lunedì 28 febbraio 2022

Madrid: indirizzi gastronomici

 


La scelta gastronomica di ogni grande capitale soddisfa di solito i palati e le tasche di ogni turista, e Madrid è tra le capitali europee che offre l'opportunità a tutti di conoscere la tradizione culinaria del suo Paese.

Queste sono state le nostre tappe gastronomiche nella capitale spagnola.

Sempre più spesso ci è capitato di visitare alcuni antichi mercati al coperto trasformati in templi della gastronomia ... ottima soluzione per accontentare l'appetito di un viaggiatore in ogni momento della giornata. 

E' questo il caso del MERCADO SAN MIGUEL, uno dei più antichi mercati di Madrid e anche il primo mercato gastronomico della città, dedicato alla cucina spagnola e non solo.

                                             Plaza de San Miguel 

                                             domenica/giovedì                 10.00/24.00

                                             venerdì - sabato - prefestivi  10.00/1.00

                                             https://mercadodesanmiguel.es/

Mercado San Miguel

GIUDIZIO                                                                                                                                   Il Mercado San Miguel si trova nella Madrid de los Austrias, a pochi metri dalla Plaza Mayor.

Il mercato e la piazza sulla quale sorge prendono il nome da un'antica chiesa medievale, l'Iglesia de San Miguel de los Octoes, demolita perché fatiscente nel 1809 da Giuseppe I Bonaparte. Lo spazio venutosi a creare venne trasformato in piazza pubblica con mercato all'aperto.

decorazioni della struttura in ferro del Mercado San Miguel

Il tetto del mercato, in legno e metallo, sorretto da colonne dai capitelli riccamente decorati,  venne progettato dall'architetto Alfonso Dubé y Diez che s'ispirò a Les Halles di Parigi. Il mercato venne costruito a partire dal 1913 e fu inaugurato nel maggio del 1916.

Mercado San Miguel

il tetto in ferro e legno del Mercado San Miguel

Oggi il mercato, ristrutturato nel 2009, è chiuso da ampie vetrate, ma ha mantenuto la sua struttura originale.

Il Mercado San Miguel, considerato monumento d'interesse culturale, rappresenta un pregevole esempio di architettura in ferro, uno dei pochi della città (gli altri due mercati costruiti in ferro nei primi anni del Novecento passarono poi al cemento e al mattone).

Questo elegante edificio ospita 33 stand gastronomici divisi in aree tematiche: cucina tradizionale spagnola, cucina internazionale, vino, dolci.





E' un susseguirsi di di macellerie, salumerie, caffetterie, pasticcerie, cioccolaterie, birrerie...ci sono anche un banco di fiori e una libreria specializzata in libri di cucina.

Qui potrete assaggiare tapas realizzate con i migliori ingredienti, raffinati take away, coni da passeggio colmi di affettati iberici, piatti stellati a base di baccalà o di riso, tortillas, vermut e vini spagnoli di alta qualità, formaggi provenienti dalle Asturie e dai Paesi Baschi, acciughe sott'olio, frutti di mare della Galizia, polpo, ostriche, granchio, salmone e caviale, gelati artigianali, pani e pasticceria tradizionale.

Vermut e sottaceti: La Hora del Vermut

salumi iberici: Carrasco Guijuelo - Mas Gourmets

coni da asporto: Carrasco Guijuelo - Mas Gourmets

formaggi: Quesoba

fritti di mare: El Señor Martín 

pescheria: El Señor Martín 

tapas con specialità ittiche e take away: La Casa del Bacalao

tapas a base di granchio: Crab.Crab.Crab

salmone affumicato: Ahumados Domingues

ostriche: Daniel Sorlut

pesce e frutti di mare: Morris

dolci: Madreamiga

Non mancano stand con specialità italiane come la piazza o la piadina (da Tonda), o tapas a base di mozzarella (al Moz Heart - Mozzarella Bar).

pizzeria/piadineria: Tonda

tapas a base di mozzarella: Moz Heart

tapas a base di mozzarella: Moz Heart

Potrete degustare tutte queste delizie gastronomiche in un ambiente allegro, informale e allo stesso tempo sofisticato. Purtroppo per noi abbiamo potuto solo mangiare con gli occhi tutto questo essendo capitati in questa zona in un'ora in cui era veramente troppo affollato.

