sabato 18 maggio 2024

Gran Canaria: Casa de Colon a Las Palmas

Uno dei luoghi più importanti da visitare nel centro storico Vegueta di Las Palmas, sull'isola di Gran Canaria, è la Casa de Colon.

Vegueta costituisce il nucleo originario della città fondata nel 1478 da Juan Rejon, conquistatore dell'isola. All'interno dell'accampamento militare spagnolo venne costruita la residenza che ospitò i primi governatori di Gran Canaria.

Casa de Colon prende il nome dal navigatore genovese Cristoforo Colombo che pensando di raggiungere le Indie Orientali scoprì l'America. Si dice infatti che lungo il suo viaggio abbia alloggiato in quella che era la Casa del Governador ovvero uno degli edifici del complesso architettonico in stile coloniale in cui fu ospitato negli anni '50 un museo storico.

Il complesso architettonico di 4200 mq è costituito da l'assemblaggio di tre edifici e quattro cortili di epoche diverse (XVIII/XIX/XX secolo), di cui il più antico del XVI secolo fu ricostruito nel XVIII secolo. Per questo le tre facciate che affacciano su Via Colon, Plaza de los Alamos e Plaza del Pilar Nuevo sono di diversa costruzione, due realizzate recentemente e una gotica proveniente da un palazzo del centro storico del XVI secolo.

La facciata Sud su Plaza del Pilar Nuevo è ispirata all'epoca coloniale ed è stata disegnata da Santiago Santana e Nestor Alamo. La facciata, decorata con centauri, sirene, decorazioni vegetali e scudi, è stata realizzata in pietra verde con elementi del XVIII, XIX e XX secolo. I balconi del XVIII secolo provengono da altri edifici mentre porte e finestre appartenevano ad altri ambienti.

insegna della piazza

facciata Sud di Casa de Colon (Plaza del Pilar Nuevo)

portale della facciata Sud di Casa de Colon

particolare del portale della facciata Sud di Casa de Colon

Plaza del Pilar Nuevo e Casa de Colon by night

portale di Casa Colon in Plaza del Pilar Nuevo

particolare del portale di Casa Colon in Plaza del Pilar Nuevo

Su questa piazza le donne venivano a prendere l'acqua dal pilastro centrale dove oggi si trova una fontana in pietra. Su questa stessa piazza si trova la scultura di Nestor Alamo, giornalista, compositore, scrittore, ideatore e progettista di parte di Casa de Colon e primo direttore della Casa Museo de Colon, realizzata in bronzo da Ana Luisa Benitez nel 2003.

fontana di Plaza de Pilar Nuevo

Nestor Alamo ( Ana Luisa Benitez - 2003)

La facciata Ovest su Plaza de los Alamos (oggi Calle Herreria), presenta un portale in pietra gialla di Terror. La facciata d'ispirazione gotica risale agli anni '50 e fu disegnata da Santiago Santana. Sul lato destro (Casa Hidalgo del XVIII secolo) presenta balconi in legno. Lo scudo episcopale fu disegnato da Santana e raffigura le armi del vescovo che partecipò alla difesa dell'isola con Francis Drake (1595).

facciata Ovest di Casa de Colon (Plaza de los Alamos)

facciata Ovest di Casa de Colon (Plaza de los Alamos)

facciata Ovest di Casa de Colon (Plaza de los Alamos)

portale della facciata Ovest di Casa de Colon (Plaza de los Alamos)

particolare del portale della facciata Ovest di Casa de Colon (Plaza de los Alamos)

facciata Ovest di Casa de Colon (Plaza de los Alamos)

La facciata Nord su Calle de Colon è la più antica (XVI secolo) ed è realizzata nello stile gotico. E' l'unica facciata rimasta originale . La facciata è in pietra e presenta una porta architravata sormontata da una finestra coronata da trafori gotici e scudo araldico ("Portada de Santa Gadea Mansel") . Questa facciata gotica testimonia che nel XVI secolo a gran Canaria non era ancora arrivato il Rinascimento.

insegna della via

facciata Nord di Casa de Colon (a destra della foto)

portale della facciata Nord di Casa de Colon

finestra sopra il portale

particolari della decorazione del portale

particolari della decorazione del portale

Su questa facciata si apre un secondo portale dal quale avviene l'ingresso alla Casa Museo de Colon.

Oltre per che per il valore storico e artistico dell'edificio, le mura di Casa de Colon ospitano un importante museo che con le sue esposizioni permanenti illustra i viaggi di Cristoforo Colombo e la scoperta dell'America, gli strumenti di navigazione ed è inoltre anche una pinacoteca, una biblioteca e un centro studi per la ricerca e la divulgazione della storia delle Isole Canarie e il loro rapporto con il Nuovo Mondo.

