giovedì 29 agosto 2024

Tangeri: Zoco Chico e Zoco Grande


La Medina di Tangeri ha un'estensione di 25 ettari ed è divisa in cinque quartieri. 

Due dei suoi luoghi nevralgici sono lo Zoco Chico, chiamato anche Place Petit Socco, e lo Zoco Grande o Grand Socco.

L'arteria principale della Medina è Rue Siaghine, strada che con il suo prolungamento chiamato Rue Marine, collega la porta Bab Marsa e il porto con Bab El-Fahs, la porta principale della Medina. Questa via collega lo Zoco Chico e lo Zoco Grande.

Rue Siaghine

Rue Siaghine era l'antico Decumano Massimo di Tingis, come veniva chiamata Tangeri in epoca romana. In epoca portoghese questa strada era chiamata Rua Larga e in epoca britannica Calle Catherine (in onore di Caterina di Braganza che aveva portato in dote Tangeri al suo sposo re Carlo II d'Inghilterra). Quando Tangeri divenne capitale diplomatica (nel 1777 circa) tutte le nazioni straniere stabilirono il loro consolato in questa strada o nei dintorni. Nel XIX secolo divenne la zona più trafficata della Medina. Poi divenne una via popolata soprattutto da Ebrei che costruirono nuovi edifici in stile europeo: sorsero banche, agenzie di import-export e uffici di cambio valuta. Divenne il cuore sociale ed economico della città e prese il nome attuale di Rue Siaghine che significa "Via degli Argentieri" per le numerose gioiellerie che si trovavano lungo la via. 

Se si percorre Rue Siaghine da Zoco Chico verso Zoco Grande si possono incontrare ancor oggi molti negozi di prodotti locali e souvenir, e alcuni edifici e monumenti sui quali soffermarsi.

Rue Siaghine

Rue Siaghine

A metà strada di Rue Saighine (lato Sud) si trova La Purissima (o Chiesa dell'Immacolata Concezione), una chiesa dedicata alla Vergine, unico edificio di questo genere in Marocco posto all'interno delle mura della Medina.

La Purissima

La Purissima

ingresso de La Purissima

L'immobile, che originariamente era proprietà di due famiglie ebree, fu acquistato nel 1760 dal sultano Mohammed Abdallah e ceduto al governo svedese nel 1788 per istallarvi il suo primo consolato in Marocco. Nel 1871 fu venduto alla Spagna per ospitarvi i Missionari Francescani e costruirvi la chiesa (1880). La chiesa dalla torre dell'orologio con cupola in bronzo è oggi occupata dalle Missionarie della Carità di Madre Teresa e non è più usata per servizi pubblici.

Accanto alla chiesa si trova il bel portale in pietra risalente all'epoca portoghese (XVI/XVII secolo) del Dar Niaba, uno degli edifici più antichi di Tangeri ancora esistenti (Rue Saighine 41). 

portale d'ingresso del Dar Niaba

Il palazzo fu la sede della legazione francese tra il 1820 e il 1860. Successivamente l'edificio divenne la sede del Niab, il delegato del Sultano del Marocco presso le comunità straniere di Tangeri durante il periodo Internazionale. Dopo l'Indipendenza del Marocco il palazzo ritornò agli uffici comunali, e oggi ospita il Museo Dar Niaba che espone mostre sulla storia diplomatica della città e una piccola collezione di opere d'arte.

cortile del Dar Niaba

Museo Dar Niaba

Al N° 91 della Rue Siaghine si trova un edificio dalla facciata riccamente decorata con zellige, portali in legno, archi a ferro di cavallo, cornici in muqarnas, finestre circondate da piastrelle rosse bicolori, stucco scolpito con palmette di piastrelle.

palazzo di Rue Siaghine 91

decorazioni del palazzo di Rue Siaghine 91

ingresso del palazzo di Rue Siaghine 91

In questo edificio nel 1917 il banchiere Moses Nahon aveva aperto il negozio al dettaglio più lussuoso di Tangeri, dove un tempo sorgeva la sua casa. Nel 1951 divenne un negozio Monoprix e successivamente un bazar.

