martedì 20 maggio 2025

Marrakech: Musée Jamaa el-Fna, museo del Patrimonio Immateriale

 Nella piazza Jamaa el-Fna, icona della Medina di Marrakech, si trova il primo museo dedicato al Patrimonio Culturale Immateriale dell'Umanità: il Musée Jemaa el-Fna

Il museo prende nome dalla piazza sulla quale si trova il palazzo che lo ospita.

Piazza Jamaa el-Fna

Piazza Jamaa el-Fna

Piazza Jamaa el-Fna

Piazza Jamaa el-Fna

Piazza Jamaa el-Fna

Piazza Jamaa el-Fna

Il nome della piazza è storicamente menzionato per la prima volta nel XVIII secolo in un documento ufficiale, ma la piazza e le sue attività sono esistite ben prima. 

Nell'XI e XII secolo era menzionata come Explanade du Palais in relazione con il Qasr Al Hayar, la prima residenza palatina

L'origine del nome della piazza risale all'epoca saadiana, quando El Mansour Dahbi aveva progettato la costruzione di una grande moschea che doveva portare il nome di "Jamaa al Hanaa" ("Moschea della Pace"). A causa di una pandemia di peste (in cui morì anche il sovrano), il progetto non poté essere portato a termine. La moschea venne allora chiamata "Jamaa el-Fna" ovvero "Moschea dell'Annientamento".

Marrakech era un crocevia per le carovane transaariane che attraversavano la "città ocra" in direzione dei porti atlantici e mediterranei. Era anche la città dei sette Santi Protettori, con numerosi mausolei e marabutti.

Sotto gli Almoravidi e gli Almohadi la piazza è stata il luogo di riunione dell'armata, poi è stata trasformata in giardini e luogo d'incontro di alti responsabili.

Sotto i Merinidi fu lasciata in uno stato di abbandono.

Sotto il regime di Moulay Abderrahmane, membro della dinastia alawide, la piazza venne urbanizzata e furono costruiti dei foundouq dove veniva venduto il grano. Il venerdì si trasformava in un mercato per la vendita di animali, mentre durante le feste era il luogo di svolgimento di fantasia (giochi equestri).

La piazza la mattina era consacrata al commercio e al pomeriggio agli artisti.

La piazza era un luogo di divertimento, un palcoscenico all'aria aperta, raggruppando un repertorio diversificato del patrimonio orale e immateriale, un mix di commedia, teatro, poesia, racconti, musica e danza. 

spettacoli in Jamaa el-Fna (da un dipinto di Jacques Majorelle)

spettacoli in Jamaa el-Fna (da un dipinto di Jacques Majorelle)

Musicisti, incantatori di serpenti, spettacoli con piccioni, scimmie o asini, commedianti, acrobati, scrivani, portatori d'acqua, dentisti, farmacisti, barbieri, astrologhi, maghi...erano i personaggi che animavano la piazza.

incantatori di serpenti

ammaestratore di scimmie

musicista

Ai piedi della Moschea della Koutoubia si trovavano gli artisti che narravano le gesta degli eroi dell'antichità araba e la vita esemplare del Profeta Maometto.

libri di storie e miti

libri di storie e miti

L'arte dell'Halqa, cerchio di spettatori intorno ad un artista, si trasmetteva di generazione in generazione principalmente oralmente, attraverso storie, indovinelli e favole con fini morali. Era diffusa anche a Meknes (Piazza Lahdim), a Rabat (sulla piazza ai bordi del Souk Ighzel), a Taroudant e a Essaouira.

I cantastorie erano depositari delle storie popolari e dei miti, e si ispiravano alle storie e alla cultura araba, indiana e persiana, e alle storie delle mille e una notte, trasmesse per via orale da generazione a generazione. I famosi racconti popolari di Al Antariya sono raccolti in 32 volumi e sono frutto di una tradizione orale del periodo preislamico.

