Nel XVI secolo, quando gli Spagnoli conquistarono Gran Canaria, venne scelto come centro di prima urbanizzazione dell'isola il sito nel quartiere Vegueta di Las Palmas che prese il nome di Plaza Mayor de Santa Ana.
Plaza Mayor de Santa Ana |
Questo piazza aveva un significato ideologico, in quanto era stata la prima piazza pianificata col carattere civico-amministrativo dell'impero spagnolo d'oltremare. Sullo stesso spazio affacciavano i più importanti edifici del potere religioso, municipale e giudiziario.
Circondano infatti Plaza Mayor de Santa Ana le Casas Consistoriales (ovvero il Municipio della città), il Palacio Episcopal (il Palazzo Vescovile), il Province Historic Archive (l'Archivio storico provinciale), la Casa Regental (sede della Presidencia del Tribunal Superior de Justicia de Canarias) e la facciata della Catedral de Santa Ana, da cui la piazza prende il nome, con il Museo Diocesano di Arte Sacra.
Alla Catedral de Santa Ana, che occupa il lato Est della piazza, ho dedicato un intero post come anche ne ho dedicato uno all'annesso Museo Diocesano di Arte Sacra.
facciata della Catedral de Santa Ana |
facciata della Catedral de Santa Ana by night |
Le Casas Consistoriales è un'icona architettonica e artistica neoclassica, inaugurata nel 1856.
L'edificio si trova sul lato Ovest della piazza, di fronte alla Cattedrale. Con pianta rettangolare e con cinque piani d'altezza, esso occupa il sito dell'antico Cabildo de la Isla, un edificio del XVI secolo realizzato in stile gotico-rinascimentale, con prigione, magazzino del grano e sala per la pesatura della farina, che andò a fuoco nel 1842. Qui aveva sede anche la Corte Reale delle Isole Canarie.
Casas Concistoriales by night |
La sua attuale facciata in pietra di cava è caratterizzata dai nove archi del loggiato sormontati da finestre a ghigliottina e balaustra abbellita da quattro statue.
statue sul cornicione delle Casas Concistoriales |
statue sul cornicione delle Casas Concistoriales |
Fino al 1979 è stata la sede degli uffici municipali mentre oggi, dopo un rimodellamento avvenuto nel 2008 ospita gli Uffici dell'Informazione Turistica ed espone 90 dipinti di autori importanti e una ventina di sculture.
Il Palacio Episcopal, sede del potere religioso occupa quasi l'intero lato Nord della piazza. Il progetto originario risale al XVI secolo anche se la facciata è più antica. Successivamente furono fatte delle aggiunte.
Palacio Episcopal |
La sua facciata bianca e in granito del XV secolo, realizzata dall'architetto Juan Ponce de Léon, è caratterizzata dallo stile mudejar dell'alfiz (ornamento architettonico dell'architettura islamica: un riquadro rettangolare come cornice che racchiude un arco semicircolare), sormontato da una finestra e da un balcone del XVII secolo con parapetto in reticolato da cui i vescovi benedivano i fedeli.
alfiz del Palacio Episcopal |
L'edificio a due piani fu utilizzato come sede dell'Università e come alloggio per dignitari stranieri, e come caserma militare durante la Guerra civile Spagnola.
Come recinzione esterna del giardino del Palacio Episcopal lungo Calle Obispo Codina fu utilizzato nel 1985 il coro della Cattedrale realizzato nella navata centrale da José Lujon Perez (inizio XIX secolo).
coro della Catedral de Santa Ana divenuto recinzione del giardino del Palacio Episcopal |
coro della Catedral de Santa Ana divenuto recinzione del giardino del Palacio Episcopal |
E' stato usato un modulo classicista ripetitivo scandito da pilastri che separano porte e finestre. Il coro, realizzato in pietra, fu smantellato nel 1964 (un secolo dopo essere stato posto nella Cattedrale), per rispettare le linee guida emanate dal Concilio Vaticano II.
Una parte del lato Nord della piazza è occupata dal Palacio Regental che presenta elementi in stile rinascimentale e neoclassico.
edificio a sinistra: Palacio Regental |
L'edificio del XVII secolo è stato la sede dei Capitani Generali dell'Arcipelago e oggi è la residenza del Presidente della Corte Territoriale.
palazzi del lato Sud di Plaza Mayor de Santa Ana |
Sul lato Sud della piazza si trova Casa Mauricio (Plaza Mayor de Santa Ana 2) disegnata dall'architetto Nestor Martin Fernandez della Torre.
Casa Mauricio (Plaza Mayor de Santa Ana 2 - arch. Nestor Martin Fernandez della Torre) |
particolare della facciata di Casa Mauricio (Plaza Mayor de Santa Ana 2 - arch. Nestor Martin Fernandez della Torre) |
Continuando sullo stesso lato della piazza troviamo l'Archivio Storico Provinciale.
edificio a sinistra: Archivio Storico Provinciale |
Una targa sulla facciata è dedicata al primo grande storico delle Isole Canarie José Viera y Clavijo (ma anche sacerdote, scrittore e botanico), che visse in questa casa e vi morì nel 1813
Sempre sul lato Sud di Plaza Mayor de Santa Ana (al N° 5) si trova un palazzo modernista chiamato Casa de las Hermanas Manrique de Lara il cui progetto è opera dell'architetto Fernando Navarro e la cui costruzione risale al 1915.
