Se si pensa all'antica Atene è facile immaginarsela ricca di monumenti, templi e altari dedicati ai suoi tanti dei dell'Olimpo, declinati con i loro vari appellativi.
Ma Atene, avendo avuto varie dominazioni, nel trascorrere dei secoli ha visto anche la costruzioni di chiese cristiane, chiese bizantine e moschee.
Passeggiando per le vie del centro della città s'incontrano luoghi di culto delle varie religioni, che a volte compaiono all'improvviso in mezzo ad una via, o nascoste tra i palazzi neoclassici, o al di sotto del piano stradale dal quale sembrano cercare di non farsi inghiottire.
Inoltre ci sono chiese e moschee che si trovano inglobate nei siti archeologici, essendo state costruite, come spesso accade, su altri luoghi di culto di differenti religioni, quasi per schiacciarne materialmente la presenza, o per un riutilizzo economico di edifici dimenticati.
Visitando le pendici occidentali dell'Acropoli rivolte verso l'Agorà Antica, s'incontra uno dei luoghi storici e mitici più antichi di Atene: l'Areopago.
Areopago |
Qui trovò la sua sede il Bouleutérion, il tribunale supremo, dove si svolgevano i grandi processi di sangue.
antiche scale per l'ascesa all'Areopago |
sommità dell'Areopago con vista sull'Acropoli |
Inoltre la leggenda racconta che Ares, accusato da Poseidone di aver ucciso suo figlio Alirrotio, proprio su questa collina fu giudicato da dodici giurati.
vista sulla città dall'Areopago |
Tra di essi vi fu però chi si convertì al Cristianesimo: Dionigi l'Areopagita, divenuto il primo vescovo di Atene e patrono della città.
Predica di San Paolo ad Atene - Raffaello (Victoria and Albert Museum - Londra) |
Proprio alle pendici dell'Areopago si trovano i resti della chiesa di San Dionigi (XVI secolo), a forma basilicale, a tre navate, con nartece.
La chiesa era racchiusa nei lati settentrionale e occidentale dal Palazzo Arcivescovile.
resti della chiesa di San Dionigi |
Cattedrale di S.Dionigi l'Areopageta |
Fu aperta al culto nel 1865.
navata centrale della cattedrale di S.Dionigi l'Areopageta |
Gli affreschi sono del pittore italiano Guglielmo Bilancioni.
Le vetrate furono realizzate a Monaco nel XIX secolo.
vetrata della cattedrale di S.Dionigi l'Areopageta |
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Più numerose ad Atene sono le chiese bizantine, le cui costruzioni ebbero un periodo d'oro nei secoli XI e XII.
Le più semplici a forma basilicale furono costruite nel IX/X secolo, mentre quelle più complesse a pianta centrale nel XI/XII secolo.
Del XI secolo sono le chiese a pianta a croce greca (cioè con bracci della stessa misura), inscritta in un quadrato, presentata in quattro varianti:
- composito a quattro colonne
- semicomposito a quattro colonne
- semplice a quattro colonne
- a due colonne.
Le chiese solitamente terminavano con tre absidi: quella centrale ospitava l'altare, mentre le altre due erano ambienti per usi liturgici (protesi e diaconico).
Vi furono poi basiliche più complesse: tetraconiche e ottagonali, con grande cupola poggiante su otto pilastri.
L'incrocio dei bracci era sormontato da una cupola semisferica, a volte circondata da altre più piccole.
Ad Atene la cupola, detta appunto "ateniese", aveva la caratteristica di poggiare su un alto tamburo, con finestre a bifora su ogni lato dell'ottagono, e spigoli decorati con colonnine di marmo che sorreggevano mensole e archetti o gocciolatoi.
La muratura esterna era del tipo cloisonnée, cioè caratterizzata da conci di pietra alternati a sottili laterizi e fregi a caratteri pseudocufici (tipici dell'arte islamica).
Un ruolo importante aveva nella decorazione delle chiese bizantine il mosaico, insieme a quello delle icone, dipinti a soggetto religioso eseguiti su tavole di legno ricoperte da un sottile strato di gesso, inciso dal disegno e riempito di colori a tempera o a cera.
I soggetti erano raffigurati con un disegno piatto, e tendenzialmente astratto, per mantenere la spiritualità dei personaggi, ritratti con abiti sontuosi dai colori sgargianti, con sfondi oro.