I musicisti Gnawa, originariamente ex schiavi neri convertiti all'Islam nel XVI secolo, sono membri di una confraternita mistica originaria dell'Africa Sud-sahariana (Mali, Niger, Mauritania e Senegal). La loro musica ha ritmi ipnotici e canti spirituali.

musicista Gnawa

Vestito con un tipico costume dal mantello rosso e dal cappello con pompon multicolori è ancor oggi il portatore d'acqua o Guerrab, uno dei componenti essenziali della piazza. L'acqua è da lui trasportata in un contenitore in pelle caprina dalla forma di zucca, munita di varie tazze in rame. Egli suona dei campanelli per annunciare la sua presenza.

Guerrab (portatore d'acqua)

La piazza è stata dichiarata Patrimonio Orale ed Immateriale dell'Umanità dall'Unesco nel 2008 e nel 2023 si è inaugurato questo museo, il primo museo in Marocco a trattare di questo argomento.

Il museo è stato allestito nell'ex sede della Banca Al-Magrhrib, la prima agenzia della Banque d'Etat du Maroc costruita nel 1922.

L'edificio, posto sul lato Sud della piazza, fu progettato dagli architetti Auguste Cadet e Edmond Brion, e la sua tipologia fu ripresa poi dalle agenzie della stessa banca aperte a Casablanca e a Fes. L'edificio è composto da un corpo centrale con facciata porticata ad arcate, e da due corpi di edifici laterali simmetrici. Le facciate sono decorate con sobri zouak in stucco (intricate decorazioni tradizionali). 

L'ingresso avviene attraverso una porta di legno di cedro, e in legno scolpito (e con il sigillo di Salomone o stella di David, simbolo di protezione) è anche la cupola della hall posta dopo l'ingresso.

Nella sala centrale viene presentata la piazza attraverso la rappresentazione dei personaggi che in passato e ancor oggi la animano, e teche in cui sono esposti gli strumenti di lavoro di alcuni di loro o libri di racconti.

sala centrale del museo

sala centrale del museo

scrivano 

Lungo le pareti sono esposti pannelli con la storia della piazza e rilievi e decorazioni architettoniche.

decorazioni ed elementi architettonici

decorazioni ed elementi architettonici

decorazioni ed elementi architettonici

Il fascino di Piazza Jamaa el-Fna ha attirato l'attenzione di molti artisti internazionali, soprattutto francesi, come Edy Legrand, André Suréda e Jacques Majorelle, e di molti artisti marocchini come Moulay Ahmed Drissi, Hassan El Glaoui, Abass Saladi, Omar Bouragda, Amin Demnati e Mahi Binebine.

Una sala raccoglie dipinti di artisti marocchini.

Senza titolo (Mohammed Krich)

Senza titolo (Taleb Lahlou)

Senza titolo (Mohamed Benallal)

Senza titolo (Hassan el Glaoui)

dipinto di  R.Pinatel

dipinto di R.Pinatel

Nella sala centrale del museo sono esposti due capolavori di grandi dimensioni di Jacques Majorelle che illustrano la vita quotidiana della piazza. 

dipinto di Jacques Majorelle

dipinto di Jacques Majorelle

Un'altra sala è dedicata ai film e alle serie televisive girate a partire dagli anni '50 e '60 del secolo scorso in questa piazza, nella Medina, a Marrakech e in Marocco.

locandine dei film e delle serie televisive girate in Marocco

locandine dei film e delle serie televisive girate in Marocco

locandine dei film e delle serie televisive girate in Marocco

In omaggio alla Banca di cui è stato sede l'edificio, una sezione è dedicata alla numismatica, con monete d'oro e in argento.

banconote marocchine

monete d'oro e d'argento

monete d'oro e d'argento

Vi era un atelier di monete nell'antica città di Aghmat, situata a 30 km da Marrakech. Da qui provengono un dirham coniato nell'802 a nome di Idris II e qualche altro dirham in argento.

