venerdì 13 settembre 2024

Tangeri: la Sinagoga di Moshe Nahon

 

Nel quartiere Beni Idir della Medina di Tangeri si trova una delle più belle sinagoghe del Marocco: il suo nome è Sinagoga di Mohe Nahon.

Sinagoga di Moshe Nahon

Questa sontuosa sinagoga sefardita venne costruita nel 1878 (5638 del calendario ebraico) dal banchiere Mohe Nahon, uomo studioso e molto attivo nell'educazione, appartenente ad un'eminente famiglia ebraica di Tangeri.

data di costruzione della sinagoga sul cancello d'ingresso

La Sinagoga Mohe Nahon si trova in un vicolo vicino a Rue Synagogue ed è l'unica rimasta aperta delle tante sinagoghe che erano state costruite a Tangeri (un tempo ve ne erano 17, oggi ne rimangono solo 7 di cui una sola aperta alla preghiera).

Anche questa sinagoga cessò la sua funzione di luogo di culto nella seconda metà del XX secolo e cadde in rovina, ma venne restaurata poi nel 1994 ed è divenuta una museo.

Per poterla visitare dovete suonare il campanello e vi aprirà un custode molto cordiale che vi darà un foglio  di spiegazioni e risponderà alle vostre domande.

ingresso della Sinagoga di Moshe Nahon

La sinagoga è preceduta da un piccolo cortile con piante.

La pianta della sinagoga è rettangolare, divisa in tre navate da pilastri. La sala di preghiera è decorata in stile andaluso.

Sinagoga di Moshe Nahon

Le pareti sono decorate con stucco scolpito con motivi floreali e geometrici in stile Mujedar. Lungo le pareti vi sono incassate colonne ornamentali e archi trilobati. Tre medaglioni sono incisi con caratteri arabi. La parte inferiore delle pareti è decorata con legno intagliato. 

decorazione in stucco delle pareti

archi trilobati e semicolonnine

decorazione in stucco delle pareti e del soffitto

Il soffitto è dotato al centro di un grande lucernario. Pendono dal soffitto anche 50 lampade d'argento decorate.

decorazione in stucco del soffitto

lampade d'argento appese al soffitto

lampade d'argento appese al soffitto

Finestre semicircolari sormontano il portone. Le finestre presentano una decorazione a motivo floreale in vetro colorato. 

decorazione floreale in vetro sopra la finestra

decorazione floreale in vetro sopra la la porta e le finestre

Sotto l'arco della parete orientale vi è un dipinto murale delle Tavole della Legge in calligrafia ebraica e una corona. Al di sotto del dipinto si trova l'arca di legno per conservare i rotoli della Torah

arca con i rotoli della Torah (chiusa)

arca con i rotoli della Torah (aperta gentilmente dal custode della sinagoga) e candelabri a sette braccia (menorah)

dipinto murale delle Tavole della Legge e corona

La sinagoga è dotata sulla parete meridionale di un grande leggio in legno scolpito per la lettura della Torah.

Le panche in legno portano una targhetta in ottone con inciso il nome della famiglia a cui appartenevano.

panche in legno

La Sinagoga di Mohe Nahon ha un ingresso separato per le donne che potevano, salendo una scala nel cortile, accedere alla galleria superiore, decorata con ricami incorniciati, arazzi, stendardi regalati dalla comunità ebraica e contratti di matrimonio di coppie che si sono sposate in questa sinagoga.

in alto: galleria riservata alle donne 

galleria riservata alle donne 

galleria riservata alle donne 

museo allestito nella galleria superiore della sinagoga

museo allestito nella galleria superiore della sinagoga

museo allestito nella galleria superiore della sinagoga

museo allestito nella galleria superiore della sinagoga

Orario:  domenica/venerdì    10.00/17.00

              sabato CHIUSO

Costo: GRATIS (una piccola donazione è sempre gradita!)

CONCLUSIONI                                                                                                                     La Sinagoga di Mohe Nahon è una testimonianza della pacifica permanenza e collaborazione della comunità ebraica con quella islamica. E' un sito molto tranquillo della Medina, un po' nascosto, tutto da scoprire.


domenica 8 settembre 2024

Tangeri: il Centro d'Interpretazione delle fortificazioni

Tangeri, per la sua posizione sullo Stretto di Gibilterra, distante soli 16 km di mare dall'Europa, dove il Mar Mediterraneo incontra l'Oceano Atlantico, sin dall'antichità è sempre stata una città ambita da molte Nazioni.