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Uno dei piatti più conosciuti ed apprezzati della cucina madrilena è il cosiddetto Cocido madrileño, un piatto antico le cui origini si fanno risalire alla cucina degli ebrei sefarditi, al quale sono stati aggiunti dai marrani (ebrei convertiti al cristianesimo), alcuni ingredienti come il maiale e il sangue.

Il Cocido viene servito solitamente in due o tre tempi: la prima portata è chiamata "sopa" (ovvero la zuppa), il brodo in cui viene cotta pasta sottile tipo filini o capelli d'angelo. 

Simile al bollito, il cocido è composto principalmente da uno stufato di carni diverse (stinco di manzo, gallina o pollo, pancetta, midollo di osso di manzo...), da insaccati (il piccante chorizo, il prosciutto crudo, una salsiccia di sangue di maiale chiamata morcilla), e da una grossa polpetta di carne, fritta e poi aggiunta al bollito, chiamata "bola".

Le carni vengono accompagnate da ceci (che in ogni ricetta non possono mancare) e da diverse verdure (patate, verza, carote, rape...), servite insieme o da alcuni prima delle carni.

Noi abbiamo scelto, come locale dove andare ad assaggiarlo, uno dei ristoranti storici della città: 


LHARDY                                             Carrera San Jeronimo 8

                                                              915222207

                                                              https://lhardy.com/


GIUDIZIO                                                                                                                                     Il ristorante Lhardy, uno dei ristoranti più famosi di Madrid, fa parte della lista dei 12 locali storici di Madrid con più di cento anni d'attività. Aprì i suoi battenti nel 1839 grazie allo chef e ristoratore Emilio Huguenin che, dopo aver avuto un ristorante a Bordeaux, decise di aprirne uno a Madrid in una delle vie più alla moda della città a quell'epoca, vicino a Puerta del Sol.

ritratto di Emilio Huguenin appeso alle pareti della sala del ristorante da lui fondato

Il nome del ristorante, acquisito poi anche dal proprietario, derivererebbe dall'Hardy Café (divenuto poi Maison Dorée), posto in Boulevard des Italiens a Parigi

La facciata dell'edificio che ospita al pian terreno il negozio di gastronomia e al primo piano il ristorante, venne realizzata durante il Secondo Impero (1880) da Rafael Guerrero in legno di mogano cubano (all'epoca Cuba era sotto il dominio spagnolo).

facciata dell'edificio che ospita il negozio di gastronomia e il Ristorante Lhardy

La decorazione interna del negozio è composta da due banconi uno di fronte all'altro, e di una consolle con specchio sul fondo del locale. 

vetrina del negozio gastronomico

negozio gastronomico

negozio gastronomico

Sulla consolle sono posti un samovar russo per il consommé self-service da sorseggiare mentre si veniva serviti al bancone e una bottiglierie dalla quale prendere un bicchiere di Tokay. Su uno dei banconi è posta una vetrinetta per piccoli snacks.

samovar per il consommé

Questo è stato il primo locale di Madrid a servire le donne single: prima erano i camerieri che uscivano dal negozio e servivano le signore che rimanevano in carrozza. E' stato inoltre un pioniere delle consegne a domicilio.

Lhardy, il primo ristorante di lusso in città, è stato anche il primo ristorante in Spagna con tavoli separati, prezzi fissi per i piatti e menù scritti. Ha anche introdotto l'alta cucina francese a Madrid e l'ha saputa fondere con la cucina tradizionale madrilena.

Le mura di questo storico edificio hanno ospitato aristocratici, monarchi (Isabella II, Alfonso XII, Alfonso XIII, Felipe VI), intellettuali, letterati ed artisti (tra i tanti anche Mata Hari, il torero Manolete, il poeta e drammaturgo Federico Garcia Lorca...). Qui si è anche tessuta la storia segreta della Spagna con riunioni di personaggi politici nelle sue sale private.

Dopo aver varcato una porta posta sulla destra del negozio, un'elegante scala conduce alla principale Sala Isabelino e alle cinque stanze private: la Sala Giapponese con lampade, ventilatori e specchi giapponesi, la Sala Bianca, la Sala Sarasate, la Sala Gayarre e la Sala Tamberlick.

scale per accedere alle sale del primo piano

Noi abbiamo cenato nella Sala Isabelino arredata con legni scuri, decorata con tende di velluto rosso e argenteria scintillante. In questa sala si respira tutt'oggi un'atmosfera retrò, un po' aristocratica e un po' intellettuale del Novecento.

