Nella zona settentrionale di Gran Canaria si trova il Comune più piccolo dell'isola: Firgas. |
stemma araldico di Firgas |
Firgas è anche chiamata la "Villa del Agua", ovvero la "Città dell'acqua" perché la sua storia, la sua cultura, alcuni dei suoi monumenti e persino la sua offerta gastronomica ruotano intorno a questo bene naturale.
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via del centro di Firgas |
Pur essendo un villaggio montano Firgas si trova a soli 5 km dall'oceano, ed ha sempre basato la sua economia, sin da quando nel periodo preispanico era una zona abitata dagli aborigeni, sulle numerose sorgenti d'acqua che qui si trovano.
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Firgas |
Gli aborigeni chiamavano l'insediamento che avevano qui fondato Afurgad, nome che forse deriva dal termine aborigeno "ifri-gad", ovvero "passaggio sotterraneo di acque minerali".
Nel XVI secolo a Firgas venne istallato uno zuccherificio che utilizzava l'energia idraulica per svolgere le proprie funzioni.
Grazie all'acqua nel XVII secolo Firgas divenne un villaggio agricolo. Venivano coltivati frutta e ortaggi, tra questi i banani e il crescione (Nasturtium Officinalis), una pianta erbacea ancora usata nella cucina locale, soprattutto come ingrediente insieme ad altre verdure della zuppa "potaje de berros".
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murale che raffigura il crescione realizzato sull'edificio della Casa della Cultura |
Dopo aver lasciato l'auto al parcheggio più vicino al centro storico di Firgas non passerà inosservato il Monumento al Ganadero che raffigura un contadino con la sua mucca.
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Monumento al Ganadero (José Luis Marrero Cabrera - 1998) |
Questa opera realizzata dall'artista originario di Arucas José Luis Marrero Cabrera, e inaugurata nel 1998, rende omaggio alle persone che con il loro lavoro di agricoltori e allevatori hanno aiutato a fiorire il settore agricolo di Firgas.
L'acqua era considerata un bene comune e i piccoli agricoltori si unirono perché l'acqua fosse incanalata e distribuita per l'irrigazione. Vennero sfruttate le sorgenti idriche e vennero realizzati canali detti acequia (parola di origine araba che designa alcuni tubi che servono a distribuire l'acqua per l'irrigazione) da Firgas ad Arucas (fino al 1835 Firgas era un quartiere distaccato di Arucas).
E proprio lungo il canale che nel 1545/1546 prese il nome di Heredad de Aguas de Aruga y Firgas che venne costruito nel 1517 il mulino ad acqua chiamato anche Molino de Firgas o Molino del Conde.
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Molino del Conde |
Questo è uno dei più antichi mulini delle Canarie ancora funzionante.
Dopo la sua costruzione rimase in attività per 442 anni e venne abbandonato durante un anno in cui per la poca piovosità e mancanza d'acqua non poteva essere messo in funzione.
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acequia degli Heredad de Aguas de Arucas y Firgas |
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vasca attigua alla acequia degli Heredad de Aguas de Arucas y Firgas |
Oggi il mulino è ritornato attivo con la sua tecnologia originaria come museo in cui viene illustrato come, grazie all'energia dell'acqua, venivano qui macinati i cereali, soprattutto orzo e grano (e successivamente con la scoperta dell'America il mais, chiamato "millo"), dopo essere stati tostati in un recipiente di argilla cotta. Si realizzava così il gofio, fatto originariamente a mano dagli aborigeni e ancora oggi presente come uno degli ingredienti base della cucina canaria.
Accanto al mulino si sono conservati il magazzino per il grano, il forno per la torrefazione e la casa del mugnaio (adibita oggi a ufficio turistico). Purtroppo durante il nostro passaggio il museo non era in orario di visita.
Dirigendosi verso il centro di Firgas s'incontra una rotonda al centro della quale si trova la Fuente de las Ranas (Fontana delle Rane).
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Fuente de las Ranas |
Da qui inizia in salita quella che era un tempo la Calle Real. oggi sostituita dalle due strade pedonali che richiamano molti turisti chiamate Paseo de Gran Canaria e il Paseo de Islas Canarias (il secondo tratto).
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Paseo de Gran Canaria |
Il primo tratto della strada con pendenza naturale chiamato Paseo de Gran Canaria è costituito da due scalinate parallele all'interno delle quali vi è stata realizzata una fontana con vasche squadrate in pietra e in cui l'acqua crea una cascata artificiale lunga 30 m.
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Paseo de Gran Canaria |
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Paseo de Gran Canaria |
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Paseo de Gran Canaria |
Lungo il muro del cimitero e della Chiesa di San Roque che affianca la scalinata a destra sono stati posti lo scudo araldico di Gran Canaria e gli scudi araldici dei 21 Comuni dell'isola, dipinti su piastrelle.
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muro del Paseo de Gran Canaria con stemmi araldici |
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muro del Paseo de Gran Canaria con stemmi araldici |
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stemma araldico di Firgas |
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stemma araldico di Arucas |
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stemma araldico di Galdar |
Sotto ogni scudo vi è una panchina rivestita in maioliche di Siviglia (azulejos) sulle quali è raffigurato un monumento che ricorda il Comune al quale è associata.
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scudi araldici e panchine del Paseo de Gran Canaria |
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panchine in maiolica del Paseo de Gran Canaria |
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panchine in maiolica del Paseo de Gran Canaria
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panchina di Santa Brigida con la "Iglesia de Santa Brigida" |
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panchina di Ingenio con la "Iglesia de la Candelaria" |
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la panchina di Las Palmas con la "Plaza Mayor de Santa Ana e Municipio" e "Spiaggia" |
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panchina di Arucas con la "Catedral di San Juan" e "Municipio" |
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panchina di Fincas con la "Iglesia de San Roque" e "Municipio" |
Sul muro è anche posta una targa in piastrelle che riporta la data di costruzione del Paseo de Gran Canaria: 27 maggio 1995.