Al N° 58 di Rue Siaghine si trova il Fondak Siaghine (noto anche come Fondak Jabala), un edificio di due piani che si sviluppano intorno ad un patio centrale. Al pian terreno si trovano oggi negozi di abbigliamento tradizionale.

ingresso del Fondak Siaghine

Rue Siaghine termina ad Est in una piccola piazza di forma rettangolare chiamata Zoco Chico o Petit Socco o Souk El-Dakhel ("Mercato interno"). Le parole "zoco", "socco" e "souk" dignificano "mercato".

ingresso Est allo Zoco Chico

Zoco Chico

Zoco Chico

Zoco Chico
Lo Zoco Chico era l'area occupata dal Foro della città romana di Tingis.
Lo Zoco Chico è oggi la piazza più importante della Medina, ed è circondata da edifici in stile spagnolo con balconi e ringhiere in ferro battuto, da caffè, hotel e negozi.

Prima dell'istituzione della zona Internazionale di Tangeri (1923) era un'area occupata da consolati, uffici postali di diverse nazioni con servizi di telegrafo e banche. 

Sul lato Sud vi era l'Ufficio postale tedesco e venne costruito nel 1913 l'Hotel Fuentes (ancora oggi esistente) dove visse il pittore Antonio Fuentes, il cui padre era proprietario del locale. In questo hotel Camille Saint-Saens compose la Danza Macabra.

Hotel Fuentes

Sul lato Est vi era l'Ufficio postale spagnolo sostituito nel 1926 da un edificio in stile Art Decò dell'architetto spagnolo Josè Blein Zarazaga, il primo edificio in questo stile a Tangeri. Oggi Casa de Familiar de Nazaret dei Fratelli Francescani della Croce Bianca.

Casa de Familiar de Nazaret (ex Ufficio postale spagnolo)

Sul lato Ovest vi era l'Ufficio postale francese e vi sorse poi nel 1910 circa il famoso Cafè Tingis in stile Art Nouveau, teatro degli intrighi di Tangeri in passato e ancora oggi in esercizio. Qui Tennessee Williams scrisse la sua opera Camino Real.

Café Tingis

Café Tingis

Café Tingis

Café Tingis

Sul lato Nord della piazza la famiglia Nahon vi costruì un edificio in cui presero posto il Cafè Central, l'Ufficio postale britannico e l'Hotel Bristol

Il Cafè Central venne fondato nel 1813 e venne frequentato dagli scrittori della Beat Generation e divenne uno dei caffè preferiti da William S.Burroughs che sembra aver basato su di esso l'immaginario "Meet Café" nel romanzo "Pasto Nudo".

Café Central

Café Central

Durante i tempi in cui Tangeri divenne zona Internazionale, politicamente neutrale, la piazza si occidentalizzò (caffè e negozi erano gestiti da europei ed ebrei).

Lo Zoco Chico, cuore della città cosmopolita, divenne il luogo d'incontro frequentato da scrittori e artisti in cerca d'ispirazione: William S.Borroughs, Allen Ginsberg, Camille Saint-Saens, Eugène Delacroix, Henri Matisse, Jean Genet, i Rolling Stones, Liz Taylor, i Beatles...un'icona dello spirito bohémien di Tangeri dove poter vivere liberamente. 
Negli anni '50 la piazza perse d'importanza e divenne una luogo dove si spacciava droga e si praticava la prostituzione...e proprio per la libertà degenerata in decadenza della seconda metà del secolo scorso Tangeri si guadagnò una pessima fama e il luogo comune "Tanger, Danger" ("Tangeri, Pericolo"). 

Lo Zoco Chico era anche il teatro in cui si muovevano le spie internazionali. 

Solo negli ultimi anni lo Zoco Chico è stata ristrutturato. Sul lato Est della piazza, all'inizio con Rue Marine, l'edificio che un tempo ha ospitato la Bank Al-Maghrib-Tanger (antica banca del Marocco trasferitasi nel 1951 in Avenue Mohamed V) si è trasformato nell'Hotel Palais Zahia

Hotel Palais Zahia / ex Bank Al-Maghrib-Tanger

Ancora oggi sedersi ai tavolini dei locali che circondano lo Zoco Chico vuol dire godersi lo spettacolo dell'andirivieni di turisti e locali, immaginando di trovarsi seduti dove sono nate idee, a volte un po' annebbiate, di letterati e artisti...gli artisti che oggi troverete sulla piazza sono invece "artisti di strada" che si esibiscono per guadagnare qualche dirham.