Sala Isabelino

Sala Isabelino

Sala Isabelino

Sala Isabelino

Appeso alle pareti si trova il ritratto del fondatore Emilio Lhardy.

Noi abbiamo scelto il menù che comprendeva il sostanzioso cocido servito in due tempi. Prima ci è stato servito un bicchiere di consommé spillato dal samovar posto su un tavolo centrale della sala. 

samovar per il consommé

Consommé

Poi è stata la volta della zuppa con capelli d'angelo, seguita da un generoso piatto di costata iberica, prosciutto iberico, chorizo di Leon, sanguinaccio di riso e secreto iberico, salsiccia di maiale tartufata, pancetta, sanguinaccio di manzo, accompagnate da ceci e verdure, e il midollo di manzo servito a parte. 

zuppa con capelli d'angelo

Cocido 

midollo di manzo

Il tutto accompagnato da un buon vino spagnolo.


Per finire ci è stato servito il buonissimo soufflé Lhardy flamblé ripieno di gelato.

souflé Lhardy

souflé Lhardy flambé

souflé Lhardy

Naturalmente la carta del menù comprende altre ricette storiche. Il servizio è perfetto e il personale è pronto a dare risposta alle domande sulla provenienza dei vari ingredienti del piatto.

Abbiamo trascorso una piacevole serata immergendoci nell'eleganza di questo locale storico e assaporando un piatto ben fatto che fa parte della cultura culinaria della città.

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Altri due piatti tipici della cucina madrilena sono le Patatas Bravas e i Callos a la Madrileña.

Le Patatas Bravas sono una specialità che non manca mai nei menù delle taperia o ristoranti della città: sono patate a cubetti fritte e accompagnate da una salsa piccante. La ricetta di queste patate sembra essere stata creata negli anni '60 dello scorso secolo in un bar oggi scomparso. 

Callos a la Madrileña è invece un piatto a base di frattaglie, spezie, salsa di pomodoro, paprika e aglio. Le prime ricette di questo piatto tipico risalgono alla fine del XVI secolo.

Noi li abbiamo assaggiati da:

TABERNA DE LA ELISA                              Calle Santa Maria 42

                                                                           914216409

                                                                           https://eltriciclo.es/la-elisa/

Taberna da la Elisa

GIUDIZIO                                                                                                                             Questa tipica taverna madrilena dalla facciata rossa si trova nel Barrio de las Letras.

Il locale ha aperto i battenti nel 1907, e anche se recentemente ristrutturato, ha mantenuto l'atmosfera dell'epoca, un po' vintage: pareti, bancone, sedie, sgabelli, panche in legno, tavolini in marmo, piastrelle gialle e azzurre alle pareti. Oltre alla sala d'ingresso, c'è anche una sala al piano inferiore.

bancone 
piastrelle alle pareti

scala d'accesso alla sala del piano inferiore
la sala d'ingresso

La cucina è d'impronta castigliana, in porzioni o mezze porzioni. E naturalmente si possono provare le Patatas Bravas e la Trippa alla madrilena.

Patatas Bravas
Trippa alla madrilena

Il servizio è alla buona e un po' lento.

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Per una serata un po' diversa dal solito vi consiglio

BODEGA DE LOS SEGRETOS                         Calle San Blas 4

                                                                                 914 290396

                                                                                 https://www.bodegadelossecretos.com/en

Bodega de los Secretos

GIUDIZIO                                                                                                                                    Uno dei motivi che ci hanno spinto a prenotare una cena in questo ristorante, oltre alle buone recensioni, è stata la location in cui è ospitata questa attività ristorativa.

un passaggio tra le gallerie della cantina

La Bodega de los Secretos si trova infatti nel sottosuolo del Barrio de las Lettras, vicino al Paseo del Prado, ed occupa parte delle cantine più antiche del centro città.

Questo spazio labirintico è costituito da quattro gallerie affiancate da grandi nicchie, con e volte ribassate di mattoni, decorate da pennacchi: sono cantine del XVII secolo realizzate per l'invecchiamenti del vino in quell'area che all'epoca si trovava al confine della città. 

particolari della volta e di un'alcova per il vino delle cantine

una volta ribassata della galleria

alcove e volta con particolare architettonico

Forse queste cantine, ampliate dai monaci della congregazione di San Filippo Neri, grazie a tre passaggi segreti, che sono venuti alla luce durante gli scavi di messa in sicurezza e restauro dell'area, sono anche servite come via attraverso la quale poter introdurre in città prodotti che avrebbero dovuto pagare una tassa. Le gallerie delle cantine vennero usate anche come rifugio durante la guerra in epoca napoleonica e durante la guerra civile spagnola come rifugio antiaereo. Come hanno potuto mettere in luce gli scavi furono anche adibite a carceri.

