Le due grandi piazze di Atene, Omonia e Syndagma, sono collegate da due grandi viali paralleli, odos Panepistimiou (Viale dell'Università) e Akademias.
Tra i due viali, in uno spazio con giardini, si trova la cosiddetta "Trilogia Ateniese", ovvero la trilogia del sapere: Accademia, Università e Biblioteca Nazionale.
Trilogia Ateniese |
Vennero così costruiti nuovi palazzi istituzionali, il palazzo reale, parchi, e questo trio di edifici nello stile in auge in quell'epoca, lo stile neoclassico.
E' questo uno stile che collega ideologicamente l'antica alla nuova Grecia.
Questo monumentale complesso archtettonico ottocentesco, progettato dai due fratelli danesi Christian e Theophilus Hansen con la supervisione dell'igegnere Ernst Ziller, richiama fortemente i monumenti antichi dell'arte greca classica.
Al centro si trova l'Università, alla sua destra la Biblioteca Nazionale e alla sua sinistra l'Accademia.
Il più grande ed il primo dei tre edifici ad essere costruito a partire dal 1841 e finito nel 1864, grazie a benefattori greci della diaspora, su progetto di Christian Hansen, fu l'Università.
Università |
All'epoca si componeva di 33 professori, 52 studenti e 75 auditori.
Quattro erano le facoltà: legge, teologia, medicina e arte.
Università |
Gli affreschi sul fregio della facciata sono stati disegnati da Rahl e dipinti dal polacco Lebientzki.
affresco del portico dell'Università |
affresco del portico dell'Università |
affresco del portico dell'Università |
statua del patriarca Gregorios V |
statua di Rigas Feraios |
Le basi delle colonne e i capitelli dell'entrata sono la replica di quelli dei Propilei dell'Acropoli.
entrata dell'Università |
sfinge sul cornicione dell'Università |
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L'Accademia, il cui nome deriva dall'Accademia di Platone (387 a.C.), è stato il secondo edificio ad essere stato costruito della Trilogia Ateniese (1859/1885).
Accademia |
ingresso dell'Accademia con statue di Athena e Apollo |
una delle ali laterali dell'Accademia |
un'ala laterale dell'Accademia |
statua di Athena e decorazioni dell'Accademia |
Davanti all'edificio in stile ionico, costituito da una parte centrale e da due ali laterali, vi sono le statue di Athena, dea della Sapienza, e di Apollo, dio delle Arti, poste su alte colonne ioniche.
Le statue sono opera di Leonidas Drossis.
statua di Athena |
statua di Apollo |
Alla scalinata d'ingresso vi sono invece le statue di Platone e di Aristotele.
statue di Platone e di Athena |
statue di Aristotele e di Apollo |
L'edificio in marmo bianco pentelico ha frontoni in pietra.
Sul frontone d'ingresso è rappresentata la Nascita di Athena con sculture in terracotta.
frontone d'ingresso: Nascita di Athena |
decorazioni del portico d'ingresso dell'Accademia |
uno dei frontoni dell'Accademia |
uno dei frontoni dell'Accademia |
Gli affreschi sono di Christian Griepenkerl.
colonne e decorazioni dell'ingresso all'Accademia |
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Il terzo edificio in ordine cronologico della Trilogia è stato la Biblioteca Nazionale.
Biblioteca Nazionale |
Davanti alle scale d'ingresso infatti si trova la statua di Panaghis Vallianos.
Anche la facciata e il vestibolo sono decorati con statue che raffigurano la famiglia Vallianos.
costruzione centrale della Biblioteca Nazionale |
Le sue colonne doriche sono simili a quelle del Partenone.
colonne doriche |
scala rinascimentale della Biblioteca Nazionale |
Il lungo corridoio che vi conduce, con le sue colonne doriche, è ispirato al Tempio di Efesto.
La biblioteca conserva antichi manoscritti, l'edizione originale dei racconti e inni del poeta Omero, spartiti musicali bizantini e frammenti della Bibbia del VI secolo.
CONCLUSIONI
Dopo una visita alle testimonianze antiche di Atene, tra i monumenti classici dell'Acropoli, le antiche mura e l'antica necropoli del Keramikos, i templi e le stoà dell'Agorà Antica, è sorprendente rivedere quei particolari architettonici ripetuti in edifici più recenti, che cercano una continuità con il passato artistico della città pur cercando di proporre qualcosa di nuovo.
Questa è la testimonianza che il "bello" non passa mai di moda, anzi si perpetua e si declina in mille varianti, e rimane una pietra miliare per l'umanità.
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