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UFFICIO TURISTICO 12 boulevard de Fleurus
Limoges è la capitale mondiale dell'arte del fuoco, che comprende le arti della porcellana, dello smalto e delle vetrate.
I fattori che hanno favorito lo sviluppo di queste produzioni artistiche sono le materie prime disponibili nella zona in cui Limoges sorge: acqua (per azionare i mulini che triturano e macinano il materiale), legna (come combustibile per il funzionamento dei forni), minerali granitici e il caolino.
La parola "porcellana" deriva dal guscio di una conchiglia di madreperla, e il nome le fu dato da Marco Polo nel XIII secolo dopo che si era recato in Cina ed aveva scoperto una ceramica traslucida e fine, in occidente sconosciuta.
Il caolino, un'argilla bianca indispensabile per ottenere una porcellana comparabile a quella cinese, fu trovato a 40 km da Limoges solo nel 1768.
Questo materiale rende quindi la porcellana di Limoges bianca, fine e traslucida.
Da allora, soprattutto per la determinazione dell'intendente Robert Tourgot, si sviluppò la fabbricazione di questo bene prezioso, esplicato in tutti i campi dall'oggettistica all'arredamento della tavola, dalla decorazione di fontane e monumenti ai gioielli.
Anche le targhe e le decorazioni funerarie del cimitero della città sono in porcellana.
Le fabbriche più importanti di Limoges sono state e lo sono tutt'oggi la Royal Limoges, la Haviland, la Bernardaud, la Guérin, la Pouyat, la Tharaud...
Anche Luigi XVI ebbe una sua fabbrica di porcellane a Limoges.
Per lo shopping in città, la strada in cui si trovano molti negozi che vendono articoli in porcellana è il Boulevard Louis Blanc.
Il sito in cui sono in mostra collezioni di porcellane preziose (12.000 pezzi) è il Museo Nazionale della Porcellana Adrien Dubouché.
www.museeadriendubouche.fr
Orario: 10.00/12.30 14.00/17.45
Costo 4,50€
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Per quel che riguarda gli smalti di Limoges è questa un'arte che risale in questa città al medioevo (XI secolo).
Durante questo periodo si producevano smalti "champlevé", o meglio come si diceva allora opus lemovincense.
Questa tecnica prevede di formare delle cavità nel metallo (di solito il rame), sollevando il"campo"(lo "champ" appunto), per riempirlo poi di smalto.
Limoges era nel medioevo una città attraversata da molti pellegrini in cammino verso Compostela.
Per questo si producevano in città molti oggetti sacri smaltati (veri souvenir religiosi): croci, libri liturgici, reliquiari...
Nel rinascimento invece la produzione in città si spostò verso gli "smalti dipinti" con scene pastorali, figure mitologiche o allegorie, soggetti ispirati all'antichità romana e greca.
Quindi Limoges prima di essere conosciuta per le sue porcellane, era nota per i suoi smalti.
Per approfondire l'argomento ci si può recare alla Maison de l'Email o al Museo delle Belle Arti (Palazzo del vescovo) nel quale si trovano 500 pezzi esposti.
www.museebal.fr
Orario: febbraio/marzo e ottobre/dicembre
10.00/12.00 14.00/17.00
tranne il martedì e la domenica mattina
aprile/settembre 10.00/18.00
tranne il martedì
Costo: gratis
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Importante nel medioevo fu anche la realizzazione a Limoges delle vetrate che ornavano le chiese e la cattedrale della città.
Poi l'arte delle vetrate venne ripresa nel XX secolo in piena Art Nouveau per la decorazione di edifici laici (un esempio è il Pavillon du Verdurier) e religiosi.
Anche per vedere le vetrate più belle bisogna recarsi nei luoghi di culto o sempre al Museo delle Belle Arti.
decorazioni del Pavillon du Verdurier |
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Ma ora veniamo alla descrizione della città e dei suoi monumenti.
Limoges è il capoluogo del dipartiment0 dell'Alta-Vienne e della regione del Limosino.
Città d'arte e di storia, fu fondata nel 10 a.C. da Augusto, e per la sua collocazione in prossimità del guado del fiume Vienne, fu chiamata Augustoritum ("il guado di Augusto").
La città romana aveva una pianta tipicamente a scacchiera, con la presenza di un anfiteatro delle dimensioni di quello di Nimes, terme, foro e ville.
Dal III al V secolo subì alcune invasioni, che spinsero la popolazione a spostarsi verso i Puy-Saint-Etienne.
Nel IV secolo la città venne evangelizzata da S.Marziale, con la costruzione di una chiesa episcopale.
Alla morte del santo, furono molti i pellegrini che si recarono sulla sua tomba, divenendo un luogo importante di pellegrinaggio in Aquitania.
L'abbazia qui sorta era famosa per la sua musica polifonica (canti gregoriani) e per i suoi manoscritti miniati e smalti.
case medievali intorno alla cattedrale |
Nel X secolo fu eretto sulla collina il castello di terra e legno del visconte di Limoges.
Si vennero così a creare due città che vennero unite solo nel 1792, durante la Rivoluzione.