Giunti all'ingresso del ristorante si scende tramite una scala sotto gli edifici che sovrastano questa location originale, calandosi anche in uno spazio temporale lontano.

ingresso della Bodega de los Secretos

inizia la discesa nei sotterranei

scendendo si passa davanti alle cucine

...si giunge a livello delle cantine

I tavoli del ristoranti sono posti nelle alcove che fiancheggiano le gallerie, ed ogni tavolo gode quindi di una privacy difficile da trovare nei ristoranti.

una galleria

la volta ribassata di una galleria

Ogni tavolo è diverso come stile, con o senza tovaglia, con diverse lampade, sedute e specchi.

un tavolo

un tavolo

un tavolo

un tavolo

In questo ristorante si possono degustare piatti gustosi di una cucina definita "moderna e mediterranea".

pane e mise en bouche

polpo grigliato con purè di patate tartufate 

Asparagi in tempura con salsa giapponese

Baccalà confit gratinato con pere 

Totaki di tonno al lime con verdure al wok e anacardi

Coulant al cioccolato con gelato al mango

Tarte tatin

il vino da noi scelto
Avevamo prenotato con anticipo e pensavamo che ci avrebbero assegnato un buon tavolo, ma al momento di accomodarci, le nostre aspettative sembravano essere deluse: il nostro tavolo era posto vicino a degli ambienti di servizio, eludendo quell'atmosfera accogliente che le alcove potevano garantire...davanti alla nostra richiesta di spostarci, hanno però  provveduto senza dover da parte nostra insistere più del dovuto. Il servizio poi si è dimostrato attento.

Un buon indirizzo, e nel complesso una bella esperienza.

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Per assaggiare una cucina di un'altra regione spagnola vi propongo

MONTES DE GALICIA                          Calle Azcona 46

                                                                     913 552786

                                                                     https://losmontesdegalicia.es/

Montes de Galicia

GIUDIZIO                                                                                                                         Questo è un ristorante di cucina galiziana (la Galizia è una regione posta a Nord-Ovest della Spagna), situato presso la Arena Las Ventas (la più importante Plaza de Toros della Spagna), nel Barrio de Salamanca, un quartiere lussuoso di Madrid, un po' fuori dal centro.

una sala del ristorante

L'arredamento di questo locale è moderno, elegante ma non sofisticato: ferro, acciaio, legno e vetro sono i materiali che lo costituiscono, insieme alla decorazione con  piastrelle blu ispirate alla ceramica di Sargadelos. E' una location accogliente ingentilita da vegetazione pensile. La cucina è a vista.

particolari dell'arredamento del locale

cucina a vista del ristorante

La cucina offre piatti tradizionali e allo stesso tempo creativi, ben presentati. A fine serata ci è stata regalata una bottiglia di vino Albariño di loro produzione.

Polpo a Feira 

Zucchine ripiene di granchio gratinato

Calamari infusi con essenza di Albariño e salsa di cipolle


Tartare di tonno rosso con maionese e meringhe di pomodoro disidratato

il vino da noi scelto

Il servizio è gentile. Vi consiglio di prenotare visto che pur non avendo una posizione centrale, è conosciuto ed apprezzato, e per questo molto "gettonato". 

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Una delle piazze di Madrid più caratteristiche, dove prendere un aperitivo accompagnato da qualche stuzzichino sedendosi ad uno dei tavolini all'aperto dei numerosi locali che la costeggiano, è certamente Plaza Santa Ana, nel cuore del Barrio de las Letras.
Plaza Santa Ana

E' una piazza legata al mondo dello spettacolo: qui sorge infatti il Teatro Español, e sul lato opposto della piazza si trova l'Hotel Me Reina Victoria che ha ospitato personaggi illustri del mondo della musica, del cinema e della corrida. Sulla piazza si trovano anche la statua di Federico Garcia Lorca e la statua di Pedro Calderon de la Barca. 

Hotel Me Reina Victoria

Teatro Español

Statua di Federico Garcia Lorca

Statua di Pedro Calderon de la Barca

Uno dei locali più noti e antichi della piazza è la CERVECERIA ALEMANA, aperto nel 1904 come birreria. Ava Gardner e Luis Miguel Dominguin erano assidui frequentatori del locale, come tanti altri personaggi famosi dell'epoca.

