giovedì 12 marzo 2015

Atene: il Museo Archeologico Nazionale


Atene è una città che può vantare un gran numero di musei: Nuovo Museo dell'Acropoli, Museo Nazionale d'Arte Contemporanea, Museo d'Arte Cicladica, Museo Benaki, Museo Numismatico, Museo di Storia Naturale Goulandris, Museo dell'Antica Agorà, Museo del Ceramico, Museo Bizantino e Cristiano, Museo di Arte Folkloristica Greca...e altri.

Certamente il turista che ha a disposizione pochi giorni di soggiorno in questa capitale non può mancare di visitare il Museo Archeologico Nazionale, il più grande museo della Grecia.

ingresso del Museo Archeologico Nazionale
Il museo ospita alcune delle più importanti opere d'arte greche antiche, dal neolitico alla tarda epoca romana.

Il museo è posto nel cuore della città.
Viene ospitato in un vasto e sobrio edificio neoclassico a due piani.
L'ampliamento dell'edificio eretto nel 1834 si deve a Ernst Ziller nel 1880, che ne realizzò anche la facciata.
Un'altra nuova ala si costruì nel 1939.

giardino interno del Museo Archeologico Nazionale
giardino interno del Museo Archeologico Nazionale
Data la vastità delle opere in mostra, difficile è elencare anche solo le più importanti.

Il piano terreno è occupato dalle collezioni che dal periodo preistorico si estendono fino all'arte micenea.

Nelle prime sale si può subito entrare in contatto con veri capolavori che ci giungono dal neolitico e dall'età del bronzo.
Da Micene e da Tirinto.

frammenti di muro dipinto del Palazzo di Tirinto (5878/5882 a.C.)
la "Signora Micenea" Acropoli di Micene
la "Triade Sacra" in avorio (Acropoli di Micene XV/XIV secolo a.C.)
Da sempre ho sognato di avere materialmente davanti agli occhi il tesoro delle tombe reali di Micene scoperto da Heinrich Schliemann nel 1876: la Maschera di Agamennone (XVI secolo a.C.), e il suo ricco corredo, la Coppa di Nestore con figure di colombe sulle anse, e il Cratere dei Guerrieri con raffigurati sette guerrieri e una donna (XIII secolo a.C.).

Maschera di Agamennone (Micene XVI secolo a.C.)
pettorale funerario (Micene XVI secolo a.C.)
coppa d'oro (Micene XVI secolo a.C.)
coppa di Nestore (Micene XVI secolo a.C.)
cratere con guerrieri (Micene XII secolo a.C.)
E poi tazze d'oro del XV secolo a.C. trovate nelle tombe di Vaphio (Sparta), con scene a sbalzo della cattura dei tori selvatici.

coppa d'oro (Vaphio XV secolo a.C.)
coppa d'oro (Vaphio XV secolo a.C.)
coppa d'oro (Vaphio XV secolo a.C.)
Del IV/II millennio a.C. sono le piccole figure votive in terracotta.

figure votive in terracotta (IV/II millennio a.C.)
Spiccano per la loro modernità le figure femminili stilizzate in marmo bianco ritrovate nelle isole Cicladi (3200/2000 a.C.).
Tra queste anche una ritrovata ad Amorgos alta 1,52 m.

figure femminili stilizzate
figure femminili stilizzate
figure femminili stilizzate (Amorgos 2800/2300 a.C.)
E ancora...la statuetta del "Pensatore" (Tessaglia 4500/3300 a.C.), il "Suonatore di doppio flauto" e il "Suonatore di lira" (2800/2300 a.C.) provenienti da Keros.

il "Pensatore"
il "Suonatore di doppio flauto"
il "Suonatore di lira"
























Sempre al pian terreno molte sale (circa 30) sono dedicate alla scultura.
Le opere vanno dall'epoca arcaica all'epoca romana.
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Tra le opere di scultura arcaica numerose sono le statue di kouroi (ragazzi) e di korai (ragazze).

kouros (Sounion 600 a.C.)
kouros (Thera 590/570 a.C.)


kore Phrasikleia di Aristion da Paros (Merenda 550/540 a.C.)
particolare della kore Phrasikleia di Aristion da Paros
particolare della kore Phrasikleia di Aristion da Paros


kouros (Merenda 540/530 a.C.)
particolare del kouros di Merenda (540/530 a.C.)
kouros (Melos 550 a.C.)
Numerosi sono poi i frammenti di templi e steli funerarie.

sala espositiva
Particolarmente grande  l'anfora funeraria decorata in stile geometrico con rappresentazione di corteo funebre (Ceramico 760/750 a.C.).