L'ingresso immette in uno dei quattro patii che fanno parte del complesso architettonico. 

Patio de Armas (con pappagalli sulla destra della foto)

Questo patio dall'architettura canaria con fontana centrale, molta vegetazione, cannoni provenienti dal castello di Teguise (Lanzarote) e dal castello di San Cristobal (Gran Canaria),  e con una coppia di pappagalli colorati, è detto Patio de Armas ("Patio da parata").

fontana del Patio de Armas

cannoni nel Patio de Armas

murales della storia di Gran Canaria nel Patio de Armas

Intorno al patio, sia al piano terreno che al primo piano e nella cripta, si susseguono le tredici sale espositive divise in sei aree tematiche. Ogni sala ha dei bei soffitti in legno intagliato.

La prima sezione (sale 1/3) è dedicata a Cristoforo Colombo e ai suoi viaggi.

Cristoforo Colombo per realizzare il suo progetto di raggiungere le Indie navigando in linea retta verso Ovest partì il 3 agosto 1492 salpando da Palos de la Frontera, finanziato dai Re Cattolici spagnoli Isabella I di Castiglia e Ferdinando II d'Aragona. Il 6 agosto un'ondata sconnesse il timone della Pinta, una delle tre caravelle dell'impresa. Il 25 agosto Cristoforo Colombo fece sosta a Las Palmas per aggiustare il timone e per cambiare anche le vele latine con quelle quadre più veloci alla caravella Niña. L'esploratore ripartì da Las Palmas il 1 settembre e il 12 ottobre mise piede sull'Arcipelago di Bahama, ovvero sulla terra che verrà più tardi chiamata "America".

Anche durante il suo secondo viaggio verso il Nuovo Mondo Cristoforo Colombo partito da Cadice il 25 settembre 1493 fece tappa a Gran Canaria il 2 ottobre per poi proseguire il viaggio che lo portò sull'isola di Porto Rico. E anche durante il suo quarto viaggio scelse di fermarsi a Las Palmas.
ricostruzione della Stanza dell'Ammiraglio sulla Niña
 
In queste tre sale troverete la ricostruzione della stanza dell'Ammiraglio sulla Niña, la caravella con la quale ritornò Cristoforo Colombo dall'America dopo aver perduto la caravella Santa Maria, i modellini delle tre caravelle, la descrizione dei viaggi di Cristoforo Colombo dal 1492 al 1504 corredati dalle mappe delle rotte, il facsimile del diario di viaggio della prima navigazione e il facsimile del testamento di Cristoforo Colombo, i facsimili del Trattato di Acacovas-Toledo e il Trattato di Tordesillas per spartirsi le terre tra Portogallo e Spagna dopo la scoperta dell'America, il dipinto Ghirlanda con il volto di Isabella la Cattolica (la regina spagnola che permise a Colombo d'intraprendere la sua impresa) di artista anonimo (XVI secolo).

Sala 2

modellino della Niña (Fernando Baño - 1953)

modellino della Santa Maria (Fernando Baño - 1953)

modellino della Pinta (Fernando Baño - 1953)

primo viaggio verso le Indie (1492/1493)

secondo viaggio verso le Indie (1493/1496)

terzo viaggio verso le Indie (1498/1500)

quarto viaggio verso le Indie (1502/1504)

terre scoperte durante i quattro viaggi di Cristoforo Colombo

facsimile del diario di viaggio della prima navigazione (1492)

facsimile del testamento di Cristoforo Colombo (1506)

Ghirlanda con il viso di Isabella la Cattolica (scuola di Madrid - XVII sec.)

Regina Isabella la Cattolica (autore sconosciuto - 1955 ca.)

Re Ferdinando il Cattolico (autore sconosciuto - 1955 ca.)

Cristoforo Colombo (autore sconosciuto - 1955 ca.)

facsimile del Trattato di Acacovas-Toledo (1479)

facsimile del Trattato di Tordesillas (1494)

CURIOSITA': il dipinto del soffitto della Sala 2 raffigurante le caravelle di Colombo è la copia di un affresco che si trova nel Palazzo Farnese a Caprarola.

soffitto della Sala 2 (copia affresco del Palazzo Farnese a Caprarola)

Relazioni Isole Canarie - America è l'argomento della sala seguente (sala 4).

Sala 4

In seguito gli scambi commerciali con il Nuovo Continente passarono per quest'isola. Cristoforo Colombo portò in America piantine di canna da zucchero, di viti, banani, maiali, capre, polli, mentre la sua scoperta di un nuovo continente portò alla diffusione in Europa del mais, delle patate, dei pomodori, del cacao. Inoltre molte famiglie delle isole Canarie si trasferirono in America fondando città.
Sbarco delle prime famiglie a Montevideo - 19 novembre 1726 (Carlos Menk Freiré - 1987)

De Negro e India lobo (Autore sconosciuto - XVIII sec.)
 