Cerveceria Alemana

Noi invece ci siamo fermati da

PIROPO                                 Plaza Santa Ana 3

                                                 https://www.belbocollection.com/restaurants/piropo


Piropo

GIUDIZIO                                                                                                                            Piropo è un ristorante di cucina mediterranea. 

terrazza di Piropo

Sulla sua terrazza abbiamo sorseggiato un vermouth e un bicchiere di vino bianco accompagnandoli con un piatto di alici e uno di formaggio di capra.

Aperitivo: Matrimonio di alici / Formaggio stagionato di capra 

Un'ottima pausa dopo una lunga e faticosa giornata da turisti.

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Un altro locale nel quale abbiamo preso un aperitivo è si trova non lontano da Plaza Santa Ana

REVOLTOSA                               Calle de Prado 4

                                                       https://www.revoltosamadrid.com/

Revoltosa

GIUDIZIO                                                                                                                         Questo locale, posizionato a due passi dall'hotel in cui eravamo alloggiati, è sottotitolato "Taberna para Gattos", ovvero "Taverna dei gatti", e il suo simbolo è un gatto nero.

ingresso de la Revoltosa

Si chiamavano "gatti" coloro che nel XVII secolo amavano la vita notturna, passata tra una taverna e l'altra ed incontrare gente.

Negli anni '80 dello scorso secolo si trovava qui  il Salon de Prado, un Caffé Concerto, di cui si conserva ancora un piccolo palcoscenico. Oggi ci si reca in questo locale per sorseggiare un cocktail o per mangiare.

Il locale ha un arredamento in stile post industriale, con tavoli e pareti piastrellate. In una saletta più piccola vi sono appese alle pareti pentole in rame.

sala della Revoltosa

bancone della Revoltosa


saletta piccola della Revoltosa

bacone della Revoltosa

Anche se noi abbiamo solo sorseggiato un vermouth e una bibita, abbiamo potuto godere dell'accogliente atmosfera che qui si respira.

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E come "dulcis in fundo" non potevamo esimerci dal visitare tre tra le più famose e antiche pasticcerie di Madrid, per portare a casa come souvenir gastronomico alcuni dei prodotti dolci tipici madrileni. 

 

CHOCOLATERIA SAN GINES                Posadizio de San Ginés

                                                                       8.00/23.30

                                                                       https://chocolateriasangines.com/

Chocolateria San Ginés

GIUDIZIO                                                                                                                                    E' questa una cioccolateria storica di Madrid, una delle più antiche, posta tra Puerta del Sol e il Teatro Real. Prende nome dall'Iglesia de Ginés de Arlés (XVII secolo) alla quale è unita tramite un arco.

Iglesia de Ginés de Arlés 

Nel 1890 venne aperta come locanda e foresteria, ma già dal 1894 divenne uno stabilimento per la produzione di churros (buñolería- churreria).

I churros sono bastoncini di pastella fritti striati , lunghi una decina di centimetri, con la consistenza di un bignè. La pastella viene fatta cadere nell'olio caldo tramite una tasca da pasticcere e tramite un bastoncino si esercita nell'olio un movimento rotatorio che fa avvolgere a spirale la pastella. Una volta cotta si estrae dall'olio e tagliata a bastoncini. Forse la ricetta di questi dolci si deve ai pastori nomadi. I porras sono la versione più densa, più pastosa, più lunga e più spessa dei churros.
churros (prima di essere tagliati) prodotti dalla Chocolateria San Ginés
 
Durante la Seconda Repubblica la cioccolateria vene ribattezzata "La Escondida" ("La Nascosta"), perché posta in un corridoio pedonale un po' nascosto. La cioccolateria venne citata in opere moderniste e Ramon Maria del Valle-Inclan nella sua opera "Luces de Bohemia" nomina questo locale chiamandolo "Buñolería modernista".

ingresso della cioccolateria che ricorda il suo soprannome: "La Escondida"

Nel XX secolo, quando i Caffè di Puerta del Sol erano chiusi, la Chocolateria San Ginés era l'unico locale a rimanere aperto. Per questo negli anni '20 dello scorso secolo venne chiamata "Golfo di El Maxim".

Ancora oggi turisti e locali si recano in questo luogo storico per degustare "Churros y Chocolate": Churros e cioccolata calda sono un ottimo connubio. 