Tangeri fu una città fenicia, cartaginese, romana, vandala, bizantina, araba, portoghese, spagnola, britannica...una città sempre da dover difendere dalle possibili invasioni di vari popoli con l'intento di acquisire posizioni strategiche nella geografia politica ed economica nelle varie epoche.

Una leggenda dice che Tinja era il nome della figlia del titano Atlante. Ercole, dopo aver ucciso suo marito Anteo e aver costretto suo padre a sostenere la volta celeste, la sposò e generarono insieme Syphax, un eroe berbero che in onore della madre chiamò Tingis il porto da lui fondato.

Nel X secolo a.C. Tingis era un porto fenicio e poi nel IV secolo a.C. divenne un insediamento di coloni cartaginesi. Dopo le guerre puniche Tingis passò ai re della Mauretania, alleati di Roma e successivamente passò ai Romani (I secolo a.C.). L'antica Tingis divenne sotto l'imperatore Claudio (I secolo d.C.) una colonia romana (Colonia Iulia Tingi), la capitale della Mauretania Tingitana (parte occidentale della Mauretania, l'odierno Marocco).  

provincia romana della Mauretania 

I Romani costruirono una cinta muraria in blocchi di pietra dotata di torri d'avvistamento, fortini e campi militari per respingere i possibili attacchi e monitorare le strade che connettevano Tingis con le altre città della provincia romana.

Poi nel 428 Tingis, come tutto il Nord Africa, fu occupata dai Vandali, ma nel 533 fu riconquistata dai Bizantini al comando di Belisario, generale dell'imperatore Giustiniano I. Nel 618 Tigis passò ai Visigoti.

Nel VIII secolo iniziò l'invasione mussulmana. Nel X secolo gli Omayyadi di Cordoba del Califfo Abderrahman III occuparono Tangeri ed equipaggiarono lo città con mura di cinta in pietre squadrate e conci di testa.

Tra l' XI e il XIV secolo Tangeri fu usata come base navale per gli interventi in Andalusia.

Gran parte delle fortificazioni medievali fu demolita durante l'occupazione portoghese della città. I Portoghesi occuparono Tangeri nel 1471 e vi rimasero fino al 1662. Dotarono la città di fortificazioni in stile manuelino, migliorando la struttura difensiva esistente. Le mura avevano torri semicircolari e bastioni, ed includevano il Castelo di Cima (nella Kasbah, la parte più alta della città) e il Castelo Novo (nella parte Nord-orientale della città bassa). Facevano parte delle fortificazioni la Porta do Campo (dove si trovava la vecchia Bab El Fans) e la Porta do Mar (oggi Bab Marsa) che con i suoi bastioni e la sua rampa d'accesso venne costruita per connettere la città col mare.

arazzo della Conquista portoghese di Tangeri (1475)

Nel 1662 Tangeri passò agli Inglesi: la principessa portoghese Caterina di Braganza, moglie di Carlo II d'Inghilterra, aveva ricevuto in dote la città. In 22 anni di occupazione gli Inglesi migliorarono lo stato delle fortificazioni ereditate dai Portoghesi. Venne consolidata la torre Sud-Ovest del muro Ovest portoghese (Cubelo do Bispo) che divenne l'Irish Battery ("Torre degli Irlandesi"). La Porta do Campo divenne il Fort Catherine e il Castello Portoghese divenne lo York Castle. furono approntati 14 forti sul muro occidentale. Gli Inglesi evacuarono Tangeri nel 1684 e distrussero le fortificazioni.

incisioni di Tangeri e ritratto di Wenceslaus Hollar (incisore al servizio della corona britannica)

Sotto gli Alawiti Tangeri recuperò il suo ruolo  diplomatico, militare e commerciale. Nel 1684 Moulay Ismail fece restaurare le mura cittadine danneggiate. Furono costruite nuove strutture difensive (1757/1790): il Borj Dar Al-Baroud, il Borj N'aam, il Borj Amer, il Borj Al-Salam, il Borj A-Hajoui.

costruzioni difensive di Tangeri durante in periodo alawita

La storia delle fortificazioni militari e dell'artiglieria di Tangeri viene descritta attraverso un'esposizione permanente del Centro d'Interpretazione delle Fortificazioni, allestito all'interno del Borj Dar Al-Baroud, un forte situato a Nord-Est della Medina, baluardo del vecchio porto con batterie risalenti al XV secolo.

