domenica 6 giugno 2021

Palazzo Vecchio a Firenze: lo Studiolo di Francesco I

Sin dalla sua costruzione, uno degli ambienti più intimi di Palazzo Vecchio è stato ed è tutt'oggi il cosiddetto Studiolo di Francesco I

Era un luogo privato al quale in origine si poteva accedere solo dalla camera a letto dell'Appartamento del duca posto al primo piano del palazzo. L'attuale accesso dal Salone dei Cinquecento fu aperto infatti solo nel XIX secolo. 

Originariamente vi erano nello Studiolo tre porte nascoste dagli armadi in legno: una conduceva alla camera da letto di Francesco I, una al cosiddetto Tesoretto, e una conduceva ad una scala a chiocciola che permetteva di uscire dal palazzo senza essere visti.

Questo piccolo ambiente a pianta rettangolare lungo 8m, voltato a botte e con decorazione dal gusto tardo manierista, fu realizzato su progetto di Giorgio Vasari con l'aiuto dell'iconografo Vincenzo Borghini tra il 1570 e il 1575, quando subentrò a Cosimo I, in qualità di  reggente, suo figlio Francesco I.

Lo Studiolo fu voluto dal duca per conservare, dentro 20 appositi armadietti ricavati nell'intercapedine del muro, gli oggetti più preziosi di piccole dimensioni della collezione medicea: gioie, medaglie, cristalli, pietre intagliate, vasi...un "guardaroba di cose rare et pretiose" da mostrare solamente a ospiti speciali.

E' noto che Francesco I de' Medici avesse un grande interesse per le scienze, per lo studio dei fenomeni occulti, per l'alchimia, per la fusione del vetro volta a ricercare la formula per realizzare la porcellana.

  La decorazione di questo ambiente ha come tema il rapporto tra Natura e Arte.

Le pareti e la volta dello Studiolo furono decorate con scene bibliche, mitologiche, allegoriche, storiche, di genere, da 31 artisti tra i quali figurano Giorgio Vasari, Alessandro Allori, Giovanni Stradano, Bartolomeo Ammannati, il Giambologna...

Ogni lato della stanza era dedicato ad uno dei Quattro Elementi Naturali: Aria, Acqua, Terra e Fuoco.

Gli oggetti che gli armadi conservavano erano suddivisi in categorie a seconda della ritenuta appartenenza ad uno di questi elementi: i cristalli all'Aria, i vetri e i metalli al Fuoco, le perle all'Acqua, le ossa e le pietre alla Terra.

Gli armadi si nascondevano dietro i dipinti racchiusi da cornici ovali del registro inferiore della decorazione delle pareti.

I dipinti raffiguravano le origini mitiche dei materiali ed erano "un segno et quasi inventario da ritrovar le cose".

Partendo dalla parete dell'attuale accesso allo Studiolo, la parete dedicata all'Elemento Terra, e procedendo in senso orario lungo le altre pareti, le opere dipinte in questo registro sono:

TERRA 

- Danae e la pioggia d'Oro (B.Traballesi), dietro la porta d'ingresso Deucallione e Pirra (A.del Minga) e Atalanta e Ippomene (S.Marsili).

Danae e la pioggia d'Oro (B.Traballesi)

Atalanta e Ippomene (S.Marsili)

ACQUA

- Alessandro dona Campaspe ad Apelle (F.Poppi), Nettuno e Anfitrite (C.Portelli), Lavinia all'ara (M.Cavalori), Ulisse, Mercurio e Circe (G.Stradano), Allegoria dei Sogni (G.B.Naldini), Il banchetto di Cleopatra (A.Allori), Giunone riceve il cinto di Venere (F.del Coscia).