Alla sommità della strada, al termine della fontana del Paseo de Gran Canaria, è posto un monumento che raffigura la tradizionale ricchezza d'acqua di Firgas.
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monumento della cascata del Paseo de Gran Canaria |
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monumento della cascata del Paseo de Gran Canaria |
Alla sommità del Paseo de Gran Canaria si trova Plaza de San Roque, la piazza più importante di Firgas.
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Plaza de San Roque |
La piazza prende il nome da San Rocco, protettore contro le epidemie, al quale è dedicata la chiesa che qui è stata eretta.
La Iglesia de San Roque è una chiesa costruita nel 1845 eretta però su un antico eremo del 1502 del quale si è conservata la facciata e il soffitto a cassettoni della navata centrale.
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facciata principale della Iglesia de San Roque
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facciata laterale della Iglesia de San Roque |
La chiesa è un misto di stili architettonici. Ha un tetto a capanna e un campanile posto sulla porta d'ingresso della facciata, provvisto di due campane e un orologio.
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campanile della Iglesia de San Roque |
L'interno a tre navate ed è illuminata da vetrate colorate distribuite irregolarmente sulle pareti.
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interno della Iglesia de San Roque |
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interno della Iglesia de San Roque |
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Lo Spirito Santo |
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San Rocco |
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Resurrezione di Cristo |
Ognuna delle tre navate termina con un altare.
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altare navata destra |
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altare maggiore |
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altare navata sinistra con fonte battesimale |
Sulla parete destra si trova la statua di San Cayetano Thiene, mentre le immagini sacre di San Juan de Ortega e di San Roque che si trovavano nella chiesa, sono oggi esposte al Museo Diocesano di Arte Sacra di Las Palmas.
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immagine di San Roque |
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San Cayetan Thiene |
Nella chiesa è anche esposto il Lienzo de las Animas, una tela del XVIII/XIX secolo.
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Lienzo de las Animas (XVIII/XIX) |
Sulla Plaza de San Roque si trova anche il Municipio, un palazzo in stile neo-canarino con un bel balcone in legno. L'edificio a due piani, progettato dall'architetto Fernando Delgado, fu costruito negli anni '40 del secolo scorso.
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Municipio |
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Municipio |
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balcone in legno del Municipio |
Di fronte al Municipio è stato posto il monumento dedicato a San Juan de Ortega, il primo Santo patrono di Firgas. E' un'opera di Maximo Riol Cimas (1990).
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Monumento ad San Juan de Ortega (Maximo Riol Cimas - 1990) |
Accanto al Municipio si trova il Mirador Plaza de San Roque, un belvedere con vista panoramica sui dintorni di Firgas.
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vista panoramica dal Mirador Plaza san Roque |
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vista panoramica dal Mirador Plaza san Roque |
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vista panoramica dal Mirador Plaza san Roque |
Di fronte all'Iglesia de San Roque corre un tratto dell'Acequia Real, un canale d'irrigazione che con i suoi 17 km arriva sino ad Arucas.
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Acequia Real |
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Acequia Real |
Il tratto dell'Acequia Real che attraversa la piazza è stato aperto lateralmente e nel 2009 sono stati posti dei lavandini in pietra e una scultura di mani che ricordano quelle di una persona che sta lavando i panni, in onore di tutte le lavandaie che nel passato utilizzavano quotidianamente l'acqua di questo canale.
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scultura che raffigura le mani di una lavandaia |
Sempre sulla Plaza de san Roque si trova la Casa della Cultura, che accoglie la Biblioteca Comunale e all'interno della quale si svolgono mostre.
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Casa della Cultura |
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Casa della Cultura |
Questo edificio fu costruito nel 1870 come albergo e trattoria per accogliere gli utenti dei Baños de Azuaje, famosi bagni termali oggi in rovina, frequentati all'epoca soprattutto da Inglesi. L'albergo fu chiuso durante la Guerra Civile Spagnola.
Dalla Casa della Cultura si può percorrere il secondo tratto della Calle Real: il Paseo de Islas Canarias.
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Paseo de Islas Caniarias |
Su questa strada pedonale sono state rappresentate sette delle otto isole che compongono l'Arcipelago Canario. La Graciosa, l'isola posta vicinissima a quella di Lanzarote, non era ancora stata ufficializzata come ottava isola al momento della realizzazione della decorazione della via.
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Paseo de Islas Caniarias |
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Paseo de Islas Caniarias |
Per ogni isola è raffigurato il suo rilievo con alcuni dati che la caratterizzano, il suo scudo araldico e l'immagine più rappresentativa del suo paesaggio realizzata in piastrelle.
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Gran Canaria |
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Fuerteventura |
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Tenerife |
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La Palma |
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La Gomera |
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El Hierro |
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Lanzarote (con La Graziosa) |
Al termine della salita vi è anche la raffigurazione sempre in piastrelle di tutto l'Arcipelago Canario.
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Arcipelago Canario |
CURIOSITA': l'acqua minerale più diffusa sull'isola di Gran Canaria chiamata Agua de Firgas viene imbottigliata qui a Firgas con le acque delle sue sorgenti.
CONCLUSIONI Se avrete letto il post vi sarete resi conto che Firgas ha una lunga tradizione legata all'acqua, un bene naturale prezioso sull'isola soprattutto prima dell'installazione di dissalatori. La visita di questa tranquilla e bella località turistica si può collegare ad altri borghi interessanti (come Aurucas e Terror) che si trovano in quest'area di Gran Canaria, non troppo lontani l'uno dall'altro e dalla capitale.
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