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Nella Piazza Mitropoleos si trovano due chiese importanti di Atene: la Megali Mitropoli e la Mikri Mitropoli, la grande e la piccola cattedrale.
La Mikri Mitropoli è una piccola chiesa a croce greca (11,54 x 7,62 m), costruita nel XII secolo, sopra un tempio pagano dedicato forse ad Iside, al quale si sovrappose il culto della dea della fertilità e delle partorienti, Eilethyla.
facciata della Mikri Mitropoli |
un ingresso laterale della Mikri Mitropoli e la Megali Mitropoli sullo sfondo |
Riportò anche il culto delle icone che erano state proibite dall'imperatore Leo III (iconoslastia).
cupola della Mikri Mitropoli |
Le facciate della chiesa sono ricoperte, nella parte alta, da una novantina di rilievi antichi e bizantini, provenienti da altri edifici di epoche diverse.
Sono rappresentati motivi fito e zoomorfi, croci, intrecci, sfingi, l'albero della vita, dischi ed epigrafi.
croce |
motivo zoomorfo |
animali e sfingi |
intrecci e croci |
Nella scena dei Mesi sono raffigurati Ercole e sua moglie Ebe.
decorazioni della facciata |
decorazioni nella facciata |
architrave dell'ingresso |
fregio con raffigurati i Mesi |
Dal 1839 al 1842 è stata usata come Biblioteca Nazionale.
Rappresenta il miglior esempio di chiesa a cupola "ateniese" in Atene.
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Come già detto nella stessa piazza si trova la Megali Mitropoli, la grande cattedrale ortodossa di Atene, eretta nel 1842/62.
Furono il re Ottone I e la regina Amalia a porvi la prima pietra.
Megali Metropoli |
ingresso alla Megali Metropoli |
E' dedicata alla "Annunciazione della Madre di Dio" e custodisce le tombe del patriarca Gregorio V, ucciso dai Turchi durante la rivolta greca, e di Santa Filotea.
Per la costruzione si usò il marmo delle chiese bizantine abbandonate e chiese rase al suolo per motivi archeologici.
Hansen, Zezos, Boulanger e Kalkos furono gli architetti che parteciparono alla sua costruzione.
Megali Metropoli |
E' una basilica a tre navate sovrastata da una cupola.
Sia esternamente che internamente (come ahimè si vede nelle foto!) si stanno svolgendo lavori di restauro.
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A poca distanza, a metà della via Ermou, proprio al centro della via dello shopping, sorge la chiesa Kapnikarea, una delle principali chiese bizantine di Atene, oggi di proprietà dell'Università.
Chiesa di Kapnikarea |
Ebbe diversi nomi : il più antico, Kamouharea, le era stato dato per le botteghe che producevano indumenti di seta (kamouhades).
Deve il suo attuale nome al suo primo proprietario, un addetto alla riscossione delle tasse sul tabacco (kapnikos foros).
chiesa di Kapnikarea |
E' stata costruita in due fasi: la prima durante il XI secolo (chiesa a croce greca inscritta) e l'altra nel XIII secolo (cupola).
cupola della chiesa di Kapnikarea |
Gli affreschi furono dipinti da Fotis Kondoglou.
ingresso della chiesa di Kapnikarea |
mosaico dell'ingresso |
Chiesa di Kapnikarea |
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Continuando sulla via Ermou si arriva a Piazza Monastiraki, il cuore dell'antico quartiere turco, dove con il suo mercato delle pulci all'aperto, si respira ancora l'atmosfera orientale di un bazar.
Piazza Monastiraki con chiesa (a sinistra), moschea (centro) e stazione della metropolitana (a destra) |
L'antica moschea Tzisdaraki, o Dzami tou Pazarou (moschea del bazar), fu costruita nel 1759 dal governatore (voivodato) Mustafà Aga Tzisdarakis, con materiali di recupero.
Moschea del Bazar |
Per questo si dice che il tempio si lamentò ad alta voce per tutta una notte, tanto che gli Ateniesi non poterono dormire.
Inoltre gli Ateniesi anziani sono convinti che sia stata intrappolata in ogni pilastro della moschea una maledizione.
Posta sopra ad una scalinata, mantiene una bella cupola ma è stata privata del suo minareto durante la rivoluzione contro la dominazione turca del 1821 .