Centro d'Interpretazione delle fortificazioni / Borj Dar El Baroud

Centro d'Interpretazione delle fortificazioni / Borj Dar El Baroud

Borj Dar Al-Baroud fu la prima fortificazione militare eretta a difesa della città dalle mire espansionistiche provenienti dallo Stretto. Fu costruito nel XVIII secolo durante l'epoca del Sultano Sidi Mohammed Ben Abdellah, dai rinnegati al servizio del Sultano.

Il forte è così chiamato perché ospitava la "polveriera", in arabo "baroud".

I suoi bastioni terrazzati s'affacciano sull'antica Dogana (anche nota come Bab Al Diwana - 1882), sul porto e sulla Moschea del Porto. Sorge vicino all'Hotel Continental (primo hotel di Tangeri, costruito negli anni '30 sull'antica Dogana, visitato da ospiti illustri tra i quali Churchill e il Duca di Edimburgo) e alla Bab Marsa (o Bab de la Marine), uno degli accessi principali della città.

Bab Marsa (o Bab de la Marine)

Hotel Continental

affaccio sul porto e sulla Moschea del Porto

Borj Dar Al-Baroud ha una superficie di 2800 mq ed è costituito da fortificazioni su tre livelli con 5 piattaforme di tiro ornate da cannoni di calibri differenti istallati in epoche diverse, un seminterrato ad uso militare, torri e camminamenti di ronda lungo la facciata Nord-Ovest e depositi di munizioni e armi di diversa dimensione.

pianta del Centro d'Interpretazione delle fortificazioni / Borj Dar El Baroud

Una struttura è stata costruita durante l'occupazione portoghese, altre strutture durante l'occupazione britannica e una terza parte è stata costruita nel 1214 dell'Egira.

Prima dell'indipendenza ospitò un sanatorio  e poi un centro di formazione professionale e un asilo nido.

Dall'esterno un vestibolo conduce al primo livello della fortificazione, dove si apre una porta storica in stile architettonico europeo con l'iscrizione "ANNO 1214 DELL'EGIRA".

ingresso del Centro d'Interpretazione delle fortificazioni / Borj Dar El Baroud

ingresso del Centro d'Interpretazione delle fortificazioni / Borj Dar El Baroud

Varcato l'ingresso ci si trova sulla terrazza del primo livello dove sono esposti i ritratti di Sultani, le foto di incisioni che raffigurano le fortificazioni, alcuni antichi cannoni puntati verso il mare e il modellino del Borj Dar Al-Baroud.

porta d'accesso e primo livello del Borj Dar Al-Baroud

primo livello del Borj Dar Al-Baroud

incisioni delle fortificazioni

foto antiche del Borj Dar Al-Baroud

modellino del Borj Dar Al-Baroud

cannone sul primo livello del Borj Dar Al-Baroud

cannone sul primo livello del Borj Dar Al-Baroud

primo livello del Borj Dar Al-Baroud

Si sale al secondo livello dove si trova l'ingresso di una torretta d'avvistamento e una terrazza sulla quale sono stati posti i modellini che riproducono due battaglie, marittime e terrestri, avvenute vicino Tangeri.

salita al secondo livello

torretta

ingresso della torretta

modellino di una battaglia navale

Sulle pareti che circondano la terrazza vi sono anche dei graffiti che rappresentano i modelli di grandi velieri, e pannelli che ricordano la storia della città.

muro del secondo livello con la storia delle fortificazioni

raffigurazioni di vascelli antichi

raffigurazioni di vascelli antichi

graffito raffigurante un vascello

graffito raffigurante un vascello

Anche su questa piattaforma è presente un cannone in bronzo portoghese puntato verso il mare.

cannone in bronzo portoghese

cannone in bronzo portoghese

Al terzo livello vi sono esposti i modelli delle fortificazioni militari di Tangeri poste lungo i bastioni.

