venerdì 3 aprile 2015

Passeggiata tra i ciliegi di Roma


E' arrivata anche quest'anno la primavera... e con essa anche la fioritura degli alberi di ciliegio.


Anche nel Parco Lago dell'Eur a Roma, ogni anno da metà marzo agli inizi d'aprile, si può assistere alla fioritura dei ciliegi che colorano di rosa tenue le sponde del laghetto con la loro delicatezza così leggera.


Tra cedri del Libano, pitosfori, pini, laurocerasi, lecci, tassi e palme, in questo periodo i veri protagonisti del  parco sono loro, i ciliegi giapponesi da fiore della varietà Somei Yoshino.




Il Parco progettato nel 1937 per l'Esposizione Universale del 1942, mai realizzata, fu invece realizzato per i Giochi Olimpici del 1960.





Nel 1959, in occasione della sua visita a Roma, il ministro giapponese Nobusuke Kishi regalò all'Italia, da parte della città di Tokyo, 2500 alberi di ciliegio, molti dei quali furono piantati nel parco, lungo quella via pedonale e ciclabile che venne chiamata la PASSEGGIATA DEL GIAPPONE.


Passeggiata del Giappone
In Giappone la fioritura dei SAKURA viene festeggiata ogni anno con l'HANAMI, 花見 letteralmente "osservazione dei fiori" (da HANA=fiori e MI da MIRU= vedere).

E' un vero evento, che coinvolge tutti: si ammirano i ciliegi in fiore, si stende una tovaglia o un telo azzurro sull'erba ai piedi di questi alberi e si consuma un pic-nic, magari vestiti con il tradizionale kimono.

Anche le vivande che si consumano rimandano ai fiori di ciliegio:

- i SAKURA-MOCHI, dolce tipico di questo periodo fatto con pasta di fagioli e
  riso pestato avvolto in una foglia di ciliegio salata
- gli HANANI-DANGO, polpettine di riso dolci di tre colori: rosa, bianco e verde
- i SAKURA-SEMBEI, crackers di riso a forma di fiori di ciliegio
- il SAKURA-YU, il tè preparato con infuso di fiori di ciliegio.

Già dall'VIII secolo d.C. ai piedi dei ciliegi i contadini giapponesi offrivano alle divinità doni e bevevano sakè in loro onore.
Poi la tradizione nel IX secolo fu ripresa dalla corte imperiale di Kyoto: si consumavano vivande raffinate, si contemplavano i fiori e si scrivevano poesie.






La tradizione coinvolse anche il mondo dei samurai, divenendo il fiore di ciliegio il simbolo delle loro qualità: lealtà, purezza, onestà e coraggio.
Come il fiore di ciliegio cade a terra con un improvviso temporale così il samurai può cadere a terra colpito dal nemico sacrificando la sua vita.

Questo concetto ispirò nella seconda guerra mondiale anche i kamikaze.







Il fiore di ciliegio è il simbolo del Giappone.
Ma è anche il simbolo di fragilità, di bellezza dell'esistenza e di rinascita.
E' un buono auspicio per chi si è appena diplomato o laureato ed entra nel mondo del lavoro in questo periodo, per gli scolari che iniziano ad aprile il nuovo anno scolastico, e per la raccolta di riso.
Ma esprime anche la tristezza per la precarietà e caducità delle cose e della vita: come  fiori di ciliegio hanno vita breve così tutte le cose finiscono.

I primi alberi di ciliegio furono piantati nel VII secolo d.C. a Yoshino dal sacerdote En No Ozuno.
I fiori del ciliegio, dal colore che va dal bianco al rosa porpora, sono raggruppati in racemi.
In Giappone vi sono un centinaio di varietà di ciliegi, ma quelli più piantati sono il Somei Yoshino (dalla città d'origine) e il Yamazakura.

Ogni anno l'Hanami richiama in Giappone moltissimi turisti, attirati da questa usanza antica e spettacolare.
Vi sono siti che monitorizzano la fioritura dei ciliegi nelle diverse città nipponiche, per garantire lo spettacolo naturale che queste piante sanno offrire.
Uno di questi siti è:
www.jnto.go.jp/sakura/eng

Ritornando ai nostri ciliegi giapponesi-romani...

...una passeggiata nel Parco dell'Eur offre un momento di relax durante tutto l'anno, ma in questo periodo primaverile regala anche un momento di gioia per gli occhi e per lo spirito.


Nel parco sempre aperto si può passeggiare,
o andare sul pedalò
  (durata 30' - costo 9€),
o fare una piccola gita con una barchetta a remi
  (durata 30' - costo 10€),
o fare finta di navigare su un piccolo battello scattando belle fotografie
  (sabato e domenica - durata 20' - costo 3€/persona),
www.happylake.it




Oppure ci si può far tentare da un ottimo gelato da
                                  GIOLITTI - CASINA DEI TRE LAGHI
                                  Viale Oceania 90

Casina dei Tre Laghi...
...e il suo gelato

                    o sedersi sotto i ciliegi e celebrare l'Hanami.


www.facebook.com/hanamiromalagodelleur


CONCLUSIONI
Perché non provare?



1 commento:

Marty ha detto...

Un profumo giapponese a Roma.. da provare!! Tra le altre cose c'è anche un ottimo ristorante di sushi (Daruma Sushi) proprio di fronte Giolitti, sulla sponda opposta del laghetto.. per chi voglia "completare" la "giapponesità".

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