anfora funeraria (Ceramico 760/750 a.C.)
particolare di anfora funeraria (Ceramico 760/750 a.C.)
Altra opera importante è la statua di dea (Artemide) trovata a Delo.

statua di dea (Artemide)
Due basi di statue funerarie dal Ceramico (510 a.C.) sono decorate con scene di palestra.

prima base per statua
altra faccia della prima base di statua
seconda base per statua
altra faccia della seconda base per statua
Tra le steli funerarie, la stele funeraria di Orcomenos che rappresenta un uomo anziano che offre una cavalletta al suo cane (490 a.C.).

stele funeraria di Orcomenos
particolare della cavalletta della stele funeraria di Orcomenos
Nella sezione della scultura classica sono esposti molti capolavori dell'arte greca che mostrano la bellezza assoluta.

Tante sono le steli funerarie in marmo.

steli funerarie
Tra le più belle la stele di Hegeso ritrovata nel cimitero del Ceramico: la stele (410 a.C.) è attribuita a Callimaco (allievo di Fidia).

stele di Hegeso (410 a.C.)
Una stele funeraria mostra un giovane con un piccolo servitore (Egina 430 a.C.).

stele di giovane con piccolo servitore (Egina 430 a.C.)

Numerosi anche sono i rilievi.
Il Rilievo di Eleusi (440/430 a.C.) raffigura Demetra, la dea della fertilità e dell'agricoltura, che in presenza della figlia Persefone, consegna a Trittolemo una spiga di grano perché insegni agli uomini a coltivarlo.

Rilievo di Eleusi (440/430a.C.)
Un rilievo mostra uno scudiero che doma un cavallo, parte di un monumento funerario di un militare ritrovato ad Atene (IV secolo a.C.) o probabilmente costruito in onore di Mitridate, re del Ponto.

scudiero che doma un cavallo (IV secolo a.C.)

In mostra anche alcuni lekythos, segnacoli sepolcrali.

lekythos trovato nella piazza Syntagma (420/410 a.C.)
particolare del lekythos trovato nella piazza Syntagma (420/410 a.C.)
lekythos ritrovato a piazza Syntagma
Tra le statue in marmo molte sono le copie di statue più antiche di scultori molto famosi: la statua "Atena Vorvakeion" copia del III secolo d.C. della statua di "Atena Parthenos" di Fidia (438 a.C.), che era dodici volte più grande e si trovava nel Partenone, l'Apollo (II secolo d.C.) trovato a Sparta, copia di una statua fatta da Fidia nel 450 a.C., la statua di Afrodite (I secolo d.C.) trovata a Epidauro, copia di una statua di Policleto il Giovane (400 a.C.), un Hermes del II secolo d.C. copia di una statua di Naukydes della scuola di Policleto.

Atena Vorvakeion
Apollo


Afrodite

Hermes
Tra le statue in bronzo di epoca classica è esposto il Poseidone di Artemision: il Poseidone ritrovato a Capo Artemision è raffigurato mentre scaglia il tridente (460 a.C.)

Poseidone di Artemision (460 a.C.)
Poseidone di Artemision (460 a.C.)
Altra statua in bronzo ripescata in mare lungo la costa dell'Eubea è il Fantino di Artemision, capolavoro del II secolo a.C.(epoca ellenistica).

Fantino di Artemision (II secolo a.C.)
particolare del Fantino di Artemision (II secolo a.C.)
L'Efebo di Anticitera fu ripescato invece al largo del'isola ed è opera di uno scultore della scuola di Prassitele.

Efebo di Anticitera (340/330 a.C.)
particolare dell'Efebo di Anticitera (340/330 a.C.)
Ed ancora: un giovane atleta della scuola di Prassitele (340/330 a.C.), ripescato nel mare di Maratona.

giovane atleta (340/330 a.C.)
Una testa di boxer in bronzo fu ritrovata ad Olimpia (330/320 a.C.) e forse apparteneva alla statua del pugile Satyros di Elis.

testa di boxer (Olimpia 330/320 a.C.)

Della scultura ellenistica è esposta la statua di Themis (300 a.C.) proveniente dal santuario di Nemesis a Ramnunte, opera di Chairestratos.

statua di Themis (300 a.C.)
E la statua di Poseidone trovata a Melos (125/100 a.C.).

