La casa originaria ha una decorazione più europea, mentre la seconda casa ha una decorazione in stile neoclassico marocchino e comprende piastrelle a mosaico, balconi in ferro battuto che si affacciano sul cortile centrale, ornamenti in stucco e porte scolpite.Le sue sale (circa 40) sono arredate con mobili antichi ottocenteschi. In esse sono raccolte opere d'arte che ripercorrono la storia della città dal XVIII al XX secolo, libri, mappe e fotografie.
Varcato l'ingresso posto sotto ad un passaggio coperto, si accede ad un patio con fontana e biglietteria.
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ingresso della Legazione Americana |
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ingresso alla Legazione Americana |
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patio |
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patio |
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patio |
Dal patio si accede alle scale che conducono al primo piano. Sulle pareti della scala sono appesi pannelli che raccontano i punti salienti della storia della Legazione Americana.
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ingresso con bandiera americana e bandiera marocchina |
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ingresso |
Sulle pareti del pianerottolo del primo piano sono appese alcune lettere di George Washington e il suo ritratto, una stampa illustra l'entrata a Vienna dell'ambasciatore del Marocco Sidi Mohammed Ben Abi-el-Mathi (1783), e documenti del Trattato di Marrakech.
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Entrata a Vienna dell'ambasciatore del Marocco (1783)
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lettere e ritratto di George Washington |
Salendo ancora una breve rampa di scale si entra in una piccola saletta con ricordi storici della Legazione Americana come le lettere nelle quali si menzionano i doni offerti nel XIX secolo dal Sultano al Presidente americano: cavalli e leoni dell'Atlante! I leoni, regali che non si potevano rifiutare (l'atto avrebbe comportato la decapitazione del messaggero), erano pericolosi e costavano al console molta parte del suo stipendio. Alla fine gli animali furono imbarcati per gli Stati Uniti e venduti all'asta.
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saletta dei ricordi della Legazione Americana |
In questa stessa saletta si trovano altri ricordi storici della Legazione Americana: la visita di Mark Twain a Tangeri, la lettera del Console Americano ai rappresentanti delle potenze straniere in Marocco che annuncia l'assassinio del Presidente Abraham Lincoln (28 aprile 1865), ricordi della famiglia del Console Felix Mathews...e altri ancora.
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ricordi storici della Legazione Americana |
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ricordi storici della Legazione Americana |
La prima saletta del primo piano è la Sala della Legazione, arredata come uno studio.
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Sala della Legazione |
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Sala della Legazione |
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Sala della Legazione |
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Sala della Legazione |
Sulle pareti sono appese foto storiche della Conferenza d'Anfa tenutasi a Casablanca nel 1943 per pianificare la strategia europea degli Alleati durante la seconda guerra mondiale, alla presenza di Franklin Roosevelt, Winston Churchill e Charles De Gaulle.
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foto storiche della Conferenza d'Anfa |
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foto storiche della Conferenza d'Anfa |
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ricordo della Conferenza d'Anfa |
Nella stessa saletta hanno trovano posto una foto di Franklin Roosevelt e Mohamed V, il ritratto del console generale americano del Marocco Maxwell Blake, il resoconto del colonnello americano Paul Ayres Rockwell che combatté i ribelli marocchini per la causa della Francia nella guerra del Rif degli anni '20 (bombardamento di Chefchaouen), e il ritratto del diplomatico americano Rives Childs (che si occupò degli Affari del Marocco tra il 1941 e il 1943) e la lettera che Renée Reichmann, rifugiata ungherese ebrea, attiva nel salvataggio degli Ebrei durante le persecuzioni naziste, gli inviò per ringraziarlo di aver ottenuto per centinaia di loro dei lasciapassare.
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Paul Ayres Rockwell |
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Maxwell Blake |
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Rives Childs |
Da questa saletta si accede direttamente a quella successiva chiamata Sala Forbes e delle mappe per la presenza sulle parete di alcune cartine con raffigurato lo Stretto di Gibilterra.
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Sala Forbes e delle mappe |
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Sala Forbes e delle mappe |
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mappe dello Stretto di Gibilterra |
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mappe dello Stretto di Gibilterra |
Sulle pareti della sala vi sono anche alcune incisioni di Wenceslas Hollar raffiguranti Tangeri.
