mercoledì 24 luglio 2024

Gran Canaria: Parque Archeologico del Maipés


A Nord-Est di Gran Canaria, a 10 minuti dal centro di Agaete e a 35 minuti da Las Palmas, si trova il Parque Archeologico del Maipés, la seconda necropoli per estensione dell'isola (dopo quella di Arteara) e uno dei più grandi cimiteri aborigeni delle Isole Canarie. 

Parque Archeologico del Maipés
Parque Archeologico del Maipés

Valle dell'Agaete

Agaete e la costa viste dal sito archeologico

Questo esteso luogo funerario della cultura aborigena, circondato da mare e montagne, copre infatti un'area di più di 1 kmq. ed è stato realizzato su materiale vulcanico, un piano di lava pietrificata dello spessore medio di 4 m., risultato dell'attività vulcanica (una delle ultime eruzioni dell'isola), generata 3000 anni fa da una serie di vulcani situati nella zona alta della Valle dell'Agaete.

area vulcanica

cartina del sito archeologico e dei vulcani la cui attività ha interessato l'area

Macchie bianche e depositi marini ritrovati lungo i pendii che circondano la valle testimoniano che 800.000 anni fa uno tsunami raggiunse l'isola e l'acqua del mare risalì la costa per 3 km.

La parola "Maipés" deriva da "Malpais" e significa "terra cattiva", e designa un territorio arido e inospitale.
Percorrendo passerelle in acciaio, attrezzate con pannelli illustrativi di ciò che si pone davanti ai nostri occhi, e cartelli che aiutano a comprendere meglio la cultura di questo popolo preispanico, si può visitare il sito archeologico agevolmente e senza alterare il suo delicato assetto. Nel parco archeologico troverete anche un Centro de Interpretacion dove trovare ulteriori spiegazioni sul sito.

passerella in acciaio

passerella in acciaio

 Centro de Interpretacion

 Centro de Interpretacion

terrazza del Centro de Interpretacion
 
Centro de Interpretacion

Nel Centro de Interpretacion troverete anche un plastico dell'intero sito cimiteriale e la ricostruzione di un tumulo.

plastico dell'area archeologica

ricostruzione di un tumulo
Nel Parque Archeologico del Maipés si trovano circa 700 tombe, distribuite in cinque settori di cui il più esteso (Settore A) è quello visitabile. 
Nel Settore A si trovano più di 400 tombe. Con il metodo del Carbonio 14 applicato alle ossa ritrovate nelle sepolture si è potuto costatare che queste sepolture furono realizzate tra l'VIII e l'XI secolo.

plastico dei tumuli del Settore A
I Guanches (in italiano Guanci) arrivarono su Gran Canaria tra il V e il II secolo a.C. dal Nord Africa (si pensa che fossero di origine berbera o amazigh). Erano un popolo di agricoltori, pastori e pescatori. La loro massima autorità era il Guanarteme (aveva barba e capelli lunghi e vestiva con abiti importanti). Il Faican era il grande sacerdote (parente diretto del Guanarteme). Sotto queste due cariche si trovavano i Nobili (che avevano un titolo ereditato o meritato in guerra), i Guayres (che consigliavano Guanarteme in caso di guerra) e le Harimaguadas (vergini che vivevano appartate in luoghi sacri e svolgevano funzioni religiose o sociali). Poi nella scala sociale veniva il popolo dedito alla coltivazione dei campi, alla pastorizia del bestiame di proprietà dei Nobili, e all'artigianato. Alla base sociale vi erano macellai e carnefici, coloro che venivano in contatto con la carne morta e che preparavano i cadaveri, e per questo mal considerati (per toccare le cose altrui dovevano farlo con un bastone per evitare il contatto). 

I Guanches seppellivano i loro defunti in caverne, in fosse scavate nella terra o in casse con tumuli che li ricoprivano. In questo cimitero preispanico le sepolture sono costruite con pietre vulcaniche: tumuli a pianta ellittica o rotonda e forma tronco-conica. 

Si distinguono cinque tipi di tumuli. Sei tumuli sono sormontati da una torretta (forse associata ad un alto rango sociale dell'individuo sepolto). 

tipi di tumuli

tipi di tumuli

tumulo con torretta
tumulo con torretta

tumuli con torretta

Il cadavere era avvolto in un sudario realizzato con fibre vegetali di canna e legato con corde dello stesso materiale. Il corpo veniva quindi deposto supino, con la testa (quando il cranio è stata trovato) rivolta verso Est, in una cassa di pietra (cista), intorno alle quale si realizzava un tumulo in pietra.

tumuli

tumulo

tumulo

tumuli

tumuli

tumuli

Alcune tombe raggiungono gli 8 m di diametro e alcune sono alte 3m. Su molti tumuli sono stati ritrovati come coronamento alcune pietre rosse o gialle, di materiale diverso da quello vulcanico. A questa "decorazione" non è stato possibile attribuire alcuna accertata motivazione: forse servivano a distinguere le une dalle altre, o forse segnalavano il rango sociale, come per la grandezza o la raffinatezza della costruzione.

Di solito veniva inumata nel tumulo una sola persona. In pochi tumuli sono stati individuati i resti di due corpi. Sono state ritrovate anche ossa di bambini. 

In quella che viene chiamata la "Tomba del Re" per le sue dimensioni, sono stati ritrovati i resti ossei di almeno due individui: uno era il corpo di una donna di 17/25 anni e l'atro quello di un bambino di 5/7 anni.

"Tomba del Re"

Più della metà delle tombe furono saccheggiate nel XX secolo. La maggior parte degli scheletri trovati risulta incompleta. La corruzione dei corpi è dovuta a infiltrazioni d'acqua piovana e ai roditori e lucertole che vivono nell'area.
Non sono stati ritrovati in sito arredi funerari e neanche offerte di alcun genere. 

Non vi è nessuna differenza tra tombe di individui maschili e femminili, piuttosto si pensa che vi siano differenze nella collocazione delle tombe dei personaggi più importanti, individuate in quelle che occupano una posizione del sito più elevata.,.

In alcune tombe sono stati posti scheletri finti per far comprendere meglio come i corpi erano sistemati.

tomba con finto scheletro

tomba con finto scheletro

tomba con finto scheletro

Tramite alcuni fori con lente posti su un pannello si può vedere un tumulo più da vicino.





Parte del cimitero fu circondato da un muro a secco di cui ancor oggi si possono vedere alcuni tratti. La recinzione era alta circa 1,5 m. Sono state trovate 8 sepolture al di fuori del muro, considerate appartenute ad individui indegni o a stranieri.

nel plastico sono evidenziati il muro di recinzione e le sepolture al di fuori da questo

http://www.arqueologiacanaria.com/maipes_de_agaete/yacimiento-maipesdeagaete.html

Orario:     ottobre/marzo             martedì/domenica    10.00/17.00

                 aprile/settembre          martedì/domenica    10.00/18.00

Costo: 3 €

CONCLUSIONI                                                                                                                     Questo sito preispanico di Gran Canaria, un vero museo all'aperto, è di grande valore archeologico, e costituisce un viaggio nel tempo che riguarda la cultura aborigena delle Isole Canarie. Sarebbe un errore non visitarlo perché rappresenta un tassello nella comprensione del popolo che ha vissuto su queste isole. Inoltre il paesaggio in cui questo sito archeologico è situato è davvero bello e particolare: un connubio "Natura e Archeologia".

"Natura e Archeologia"


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