Plaka, il quartiere di Atene posto all'ombra dell'Acropoli, tra le piazze di Syntagma e di Monastiraki, rappresenta il cuore della capitale, ed essendo stato abitato continuativamente per 7.000 anni, è anche il quartiere più antico.
Per la sua posizione a nord e a est della "roccia sacra" dell'Acropoli, viene chiamato il "Quartiere degli Dei".
Plaka |
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Il nome "Plaka" divenne comunemente in uso nei primi anni del regno di Ottone.
L'origine del nome è incerta: forse deriva dall'antica lingua arvanitica (antico dialetto della lingua albanese influenzato dalla lingua greca) "Pliak Athena" che significa "Vecchia Atene" o dalla presenza di una "piastra" che una volta marcava la sua intersezione centrale.
Quasi tutte le vie sono pedonalizzate.
Kydathineon e Adrianou sono le strade più antiche di Atene e ricalcano il loro antico tracciato dall'antichità.
Kydathinaion, conosciuta come la "strada di marmo" di Atene, è una delle poche strade ancora in uso dopo la Guerra d'Indipendenza Greca.
L'incendio che scoppiò nella Plaka nel 1884, che diede l'opportunità agli archeologi di compiere scavi nel Foro Romano e nella Biblioteca di Adriano, risparmiò questa antica strada.
Lungo le sue tortuose strade lastricate, intercalate da gradinate, i turisti amano perdersi tra chiese bizantine, rovine di epoca romana e palazzi neoclassici.
Plaka |
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artigianato locale |
negozio di spugne |
gatti della Plaka |
Ci sono graziose piazzette ombreggiate, che invitano a sostare un momento primo di riprendere la faticosa giornata da impenitente turista.
piazza del Monumento di Lisicrate |
Monumento di Lisicrate |
Questi monumenti venivano eretti ai lati della Via dei Tripodi (Odos Tripodon) che collegava il Teatro di Dioniso all'Agorà.
Questo monumento è uno dei primi esempi di stile corinzio in uso esterno per un edificio.
Monumento a Lisicrate |
Il tetto conico monolitico è sormontato da un cespo di foglie d'acanto, un tempo destinato ad accogliere un tripode.
Sopra l'architrave con dedica a Lisicrate corre un fregio in rilievo raffigurante pirati che vengono trasformati in delfini, come descritto nell'inno omerico a Dioniso.
Monumento a Lisicrate by night |
Questo monastero francese dei Cappuccini era la cosa più vicina ad un albergo in città: Chateaubriand e Byron vi soggiornarono.
Nel 1821 il convento fu distrutto durante la lotta d'indipendenza, ma per fortuna il monumento a Lisicrate si conservò.
Lord Elgin, che come tutti sanno riuscì a portare a Londra gran parte delle decorazioni del Partenone, pensò di portarsi via anche questo monumento, ma per fortuna allora esso apparteneva ai Cappuccini e il governatore turco non poté dargli il consenso.
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Cuore della Plaka alta, è il borghetto di Anafiotica.
Anafiotica |
Anafiotica |
Anafiotica |
Arrampicato sul versante nord-orientale della "sacra roccia", è costituito da ripide e strette viuzze, fiancheggiate da case imbiancate a calce o di color ocra, con porte e persiane di color blu e piccoli giardini ...le tipiche case delle isole Cicladi.
E infatti chi ha costruito questa zona della Plaka proveniva da Anafi (come si può intuire Anafiotica deriva appunto dal nome di quest'isola).
Nel 1840 quando ferveva un'era di rinnovamento edilizio dopo la liberazione dalla dominazione ottomana, il re Ottone I fece giungere da quest'isola i muratori greci considerati i più esperti per la costruzione del suo palazzo e dei nuovi edifici urbani progettati.
Anafiotica |
Anafiotica |
Anafiotica |
Infatti vigeva la legge che "se costruisci quattro muri coperti da un tetto in solo 24 ore la terra è tua".
Sorse così questo villaggio di 3km², ridottosi negli ultimi anni a causa della necessità di scavi archeologici che hanno distrutto parte di queste abitazioni.
Anafiotica |
Anafiotica |
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CONCLUSIONI
Qualsiasi turista che anche per poche ore vuole visitare Atene, si trova a passeggiare lungo le vie di questo caratteristico e antico quartiere della capitale ellenica.
Plaka viene descritta quasi sempre con le sue caratteristiche "estive": fiori, artisti da strada, tavoli all'aperto e molta folla.
Noi, avendola visitata alla fine dell'anno, e sfortunatamente in giornate ventose e molto fredde, l'abbiamo guardata con occhi diversi, con la voglia di chiuderci al più presto in qualche caldo locale, per non essere anche noi come le foglie, spazzati dal vento.
I negozi di souvenir e di prodotti tipici poi, apparivano un po' tristi, vuoti per mancanza di turisti stacanovisti dello shopping troppo infreddoliti, e forse per la crisi che coinvolge tutti.
Insomma, bisognerebbe visitare Atene durante la stagione estiva per vedere questo quartiere un po' più carico d'energia.
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