terzo livello

modellini delle fortificazioni esposti sul terzo livello

Le mura che circondano su tre lati la Medina e la Kasbah di Tangeri si estendono per 2 km. e comprendono 7 batterie (Borj) e le relative porte:

- Borj Dar Al Baroud (che ospita il Centro d'Interpretazione delle fortificazioni

Borj Dar El Baroud

- Borj al Salam posto sopra la vecchia Dogana. Un tempo ospitava una batteria di 29 cannoni risalenti all'epoca portoghese, che salutavano le navi che entravano nella baia e annunciavano le festività religiose. Oggi è divenuto il parcheggio dell'Hotel Continental.

Borj al Salam con la vecchia Dogana

Borj al Salam 

Borj al Salam 

- Borj El Hajoui (risale al periodo portoghese del Vallo di Tangeri e comprende una terrazza dove si trovano due cannoni e gallerie che circondano un cortile aperto) e Bab de la Marine che collega la Medina con il lungo mare. Oggi Borj El Hajuoi ospita un centro per la musica e le arti tradizionali.

Borj El Hajuoi e Bab de la Marine 

gallerie intorno al cortile del Borj El Hajoui

cannone sulla piattaforma del Borj El Hajoui

gallerie intorno al cortile del Borj El Hajoui

Borj El HajouiBab de la Marine

cannone sulla piattaforma del Borj El Hajou

fronte esterno della Bab de la Marine

fronte interno della Bab de la Marine

muro Sud del Borj El Hajoui 

Vicino all'ingresso dei magazzini del Borj El Hajoui, decorato con rilievi in stile moresco realizzati in cemento, si trova la Bab Marsa.

ingresso ai magazzini del Borj El Hajoui 

fronte interno della Bab Marsa

fronte esterno della Bab Marsa

- Bab Dar Dbagh che conduce alla Grande Moschea ed era posta vicino alle concerie.

Bab Dar Dbagh

Bab Dar Dbagh


torretta vicino alla Bab Dar Dbagh

- Bab Merican porta meridionale della Medina, preceduta da una scalinata

Bab Merican

Bab Merican

Bab Merican

Torre degli Irlandesi (XVII secolo), l'ex Cubelo do Bispo portoghese, un bastione quadrato eretto all'angolo Sud-Est dei bastioni (di fronte al Cimitero ebraico), utilizzato per ricoverare l'artiglieria.

Torre degli Irlandesi

angolo Sud-Est dei bastioni e Torre degli Irlandesi

Torre degli Irlandesi

Cimitero ebraico

-Torre Catherine (ex Porta do Campo) così chiamata in onore di Caterina di Braganza, moglie del re inglese Carlo II.

Torre Catherine

- Bab Rahbat ZraaBab Gzenaya poste lungo i bastioni occidentali della Medina

Bab Rahbat ZraaBab Gzenaya

- Borj Ben Amar (XVII secolo), forte situato sul lato Nord-Ovest della Kasbah, formato da due batterie (oggi è divenuto uno spazio espositivo dedicato alla memoria di Tangeri), di cui una risale al periodo portoghese, l'unica che protegge la città dalla parte rivolta verso terra. Le due batterie formano la Bab Kasbah (o Bab Marshan), uno dei quattro ingressi alla Kasbah, dove un tempo si trovava la Porta Nord della Tingis romana, divenuta poi Porta Peterborough durante l'occupazione inglese.

Borj Ben Amar

Bab Kasbah (o Bab Mashan)

- Borj En-Naam (XVIII secolo) posto nell'angolo Nord-Ovest della Kasbah, è divenuto oggi sede dello Spazio d'Esposizione della Memoria di Ibn Battouta.

Borj En-Naam

Borj En-Naam

Borj En-Naam

- Bab al-Bhar (o Bab er-Raha) porta della Kasbah che affaccia sullo Stretto di Gibilterra

Bab al-Bhar

Bab al-Bhar by night

Bab al-Bhar e lo Stretto di Gibilterra

Bab al-Bhar

Apro una parentesi...anche se non sono stati riprodotti i loro modellini, tra le 13 porte che si possono incontrare lungo il percorso di visita della città, sono degne di essere menzionale le due porte che dividono la Kasbah dalla Medina: la Bab Haha (all'estremità Nord-Est di Place du Mechouar) e la Bab al-Assa (all'estremità Sud-Est di Place du Mechouar), nota anche come "Porta dei flagellati" in quanto i prigionieri venivano percossi mentre l'attraversavano nel tragitto da e per la prigione della vicina piazza. Molto bella è anche la fontana posta tra il fronte interno e quello esterno di questa porta.