Poseidone (Melos 125/100 a.C.)
Di questo periodo artistico la testa di bronzo del filosofo di Anticitera (240 a.C.), il gruppo Afrodite, Pan ed Eros trovato a Delo (100 a.C.), dove Afrodite si difende brandendo un sandalo dalle avances di Pan, aiutata da Eros corso in suo aiuto, e una testa virile da Delo (I secolo a.C.).

filosofo di Anticitera (240 a.C.)
Afrodite, Pan e Eros (Delos 100 a.C.)
particolare di Afrodite, Pan e Eros (Delos 100 a.C.)
testa virile (Delos I secolo a.C.)
Nella sala 21, di passaggio prima di accedere al piano superiore, sono in mostra alcune statue in marmo del periodo ellenistico di grande bellezza: L'Hermes Atalante del II secolo d.C., l'Afrodite rinvenuta a Baia (Italia), il cui collo, testa e braccio destro sono stati restaurati da Canova su modello dell'"Afrodite di Siracusa" (IV secolo a.C.), un giovane che si sta bendando la testa o Diadoumenos (100 a.C.) copia di quello di Policleto (450/425 a.C.).

Hermes Atalante (Atalante II secolo d.C.)
Afrodite (Baia IV secolo a.C.)
particolare dell'Afrodite (Baia IV secolo a.C.)
Diadoumenos (Delos 100 a.C.)
Del periodo romano sono molti i ritratti degli imperatori e della famiglia imperiale: una statua equestre di Augusto, in bronzo ritrovata nel mare Egeo (12/10 a.C.), i busti di Adriano (Olympieion 130 d.C.) e di Antinoo (Patros 130/138 d.C.), il rilievo con Polydeukion, alunno preferito di Erode Attico, il busto del  filosofo e benefattore Erode Attico (II secolo d.C.).

statua equestre di Augusto (12/10 a.C.)
Antinoo e Adriano
rilievo con Polydeukion
Erode Attico
Ed ancora, una Menade addormentata trovata sull'Acropoli di Atene (117/138 d.C.).

Menade addormentata (Atene 117/138 d.C.)
Alcune sale sono occupate dalle collezioni dei bronzi del museo: un cratere in bronzo (340 a.C.) fu trovato in Macedonia, l'Efebo di Saarbrucken del I secolo a.C./I secolo d.C. trovato nel mar Mediterraneo, il meccanismo di Antikythera, uno strumento del I secolo a.C., usato per calcoli astronomici e del calendario.

meccanismo di Antikythera
cratere in bronzo (Macedonia 340 a.C.)
Efebo Saarbrucken (Mediterraneo I secolo a.C./I secolo d.C.)
Elena Stathatos





Due sale sono occupate dalla Collezione Stathatos, donato da Elena Stathatos, che comprende idoli e statuette in terracotta, gioielli dall'età del bronzo al periodo bizantino. 














oggetti della Collezione Stathatos
copricapo
copricapo


braccialetti a forma di serpenti

cintura d'oro
cintura d'oro (200 a.C.)
Due sale sono dedicate alla Collezione egizia, proveniente da due donazioni private.

statua di ippopotamo (Abidos 3000 a.C.)
modellino funerario di barca in legno (2040/1640 a.C.)
ushabti e sarcofago
sala espositiva della Collezione Egizia
statua della principessa e sacerdotessa Takushit in lega di rame
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Il primo piano è occupato dalle ceramiche e dagli oggetti di uso quotidiano (gioielli, vetri, terracotte).
Purtroppo nel periodo della nostra visita quasi l'intero piano era chiuso al pubblico.

Le uniche sale aperte erano quelle dedicate a Thera, l'isola di Santorini.
Sono stati portati alla luce pitture parietali: l'affresco dei bambini pugilatori, l'affresco delle antilopi e l'affresco della primavera.

affresco dei bambini pugilatori (XVI secolo a.C.)
affresco delle antilopi (XVI secolo a.C.)
affresco della primavera (XVI secolo a.C.)
Inoltre reperti di ceramiche a motivi floreali e marini e resti di mobili ricoperti di pomice dopo l'eruzione del vulcano.


ceramiche da Thera (XVI secolo a.C.)
resti di un letto coperto di pomice (XVI secolo a.C.)

www.namuseum.gr
Orario:  lunedì                     13.00/20.00
              martedì/domenica   9.00/16.00
Costo:    7€
              GRATIS la prima domenica tra il 1 novembre e il 31 marzo


CONCLUSIONI
Per poter avere un quadro completo dell'arte greca in tutti i suoi periodi e nelle sue diverse forme, bisogna dedicare a questo importante museo più di mezza giornata.
Le sue ampie sale sono infatti costellate di splendide opere d'arte, sulle quali ci si sofferma volentieri.
Peccato che, come ho già detto, gran parte del piano superiore era chiuso al pubblico, e così non abbiamo potuto completare la nostra visita!



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