I sultani almoravidi hanno coniato delle monete a Marrakech. Con gli Almohadi nel 1147 l'atelier monetario raggiunse il suo apice. Sotto la dinastia merinide il conio delle monete fu di buona qualità grazie all'utilizzazione di nuove tecniche. Durante l'epoca saadiana (XVI/XVII secolo) la città di Marrakech possedeva uno dei principali atelier monetari. Coniava monete in oro più leggere di quelle delle dinastie precedenti. Durante l'epoca del Protettorato francese gli eventi di Marrakech sono stati rappresentati in molte emissioni di biglietti, e continuano ancora oggi a essere stampati sotto l'egida della Banca del Maghrib.

Sono stati anche emessi francobolli che rappresentano la piazza e stampate cartoline che ritraggono i personaggi che la animano. 

cartoline

cartoline

cartoline

cartoline e francobolli


https://fnm.ma/musees-ouverts/jamaa-el-fna-musee-du-patrimoine-immateriel/

Orari: mercoledì/lunedì    10.00/20.00

           martedì CHIUSO

Costo:  40 MAD

CONCLUSIONI                                                                                                                           Il Musée Jamaa el-Fna è un museo piccolo che si può visitare in breve tempo. E' una documentazione di ciò che per secoli è stata questa grande piazza, e che ancor oggi si può vedere; una memoria che va conservata e tramandata. Per poter apprezzare meglio questa piazza consiglio di visitarla nelle varie ore del giorno perché possa mostrare al meglio i suoi differenti aspetti.


giovedì 15 maggio 2025

Marocco: altri indirizzi gastronomici a Marrakech

 

Questo post segue altri due post pubblicati tempo fa riguardanti gli indirizzi gastronomici da noi provati nella città rossa, ovvero Marrakech ("Marrakech: cene romantiche" - 3 agosto 2022 / "Marrakech: indirizzi gastronomici per pranzare e per una piccola pausa" - 10 agosto 2022).

Molti ristoranti e locali nascono e muoiono con molta facilità e in un breve lasso di tempo. Mi è capitato di non aver fatto in tempo a pubblicare alcune recensioni perché i locali in questione erano stati chiusi o avevano cambiato di nome o tipo di cucina. Spero quindi che possiate trovare qui realtà ancora esistenti al momento della vostra lettura.

Dopo questo preambolo inizierei col parlarvi di un indirizzo da noi visitato più volte in quanto lo consideriamo tra i nostri preferiti in questa città dalla scelta davvero estesa.

                                                       BAROMETRE

                                                       Rue Moulay Ali

                                                       +212 (0)524 37 90 12

                                                       https://lebarometre.net/

ingresso del Baromètre

Baromètre è un locale posto nel quartiere Gueliz, la parte moderna di Marrakech, e per trovarlo dovrete fare attenzione: una B maiuscola è l'unico indizio che all'esterno lo segnali.

la B maiuscola che segnala l'ingresso al Baromètre

Scendete alcuni gradini e vi troverete in ambiente sotterraneo diviso nella zona bar, dove è possibile fumare (in Marocco è lecito anche negli ambienti chiusi), e nella zona ristorante (dove al contrario fumare non è permesso).

E' questo un indirizzo originale e un po' stravagante. 

Vi troverete immersi in un'atmosfera retrò, in una distilleria clandestina con accenni industriali nel suo arredamento. Il locale si è infatti ispirato ad uno speakeasy americano dove venivano vendute illecitamente bevande alcooliche durante il periodo del Proibizionismo (1920/1933).

sala ristorante

sala ristorante

sala ristorante

sala ristorante

particolari della sala ristorante

particolari in stile industriale della sala ristorante

Il Marocco è un Paese in cui per motivi religiosi non tutti i locali possono vendere alcoolici: tra un distributore e una moschea vi devono essere almeno 300 m ed è vietato bere bevande alcooliche in strada.