Se dallo Zoco Chico proseguite su Rue Marine in direzione Est incontrerete la Grande Moschea fondata da Moulay Ismail nel 1684. In questo luogo furono trovati i resti del Campidoglio romano e del suo Tempio dedicato ad Ercole. Durante l'occupazione portoghese la moschea fu trasformata nella Cattedrale dello Spirito Santo e riconvertita alla fine del XIX secolo in moschea di tipo alawita.

Grande Moschea

ingresso della Grande Moschea

minareto della Grande Moschea

Se si percorre invece  Rue Siaghine verso Ovest si esce dalla Medina attraverso la porta  Bab El-Fahs e ci si trova nello Zoco Grande o Grand Socco o Souk El-Barra (= "Mercato Esterno").

Bab Fahs

Bab Fahs

Bab Fahs e Zoco Grande

Zoco Grande

Zoco Grande

Zoco Grande

Zoco Grande

E' qui che per più di due secoli si è tenuto il mercato della città due volte la settimana (giovedì e domenica). E' una piazza sempre affollata, rumorosa e congestionata. Dal 1956 lo Zoco Grande ha preso il nome di Place 9 Avril 1947 perché in questa data Mohammed V (nonno dell'attuale sovrano) tenne in questa piazza il cosiddetto "Discorso di Tangeri", un discorso sulla sovranità del Marocco.

Lo Zoco Grande è una piazza rotonda, quasi circolare con al centro una fontana in marmo circondata da palme, giardinetti e panchine.

fontana dello Zoco Grande

fontana dello Zoco Grande

giardini dello Zoco Grande

La piazza è circondata da negozi, bar e ristoranti con tavoli all'aperto, una moschea e un cinema.

La Moschea Sidi Bou Abid risale al 1917 ed ha archi in pietra e un minareto decorato con piastrelle policrome in terracotta. Il portone dell'ingresso principale è sormontato da un orologio.

Moschea Sidi Bou Abid

ingresso principale con orologio e archi della Moschea Sidi Bou Abid

arco e minareto della Moschea Sidi Bou Abid

ingresso secondario e minareto della Moschea Sidi Bou Abid

minareto della Moschea Sidi Bou Abid

Il Cinema Rif dal look retrò è un edificio Art Decò, fu inaugurato nel 1938 con il nome di "Cinema Rex". Dal 2006 ha preso il nome di "Cineteca di Tangeri" ed è divenuto uno spazio culturale con due sale, una videoteca, una sala di montaggio e una caffetteria con terrazza sulla piazza. E' il primo cinema d'essai e archivio cinematografico realizzato nel Nord Africa.

facciata e caffetteria del Cinema Rif

Dallo Zoco Grande si può accedere tramite un arco anche ai Giardini Mendoubia di un ex palazzo cerimoniale. Quella che era una villa del console di Svezia a Tangeri divenne la sede del consolato tedesco nel 1872 e poi  la residenza del Nab nel 1920 e successivamente del Mendoub (rappresentante del Sultano in Marocco nella zona Internazionale di Tangeri - 1924/1956). Durante la seconda guerra mondiale (marzo 1941) ritornò ad essere la sede del consolato tedesco. Oggi l'edificio ospita il tribunale commerciale ed un museo dedicato alla Liberazione. Nei giardini si trova un esemplare di fico di Banyan (Ficus Benghalensis) che si dice abbia 800 anni.


CONCLUSIONI                                                                                                                         Le due piazze storiche di Tangeri, lo Zoco Chico e lo Zoco Grande, sono una tappa immancabile nella visita della città. Per la loro vicinanza si possono benissimo associare in un percorso di visita che porterà a conoscere la storia sociale di questa città cosmopolita. Assolutamente da non perdere una sosta seduti ad uno dei suoi mitici Café per rivivere con l'immaginazione l'atmosfera di affascinanti e trasgressivi tempi passati.


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