giovedì 13 giugno 2019

Ravenna: la Basilica di S.Giovanni Evangelista


La chiesa più antica della città di Ravenna è la Basilica di S.Giovanni Evangelista.

La basilica sorge nell'area orientale della città, a nord del Palazzo di Teodorico.

La chiesa fu costruita a partire dal 424 per volere di Galla Placidia, come ex voto fatto a S.Giovanni Evangelista durante una furiosa tempesta in mare, scoppiata nel viaggio che lei e la sua famiglia stavano compiendo da Costantinopoli a Ravenna,  per l'insediamento del figlio Valentiniano III sul trono dell'Impero d'Occidente, dopo la morte del fratellastro Onorio.
S.Giovanni Evangelista era infatti venerato a Costantinopoli e in Oriente come protettore dei naviganti in pericolo.
Nei mosaici perduti che decoravano l'abside era rappresentato l'episodio del mancato naufragio.

La basilica è preceduta da un recinto a muro con giardino, ricostruito nel 1959, che sostituisce il quadriportico di epoca medievale che venne costruito nel 1316 grazie al lascito testamentario di Lamberto da Polenta (che permise anche di realizzare il portale gotico e la cappella trecentesca della basilica).

recinto murario della basilica con portale gotico
giardino all'interno del recinto murario che precede la basilica
Chiude questo spazio un portale in stile gotico del XIV secolo, decorato con statue e bassorilievi.
Il portale, affiancato da pinnacoli, presenta una profonda strombatura ogivale.

portale gotico della Basilica di S.Giovanni Evangelista
portale gotico della Basilica di S.Giovanni Evangelista
Ai lati della strombatura è raffigurata un'Annunciazione.
Nella lunetta è rappresentata l'Apparizione di S.Giovanni Evangelista a Galla Placidia.

particolare del portale gotico: lunetta con l'Apparizione di S.Giovanni Evangelista a Galla Placidia / in alto ai lati della strombatura un'Annunciazione
Narra infatti la leggenda che S.Giovanni apparve a Galla Placidia il giorno prima della consacrazione della chiesa, lasciandole un suo sandalo come reliquia da venerare nella chiesa, e nella lunetta l'imperatrice è raffigurata mentre abbraccia i piedi del Santo.
Nel timpano del portale è raffigurato S.Giovanni Evangelista e un imperatore; sulla sinistra della rappresentazione centrale è raffigurato S.Barbaziano con sacerdoti, mentre sulla destra vi sono scolpiti Galla Placidia con soldati.
Al vertice del timpano è raffigurato il Redentore.

particolare del portale gotico: timpano con Redentore (in alto), S.Giovanni Evangelista e un imperatore (al centro), Galla Placidia con soldati (a destra) e S.Barbaziano con sacerdoti (a sinistra)
La facciata della basilica è molto semplice, con un alto protiro ad arco medievale con pilastrini in mattoni.
Sotto il protiro si trovano il portale d'ingresso e una monofora.

facciata della basilica con protiro
Sulla destra della facciata si erge il campanile, eretto nel IX/X secolo.
Il campanile a pianta quadrata è alto 42m.
L'ultimo ordine di bifore e la cuspide furono aggiunti nel XIV secolo.

campanile della Basilica di S.Giovanni Evangelista
Sempre sulla destra della facciata si trova il chiostro costruito nel XVI secolo.

chiostro della Basilica di S.Giovanni Evangelista
portico del chiostro
Corre su tre lati del chiostro un portico con 15 colonne con capitelli a lira, in pietra d'Istria, rosso di Verona e marmo bianco, sulle quali poggiano archi con cornici in pietra.

Al centro del chiostro si trova una vera di pozzo con colonne e architrave risalente al 1570, scolpita da Alessandro Corsi.

pozzo (Alessandro Corsi - 1570)
I fianchi della basilica sono decorati con lesene e archi ciechi.

fianco sinistro della basilica
Esternamente l'abside è endecagonale (internamente invece è semicircolare) e presenta 7 monofore intervallate da colonnine marmoree.

abside della Basilica di S.Giovanni Evangelista
L'interno della basilica (42 X 22m), allungato tra l'VIII e il X secolo di tre campate inglobando il nartece, è diviso in tre navate da 24 colonne (12 per lato) in marmo proconnesio, con capitelli corinzi di reimpiego e pulvini decorati alcuni con croci, i più antichi di Ravenna.

navata centrale
navata centrale (verso la controfacciata)
colonne con capitelli corinzi e pulvini decorati
colonne con capitelli corinzi e pulvini con croci
Un ampio arco trionfale poggiante su colonne introduce l'abside.

abside della Basilica di S.Giovanni Evangelista
L'abside, che risulta priva dei suoi mosaici originali, è abbellita da una cortina di finestre.
I mosaici e gli affreschi del XII/XIV secolo della basilica furono infatti distrutti dai bombardamenti aerei inglesi che nel 1944 volevano colpire la vicina stazione ferroviaria.

L'altare maggiore è a cassa, composto da elementi di diverse epoche.
La cattedra fu voluta dall'arcivescovo Filippo Fontana nel 1267.
 
altare maggiore e cattedra trecentesca
Ai lati dell'abside si trovano i due locali adibiti alla conservazione degli oggetti liturgici: il Diaconicon (al termine della navata sinistra) e la Prothesis (al termine della navata destra).

ingresso del Diaconicon
Diaconicon
La Prothesis ha un altare a cippo del V/VI secolo e un affresco di Madonna col Bambino (XV secolo).

