domenica 29 marzo 2015

Atene moderna: Piazza Syntagna e il Parlamento Ellenico


Piazza Syntagna è conosciuta anche come Piazza della Costituzione (questo il significato in greco), per la costituzione che il re Ottone I di Wittelsbach (Baviera) fu costretto a concedere nel 1832.
Originariamente si chiamava Piazza delle Muse e poi Piazza del Palazzo.

Da Piazza Syntagna partono i numeri civici di tutte le strade della città, e tutte le distanze si misurano da questa piazza.

Piazza Syntagna
La piazza è stata testimone dei principali eventi della storia greca moderna: manifestazioni, proteste, golpe e rivoluzioni.

Piazza Syntagna e via Ermou (sullo sfondo)
resti dell'acquedotto di Pisistrato




Per questo si può definire l'emblema della città moderna, anche se i lavori per la costruzione della metropolitana hanno portato alla luce frammenti dell'antico acquedotto di Pisistrato (VI secolo a.C.): scavato nella roccia, aveva condotti in argilla ed era  sigillato con piombo.
Se ne è ritrovata anche una guarnizione a T posta tre due diramazioni.



resti dell'acquedotto di Pisistrato
Sul confine est della piazza si possono ancora vedere resti dell'antica fortficazione di Atene.
Inoltre questa zona era anche un'area cimiteriale nel IV secolo a.C.

resti dell'antica fortificazione
Piazza Syntagna costituisce lo snodo centrale dell'Atene contemporanea, in quanto da essa si diramano le principali arterie cittadine, è la stazione di due linee metropolitane e vi sostano i mezzi pubblici.

edificio dell'Hotel Grande Bretagne
E' il centro finanziario e dei commerci della capitale greca.
Sul suo lato ovest inizia via Ermou, la via pedonalizzata dello shopping, che conduce a Monastiraki.
La piazza è circondata da uffici, banche, grandi magazzini, negozi, compagne aeree e marittime, caffè, ristoranti e grandi alberghi come il Grande Bretagne, uno degli hotel più noti al mondo, costruito nel 1872 sul lato nord della piazza per ospitare i capi di Stato.

ingresso all'Hotel Grande Bretagne
La grande piazza (25.000 m²) si presenta a terrazze, con cascate d'acqua, aiuole ed alberi lungo la sua larga scalinata centrale.
E' circondata da un'architettura non omogenea: palazzi neoclassici, ottocenteschi e moderni si alternano rendendola in ogni caso gradevole.

Piazza Syntagna
fontane a Piazza Syntagna
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Inoltre Piazza Syntagna è il fulcro politico di Atene: sul suo lato est infatti si trova il Parlamento Ellenico.

Parlamento Ellenico
Il palazzo fu progettato dall'architetto Friedrich von Gartner (1836/1842), architetto ufficiale della corte di Baviera, per ospitare il re Ottone I e la regina Amalia, e divenne poi la residenza di re Giorgio.

L'ubicazione della costruzione dell'edifici venne scelta sulla fresca collina di Boubounistra, zona facilmente difendibile.

L'edificio austero, compatto e funzionale, rispettoso dell'eridità dell'antica Atene, era in linea con l'idea di un classicismo urbano.

Parlamento Ellenico
E' costituito da quattro ali esterne a tre piani, mentre l'ala centrale è a due piani ed ha due cortili.
Nel basamento dell'edificio vi erano i magazzini.
Al pian terreno vi era la Segretaria e il Palazzo del Tesoro, la Cappella privata del re, la camera blindata le cucine.
Al primo piano erano collocate la Sala del Trono, la Sala dei Trofei, la Sala degli Aiutanti, e poi la Sala da Ballo, la Sala dei Giochi, la Sala da Pranzo e le camere reali.
Al secondo piano vi erano le camere private degli eredi al trono, del maggiordomo e dello staff del palazzo.

Rimane poco delle decorazioni che abbellivano internamente il palazzo.

