere (Volubilis - I sec. d.C.)

particolare della Navigazione di Venere (Volubilis - I sec. d.C.)

particolare della Navigazione di Venere (Volubilis - I sec. d.C.)

particolare della Navigazione di Venere (Volubilis - I sec. d.C.)

In questo spazio si trova anche il facsimile di un Efebo coronato con edera proveniente da Volubilis.

Efebo coronato con edera (facsimile - Volubilis - III sec. d.C.)

La Sala 8 posta al pian terreno è chiamata "Tangeri, crocevia di scambi" ed è dedicata alle testimonianze degli scambi commerciali tra la penisola di Tangeri e le altre civiltà del Mediterraneo. 

vaso di ceramica cardiale (5000 a.C.)

statuetta funeraria in terracotta (Necropoli di sidi Ammar - Tangeri - I sec. a.C.)

vaso in bronzo etrusco (Necropoli di Marchan - Tangeri - prima metà del IV sec. a.C.)

cista in piombo decorata (IV/inizio V sec. d.C.)

lucerna greca (IV sec. a.C.)

vaso greco con decorazioni di pesci (V sec. a.C.)

vaso greco (epoca greca - V/IV sec. a.C.)

astrolabio planisferico (Fes - 1710)

anfore

ancora

vaso (Fes)

Appesa ad una parete si trova una carta del mondo orientale Sud-Nord realizzata da Charif al-Idrissi per Ruggero II di Sicilia nel 1154.

carta del mondo Sud-Nord (Charif al-Idrissi - 1154)

La Sala 9 si trova al piano superiore, e in essa sono esposti reperti che riguardano religione e riti funerari. Sono esposti un modello in scala naturale di una tomba punica con corredo funerario di Mghogha, la sepoltura in un'anfora di un bambino, sarcofagi in piombo, urne d'incinerazione provenienti dalla necropoli di Marchan e un affresco della necropoli di Boukhachkhach.

resti di statua / balsamari in vetro / brocca (epoca romana - dalla necropoli di Boukhachkhach)

affresco (Necropoli Boukhachkhach - epoca romana - I/fine II sec.d.C.))

urne cinerarie (necropoli di  Marchan - epoca punico-romana)

inumazione di un bambino in un'anfora (Necropoli di Cotta - epoca romana)

...e suo corredo funerario

a sinistra: Testa di Bacco (necropoli di Marchan - epoca romana) / a destra: Busto di Eros (Tangeri)

statuette in bronzo: Eros ed Ercole (Necropoli di Marchan)

balsamari in vetro (epoca romana - necropoli di Marchan - I sec.a.C.)/ piccolo altare (epoca romana - Tangeri) / amuleti (epoca punico-mauritana - necropoli di Marchan) / bottoni in avorio (epoca romana - Tangeri)

sarcofago in piombo (epoca punico-romana - necropoli di Marchan)

tomba in pietra tagliata (epoca punica - necropoli di Mghora Sghira)

Oneochoè a pancia piriforme (necropoli di Mghora Sghira - IV/III sec. a.C.)

tomba dell'età del bronzo (necropoli di el-Mers)

affresco dipinto (Necropoli Boukhachkhach - epoca romana - I/fine II sec.d.C.)

iscrizione (Necropoli Boukhachkhach - epoca romana - I/fine II sec.d.C.)

piccolo altare in ceramica (Necropoli di Marchan - epoca punica)

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Dal cortile principale si può accedere al Riad As-Sultan, il giardino marocchino in stile andaluso del palazzo. Il giardino è piantumato con fichi, olivi, palme, melograni, yucche...

Riad As-Sultan

Riad As-Sultan



Riad As-Sultan

Riad As-Sultan

Riad As-Sultan

Riad As-Sultan

Di forma rettangolare, il giardino è diviso in quattro settori dai due sentieri principali che s'intersecano.