Sempre al pian terreno le seguenti sale (sale 5/6) illustrano la Cartografia e gli strumenti di navigazione.

Sala 5

Qui troverete esposti il facsimile dell'Atlante Catalano (la più importane mappa del periodo medievale) con calendario perpetuo e rosa dei venti (1375) di Abraham e Jafida Cresques, il facsimile del primo globo sferico della Terra (1492) di Martin Behaim dove il Continente America non è ancora raffigurato, il facsimile della prima rappresentazione fisica dell'America ovvero la Carta di Juan de la Cosa (1500), il facsimile della Mappa di Martin Waldseemuller (1507) in cui compare per la prima volta il nome "America",  la Cosmografia di Sebastian Munster (1540) dove l'America è rappresentata per la prima volta su una mappa separata, gli originali e le copie di strumenti di navigazione (bussole, astrolabi, balestre), tra cui un'antica Tavola dell'Astrolabio Nautico (1500/1520).

facsimile del Mappamondo di Claudio Ptolemeo ( II sec.d.C.) modificata da Nicolaus Germanus in Firenze (1474 - originale nella Biblioteca Apostolica Vaticana)

Mappa Universale (1506 - Johannes Buysgh - riprodotta da Carlos Sanz)

Mappa Universale (1508 - Johannes Buysgh - riprodotta da Carlos Sanz)

facsimile dell'Universalis Cosmographia (Marin Waldsemuller - 1507)

compasso (copia da originale del XVI sec.)

astrolabio arabo  (XVIII sec.)

astrolabio nautico (1500/1520)

strumenti per la navigazione

facsimile del primo globo sferico della Terra (1492 - Martin Behaim) 

sulla parete e nella teca il facsimile dell'Atlante Catalano (Abraham e Jafuda Cresques)

L'esposizione museale prosegue nella Cripta (sale 7A/7B/7C) con il tema America prima della scoperta.

una delle due scale che permettono l'accesso alla Cripta

una delle due scale che permettono l'accesso alla Cripta

Cripta

Cripta

In questi tre spazi sono esposte tre raccolte: 160 pezzi della Cultura Esmeraldeña (figure zoomorfe, antropomorfe e arredi funerari) provenienti dagli scavi dell'Isola Tolida (Ecuador), oggetti della Culture Messicane (copie di reperti delle civiltà Azteca, Maya, Zapoteca e Oaxaqueña esposti al Museo Nazionale di Antropologia del Messico), materiale etnografico contemporaneo delle Culture Amazzoniche (ceste, arpioni e frecce del XX secolo della cultura Yanomami) provenienti dalle popolazioni del Rio delle Amazzoni. 

- Sala 7 A: cultura Tolita (Ecuador)









- sala 7 B: culture messicane







- sala 7 C: cultura amazzonica




Nella cripta profonda 7 m troverete anche la costruzione che contiene il pozzo del Patio del Pozzo sovrastante, due lapidi terragne della famiglia Bethencourt, uno scudo e un passaggio segreto chiuso da una grata.

pozzo del Patio del pozzo

lapide terragna della famiglia Bethencourt 

cunicolo segreto

lapide terragna

Si risale in superficie nel Patio del Pozzo, patio così chiamato per la presenza di un pozzo gotico. Il patio è anche composto da colonne che sorreggono archi rinascimentali in pietra e che costituiscono una galleria a forma di ferro di cavallo, provenienti dal Convento di Santo Domingo distrutto da un attacco di pirati olandesi alla fine del XVI secolo. Il portale neogotico è stato invece realizzato da Santiago Santana e Nestor Alamo.

Patio del Pozzo

particolare decorativo del portale neogotico del Patio del pozzo

particolare decorativo del portale neogotico del Patio del pozzo

stemma nel Patio del pozzo

Su una parete di questo patio è affissa l'effige di Nicoloso da Recco, il navigatore genovese del XIV secolo che nel 1341 aveva guidato insieme al fiorentino Angiolino del Tegghia de' Corbizi una spedizione navale ordinata da re Alfonso IV del Portogallo per esplorare l'Arcipelago Canario dopo la scoperta di Lanzarote da parte di Melocello

effige di Nicoloso da Recco (donata dalla città di Recco)

Ritornati nel precedente Patio de Armas si può salire al primo piano e la visita continua con una raccolta di dipinti: Pittura dal XVI al XX secolo (sale 8/11).

ballatoio del primo piano

Nelle tre sale seguenti troverete quattro tavole fiamminghe del XVI secolo (testimonianza del periodo in cui vi erano scambi commerciali tra le Isole Canarie e le Fiandre), la pittura messicana con l'Incoronazione della Vergine di José de Paez e il Bambino Gesù Nazareno della scuola di Cuzco, mentre provenienti dal Museo del Prado troverete il Sant'Andrea di José de Ribera, Tiziano e la Pittura del Guercino. Nell'ultima sala sono presenti invece artisti canari del XIX e XX secolo.