Baromètre è stato il primo bar-ristorante dedicato alla mixologia (l'arte di preparare i cocktail) in Marocco.

In tutti e due gli ambienti del locale si trova un bancone in ferro con alle spalle bottiglie di tutti i colori allineate insieme a barattoli colmi di piante e spezie, e strani alambicchi che attirano l'attenzione. 

bancone bar

alambicchi e contenitori del bar

bancone bar 

contenitori di erbe e spezie

contenitori di erbe e spezie

contenitori di erbe e spezie

contenitori di erbe e spezie

Sedersi al bancone vuol dire poter osservare i mixologist con grembiuli in pelle creare le loro opere che vengono servite in originali contenitori.

mixologist

mixologist

mixologist

cocktails

Un menù dei cocktail illustra con disegni ogni creazione.

menù dei cocktail

menù dei cocktail

menù dei cocktail

menù dei cocktail

Ogni cocktail è una sorpresa: prima ti stupisce visivamente e poi per il suo gusto.

Apothicare

Lust Martini

Rosée du Matin

Naughty Tequila

Jimmy Hendrix

Crystal Meth (a sinistra)

Ma Baromètre non è solo un bar...un menù creativo di cucina francese, internazionale, mediterranea, fusion-gastronomica vi sorprenderà con proposte originali abbinate a prodotti locali.

mise en place

pane accompagnato da burro e oli aromatizzati

Foie Gras (coni di foie gras e frutti di bosco)

Jardin marin (polpa di granchio con crema di gamberi)

Petali d'avocado (avocado, quinoa e gamberi arrostiti)

Interpretazione di polpo alla galiziana

Granchio ragno (granchio e sedano rapa su letto croccante)

Ceviche di orata 

Burrata con  pomodori canditi e pesto

Stinco d'agnello con miele, nocciole e limone candito

La Tigre che piange (filetto di manzo in salsa agrodolce con frutta e verdura)

Cuore di filetto di manzo con patate fondenti, mousse di sedano e cipolle caramellate

La Suite Onctueuse (M'hamssa come un risotto allo zafferano con frutti di mare)

Salmone travestito (salmone in crosta di semi di chia con salsa maracuja)

Fredda Marrakech (gelato ai profumi di campagna)

Cafe gourmand (trilogia di dolci)

I piatti da noi assaggiati ci hanno lasciato un buon ricordo e la voglia di ritornarvi e passare una vivace serata con amici.
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Molti bar-ristorante della Medina possono vantare di avere una bella terrazza panoramica sulla città antica e sulle montagne dell'Atlas...uno di questi è 

                                                 ROOFTOP DARDAR

                                                 4 Riad Zitoun Kedim

                                                  +212 623 611 121
                                                  
                                                 https://www.rooftopdardar.com/

Rooftop Dardar

Il Rooftop Dardar si trova nella parte meridionale della Medina, tra Place Jamaa el-Fna e Place des FerblantiersLampade in metallo cesellato d'artigianato marocchino appese sopra alla via vi segnaleranno l'ingresso del locale.

lampade all'ingresso del Rooftop Dardar

Una scala piastrellata con lucide piastrelle verdi vi condurrà al primo piano dove si trova la sala ristorante/bar con bancone, illuminata da grandi finestre e arredata in stile moderno con tavoli rotondi, sedie in rattan o comode poltrone nello spazio bar.

scale d'ingresso del Rooftop Dardar

sala bar-ristorante

sala bar-ristorante

sala bar-ristorante

sala bar-ristorante

Originali sono le decorazioni sul muro come quella che raffigura un tipico venditore d'acqua realizzata con vecchie cassette audio o il murales di un eclettico musicista.

portatore di acqua (e vino!)

particolare dell'opera

musicista eclettico

Un'altra rampa di scale conduce alla terrazza con spettacolare vista sulla Moschea della Koutoubia e le montagne dell'Atlas.