Prothesis
Madonna col Bambino
sarcofago con teste leonine posto all'interno della Prothesis

Nel 1334 la basilica venne dotata di un soffitto ligneo a capriate dipinto, oggi perduto.
La basilica nel 1747 subì un rifacimento in gusto barocco, dalle cui sovrastrutture fu liberata nel 1921 da restauri.

Nella navata sinistra si trova una cappella gotica costruita nel XIV secolo a pianta quadrata e con volta a crociera.

Cappella gotica
Nella cappella sono visibili frammenti di affreschi, forse della scuola giottesca di Pietro da Rimini, che raffigurano Santi, Dottori della Chiesa (S.Girolamo, Sant'Ambrogio, Sant'Agostino e S.Gregorio), e gli Evangelisti con i loro simboli.

affreschi della volta della Cappella gotica (scuola giottesca di Pietro da Rimini - XIV sec.)
particolare della volta della Cappella gotica: S.Marco Evangelista con il suo simbolo (il leone), Dottore della Chiesa (scuola giottesca di Pietro da Rimini - XIV sec.)
Santi (scuola giottesca di Pietro da Rimini - XIV sec.)
particolare della volta della Cappella gotica: S.Giovanni Evangelista (scuola giottesca di Pietro da Rimini - XIV sec.)
Sull'altare della cappella vi è un affresco in cui la Maddalena tende le braccia verso la Croce.

Maddalena tende le braccia verso la Croce (scuola giottesca di Pietro da Rimini - XIV sec.)
Tra i muri della base del campanile posti all'interno della chiesa (navata laterale destra), è stato ricavato il battistero.

battistero
battistero
Qui si può anche vedere il livello pavimentale dell'antica chiesa, che per il fenomeno della subsidenza risulta allagato d'acqua.

livello dell'antica basilica inondato d'acqua

In controfacciata si trova il grande dipinto di Carlo Bononi intitolato Il Convito di Assuero (1620).
Nel Seicento questa grande tela (la base misura 7m) era una cosa da non perdere nella visita alla città.
Il Convito di Assuero (Carlo Bononi - 1620)
Questo dipinto ispirato alla narrazione biblica del Libro di Ester era stato commissionato per il refettorio del convento, ma venne portato nel Duomo, dove durante i bombardamenti del 1944 fu gravemente danneggiato.
Una volta restaurato venne riportato qui.

Per il fenomeno del subsidenza, che ha colpito molti monumenti di Ravenna, fu innalzato più di una volta il livello del pavimento della basilica.

Nel 1763 uno scavo nella navata centrale ha portato alla luce un pavimento posto a 1,75metri al di sotto dell'allora e dell'attuale livello di pavimentazione, realizzato dall'abate Guglielmo nel 1213, come riporta un'iscrizione:
"Abbas Guillelmus hoc op(us) anno millesimo duecentesimo tertio decimo".
I riquadri con cornice esposti lungo le pareti delle navate laterali (furono recuperati 61 frammenti musivi), anche se fanno parte di un unitario programma iconografico, trattano diversi temi: l'amor cortese, episodi della IV Crociata indetta da papa Innocenzo III (con la presa di Zara e di Costantinopoli), animali reali e fantastici (un unicorno, una sirena), e rappresentazioni dei Mesi.

navata laterale sinistra con riquadri di mosaici  pavimentali
riquadri musivi a disegni geometrici
da sinistra: lacerto geometrico / lacerto decorativo a linee spezzate / albero / lacerto a decorazione geometrica
da sinistra: tre lacerti a decorazione geometrica / Albero dalle radici aeree
da sinistra: Albero dalle radici aeree / Eva / Scena di amor cortese
Episodi della IV Crociata (da sinistra): Scena di amor cortese / Innocenzo III e Alessio Angelo / Presa di Zara
 Episodi della IV Crociata (da sinistra): Presa di Zara / Soldati crociati all'attacco / Assalto dalle navi alle mura di Costantinopoli / Resa di Costantinopoli
 Episodi della IV Crociata (da sinistra): Resa di Costantinopoli / Soldato / Soldato
 Episodi della IV Crociata (da sinistra): nave / nave con marinaio che suona il corno / nave
da sinistra: Unicorno / Corteo funebre di animali con oca con turibolo / Funerale della volpe che si finge morta
da sinistra: Oca / Cervo
da sinistra: Cane o lupo / Mucca / Pantera
 Sirena a due code
Lamia
Pesci
da sinistra: figura nell'atto di tuffarsi o di cadere / guerriero contro una belva
Mese di Ottobre (rinvenuto nel dopoguerra nella navata meridionale)
riquadri musivi a disegni geometrici
riquadri musivi a disegni geometrici
Animali fantastici
da sinistra: Pantera / Grifone
L'abate Guglielmo con questo pavimento musivo voleva esaltare l'esito della IV Crociata e la creazione dell'impero latino di Costantinopoli, e l'elezione a Patriarca di Tommaso Morosini (già abate della Chiesa di S.Maria in Porto dipendente dall'Abbazia benedettina di S.Giovanni Evangelista).


Orari: martedì/domenica  10.00/13.00   15.00/18.00

CONCLUSIONI
Forse nel panorama dei siti da visitare a Ravenna la Basilica di S.Giovanni Evangelista colpisce un po' meno, non avendo quei mosaici dai colori e riflessi che "ipnotizzano" gli occhi.
Ma i frammenti della sua antica pavimentazione musiva, con il tema degli episodi che riguardano un avvenimento specifico, la IV Crociata, sono sicuramente di grande interesse. 

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