Moschea del Bazar |
Nel 1966 fu restaurata perché il re dell'Arabia Saudita in esilio ad Atene, potesse pregarvi.
E' oggi sede del Museo delle ceramiche d'arte popolare greca.
moschea /Museo delle ceramiche in Piazza Monastiraki |
Moschea Fethiye |
Per questo motivo questa moschea veniva chiamata anche "Moschea del mercato del grano".
Per i cinque mesi che i Veneziani occuparono Atene, la moschea divenne una chiesa cattolica.
Il minareto fu demolito dopo l'indipendenza greca.
La moschea quindi divenne prima una scuola per insegnanti e poi un panificio militare.
Oggi invece, oltre ad essere in restauro, è un deposito di reperti antichi.
All'esterno del Foro Romano, non distante dall'ex moschea, si trova la Porta del Medrese, la scuola di teologia fondata nel 1721 da Mehmet Fahri.
Porta del Medrese |
Porta del Medrese |
Finita la guerra anche i Greci fecero lo stesso uso dell'albero.
Nel 1919 l'albero fu colpito da un fulmine e venne abbattuto, cosi come fu demolito l'edificio "maledetto", di cui è rimasta in piedi solo la porta.
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Sulla Piazza di Monastiraki si trova anche la piccola chiesa della Pantanassa, detta anche della "Dormizione della Beata Vergine Maria" o chiesa del "Monastero Grande" perché appartenuta ad un grande monastero.
Chiesa della Pantanassa |
ingresso della chiesa della Pantanassa |
campanile della chiesa della Pantanassa |
La chiesa del X secolo, ma più volte rimaneggiata, è del tipo a basilica a 3 navate.
interno della chiesa della Pantanassa |
Sulla Via Eolou invece si trova la chiesa di Agia Irini, la Chiesa di Santa Irene.
chiesa di Agia Irini |
Fu in quel periodo che si costruì la nuova e odierna chiesa a basilica triabsidata e con cupola.
Nella parte alta della facciata ci sono finestre lobate, un frontone e due campanili.
Nella parte bassa presenta tre archi.
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Sempre sulla stessa via si trova la chiesa di Nostra Signora Chrysospiliotissa.
chiesa di Nostra Signora Chrysospiliotissa |
Fu costruita durante l'occupazione dei Turchi e venne distrutta nel 1826 durante il sacco dell'Acropoli di Kioutai Pasha.
Ricostruita nel 1832 fu ricostruita nuovamente, più grande, nel 1863.
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Accanto a questa chiesa se ne trova una molto più piccola: la chiesa di Panagia Paraskevi.
chiesa di Panagia Paraskevi |
Ha un'unica navata con volta a botte.
mosaico che sormontal'ingresso della chiesa di Panagia Paraskevi |
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Davanti all'ingresso dell'Agorà Antica, lungo Odos Adrianou, si trova la piccola chiesa di Agios Filippos sorta sui resti della Stoà di Poikile.
chiesa di Agios Filippos |
interno della chiesa di Agios Filippos |
affreschi della chiesa di Agios Filippos |
iconostasi della chiesa di Agios Filippos |
interno della chiesa di Agios Filippos |
ingresso della chiesa di Agios Filippos |
Sulla facciata la chiesa antica aveva una nicchia a forma di conchiglia con l'immagine di S.Filippo, che sembra abbia proprio in questo luogo parlato agli Ateniesi.
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Nel lato sud-orientale del sito dell'Agorà Antica fu eretta nel X secolo la chiesa dei Agii Apostoli Solaki, sopra i resti di un ninfeo romano del II secolo d.C.
chiesa dei Agii Apostoli Solaki |
chiesa dei Agii Apostoli Solaki |
chiesa dei Agii Apostoli Solaki |
In direzione del sito del Keramikos sulla via Ermou, vicino al Tempio di Efesto, si trova la chiesa dei Agii Assomati, dei "Santi Incorporei".
chiesa di Agi Assomati |
E' stata costruita con blocchi di pietra scolpita circondati da mattoni.
Sul muro occidentale presenta due piatti in ceramica con decorazioni che imitano l'antica scrittura araba in cui fu scritto il Corano nella città di Kufa (Iraq).
Ispirata all'architettura islamica è il portale a ferro di cavallo dell'ingresso del lato nord.