terrazza

terrazza

terrazza

terrazza

Peccato che a pranzo non si possa godere del tramonto sulla città o dell'atmosfera romantica che le lampade appese alla tettoia della terrazza possono regalare al calar della notte.

lampade marocchine appese alla tettoia

Seduti al tavolo sorseggiando un cocktail o un bicchiere di vino (in questo locale troverete gli alcoolici) potrete ammirare il panorama e ordinare piatti dal menù di cucina internazionale e marocchina.

panorama sulla città

panorama sulla città

panorama sulla città

I piatti, dai nomi accattivanti, hanno un gusto equilibrato.

Dammi il Cinque (assortimento di insalate marocchine) / Poulp Fiction (polpo)/ Bad Girls (rotoli di mango, avocado e granchio)

Souiri (couscous di cactus ai frutti di mare)

Burning Man flambé al rum

Pavlova ai frutti rossi

Orient Express Cafè

Il Rooftop Dardar è un locale alla moda frequentato sia da turisti che da gente locale.

Abbiamo visitato questo locale un paio di volte.
Essendo un locale molto conosciuto è bene prenotare, soprattutto se volete avere un tavolo sulla sua terrazza panoramica, e così abbiamo fatto anche noi, ma purtroppo quando ci siamo presentati la nostra prenotazione non risultava. Dopo aver insistito un po' ci hanno concesso di pranzare ugualmente, pur di liberare il tavolo entro una certa ora. Abbiamo accettato perché la nostra giornata di turisti doveva in ogni caso riprendere presto...peggio sarebbe stato se fosse stata una cena! 
A parte questo "incidente" la nostra esperienza culinaria ha soddisfatto le nostre papille gustative, tanto da ritornarci in compagnia di amici un'altra volta a pranzo...questa volta senza fretta!
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Un altro locale da noi visitato che dispone di una bella terrazza è 

                                               LE DAM - UN DEJEUNER A MARRAKECH

                                               2 Rue Douar Graoua
                                                  incrocio con Riad-Zitoun-el-Jdid

                                               +212 52 43 78 387

                                               https://undejeuneramarrakech.com/

Le Dam - Un Dejeuner a Marrakech

Le Dam - Un Dejeuner a Marrakech si trova in un piccolo slargo all'incrocio di due strade nella stessa zona del precedente, quindi non molto distante da Place Jemaa el-Fna.

E' dal 2009 che questo bar-ristorante ha aperto riabilitando una vecchia falegnameria in rovina.

Dotato di pochi tavoli all'esterno, questo locale si articola su tre livelli.
Al pian terreno vi è una piccola sala con bancone bar, arredata in modo accurato in stile occidentale anni '50.

Al primo piano vi è la sala ristorante arredata elegantemente.

sala ristorante

Al piano superiore vi è una bella terrazza che spazia a 360° sulla Medina e sulle montagne dell'Atlas.

terrazza de Le Dam- Un Dejeuner a Marrakech

I piatti proposti nel menù sono di cucina marocchina rivisitata e creativa. accompagnati se si vuole da bevande anche alcoliche.

Moutabal di barbabietole, avocado, ricotta, mandorle e pomodori secchi

Mini pastillas vegetariane

M'hamssa, calamari M'charmel e zucchine grigliate

Il servizio è accurato e il personale attento. Un'oasi di relax all'interno delle attività frenetiche che la circondano.

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Un altro indirizzo della Medina di Marrakech dotato di terrazza (la più alta della città) è

                                                       L'MIDA

                                                       78 bis Derb Nkhal

                                                       +212 05 24443662

                                                       https://lmidamarrakech.com/

L'Mida

L'Mida è un locale alla moda ospitato in un'antica casa su due livelli della Medina settentrionale, posta vicino alla famosa Place des Epices
L'ingresso è caratterizzato da una porta in legno scolpito.

porta d'ingresso del ristorante

"L'Mida" in dialetto darija significa "tavola".

