Tangeri: il Musée Dar Niaba-Maison d'Artiste

Lungo Rue Es-Siaghine, l'arteria principale della Medina di Tangeri, si trova uno dei musei di più recente apertura della città: il Musée Dar Niaba-Maison d'Artiste.

Musée Dar Niaba-Maison d'Artiste

Il museo prende il nome dall'antico e storico palazzo che lo ospita, uno degli edifici più antichi della città rimasto in piedi. Eretto per la prima volta durante il periodo della Tangeri portoghese, rimane di quell'epoca il bel portale in pietra (XVI/XVII secolo).

portale del Dar Niaba (XVI/XVII sec.)

Dal 1816 al 1846 il palazzo fu sede del consolato generale francese, che divenne legazione nel 1846. L'edificio fu quindi venduto dai Francesi per essere utilizzato dal 1851 come ufficio dal Niab, l'intermediario tra le autorità marocchine e il corpo diplomatico.

Dopo il 1844 a causa della sconfitta del Sultanato del Marocco nella battaglia di Isly con i Francesi (i Marocchini si erano rifiutati di consegnare alla Francia il leader della resistenza algerina) e il successivo bombardamento di Mogador nella baia di Essaouira, il Marocco visse infatti un periodo di presenza di un corpo diplomatico europeo, che rese Tangeri una città cosmopolita.

Per questo motivo venne creata a Tangeri una nuova istituzione, la Dar Niaba Essaida, alla testa della quale venne nominato un Naib che rappresentasse l'autorità del Sultano e fungesse appunto da intermediario tra l'amministrazione marocchina responsabile degli affari esteri e il corpo diplomatico straniero. Nel 1877 Tangeri era di fatto la capitale diplomatica del Regno.

L'ufficio dei Niab ebbe sede in questo palazzo sino al 1920 anno in cui si stabilì nel Palazzo Mendoub, l'ex edificio della legazione tedesca, oggi sede di uno spazio commemorativo.

Dar Niaba prima del restauro

decorazioni architettoniche del palazzo

Dopo l'abbandono il Dar Niaba cadde in rovina e una volta restaurato dal 2022 è stato aperto al pubblico come spazio museale per accogliere documenti e oggetti legati alla storia diplomatica di Tangeri e una collezione d'arte che sottolinea il ruolo della città come luogo d'incontri e scambi culturali...non per niente il museo è collocato geograficamente presso istituzioni religiose diverse: la Sinagoga Assayag, il  Museo dell'Ebraismo Bait Yahuda, la Chiesa dell'Immacolata.

Subito dopo aver varcato il portale d'ingresso si accede al patio piantumato con aranci e decorato con quattro pannelli zellige smaltati che illustrano scene della vita a Tangeri dell'inizio del XX secolo provenienti da Palais Cruz Seruya.

patio

patio

albero d'arancio

pannello zellige (XX sec.)

pannello zellige (XX sec.)

pannello zellige (XX sec.)

pannello zellige (XX sec.)

In un secondo piccolo patio, oggi coperto da vetrate, è esposta una raffigurazione dell'Arrivo dell'ambasciatore marocchino a Vienna il 28 febbraio 1783 di Johann Hieronymus Loschenkohl.

piccolo patio coperto

Arrivo dell'ambasciatore marocchino a Vienna il 28 febbraio 1783 (Johann Hieronymus Loschenkohl)

Alcune sale del pian terreno poste intorno al patio espongono mostre permanenti con pannelli cronologici di Tangeri e materiali che documentano i suoi eventi storici e diplomatici dal XVIII secolo.

cronologia della storia di Tangeri

cronologia della storia di Tangeri

cronologia della storia di Tangeri

cronologia della storia di Tangeri

documenti d'archivio del Marocco

lucerna punico-romana

zellige medievale

foto e incisione d'epoca

incisioni d'epoca

pagine d'epoca illustrate

E' esposto anche il dipinto Donne marocchine a Tangeri di Benjamin Constant, pittore francese orientalista che fu influenzato da Eugéne Delacroix.

Donne marocchine a Tangeri (Benjamin Constant)

In altre sale del pian terreno troverete esposte opere d'arte di diverse collezioni private.

Yasmina (Josè Cruz-Herrera)

L'ottone (Jules Pierre Van Biesbroeck)

Senza titolo (José Cruz-Herrera)

Parata della festa del trono (Patrice Laurioz - 1959)

La Guardia Reale (Jean Désiré Bascoules)

Senza titolo (Louis John Endres)

Saliti al primo piano altre due sale completeranno la visita con opere di pittori che hanno seguito le orme di Eugéne Delacroix (Majorelle, Bertuchi, Fuentes), il primo artista ad aver scoperto veramente Tangeri ed aver trascorso qui del tempo durante il suo soggiorno al seguito di una missione francese.

Marrakech, il Souk dei tintori (Jacques Majorelle - 1960 ca.)

Senza titolo (Jacques Majorelle)

Senza titolo (Jacques Majorelle)

Senza titolo (Jacques Majorelle)

Giovane donna e bambino (Jean Gaston Mantel - 1953)

Senza titolo (Jean Gaston Mantel)

Senza titolo (Jean Gaston Mantel)

Il Souk delle ceramiche (Odette Bruneau - 1938)

Il pescatore (Odette Bruneau)

Marocchini fumatori di pipa (Odette Bruneau)

Senza titolo (Victor Huguet)

La sosta dei cavalieri (George Washington)

Senza titolo (Mariano Bertuchi)

Senza titolo (Josè Navarro)

Senza titolo (Mariano Bertuchi)

Senza titolo (Gaston Parison)

Senza titolo (Henri Pontoy)

Senza titolo (Jean Pierre Favre)

Senza titolo (Henri Pontoy)

Senza titolo (Henri Pontoy)

Senza titolo (Henri Pontoy)

Le opere di Antonio Fuentes (il "Toulouse-Lautrec di Tangeri" nato nell'Hotel Fuentes nel vicino Petit Socco), sono state donate dalla sua famiglia.

Antonio Fuentes

Cafè Fuentes 1950 (Antonio Fuentes)

Ritratto (Antonio Fuentes - 1950)

opere di Antonio Fuentes

opere di Antonio Fuentes

opere di Antonio Fuentes

https://fnm.ma/musees-ouverts/musee-dar-niaba-tanger/

Orari:  lunedì/domenica   10.00/18.00

            martedì CHIUSO

Costo:  30 MAD

CONCLUSIONI                                                                                                                           Il Musée Dar Niaba-Maison d'Artiste cerca di immergere il visitatore nell'atmosfera cosmopolita e diplomatica della Tangeri di fine Novecento, ma come dice il suo nome è anche una "casa d'artista", uno spazio culturale dove ammirare opere d'arte, una sorta di  galleria/museo. Passando davanti al suo ingresso, percorrendo la via che congiunge lo Zoco Grande con lo Zoco Chico, non si può evitare di fare una visita al suo interno.