Alessandro dona Campaspe ad Apelle (F.Poppi)

a sinistra: Nettuno e Anfitrite (C.Portelli) / a destra: Lavinia all'ara (M.Cavalori)

a sinistra: Ulisse, Mercurio e Circe (G.Stradano) / a destra: Allegoria dei Sogni (G.B.Naldini)

a sinistra : Il banchetto di Cleopatra (A.Allori) / a destra: Giunone riceve il cinto di Venere (F.del Coscia)

ARIA

- La scoperta del vetro (G.M.Butteri), Dedalo e Icaro (M.da San Friano).

a sinistra: La scoperta del vetro (G.M.Butteri) / a destra: Dedalo e Icaro (M.da San Friano)

FUOCO

- L'anello di Policrate (G.Fedini), Medea ringiovanisce Esone (G.Macchietti), Ercole e il drago delle Esperidi (L.della Sciorina), La scoperta della porpora (Santi di Tito), Il Saccheggio di Corinto (N.Betti), Apollo consegna Esculapio a Chirone (D.Butti), Alessandro offre stoffe macedoni alle donne di Dario (J.Coppi), La fucina di Vulcano (V.Casini).

a sinistra: L'anello di Policrate (G.Fedini) / a destra: Medea ringiovanisce Esone (G.Macchietti)

a sinistra: Ercole e il drago delle Esperidi (L.della Sciorina) / a destra: La scoperta della porpora (Santi di Tito)

a sinistra: Il saccheggio di Corinto (N.Betti) / a destra: Apollo consegna Esculapio a Chirone (D.Butti)

a sinistra: Alessandro offre stoffe macedoni alle donne di Dario (J.Coppi) / a destra: La fucina di Vulcano (V.Casini)

Nel registro superiore dello Studiolo i dipinti sono stati realizzati su lastre di lavagna e si alternano a statue di divinità in bronzo poste entro nicchie, due per parete in corrispondenza degli angoli della stanza.

I dipinti di questo registro raffigurano le botteghe, i laboratori e le officine. In alcuni di essi si trova ritratto lo stesso Francesco I.

Sempre partendo dalla parete d'ingresso e ripercorrendo l'ambiente in senso orario sono:

TERRA

- Plutone (D.Poggini), La Miniera (J.Zucchi), Opi (B.Ammannati).

da sinistra: Plutone (D.Poggini) / La Miniera (J.Zucchi) / Opi (B.Ammannati)

ACQUA

- Anftrite (S.Lorenzi), Perseo e Andromeda (G.Vasari), Passaggio del Mar Rosso (S.di Tito), La pesca della balena (G.B.Naldini), Le sorelle di Fetone (S.di Tito), Il Lanificio (M.Cavalori), La pesca delle perle (A.Allori), Venere (V.Danti).

a sinistra: Anfitrite (S.Lorenzi) / a destra: Perseo e Andromeda (G.Vasari)

a sinistra: Passaggio del Mar Rosso (S.di Tito) / a destra: La pesca della balena (G.B.Naldini)

a sinistra: Le sorelle di Fetone (S.di Tito) / a destra: Il Lanificio (M.Cavalori)

a sinistra: La pesca delle perle (A.Allori) / a destra: Venere (V.Danti)

ARIA

- Giunone (G.Bandini), La ricerca dei diamanti (M.da San Friano), Borea (E.Candido).

da sinistra: Giunone (G.Bandini) / La ricerca dei diamanti (M.da San Friano), Borea (E.Candido)

FUOCO

- Apollo (Giambologna), I Bagni Termali (G.Macchietti), Invenzione della polvere da sparo (J.Coppi), La Vetreria (G.M.Butteri), La Bottega dell'Orefice (A.Fei), La Bottega dell'Alchimista (G.Stradano), La Fonderia dei bronzi (F.Poppi), Vulcano (V.de' Rossi).

a sinistra: Apollo (Giambologna) / a destra: I Bagni Termali (G.Macchietti)

a sinistra: Invenzione della polvere da sparo (J.Coppi) / a destra: La Vetreria (G.M.Butteri)

a sinistra: La Bottega dell'Orefice (A.Fei) / La Bottega dell'Alchimista (G.Stradano)

a sinistra: La Fonderia dei bronzi (F.Poppi) / Vulcano (V.de' Rossi)