Abbiamo visitato a pranzo questo locale, e per il gran caldo non abbiamo potuto godere della sua terrazza troppo soleggiata. 

Per questo abbiamo trovato posto nella sala ristorante dall'arredamento sobrio ma elegante, dove si mescola lo stile tradizionale (zellige colorato) con un design contemporaneo creando una calda atmosfera da giardino pensile, con tavoli in marmo, panche dai colori vegetali, sedute in rattan.

sala ristorante 

Anche L'Mida come tanti altri indirizzi di Marrakech propone una cucina marocchina rivisitata. 

Insalata di barbabietole ai fiori d'arancio, feta e noci

Houmous Kawarna vegano (cavolfiore e olio di prezzemolo)

Poke Bowl di tonno alla Charmoula in agrodolce

Purtroppo però in questo caso le pietanze non possono essere accompagnate da alcolici, ma in alternativa si possono prendere cocktail analcolici  a base di mix di frutta e/o ortaggi.

Cocktail L'Mida (cetriolo, limone verde e coriandolo) e Beseha (barbabietola, arancio, fragola e zenzero)

Il nostro pranzo si è rivelato un pasto leggero e salutare. Peccato non aver potuto visitare la terrazza!
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Infine un indirizzo elegante e più classico:

                                                      LES JARDINS DE LA MEDINA

                                                      21 Rue Derb Chtouka

                                                      +212 52 4381851

                                                      www.lesjardinsdelamedina.com

Les Jardins de la Medina

Les Jardins de la Medina è un ristorante dell'hotel boutique che porta lo stesso nome.

soffitto della sala d'ingresso del riad

Il riad del XIX secolo che lo ospita, un ex Palazzo del Principe con giardino di 3000 mq,  si trova nella Kasbah, non lontano dal Palazzo Reale, le Tombe Saadiane e il Palazzo El Badi. Si trova quindi all'interno delle mura, nella parte meridionale dell'antica città.

Il ristorante è stato allestito nell'ex sala di ricevimento del riad. La sala ha alti soffitti in legno intagliato, un bancone bar, lampade cesellate marocchine dalle luci soffuse e tavoli apparecchiati con tovaglie bianche.

ingresso della sala ristorante

sala ristorante

bancone bar

soffitto in legno della sala

La sala affaccia su una terrazza dove poter consumare i pasti nella stagione bella, e sulla piscina contornata da un giardino ben curato.

giardino

terrazza

giardino e terrazza del riad

piscina del riad by night

Il menù del ristorante propone piatti della cucina marocchina e internazionale, ben eseguiti e presentati, accompagnati da vini francesi o marocchini.

mise en bouche

Trio di briouates

Harira, datteri e chebakia 

gaspacho del giorno 

Carote all'arancia e anice con sorbetto allo zafferano

Pollo alle olive e limone confit

Rfissa (pollo su foglie di pasta brick, salsa allo zafferano, cipolle caramellate e lenticchie)

Filetto di San Pietro, riso nero, vongole e uova di trota

Torta al limone meringato

Gelato 

Pastilla al latte, fiori d'arancio e gelato alla rosa 

Sigari ai datteri e mandorle

Le serate vengono animate da musica o da giochi di prestigio. Durante la nostra visita un prestigiatore passava tra i tavoli e intratteneva i clienti.

Probabilmente perché la stagione non permetteva di usufruire della terrazza, a mio giudizio i tavoli erano posti troppo vicini...ma è l'unica pecca che posso sottolineare.

CONCLUSIONI
A Marrakech non è difficile trovare un posto dove poter mangiare bene e vi sono ristoranti per tutte le tasche. Sono tanti i locali di cucina marocchina ma molti anche sono quelli che offrono piatti di cucina internazionale. A Marrakech più che in altre città del Marocco potrete trovare ristoranti alla moda e instagrammati. Questi sono solo alcune delle tante proposte...buona scelta!