Tra le due città vi era molta rivalità: il centro antico sorto intorno alla cattedrale (Cité) era un feudo vescovile, mentre quello sorto intorno al castello (Chateau) era una giurisdizione comune del visconte e dell'abate di S.Marziale.
cattedrale di Saint-Etienne |
Della costruzione in stile romanico dell'XI secolo non rimane quasi più nulla (cripta e parte del campanile).
transetto destro |
La nuova cattedrale fu eretta in granito in forme gotiche, uno dei pochi monumenti in questo stile a sud della Loira.
portale di Saint-Jean |
Il transetto è del XIV secolo, mentre la navata è del XVI secolo.
Il campanile ha la base quadrata romanica (primi tre ordini) e la parte superiore ottogonale gotica (gli altri quattro ordini).
campanile della cattedrale |
L'interno presenta uno jubè rinascimentale: un tempo serviva a dividere il transetto dal coro.
Sempre rinascimentale è la tomba del vescovo Jean de Langeac con scene scolpite dell'Apocalisse di Durer.
Orario: lunedì/sabato 9.00/18.00 domenica 10.00/12.00 14.00/18.00
Accanto alla cattedrale si trova su più livelli il Giardino del vescovo.
Giardino del vescovo |
Giardino del vescovo |
chiesa di Saint-Michel-des-lions e fontana con S.Marziale |
campanile limosino |
leone di granito |
Il campanile in stile limosino (1385), alto 65 m, è sormontato da una pallina in rame traforata.
Questa sfera ha sostituito nel 1916 quella in legno ricoperta di rame (pesante 600 chili) presa dai Tedeschi.
Sul lato nord invece si trova un portale quattrocentesco con una Madonna con Bambino policroma.
vetrata della chiesa |
vetrata della chiesa |
L'interno è illuminato dalle belle vetrate quattrocentesche, di cui Limoges si può vantare essere stata leader nella realizzazione, con rapresentazioni della Vergine.
La chiesa gotica è a tre navate della stessa altezza separate da sottili pilastri con volte ogivali.
Non possiede il transetto e neanche l'abside.
navate della chiesa |
navata laterale |
coro della chiesa |
Un monumentale altare in pietra scolpita del XIX secolo d'imitazione gotica,con scene della vita di S.Marziale, conserva le sue reliquie in un cofano in bronzo dorato del XIX secolo, insieme con altre reliquie di santi della diocesi.
altare maggiore |
retabolo |
reliquiario di Sainte-Valérie |
Orario: 9.00/19.00
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rue de la Boucherie |
Case a graticcio ospitavano abitazioni e botteghe che vendevano carne.
Sei erano le famiglie di macellai che nel XVIII secolo monopolizzavano il commercio della carne.
I macellai erano veri artigiani: conoscevano l'arte dell'intaglio della carne.
Al 26° di questa via vi è una casa che replica la vita degli aderenti a questa corporazione.
I macellai avevano nel loro quartiere anche un loro luogo di culto: la cappella di Saint-Aurelien.
cappella di Saint-Aurelien |
La cappella fu ampliata e poi decorata in stile barocco nel XVII secolo.
Durante la Rivoluzione fu venduta come bene nazionale e acquistata dalla confraternita dei macellai.
Il campanile con orologio è in scandole di castagno.
L'interno è assai ricco di decorazioni.
navata della cappella di Saint-Aurelien |
Tradizionalmente i macellai regalavano ai loro clienti un rene per i loro bambini.
Altre statue adornano la cappella: S.Caterina e la Vergine del Sorriso.
La Vergine del rene |
S.Caterina |
Vergine del Sorriso |
Prima infatti si trovava davanti al convento di quest'ordine.
La base è in granito, la croce in calcare ed un tempo era policroma.
Croce dei Carmelitani |
particolare della Croce dei Carmelitani |
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Cour du Temple |
Cour du Temple |
gallerie aperte tra due case |
arcate |
arcate |
Le costruzioni erano collegate tra loro da gallerie aperte e scale rinascimentali.
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Altro luogo da visitare nelle vicinanze è la piazza dove sorge il mercato, Les Halles.
Les Halles |
L'esterno è in mattoni.
Un fregio corre nella parte alta delle pareti esterne, ed è costituito da 328 piastrelle in gres porcellanato.
Su di esso sono rappresentati i prodotti venduti al mercato.
fregio de Les Halles |
La costruzione venne fatta tra il 1885 e il 1889.
Il mercato occupa 1200 m².
Orario: lunedì/sabato 6.00/14.00
domenica 7.00/13.00
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Un altro palazzo che attira l'attenzione è quello con il trompe-l'oeil di Place de la Motte.
trompe-l'oeil |
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L'edificio ottagonale del Pavillon du Verdurier fu costruito nel 1919 da Roger Gonthier, che progettò anche Les Halles.
Pavillon du Verdurier |
Pavillon du Verdurier |
Pavillon du Verdurier |
Dopo essere divenuto mercato al coperto e stazione per gli autobus, oggi viene usato per allestire mostre.
CONCLUSIONI
Abbiamo visitato molto frettolosamente questa città che meritava di essere approfondita con più attenzione.
Non ci siamo potuti fermare a visitare i musei che trattavano le arti del fuoco, per motivi di tempo.
Ci avrebbero certamente aiutato ad avere una visuale più completa sulle attività artistiche e artigianali di questa città, nota a livello mondiale per le sue creazioni.
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