domenica 7 luglio 2019

Napoli: il Battistero di S.Giovanni in Fonte, il battistero più antico dell'Occidente


Il Duomo di Napoli è uno scrigno di opere d'arte, ed è anche un po' come una bambola matrioska: ha inglobato infatti la Basilica di S.Restituta (la basilica paleocristiana fondata da Costantino), che a sua volta permette di accedere all'antico Battistero di S.Giovanni in Fonte.

Battistero di S.Giovanni in Fonte
Il Battistero di S.Giovanni in Fonte è il più antico battistero dell'Occidente, è più antico del Battistero Lateranense di Roma (fatto erigere da Sisto III tra il 432 e il 440).
Si ritiene che venne edificato verso la fine del IV secolo dal vescovo Severo e rimaneggiato dal vescovo Sotero nel V secolo, anche se la costruzione del battistero fu attribuita a Costantino.
Un'epigrafe in volgare posta all'ingresso antico infatti dice:
QUESTA CAPPELLA LA EDIFICAI LO IMPERATORE COSTANTINO ALI ANI CCCXXXXIII POY LA NATIVI DE XPO ET LA CONSECRAI S. SILVESTRO ET AVE NOME S. JOANNE AD FONTE ET AVE INDULGENTIE INFINITE
In origine il battistero era isolato rispetto alla Basilica di S.Restituta, e venne inglobato nel Duomo solo nel XIII secolo.

pianta del Battistero di S.Giovanni in Fonte
L'edificio aveva le porte d'ingresso sul lato occidentale (oggi invece si accede sul lato Sud del battistero dalla navata laterale destra della basilica, tramite una porta aperta del XVII secolo).

lato occidentale del battistero con antichi ingressi
porta d'accesso realizzata nel XVII secolo
Venne utilizzato come fonte battesimale sino al XVI secolo, e divenne poi un passaggio per accedere all'episcopio dalla basilica.

E' un edificio in tufo a pianta quadrata (7,60m X 7,60m), raccordata alla cupola a sesto ribassato tramite un tamburo ottagonale, che forma quattro nicchie angolari.
Rappresenta uno dei più antichi esempi di cupola su un piano quadrato.
Nell'architettura questo battistero presenta elementi orientali.

Incassata nel pavimento si trova una vasca circolare rivestita in cocciopesto (diametro 2m, profondità 61cm), che serviva al rito del battesimo che avveniva solo nella notte di Pasqua: veniva versata dell'acqua sul capo del catecumeno adulto immerso fino alle ginocchia nella vasca.
Il perimetro della vasca era transennato ed è ancora presente il foro d'uscita dell'acqua.

vasca battesimale
La cisterna della vasca fu adoperata nel XVI/XVII secolo come sepoltura dalla Confraternita di S.Restituta dei Neri: la lastra marmorea nel pavimento ne è la testimonianza.

lastra tombale dei confratelli della Confraternita di S.Restituta dei Neri
Sul lato Nord l'edificio si apre con quattro colonne, su un portico rettangolare (aggiunto in un secondo tempo), coperto da una bassa volta.
Era forse questo il consignatorium, il locale annesso al battistero dove il vescovo amministrava il sacramento della Cresima.
La scala che qui si trova fu fatta costruire dall'arcivescovo cardinale Ascanio Filomarino per poter raggiungere la Basilica di S.Restituta direttamente dai propri appartamenti del Palazzo Arcivescovile.

colonne che dividono il battistero dal portico
Le colonne non presentano basi e hanno capitelli a cubo, decorati con croci con i monogrammi dell'alfa e dell'omega.

battistero visto dal portico
colonne che separano il battistero dal portico
capitello con croce monogrammatica con alfa e omega
Sulle pareti orientale e occidentale del battistero si aprivano due finestre che vennero chiuse e affrescate con le raffigurazioni di Cristo e della Madonna, che vennero staccati quando le finestre vennero riaperte e collocati al di sotto di queste.

Cristo (XIV sec.)
Madonna (XIV sec.)