Nel centro del giardino si trova un fontana in marmo.

fontana in marmo

In quest'area verde è esposta una collezione lapidaria composta da giare in terracotta, vere di pozzo, capitelli in marmo. Sono presenti anche due esemplari di piccoli cannoni.

piccolo cannone

piccolo cannone

Nel giardino si trovano un pozzo e la cosiddetta "El Qoba el Khadra", ossia una "cupola verde" usata come spazio di contemplazione "manzah".

pozzo
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La seconda sezione del palazzo è costituita da un appartamento (dwirat qubbat sidi-al-bukhari) posto al primo piano, ed è composto da un cortile e da due sale, decorate con stucco e zellige.

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La terza sezione è composta da una sala cerimoniale detta "Sala del Tesoro" (Bit al-mal) con pareti disadorne coronate solamente da un fregio in legno a nido d'ape (muqarnas), un soffitto a cupola dodecagonale in legno dipinto e porta in legno dipinto.

Sala del Tesoro (Bit al-mal)

cassaforte

cupola dodecagonale

Qui venivano conservati i denari delle tasse riscosse. E' qui conservata una cassa di legno di cedro rinforzata da staffe in ferro usata come cassaforte.

Un altro ambiente con soffitto in legno intarsiato è diviso in tre parti da un triplo colonnato fiancheggiato da bugigattoli ad un livello rialzato. Questi bugigattoli servivano come uffici per gli agenti del tesoro. Sotto il pavimento di questo ambiente vi era un sotterraneo dove veniva conservato il denaro. Oggi questo ambiente funge da spazio espositivo.

colonnato del Bit al-Mal

colonnato del Bit al-Mal

colonnato del Bit al-Mal

scala per salire ai bugigattoli

La facciata esterna del bit al-mal  è preceduta da scalinata. Le tre arcate a ferro di cavallo sono sorrette da colonne e semicolonne in marmo con capitelli in stile tuscanico.

facciata del bit al-Mal

Annesso al Museo delle culture mediterranee vi è uno Spazio d'Arte contemporanea.
Questa sezione nuova del Museo della Kasbah si può visitare con un biglietto integrato.

Museo della Kasbah (Spazio d'Arte contemporanea)

Lo Spazio d'Arte contemporanea è allestito nelle antiche prigioni della kasbah, rimaste in funzione sino agli anni '70 del secolo scorso.

antiche prigioni della Kasbah

antiche prigioni della Kasbah

antiche prigioni della Kasbah

antiche prigioni della Kasbah

antiche prigioni della Kasbah

antiche prigioni della Kasbah

Disposte sulle pareti con muratura a vista dei due piani della struttura, nello spazio diviso da pilastri del pian terreno e lungo le piccole stanzette del primo piano, le opere d'arte di artisti contemporanei marocchini sono messe in evidenza dalla suggestiva illuminazione.

opere di Arte Contemporanea in mostra

opere di Arte Contemporanea in mostra

opere di Arte Contemporanea in mostra

opere di Arte Contemporanea in mostra

opera di Arte Contemporanea in mostra

https://fnm.ma/musees-ouverts/musee-la-kasbah-des-cultures-mediterraneennes-tanger/


Orario:    mercoledì/lunedì     10.00/18.00
               martedì CHIUSO
Costo:    30 MAD (biglietto cumulativo dei due musei)

CONCLUSIONE                                                                                                                   Anche se entrando nel museo la prima impressione non è di stupore, percorrendo le successive sezioni del museo e apprezzando l'architettura del palazzo, si esce dalla visita del Palais de la Kasbah con un tassello in più nella conoscenza di Tangeri e del Marocco, e delle interazioni di questo Paese con le altre culture del Mediterraneo. Inoltre è questo un luogo da visitare necessariamente se, come noi, avete già visitato Volubilis e volete integrare la visita di quel sito archeologico ammirando uno dei suoi mosaici più importanti: La Navigazione di Venere.


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