Sala della Pittura del XVI/XX secolo

Sala della Pittura del XVI/XX secolo

Sala della Pittura del XVI/XX secolo


Fuga in Egitto (Maestro della Leggenda di Santa Caterina - 1490/1495 ca.)

a sinistra: S.Giovanni Battista (Gumart de Amberes - XVI sec.) / a destra: Santa Lucia  (Gumart de Amberes - XVI sec.)

a sinistra: Sant'Agnese (Maestro del Pappagallo - XVI sec.) / a destra: Santa Lucia (Maestro del Pappagallo - XVI sec.)

S.Bartolomeo (Maestro del Pappagallo - 1545/1550)

S.Maddalena penitente (Maestro del Pappagallo - 1545/1550)

Adamo ed Eva  (Rembrandt Van Rijn - 1638)

Autoritratto (Rembrandt Van Rijn - 1633)

Sant'Andrea (José de Ribera detto "lo Spagnoletto" - XVII sec.)

Nostra Signora del Pino (attr. Francisco De Paula - XVII sec.)

Tiziano e la Pittura o Il Disegno e la Pittura (Giovanni Francesco Barbieri detto "il Guercino" - XVII sec.)

Incoronazione della Vergine (José de Paez - XVIII)

Re San Ferdinando riceve gli ambasciatori del re di Baeza (Juan de Miranda)

Sala 11

Sala 11

Sala 11

Sala 11

a sinistra: Purissima (Manuel Ponce de Léon y Falcon - 1846) / a destra: Bernardo D'Oreste (Manuel Ponce de Léon y Falcon - 1850)

Nelle seguenti due sale (sale 12/13) sono descritte L'Isola di Gran Canaria e la città di Las Palmas di Gran Canaria. Sono esposti piantine, modellino in scala e documentazione grafica dell'isola di Gran Canaria e dell'Arcipelago, che raccontano anche la formazione e l'evoluzione dal XV secolo della città di Las Palmas.

Sala  L'isola di Gran Canaria e la città di Las Palmas di Gran Canaria

plastico di Las Palmas

Sant'Anna con la Vergine bambina (autore sconosciuto - XVI sec.)

plastico El Real di Las Palmas alla fine del XV secolo

Le sale espositive del primo piano hanno soffitti di pregio in legno delle Canarie.

soffitto in legno di una sala

soffitto in legno di una sala

soffitto in legno di una sala

Prima di lasciare il museo si attraversa il Patio dell'Università, così chiamato perché era il patio dell'ex Università Perez Galdos. Questo patio fu realizzato negli anni '50 dello scorso secolo ed è composto da tre gallerie a forma di ferro di cavallo e da un ballatoio poggiante su colonne in pietra di Arucas. La balaustra del ballatoio è stata realizzata in legno e le sue colonne sorreggono tetti con tegole.

Patio dell'Università

Il quarto patio del XVIII secolo, il Cortile dell'Hidalgo (da noi non visitato), è di piccole dimensioni, ha una struttura ad L ed è stato realizzato con legno di pino.

https://www.casadecolon.com/

Orari:   lunedì/sabato            10.00/18.00

             domenica e festivi    10.00/15.00

Costo:  4€

GRATIS domenica e alcuni giorni dell'anno


CONCLUSIONI                                                                                                                   Uno degli edifici storici sicuramente da visitare nel centro storico di Las Palmas è Casa de Colon, sia per il suo valore artistico, che per quello storico e culturale. E' una tappa essenziale per risalire alle origini della città e per capire l'importanza di Gran Canaria in un periodo storico di grande scoperte non solo geografiche. 

...e a proposito di Cristoforo Colombo, proprio vicino all'ingresso della Casa Museo de Colon (all'incrocio tra Calle de Colon e Calle Armas), si trova l'Ermeta de San Antonio Abad, l'eremo la cui costruzione ha preso il posto della cappella costruita nell'accampamento militare dei conquistatori castigliani, fondatori della città (XV secolo). Secondo la tradizione locale Cristoforo Colombo pregò in questo luogo durante la sua permanenza sull'isola di Gran Canaria prima di intraprendere il suo viaggio verso le Indie, ovvero la scoperta dell'America. Questo ricordo è impresso in una targa posta sulla facciata dell'eremo nel 1893.

Ermeta de San Antonio Abad

particolare della facciata dell'Ermeta de San Antonio Abad


Nessun commento:

Posta un commento