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incisioni di Wenceslas Hollar |
Questa sala è chiamata "Forbes" perché è qui esposto un plastico realizzato da Edward Suren, donato dalla famiglia dell'imprenditore e politico americano Malcom Forbes alla Legazione Americana. Il plastico rappresenta la Battaglia dei Tre Re avvenuta nel 1578 tra le truppe portoghesi guidate da re Sebastiano I e quelle marocchine guidate dal Sultano Abu Abdel Malik. Nella battaglia morirono sia il sultano che il re, insieme a un terzo sultano marocchino, il deposto Abu Abdallah, alleato dei Portoghesi.
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plastico della Battaglia dei Tre Re |
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plastico della Battaglia dei Tre Re |
Dalla Sala Forbes e delle mappe si accede alla Sala delle città marocchine del Nord. Sono esposte in questa sala raffigurazioni della Mappa delle proprietà Obdelkrim, Tetouan (dell'artista scozzese James Mcbey), il Protettorato spagnolo (del pittore orientalista spagnolo Don Mariano Bertucci) e una collezione di lastre fotografiche.
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Sala delle città marocchine del Nord |
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Sala delle città marocchine del Nord
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Alcazarquivir (Don Mariano Bertucci) |
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Marruecos (Don Mariano Bertucci) |
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Larache (Don Mariano Bertucci) |
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Tetuan (Don Mariano Bertucci) |
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Tangeri (Don Mariano Bertucci)/ Chauen (Don Mariano Bertucci) |
Tornando indietro nella Sala Forbes e delle mappe, si può passare a visitare anche la Sala da pranzo, con boiserie lungo le pareti, camino italiano e pavimento in legno.
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Sala da pranzo |
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Sala da pranzo |
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Sala da pranzo |
Su due delle pareti della sala sono appesi acquarelli del pittore marocchino Hassan El Glaoui, mentre su altre pareti si trovano esposte alcune opere di Mohamed Ben Ali Rbati e di Mohamed El Hamri.
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opere di Mohamed Ben Ali Rbati |
Dalla Sala da pranzo si può uscire sulla Terrazza del Padiglione arabo.
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Terrazza del Padiglione arabo |
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Terrazza del Padiglione arabo |
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Terrazza del Padiglione arabo |
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Terrazza del Padiglione arabo |
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Terrazza del Padiglione arabo |
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Terrazza del Padiglione arabo |
Dalla terrazza si può scendere nel giardino o accedere al Padiglione arabo decorato in stile moresco.
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Padiglione arabo
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ingresso al Padiglione arabo
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soffitto in legno del Padiglione arabo |
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pavimento e zellige del Padiglione arabo |
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mashrabiya di una finestra del Padiglione arabo |
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porta in legno dipinto del Padiglione arabo |
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pavimento del Padiglione arabo |
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porta in legno dipinto del Padiglione arabo |
Varcato l'ingresso, sulla sinistra si trovano tre salette comunicanti utilizzate per esposizioni temporanee.
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Sala per esposizioni temporanee |
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Sala per esposizioni temporanee |
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Sala per esposizioni temporanee |
Ritornando sul pianerottolo del primo piano del Padiglione arabo si può prendere una scala per scendere al pian terreno dell'edificio e visitare l'Ala Paul Bowles.
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scale per accedere all'Ala di Paul Bowles |
Quest'ala del museo è dedicata a Paul Bowles, scrittore (autore del famoso romanzo Un Tè nel Deserto), compositore di musica e preservatore della musica marocchina. Nel 2010 si è celebrato il centenario della sua nascita.
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Ala Paul Bowles |
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Ala Paul Bowles |
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Ala Paul Bowles |
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Ala Paul Bowles |
In tre sale sono raccolti alcuni suoi cimeli tra i quali la sua macchina da scrivere, il suo ritratto realizzato da Lawrence Mynott, una locandina del film "Un Tè nel Deserto", foto dell'artista e dei suoi amici della Beat Generation, ricordi della musica folk marocchina di cui si occupò, un sintetizzatore.
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vecchie valigie e strumento musicale |
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ricordi della musica folk marocchina |
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sintonizzatore di Paul Bowles |
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macchina da scrivere di Paul Bowles |
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foto di Paul Bowles |
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in alto: copia del Ritratto di Paul Bowles (Claudio Bravo) / in basso: foto di Paul Bowles alla macchina da scrivere |
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locandina del film (regia di Bernardo Bertolucci) ed estratto dal romanzo "Un Tè nel deserto" ("The Sheltering Sky") |
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foto di Paul Bowles |
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teca con oggetti appartenuti a Paul Bowles |
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Ritratto di Paul Bowles (Lawrence Mynott) |
Dalla porta finestra dell'Ala Paul Bowles si può uscire nel Cortile del Padiglione arabo, piantumato con piante di mandarino e con al centro una fontana zampillante.
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