Nelle lunette delle due pareti corte dello Studiolo Alessandro Allori ha dipinto i ritratti dei genitori di Francesco I: Cosimo I de' Medici ed Eleonora di Toledo. Negli spicchi delle lunette che affiancano i ritratti Francesco Morandini detto il Poppi e Jacopo Zucchi hanno dipinto le Allegorie della Primavera e dell'Estate con i relativi segni zodiacali e le Allegorie dell'Autunno e dell'Inverno con i relativi segni zodiacali

Ritratto di Eleonora di Toledo (Alessandro Allori) /Allegoria della Primavera / Allegoria dell'Estate (il Poppi e Jacopo Zucchi)

Ritratto di Cosimo I de' Medici (Alessandro Allori) / Allegoria dell'Autunno / Allegoria dell'Inverno (il Poppi e Jacopo Zucchi)

Sulla volta il Poppi e Jacopo Zucchi hanno rappresentato un cosmogramma.

volta dello Studiolo di Francesco I

Al centro è stata dipinta la personificazione della Natura che tende una pietra preziosa a Prometeo (rappresentante l'Arte perché inventore delle gemme e degli anelli).

a sinistra: Allegoria del Fuoco / al centro: Prometeo riceve una pietra grezza dalla Natura / a destra: Allegoria dell'Acqua

Intorno al riquadro centrale sono raffigurate le Allegorie dei Quattro Elementi (Terra, Acqua, Aria ,Fuoco), le Allegorie dei Quattro Temperamenti dell'uomo (Malinconico, Flemmatico, Sanguigno, Collerico), mentre i Putti abbracciati rappresentano la combinazione degli elementi (freddo, umido, caldo, secco).

in basso a sinistra: Allegoria del temperamento Malinconico / in basso al centro: Donnola (impresa di Francesco I) / in basso a destra: Allegoria del temperamento Flemmatico / in alto al centro: Allegoria della Terra / in alto a destra e sinistra: Putti abbracciati

in basso a sinistra: Allegoria del temperamento Sanguigno / in basso al centro: Ariete (impresa di Cosimo I) / in basso a destra: Allegoria del temperamento Collerico / in alto al centro: Allegoria dell'Aria / in alto a destra e sinistra: Putti abbracciati

Le cornici che inquadrano i dipinti sono opera di Dionigi di Matteo Nigetti.

Quando per volere dello stesso Francesco I lo Studiolo venne smantellato, sei statue delle divinità in bronzo furono poste nella Tribuna nel corridoio orientale degli Uffizi, realizzata dal Buontalenti tra il 1584 e il 1587.

Tribuna (Gallerie degli Uffizi)

Quello che vediamo oggi in Palazzo Vecchio è una ricostruzione dello Studiolo realizzata nel 1910: i dipinti e le sculture sono originali, mentre il rivestimento in legno è novecentesco.

 

cultura.comune.fi.it/pagina/musei-civici-fiorentini/museo-di-palazzo-vecchio 

A causa dell'emergenza COVID-19 orari e modalità di visita potrebbero essere soggetti a variazioni. Per questo vi consiglio di visitare il sito ufficiale riportato qui sopra. 

Costo: Museo                                                                         12,50€

            Museo + Sala dei Duecento con gli arazzi medicei   15,50€

            Torre di Arnolfo                                                         12,50€

GRATIS        per gli under 18

RIDOTTO    tra i 18 e i 25 anni e studenti universitari

 

CONCLUSIONI                                                                                                                        Sebbene nessuno degli oggetti che originariamente erano conservati nello Studiolo si sia conservato sino ad oggi, entrando in questo ambiente si respira un'atmosfera intimistica, creata per godere in tutta riservatezza delle rarità della Natura e dell'Arte qui racchiuse gelosamente, ed osservarle al chiarore della sola luce artificiale. Era una sorta di museo privato, di rifugio segreto, uno scrigno prezioso per opere preziose che lo stesso Francesco I si dilettava a creare, un luogo di perfetta unione tra meditazione ed estetismo.






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