Bab Haha (fronte rivolto verso la Medina)

Bab Haha (fronte riverso verso la Kasbah)

Bab Haha by night (fronte riverso verso la Kasbah)

Bab al-Assa (fronte rivolto verso la Medina)

Bab al-Assa (fronte rivolto verso la Medina)

fontana della Bab al-Assa

Bab al-Assa (fronte rivolto verso la Kasbah)

Un'altra porta attraverso la quale sicuramente si transita visitando Tangeri è la Bab al-Fahs, principale porta della Medina che aprendosi sulla Place du Grand Socco (Place du 9 Avril) la collega con il resto della città. Il suo nome significa "Porta dell'entroterra" in quanto era rivolta verso la campagna... e chiudo la parentesi.

Bab al-Fahs

Bab al-Fahs

Place Grand Socco e Bab al-Fahs

Qualche altro scalino conduce al quarto livello del forte.

quarto livello

quarto livello

Qui hanno trovato posto antichi cannoni e due grandi cannoni più moderni. Tra il 1873 e il 1894 infatti le batterie dei forti Borj Dar Al-Baroud e Borj N'aam furono rinforzate con pezzi di artiglieria come i cannoni Armstrong venuti da Gibilterra (1880).

scritta su un cannone in bronzo

scritta su un cannone in bronzo

cannone in bronzo

cannoni al quarto livello

cannone Armstrong

cannone Armstrong

cannone Armstrong

cannone Armstrong

Rivolti verso lo Stretto di Gibilterra ci sono quattro statue che riproducono cannonieri in azione: un Capo batteria, un Caricatore, un Artificiere/Tiratore e un Pulitore di cannone


equipe di cannonieri in azione

equipe di cannonieri in azione

equipe di cannonieri in azione

Al centro della piattaforma si trovano le rovine di una costruzione seminterrata risalente all'epoca di Moulay El Hassan I (XIX secolo). Si tratta di quattro stanze e due corridoi paralleli usati per lo stoccaggio di munizioni e per il guscio dei cannoni Armstrong.

rovine di un'area seminterrata

rovine di un'area seminterrata

rovine di un'area seminterrata

Alcune stanze che circondano la piattaforma, un tempo usate per stivare armi e munizioni, sono divenute oggi sale per l'esposizione di armi leggere, spade, fucili  d'epoca e uniformi militari marocchine.

sala espositiva

sala espositiva

abito capo "Rice" della Marina marocchina (XVIII sec.)

contenitore per polvere da sparo (XIX sec.)

pistola inglese modello Tower (XVIII sec.)


armi

tenuta da Ammiraglio della Marina marocchina (XVIII sec.)

Sono anche qui conservate ed esposte copie di manoscritti di Corano e documenti storici.

manoscritto

manoscritto

manoscritti

In alcune teche poste lungo il muro di fondo della piattaforma sono esposte riproduzioni di combattenti arabi (difficili da fotografare a causa dei riflessi sul vetro).

combattente arabo

combattente arabo

combattente arabo

Dall'alto di questa piattaforma si può ammirare il panorama sullo Stretto di Gibilterra e la costruzione del vecchio Depuratore dell'acqua.

Depuratore dell'acqua

E' da questa piattaforma che si può guadagnare l'uscita nella parte alta della Medina.

uscita sulla Medina

Orario:  lunedì/domenica 10.00/16.30

Costo:   20 MAD

CONCLUSIONI                                                                                                                       La storia di Tangeri è antica e costellata di avvicendamenti etnici, politici, strategici e militari, ed è per questo che ha sempre avuto bisogno di essere difesa dalle invasioni, soprattutto quelle provenienti dal mare. E' quindi importante visitare e comprendere le sue strutture difensive di differenti epoche (forti, torri, porte e resti della cinta muraria) poste lungo il perimetro della città, e soprattutto visitare il Centro d'Interpretazione delle fortificazioni.