La parte superiore delle pareti e la cupola presentano ancora molti frammenti della decorazione musiva originale.

mosaico del Battistero di S.Giovanni in Fonte
 Il tamburo e la cupola presentavano un decorazione divisa in otto scene trapezoidali da cornici con elementi floreali che nascono da cantari e uccelli.
Dalla cornice della calotta cala un drappo blu bordato e decorato in oro.

particolare del mosaico: il drappo
Oggi rimangono solo quattro scene nella cupola ben individuabili (più una parzialmente), che hanno come elemento comune il simbolo di purificazione e di rinascita: l'acqua.



Le scene raffigurate sono:

- il Cristo e la Samaritana (1) e  il Miracolo delle Nozze di Cana (2)

particolare della mosaico della cupola: Cristo e la samaritana / Miracolo delle Nozze di Cana

- il Battesimo di Cristo (3)

particolare della mosaico della cupola: Battesimo di Cristo
- la Traditio Legis o Consegna della Legge (4) 
Gesù, posto su un globo blu, porge a S.Pietro il rotolo delle leggi.
Rimangono anche i piedi e parte della tunica di un altro personaggio (S.Paolo).

particolare della mosaico della cupola:Traditio Legis
- Gesù cammina sulle acque del Lago di Tiberiade (5) e il Miracolo della pesca miracolosa (6)

particolare della mosaico della cupola: Gesù cammina sulle acque / Miracolo della pesca miracolosa
- l'Apparizione dell'Angelo alle pie donne (7).

particolare della mosaico della cupola: Apparizione dell'Angelo alle pie donne
Una Croce monogrammatica con alfa e omega (Chrismon), sormontata dalla mano di Dio con una corona d'alloro e un filatterio (strisce di pergamena recanti scritti i versetti sacri del Pentateuco), si trova al centro della cupola, realizzata entro una volta celeste con stelle oro e bianche ad otto punte, e circondata da una cornice con rami, canestri di frutta e uccelli.
La fenice nimbata simboleggia il Cristo risorto e speranza in una resurrezione del battezzato a vita nuova.

particolare della decorazione della cupola: Croce monogrammatica incoronata dalla mano di Dio (al centro) / Fenice nimbata, canestri di frutta e uccelli (cornice)

I simboli dei quattro Evangelisti si trovavano raffigurati nelle quattro nicchie angolari:

- il Leone alato simbolo di S.Marco
con sopra raffigurato un pastore tra due grosse pecore al pascolo

nicchia: Leone alato
- un Uomo alato simbolo di S.Matteo
con sopra raffigurato un pastore tra cervi alla fonte

nicchia: Uomo alato
- un Bue alato  simbolo di S.Luca 
con sopra raffigurato un pastore con pecora sulle spalle tra due grosse pecore

nicchia: Bue alato
archivolto: pastore con pecora sulle spalle tra due grosse pecore
 - un'Aquila alata (andata persa) simbolo di S.Giovanni Evangelista

con sopra raffigurato un pastore tra due cervi alla fonte e Fenice nimbata su un monticello

nicchia mancante di decorazione / pastore tra due cervi alla fonte e Fenice nimbata su un monticello

Nel tamburo della cupola si aprivano quattro finestre bifore (modificate nel V secolo), ai lati delle quali sono raffigurati figure maschili con corone: Santi Martiri o Apostoli.

una finestra del tamburo affiancata da Santi Martiri
Santo Martire o Apostolo
Santo Martire o Apostolo
Santo Martire o Apostolo
Santo Martire o Apostolo

Orari:  giorni feriali    8.30/12.30  16.00/18.30
            giorni festivi    8.30/13.00
Costo: 1,50€



CONCLUSIONI
I mosaici del Battistero di S.Giovanni in Fonte rappresentano una delle testimonianze dell'arte paleocristiana più rare e importanti a Napoli.
Di solito si ricordano i mosaici di Ravenna e di Roma, e visitare questo battistero è una vera sorpresa: sono passati 15 secoli e ancora destano nel visitatore una grande emozione.


2 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono brasiliana e mi é piaciuta la tua pubblicazione sul battistero di S. Giovanni in Fonte. Auguri!

Raffaella ha detto...

Grazie!

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