Churros y chocolate

Gli spagnoli hanno iniziato a prendere l'abitudine di sorseggiare la cioccolata calda molto densa dalla scoperta dell'America. Cioccolatieri itineranti la vendevano per strada.

In questo locale, aperto tutti i giorni dell'anno, si producono circa 4000 churros al giorno.

Il locale si articola su due pani. Vi sono tavolini in marmo bianco e un bancone ricoperto di piastrelle. Sulle pareti vi sono pannelli in legno di colore verde, specchi e foto di Vip che hanno visitato questo locale. 

ingresso del locale

sala d'ingresso

sala degustazione

bancone

Purtroppo questa cioccolateria non ha molti posti a sedere interni, e a causa della sua notorietà, che la fa apparire su tutte le guide turistiche, è sempre gremita di gente in fila che aspetta che il proprio numero sia chiamato per accomodarsi ad un tavolino.

ATTENZIONE: bisogna prima passare alla cassa a fare la propria ordinazione e pagare, e poi aspettare di essere chiamati.

Noi non avevamo troppo tempo a disposizione da passare nell'attesa di degustare sul posto la famosa cioccolata di questo locale, quindi abbiamo acquistato un sacchetto della polvere di cacao qui prodotta per prepararcela una volta tornati a casa...una vera delizia!

sacchetti di polvere di cacao per cioccolata calda

sacchetto da 500g di polvere di cacao per chocolate San Ginés

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PASTELLERIA  EL RIOJANO              Calle Mayor 10

                                                                     https://pasteleriaelriojano.com/

Pasteleria El Riojano

GIUDIZIO                                                                                                                                 La Pastelleria El Riojano è la terza pasticceria più antica di Madrid: venne aperta nel 1855 da Damaso de la Maza, chiamato "El Riojano" perché originario di La Rioja, pasticcere personale della regina Maria Cristina d'Austria.

Pasteleria El Riojano

Gli arredamenti dell'interno del locale sono rimasti più o meno quelli originali: mobili in mogano di Cuba, marmo di Carrara e ottone provenienti dal Palazzo Reale. Anche il registratore di cassa, la bilancia e il forno a legna sono dell'epoca.

interno della Pasteleria El Riojano

vetrina interna 

interno della Pasteleria El Riojano

In fondo alla pasticceria si trova una sala da tè.

Tra i suoi numerosi prodotti dolciari troverete Bartolillios (gnocchi alla crema), meringhe, torroni artigianali di ogni gusto, la Torta San Marco, i Pasticcini del Consiglio (così chiamati perché offerti al Consiglio), il natalizio Roscon, le Palmeritas (semplici, glassate o coperte di cioccolato), Magdalenas, Caracola, Pepitos, Ensaimada, le Ossa dei Santi...

specialità di El Riojano

specialità di El Riojano

Insomma, c'é solo l'imbarazzo della scelta!

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LA MALLORQUINA                           Puerta del Sol 8 / Calle Mayor 2

                                                                https://pastelerialamallorquina.es/

La Mallorquina

GIUDIZIO                                                                                                                                    Questa pasticceria aperta al pubblico nel 1894 ha come simbolo una ragazza di Maiorca che balla: Coll, Ripoll e Balaguer, i fondatori di questa attività provenivano infatti da Maiorca. Questo non è il locale originale: inizialmente infatti la pasticceria si trovava in Calle Jacometrezo 10. 

simbolo della Pasteleria La Mallorquina

interno de La Mallorquina

esposizione dei prodotti in vendita

I suoi camerieri erano vestiti con il frac e parlavano francese.

Il dolce per il quale la pasticceria divenne famosa fu l'Ensaimada accompagnata con cioccolata calda, degustato dai clienti nel retrobottega. Oggi al primo piano del locale si trova una sala degustazione.

Nelle sue vetrine si possono vedere le sue numerose specialità: Pepito de crema, Napolitana de crema, Magdalena, Merliton, Muji, Caracola...

vetrina de La Mallorquina

vetrina de La Mallorquina

Un vero paradiso per i golosi!


CONCLUSIONI                                                                                                                       Se siete curiosi delle cucine del mondo e se amate la buona cucina vi troverete molto bene a Madrid: scoprirete che la cultura madrilena si può trovare anche nei piatti tipici che vi vengono proposti nei numerosi ristoranti e taverne della città. Tre o quattro giorni passati a visitarla non sono bastati per poter assaggiare tutte le sue specialità culinarie. 


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