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Nel quartiere della Plaka, vicina al Monumento di Lisicrate, troviamo la chiesa di Agia Ekaterini (chiesa di Santa Caterina).
chiesa di Agia Ekaterini |
Quando fu costruita nell'XI secolo era dedicata a S.Teodoro.
Nel 1767 fu poi dedicata a Santa Caterina.
chiesa di Agia Ekaterini |
Originali sono la cupola e le absidi.
cupola della chiesa di Agia Ekaterini |
Nella piazza della chiesa si trovano anche i resti di un edificio di epoca romana, forse un impianto termale.
resti di un edificio di epoca romana |
Nell'area della Plaka chiamata Anafiotica, a nord-est dell'Acropoli, si trova la chiesa di Agios Nicholas Rangavas.
chiesa di Agios Nicholas Rangavas |
chiesa di Agios Nicholas Rangavas |
Cadde in rovina nel 1821 durante la rivoluzione contro i Turchi.
Fu poi ricostruita con i materiali originali.
La sua campana fu la prima a suonare dopo la liberazione dell'occupazione tedesca nel 1944.
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Vicino a questa chiesa, alle pendici settentrionali dell'Acropoli, si trova la chiesa della Metamorfosi tou Sotiros o della "Trasfigurazione del Salvatore".
chiesa della Metamorfosi tou Sotiros |
I muri esterni sono in stile cloisonné (blocchi di pietra circondata da mattoni).
chiesa della Metamorfosi tou Sotiros |
chiesa della Metamorfosi tou Sotiros |
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Spostandosi verso la zona di Piazza Syntagma, s'incontra la chiesa di Lycodemos Sotira, chiamata anche Chiesa Russa, la chiesa bizantina più grande e una delle più antiche di Atene.
Chiesa di Lycodemos Sotira |
Venne inizialmente dedicata alla "Trasfigurazione del Salvatore".
Chiesa di Lycodemos Sotira |
Per costruire le mura della città, nel 1780 venne distrutto il monastero.
Chiesa di Lycodemos Sotira |
I muri esterni alternano l'uso della pietra ai mattoni, di elementi decorativi che imitano la scrittura araba antica del Corano a piatti di ceramica, creando una decorazione.
portale della "Chiesa Russa" |
campanile della"Chiesa Russa" |
campanile della "chiesa russa" |
Nel 1847 venne acquistata dal Governo russo e lo zar Alessandro II ricostruì la chiesa tra il 1850 e il 1860 e la dotò del campanile.
Questa chiesa perciò è divenuta la chiesa ortodossa russa della città.
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Anche vicino al Tempio dell'Olympieion si trova una chiesa.
E' la chiesa di Agia Fotini dedicata alla prostituta samaritana che diede una tazza di acqua a Cristo.
chiesa di Agia Fotini |
Qui sorgeva il Tempio di Ecate e qui venne poi costruita una chiesa nei primi anni del Cristianesimo, sulla quale poi sorse l'attuale chiesa a basilica semplice.
Vicino alla chiesa si possono ancora vedere i resti di un sito religioso antico dedicato a Pan, una roccia con una caverna naturale sulla quale si è trovato un rilievo del dio con in una mano un flauto di Pan e nell'altra un bastone per cacciare le lepri.
sito nella roccia dedicato a Pan |
Un tempo si trovava su di un'isoletta oggi scomparsa.
resti della Basilica di Ilissos |
CONCLUSIONI
Questa carrellata dei luoghi di culto che durante la nostra visita ad Atene abbiamo incontrato nel nostro girovagare da un sito all'altro, rappresenta solo una parte del grande numero di chiese che fanno parte dell'architettura della città.
Non abbiamo avuto la fortuna di trovarle tutte aperte al nostro passaggio, e non ho trovato neanche fonti dove apprenderne gli orari.
In alcune poi era vietato fare foto, ed è per questo che la maggior parte delle chiese la trovate ritratta solo esternamente.
Nonostante che gli interni siano poco illuminati, il chiarore delle tante candele accese dai fedeli, crea un'atmosfera piacevolmente mistica, avvolta da religioso silenzio.
Le icone poi, con i loro vivi colori e l'oro che le circonda, creano aloni di luce.
E' davvero difficile non rimanere incantati dalle iconostasi di queste chiese!
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