Casa de las Hermanas Manrique de Lara (Plaza Mayor de Santa Ana 5 - arch. Fernando Navarro - 1915) |
La facciata in pietra e piastrelle smaltate chiare presenta elementi gotici ed elementi dell'Art Nouveau (aperture bulbose e decorazioni vegetali scolpite). Posto tra l'Archivio Storico Provinciale e l'Archivio Storico Diocesano, l'ex Collegio Ufficiale dei Farmacisti oggi ospita un boutique hotel.
decorazioni e forme diverse delle finestre di Casa de las Hermanas Manrique de Lara (Plaza Mayor de Santa Ana 5 - arch. Fernando Navarro - 1915) |
decorazioni delle finestre di Casa de las Hermanas Manrique de Lara (Plaza Mayor de Santa Ana 5 - arch. Fernando Navarro - 1915) |
decorazioni e forme diverse delle finestre di Casa de las Hermanas Manrique de Lara (Plaza Mayor de Santa Ana 5 - arch. Fernando Navarro - 1915) |
finestra di Casa de las Hermanas Manrique de Lara (Plaza Mayor de Santa Ana 5 - arch. Fernando Navarro - 1915) |
finestra di Casa de las Hermanas Manrique de Lara (Plaza Mayor de Santa Ana 5 - arch. Fernando Navarro - 1915) |
Accanto a questo palazzo si trova l'Archivio Storico Diocesano, ospitato in un edificio a due piani del XVII secolo, lasciato per disposizione testamentaria al Vescovado delle Isole Canarie negli anni '90 del secolo scorso.
L'aspetto attuale della piazza risale al XIX secolo.
Plaza Mayor de Santa Ana |
pilastro in pietra e ringhiera in ferro della Plaza Mayor de Santa Ana |
All'ingresso della piazza posto di fronte alla Catedral de Santa Ana sono state posizionate nel 1895 otto statue in ghisa dipinta di verde raffiguranti i cosiddetti "Perros de Santa Ana": otto razze di cani autoctone delle Canarie, quattro in posizione seduta e quattro stesi.
quattro dei "Parros de Santa Ana" |
Non si sa perché proprio queste statue siano state collocate in questa piazza, né da dove provengano, ma sono raffigurate sullo stemma ufficiale di Las Palmas.
La probabile origine etimologica di "Canaria" è "Terra dei cani" dal latino "can, canis"="cane". Lo scrittore latino Plinio il Vecchio nel XVII libro de Naturalis Historia dice che intorno al 40 a.C. il re di Numidia e Mauritania Juba II inviò una spedizione di esploratori sulle isole e questi riportarono la presenza di cani feroci e di grande taglia utilizzati dai pastori Guanci. Per questo le isole dell'Arcipelago Canario vennero chiamate "Canariae Insulae" alla fine del I secolo d.C.
Altri studiosi dicono invece che il toponimo derivi da una canna endemica o dal Canis Marinus, una foca monaca di grandi dimensioni.
Le statue furono fuse nella località parigina di Val d'Osne, come riportato su quattro piedistalli. Sulle statue sono impresse anche le iniziali A e J che fanno pensare a due artisti che avrebbero potuto aver realizzato queste opere: lo scultore Alfred Jacquemar o l'inglese Adrian Jones che oltre artista era anche veterinario.
"Parros de Santa Ana" |
Sono due anche le ipotesi sulla provenienza di queste sculture. Le statue furono forse regalate dal capitano della nave che le trasportava e che sull'isola di Gran Canaria ricevette ospitalità e aiuto per riparare la sua imbarcazione, oppure vennero donate alla città dalla ricca famiglia inglese Miller residente a Las Palmas.
due dei "Parros de Santa Ana" |
Si è accertato che due repliche di queste statue furono poste sino agli anni '80 all'ingresso della chiesa londinese di Saint George, prima di essere state collocate nel giardino di un ospedale veterinario.
CURIOSITA': il favolista Victor Doreste nel 1944 diede un nome ad ognuno dei cani di Plaza Mayor de Santa Ana nel suo romanzo Faycan.
CONCLUSIONI Plaza Mayor de Santa Ana, considerata una tra le piazze più belle di Spagna, venne presa come matrice per piazze simili in tutta l'America Latina. Stili che vanno dal tradizionalismo al modernismo, passando per il rinascimentale al neoclassico e all'eclettico, caratterizzano gli edifici che affacciano su questa piazza. Plaza Mayor de Santa Ana è certamente il punto focale della città antica e della storia dell'Isola di Gran Canaria.
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