Quando re Giorgio, che aveva sposato Olga di Russia, vi si istallò, fece costruire una cappella ortodossa dedicata a San Giorgio, al secondo piano.
 

Il palazzo rimase la residenza reale fino al 1909 anno in cui un incendio lo danneggiò.
Dopo essere stato restaurato e aver ospitato uffici statali (ministeri e corti di giustizia), utilizzato come ospedale di fortuna e museo, è divenuto la sede del Parlamento Ellenico nel 1935.
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Davanti al palazzo del Parlamento Ellenico si trova il Monumento al Milite Ignoto, edificio dai tratti minimalisti progettato negli anni '20 dagli architetti Lazaridis e Dimitriades.
Fu inaugurato nel 1932 il 25 marzo, giorno della festa nazionale greca.

rilievo e "esequie di Pericle" del Monumento al Milite Ignoto
Su un rilievo è rappresentato un soldato greco e alcune iscrizioni citano le esequie di Pericle del 430 a.C.

Davanti al monumento montano la guardia i famosi Euzones, due soldati della guardia nazionale, che per un'ora devono rimare fermi e con lo sguardo fisso a presidiare il monumento.

Euzone davanti al Monumento del Milite Ignoto
Gli Euzones traggono il nome della cittadina di Euzoni, posta al confine con l'ex Repubblica Jugoslava di Macedonia.
La loro pittoresca uniforme riproduce l'abbigliamento dei klekti, gli oppositori degli Ottomani durante l'occupazione turca (1453/1821), e simboleggia la liberazione dai Turchi.
Per questo i colori scelti per il loro abbigliamento hanno un valore anche simbolico.

Euzone con mantello invernale
Eccone quindi una descrizione che ne giustifica l'apparenza, nel complesso un po' bizzarra, di queste uniformi confezionate completamente a mano, costose ed elaborate: ci vogliono 80 ore di lavoro per realizzarle.
Il cappello è in panno rosso (colore del sangue versato dai Greci durante la dominazione turca) con una nappa di seta nera (come il lutto della schiavitù) che scende sulla spalla (a simboleggiare le lacrime versate).
La camicia è bianca caratterizzata da un'ampia manica aperta.
Il gilè (fermeli) è ricamato a mano con fili bianchi (simbolo di purezza) e dorati.
La fustanella, il corto gonnellino bianco pieghettato con 400 pieghe (quanti furono gli anni d'oppressione) per il quale vengono utilizzati 30m di stoffa.
I pantaloni sono lunghi e rossi per gli uffiali e corti e bianchi per i soldati semplici.
La cintura in cuoio è provvista di cartucciera.
La giarrettiera è nera.
Le babbucce sono di pelle rossa con suola con 60 chiodi.
Hanno la punta ricoperta da un pompon nero e pesano 3kg.
Sono così pesanti perché pensate per ancorare al terreno saldamente durante il combattimento, per scalare le montagne in caso di fuga, per resistere alle grandi camminate  e per dare calci in caso di difesa.
Il mantello (dulamas) è costituito da un unico taglio di stoffa, nero d'inverno e kaki d'estate.

Poi ci sono delle differenze tra l'uniforme degli ufficiali e quella dei soldati semplici:
- gli ufficiali portano gambali, stivali e spada.
- i soldati semplici portano calze bianche di lana (sia d'inverno che  d'estate), anaspasto (una cintura interna per posizionare le calze), e cordoni bianchi (come il cielo) e blu (come il mare), i colori della bandiera greca.
CURIOSITA': gli Euzones non devono essere alti meno di 1,88m.
Prestano servizio di guardia tre volte ogni 48 ore.
Devono provvedere personalmente alla stiratura del loro complicato gonnellino!

Euzones in arrivo dalla caserma
Euzones in avvicinamento al Monumento del Milite Ignoto
La caserma di questo corpo militare si trova su Odos Iridou Atikou, e da lì ogni giorno, allo scadere di ogni ora, partono per raggiungere il Monumento del Milite Ignoto dove si svolge il cambio della guardia, con una parata della durata di 10 minuti, e che li vede protagonisti di un cerimoniale che sembra un balletto, muovendosi con un ritmo sincrono.
Eccone alcuni momenti...







Alle 11.00 della domenica invece si svolge una cerimonia più lunga, accompagnata anche dalla banda armata.

Particolari sono le due garitte nei colori bianchi e blu della bandiera nazionale, poste davanti al monumento...personamente mi sembrano un po' cabine balneari!

garitte davanti al Monumento del Milite Ignoto
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La regina Amalia curò molto la realizzazione del giardino posto alle spalle del palazzo reale, progettato dall'artista di giardini francese François Louis Bareaud.

Giardini Nazionali
Il giardino, inizialmente riservato solo alla famiglia reale, con l'aggiunta del terreno donato dai fratelli Zappas (e al quale il giardino è dedicat)o, è oggi divenuto un parco pubblico, i Giardini Nazionali.

Giardini Nazionali
Al suo interno crescono più di 500 specie di piante, 150.000 fiori ed essenze, ed è adorno di frammenti di mosaici e resti di colonne.

fauna dei Giardini Nazionali
viale alberato dei Giardini Nazionali
fontana dei Giardini Nazionali
Al suo interno vi si trovano il Museo Botanico e lo Zappion, un edificio in stile neoclassico a forma di mezzaluna, con colonne doriche, che venne innaugurato nel 1888, ospitò le gare di scherma durante le Olimpiadi del 1896, e che oggi è divenuto un centro per congressi ed esposizioni.
Prende il nome dal suo finanziatore Evangelos Zappas.

ala laterale, vista posteriormente, dello Zeppeion
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Sul marciapiede lungo Amalias Avenue che costeggia i Giardini Nazionali s'incontrano i resti di terme romane, protette da una tettoia moderna.

terme romane
Le terme si estendono anche sotto la via e nel parco.
Furono costruite in questo sito (abitato dalla Preistoria e area di sepoltura del periodo Geometrico), ricco di acqua grazie alla vicinananza dell'Ilissos, nel periodo tra l'invasione degli Eruli e la fine del III secolo/inizio del IV secolo d.C., quando la città si era espansa fuori dalle mura.
Le terme furono poi distrutte, riparate ed ampliate nel V/VI secolo.

I resti del complesso termale mostrano 2 camere con ipocausto, 2 prefurnia e 9 camere, in uno spazio largo 21 m posto tra due alti muri che inglobano elementi architettonici di riuso.

ipocausti delle terme romane
Il più grande degli ipocausti, che serviva il calidarium, conserva15 colonne di supporto, alcune cilindriche, altre quadrate e muri divisori. 
L'altro ipocausto oblungo aveva un pavimento sorretto da 17 colonne di marmo di riuso e serviva al tepidarium.

Le due fornaci erano collegate al calidarium attraverso passaggi voltati sotterranei.
Fu costruito anche un grande serbatoio con uno spesso strato di pasta idraulica internamente e lastre di marmo esternamente, e aggiunte 5 camere con pavimento in piastrelle e malta.

silos per cereali i epoca bizantina
In epoca bizantina furono infossati nel pavimento silos per i cereali.
Per il ritrovamento di tracce di affresco con figure umane, pesci, uccelli e croci, il complesso si pensa servì da rifugio o da memoriale per martiri.


CONCLUSIONI
Non si può dire di aver visitato Atene solo se ci si reca nei siti archeologici testimoni del suo illustre passato.
Bisogna anche recarsi nella città moderna, e Piazza Syntagna ne è sicuramente la zona più rappresentativa.
Anche se il cambio della guardia è divenuto un'attrazione per i turisti, non bisogna dimenticare che in quelle particolari uniformi sono scritti l'orgoglio e la fierezza dei Greci.
Passeggiare poi nei Giardini Nazionali rappresenta una piacevole alternativa alle doverose visite ai monumenti della città.

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